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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Gio Set 18, 2008 11:44 am Oggetto: strategia dell'ingordigia |
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Dall’America all'Asia, dall’Africa all’Europa: le statistiche rivelano che l’obesità si diffonde nella popolazione mondiale e soprattutto, dato ancora più allarmante, fra i bambini. Un caso su tutti: in Zambia il 20% dei bimbi di 4 anni è obeso. Non è un errore: i bambini africani nascono con un metabolismo programmato per immagazzinare quanto più cibo possibile e quando diminuisce la malnutrizione questa sorta di garanzia di sopravvivenza si ritorce contro il suo titolare.
Ma il problema ci tocca ancor più da vicino, se è vero che le abitudini alimentari degli europei sono sempre più simili a quelle (pessime) degli americani. Effetto della globalizzazione, quella delle multinazionali, dal quale derivano a catena fenomeni tutt'altro che collaterali come cancro, deficienze renali, disturbi diabetici e attacchi di cuore.
L’industria agroalimentare rifiuta in blocco qualsiasi idea di responsabilità nella pandemia di obesità, ma il giornalista francese William Reymond, da tempo residente negli Stati Uniti, punta il dito su alcune delle più grandi multinazionali del settore: da McDonald's alla Coca-Cola, da Starbuck's a Mars. Attraverso studi scientifici comprovati, nel suo nuovo libro “Toxic. Obesità, cibo spazzatura e malattie alimentari: inchiesta sui veri colpevoli” mostra come gusti e abitudini dei consumatori vengano costantemente "addomesticati" o addirittura subdolamente forzati, in nome di interessi economici che poco hanno a che vedere con la tutela della salute.
Secondo Reymondo, il problema dell’obesità dilagante si può ricondurre in parte al "principio dell’ingordigia" diffuso da David Wallerstein, che intuì negli anni ’60 che per vendere di più, bastava aumentare le dimensioni delle porzioni degli snack venduti nella sua catena di cinema, con un semplice stratagemma: proponendo la versione "maxi" a un prezzo appena più alto di quella normale, il consumatore era portato a scegliere la prima, ritenendo di fare un affare acquistando più cibo per pochi spiccioli in più. E abituandosì così a consumare di più durante la proiezione del film.
Era solo l'inizio: dopo aver registrato con una telecamera di videosorveglianza i consumatori di un McDonald's di Chicago e osservando che capovolgevano i sacchettini di patatine fritte per andare a recuperare il più minuscolo pezzetto di patata, Ray Kroc, titolare della catena di fast food negli anni '60, decise di introdurre patatine e bibite in formati più grandi.
Era il 1968 e il principio dell’ingordigia si preparava a divorare l’America. “Più il contenitore aumenta, più l’essere umano mangia”, sottolinea infatti Reymond. “Che si tratti di un pacchetto di patatine, della circonferenza di un piatto o della profondità di una terrina, l’appetito si adegua. L’esempio più eloquente è quello dei confetti M&M’S: di fronte a un pacchetto da 500 grammi si è osservato che ‘la cavia’ umana ne mangiava 80 in un lasso di tempo limitato, imposto dal ricercatore. Ma davanti a un pacchetto da un chilo, nello stesso tempo, ne divora ben 112!”.
Non solo. Se da una parte l’industria agroalimentare punta quindi sull’ingrandimento delle porzioni, dall’altro cerca il coinvolgimento dei bambini. Un valido strumento per ottenere la loro fidelizzazione è avvalersi in maniera strategica di internet. Così, per esempio, “più di un terzo dei siti controllati dalla Rideout, proponeva un bonus di giochi il cui accesso era possibile solo indicando dei codici rilevati sulle confezioni dei prodotti. Il fine è incitare il bambino ad acquistare determinati prodotti ricompensandolo con l’accesso privilegiato al sito”.
Internet non è però certo l’unico nuovo territorio che l’industria agroalimentare cerca di conquistare. In Germania la Coca-Cola Company sta testando un nuovo tipo di distributori di bibite concepiti per attirare la clientela adolescente grazie alla messa in onda di brevi pubblicità su un display. Non solo: l’acquisto di una Coca-Cola garantisce al consumatore l’accesso esclusivo, tramite il distributore, all’area del sito realizzata per scaricare sul suo cellulare giochi, sfondi o suonerie.
E se pensi che il tuo stile di vita ostentatamente sano ti metta al riparo da ogni rischio, ti sbagli: ci sono palestre che si sono associate alla multinazionale delle caffetterie Starbucks, ben diffusa anche in molti paesi europei (Italia esclusa), che propone caffè guarniti di panna e pieni di zucchero "dimenticando" di specificare che alcuni superano le 500 calorie. Vale a dire che una sola tazza di caffè copre un quarto del fabbisogno giornaliero di un adulto...
http://www.affaritaliani.it/static/upl/tox/toxic2.jpg _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Gio Set 18, 2008 1:09 pm Oggetto: |
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Ciao espo, molto interessante e molto preoccupante.
Dall'esempio dei bambini dello Zambia viene fuori il primo problema. Siamo stati progettati per assimilare tutto ciò che mangiamo, questo perchè sino a pochi decenni fa si sopravviveva e non si viveva (concetto moderno ed occidentale). Di conseguenza come forse ho già detto altre volte noi ci portiamo appresso un corpo con un metabolismo di 20.000 anni fa quando si mangiava una volta ogni due giorni se andava bene; ma ora che mangiamo dieci volte di più e ci muoviamo altrettante volte di meno le conseguenze diventano evidenti.
Il cibo spazzatura poi è una vera piaga, anche se ricordo che si ingrassa anche con i nostrani piatti di pasta. Quando poi ci sono dietro interessi economici il disastro è fatto. Un motivo in più per non prendere ad esempio il popolo americano, tanto più che abbiamo secoli di cultura anche alimentare alle spallle. Ricordo che il Texas è lo stato più obeso degli USA e che la città di Houston è la prima della lista. Un paio di anni fa ero ad Austin Texas (la capitale) ed ero rimasto sconvolto dalle dimensioni dei culi delle donne americane, sia afro che bianche.
Al giorno d'oggi mangi e non sei nemmeno cosciente che magari con un semplice snack ti stai sparando un quarto del fabbisogno calorico, insomma bisogna anche stare un po attenti. Più qualità e meno quantità penso che sia un arma vicente. Tra l'altro con lo stile alimentare americano si spreca veramente molto cibo ed energia (proteine di origine animale costano molto di più in termini energetici al pianeta). Alle mie figlie ho insegnato e sembra lo abbiano recepito che sprecare il cibo è una cosa molto grave e poco rispettosa nei confronti di chi non ha altrettanta fortuna.
Bravo espo uno spunto di discussione molto interessante ed educativo.
Fabrizio |
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simon
Registrato: 17/04/07 17:37 Messaggi: 1582
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Inviato: Gio Set 18, 2008 3:02 pm Oggetto: |
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non e' chiaro il passaggio chiave del ragionamento che fa il giornalista francese:
che tornaconto avrebbero le aziende alimentari a vendere una confezione doppia a 1,05$ invece che una confezione singola a 1$ (come mi pare di aver capito)?
un cliente con la pancia piena non fa certo il bis |
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Luca Bono
Registrato: 12/02/07 21:25 Messaggi: 2043 Residenza: TRENTO-LECCO
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Inviato: Gio Set 18, 2008 4:20 pm Oggetto: |
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bella discussione
però non mi è chiaro il meccanismo fisiologico che starebbe alla base dell'adattamento alla "strategia dell'ingordigia" dei bambini dello Zambia (e di altre zone subsahariane povere se lo Zambia non è l'unico caso) _________________ "Andare a fare scialpisnismo allo Stelvio è come andare a puttane"
R.Scotti |
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simon
Registrato: 17/04/07 17:37 Messaggi: 1582
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Inviato: Gio Set 18, 2008 4:33 pm Oggetto: |
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si' anche il problema dell'obesita' tra i bambini dell'africa subsahariana non e' ancora salito agli onori della cronaca, Sfortunatamente  |
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Mat
Registrato: 11/05/07 13:47 Messaggi: 950 Residenza: **********************************
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Inviato: Gio Set 18, 2008 4:43 pm Oggetto: |
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simon ha scritto: | si' anche il problema dell'obesita' tra i bambini dell'africa subsahariana non e' ancora salito agli onori della cronaca, Sfortunatamente  |
i medici l'hanno definita 'sindrome metabolica' ad essa sono correlati diabete di tipo 2 anche in giovane età, ipertensione, problemi cardiovascolari etc.. etc ... insomma giovani uomini con problemi da nonni, questo non succede solo in zambia.
tutto è in relazione a quello che mangiamo, all'indice glucidico dei cibi che ingeriamo e al movimento fisico che non pratichiamo.
è solamente un'evoluzione (o involuzione), l'ennesima ! se prima sopravvivevano quelli che riuscivano ad immagazzinare il maggior numero di calorie in breve tempo ora sopravviveranno quelli che hanno un metabolismo più veloce ed adatti a mangiare molto e ingrassare poco oppure gli intelligenti che abbandoneranno il lato goloso e irrazionale del cibo per inoltrarsi in una nuova forma di autoeducazione.
poi lo spiegate voi alla nonna che se lavoro in ufficio non posso mangiare primo e secondo tutti i giorni a pranzo, quella se si incazza altro che SINDROME METABOLICA !!!!  |
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simon
Registrato: 17/04/07 17:37 Messaggi: 1582
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Inviato: Gio Set 18, 2008 4:56 pm Oggetto: |
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Mat non scherziamo, il problema di un deficit calorico continua ad essere il problema n.1 in certe zone del mondo
che la selezione naturale poi si sia messa ad agire in senso contrario e' la prima volta che lo sento (e sicuramente non e' corretto, perche' le malattie metaboliche colpiscono gli individui in eta' avanzata, ben oltre l'eta' riproduttiva) |
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furbo
Registrato: 17/03/07 19:23 Messaggi: 4145 Residenza: milano
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Inviato: Gio Set 18, 2008 5:15 pm Oggetto: |
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simon ha scritto: | non e' chiaro il passaggio chiave del ragionamento che fa il giornalista francese:
che tornaconto avrebbero le aziende alimentari a vendere una confezione doppia a 1,05$ invece che una confezione singola a 1$ (come mi pare di aver capito)?
un cliente con la pancia piena non fa certo il bis |
credo che il concetto sia che per 1$ uno magari ci pensa e si trattiene ma se viene proposta una confezione doppia a 1.05$ allora uno pensa di fare l'affare e casca nella trappola... come spesso capita a me quando vado all'esselunga e compro la roba al 40% anche se non la cercavo...
Il tornaconto è uguale ma a 1$ vendono poco, a 1.05$ vendono tanto. Certo ci mettono il doppio del prodotto... ma quello non costa una mazza perchè è "sisntetico" _________________ La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile |
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Luca Bono
Registrato: 12/02/07 21:25 Messaggi: 2043 Residenza: TRENTO-LECCO
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Inviato: Gio Set 18, 2008 5:21 pm Oggetto: |
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è che a loro mettere il doppio di prodotto, sia per costo intrinseco del prodotto che per logiche produttive costa meno di 0.5 USD, e se moltiplichi il profitto derivante da questa operazione per milioni di persone... _________________ "Andare a fare scialpisnismo allo Stelvio è come andare a puttane"
R.Scotti |
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simon
Registrato: 17/04/07 17:37 Messaggi: 1582
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Inviato: Gio Set 18, 2008 5:22 pm Oggetto: |
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furbo ha scritto: |
credo che il concetto sia che per 1$ uno magari ci pensa e si trattiene ma se viene proposta una confezione doppia a 1.05$ allora uno pensa di fare l'affare e casca nella trappola... come spesso capita a me quando vado all'esselunga e compro la roba al 40% anche se non la cercavo...
Il tornaconto è uguale ma a 1$ vendono poco, a 1.05$ vendono tanto. Certo ci mettono il doppio del prodotto... ma quello non costa una mazza perchè è "sisntetico" |
be' allora potrebbero farmi un "trappolone": mi danno una confezione da 12 litri di latte al prezzo di 1
dov'e' che e' sta Esselunga?  |
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simon
Registrato: 17/04/07 17:37 Messaggi: 1582
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Inviato: Gio Set 18, 2008 5:31 pm Oggetto: |
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Luca Bono ha scritto: | è che a loro mettere il doppio di prodotto, sia per costo intrinseco del prodotto che per logiche produttive costa meno di 0.5 USD, e se moltiplichi il profitto derivante da questa operazione per milioni di persone... |
allora mettiamo un po' di ordine nel ragionamento:
il prezzo di un panino e' 1$, di cui:
0,05 gli ingredienti
0,95 il personale che lavora li', l'affitto del locale, la confezione etc.
allora e' giusto che un panino grosso il doppio costi 1,05$
mentre il furto sarebbe se costasse il doppio |
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furbo
Registrato: 17/03/07 19:23 Messaggi: 4145 Residenza: milano
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Inviato: Gio Set 18, 2008 5:33 pm Oggetto: |
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simon ha scritto: | furbo ha scritto: |
credo che il concetto sia che per 1$ uno magari ci pensa e si trattiene ma se viene proposta una confezione doppia a 1.05$ allora uno pensa di fare l'affare e casca nella trappola... come spesso capita a me quando vado all'esselunga e compro la roba al 40% anche se non la cercavo...
Il tornaconto è uguale ma a 1$ vendono poco, a 1.05$ vendono tanto. Certo ci mettono il doppio del prodotto... ma quello non costa una mazza perchè è "sisntetico" |
be' allora potrebbero farmi un "trappolone": mi danno una confezione da 12 litri di latte al prezzo di 1
dov'e' che e' sta Esselunga?  |
le trappole son proporzionate a quanto sono furbi o ciula gli acquirenti... certe volte basta aggiungere solo il 25% di prodotto in più per portarti all'acquisto
Il latte ovviamente essendo un genere di prima neccesita non rientra in queste logiche...
l'esselunga è a milano e all'ingresso ci sono due scaffali interamente riservati alle offerte dal 20% al 50%... però non è che vendono solo ciulate... ci sono anche i wurstel  _________________ La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile |
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Luca Bono
Registrato: 12/02/07 21:25 Messaggi: 2043 Residenza: TRENTO-LECCO
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Inviato: Gio Set 18, 2008 6:28 pm Oggetto: |
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simon ha scritto: | Luca Bono ha scritto: | è che a loro mettere il doppio di prodotto, sia per costo intrinseco del prodotto che per logiche produttive costa meno di 0.5 USD, e se moltiplichi il profitto derivante da questa operazione per milioni di persone... |
allora mettiamo un po' di ordine nel ragionamento:
il prezzo di un panino e' 1$, di cui:
0,05 gli ingredienti
0,95 il personale che lavora li', l'affitto del locale, la confezione etc.
allora e' giusto che un panino grosso il doppio costi 1,05$
mentre il furto sarebbe se costasse il doppio |
no, il furto è che quello normale costa 1.00  _________________ "Andare a fare scialpisnismo allo Stelvio è come andare a puttane"
R.Scotti |
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Mat
Registrato: 11/05/07 13:47 Messaggi: 950 Residenza: **********************************
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Inviato: Gio Set 18, 2008 6:28 pm Oggetto: |
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simon ha scritto: | Mat non scherziamo, il problema di un deficit calorico continua ad essere il problema n.1 in certe zone del mondo
che la selezione naturale poi si sia messa ad agire in senso contrario e' la prima volta che lo sento (e sicuramente non e' corretto, perche' le malattie metaboliche colpiscono gli individui in eta' avanzata, ben oltre l'eta' riproduttiva) |
il problema è legato alla qualità del cibo e al movimento. ora non conosco il problema specifico dell'africa e probabilmente mi sono espresso erroneamente. ma non posso credere che uno è obeso se non mangia. la selezione naturale alla fine se così vogliamo concepirla la natura la sta facendo sull'occidente non sull'africa ben più dotata fisicamente di noi.
quello che ho descritto è un problema reale legato ad una cultura dell'alimentazione sbagliata e sbrigativa. |
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Luca Bono
Registrato: 12/02/07 21:25 Messaggi: 2043 Residenza: TRENTO-LECCO
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Inviato: Gio Set 18, 2008 6:28 pm Oggetto: |
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attenzione a non confondere obesità con l'ascite
ma non credo sia il caso decritto da Espo _________________ "Andare a fare scialpisnismo allo Stelvio è come andare a puttane"
R.Scotti |
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