Nel cuore arancione del Brenta: Campanile Alto

[nikkor]

Ultima settimana di ferie, vediamo di farla rendere.
Lunedi ho un gancio con Marco, poi salta, poi mi richiama con disponibilità totale per la settimana (avra' ricevuto un pacco da qualche donna... :d). Il tempo e' bello ad libitum, sussurriamo un nome, un sogno.
Si ma bisogna rodare, Marco ha ripreso dopo anni con la roccia, io ho cominciato seriamente solo questa primavera, la cordata non si e' mai legata assieme!
Ok, si forma il programma: lunedi al Brentei, martedi al Campanile Alto, mercoledi il Basso che e' cortino, e poi se tutto gira bene vediamo...

Ci troviamo alle 15 ma e' gia' tardi: non trovo le magliette e ancora non ho comprato la bomboletta del gas... si fa un salto al decathlon e da longoni, perdendo un 45 minuti...

Alle 18 imbocchiamo la strada per Vallesinella chiamando il rifugio per farci accantonare la cena, ricevendo come risposta un simpatico: non mi sembrate escursionisti dalla voce, sbrigatevi che il tempo vi basta e dopo le 20 niente cena!
Percio' dal parcheggio si corre su fra le nebbie appena in tempo per il minestrone e un piatto di formaggi e birra. Grappa al mugo per dormire

La mattina ce la prendiamo commodosi, non vogliamo arrampicare al freddo, la pressione e' addirittura salita e il test di velocita e' un test percio' bisogna essere veloci a tutti i costi.
Facciamo percio' colazione alle 6.30 e risaliamo i ghiaioni basali del Campanile Alto per giungere all'attacco del suo maestoso spigolo N alle 8.30. Il Crozzon, con cipiglio severo comincia il suo inflessibile giudizio sulla nostra ascesa. Dietro il suo infuocato spallone occhieggia ancora la luna in un cielo malva.
Pari o dispari? Che credevi Marco, qui e' un gioco cosi, decide tutto il fato. Vedi, ti ha gia' tirato un bello scherzo, parti tu! :d :d :d
E va sicuro, sul tratto piu' elegante, una bella lama staccata di IV+, breve ma tecnica, seguita da un facile traverso verso lo spigolo.
Riparto io su una placca di IV che piu' belle non ne ho viste, il grado e' una formalita, si arrampica a pieni polmoni, godendo della gran roccia sanissima e appigliatissima. Proteggibilissima.
Alla sosta un simpatico chiodo rotto ci avvisa di questa possibilita', poco male, poi le soste svaniranno
Un tiro di raccordo porta a un gran diedro-camino che salgo sbuffando come un mantice: la relazione lo dava III ma evidentemente e' un bel IV+ pieno, il secondo e ultimo tratto, il primo chiodo e' buono, il secondo decisamente NO, dopo 20 metri il diedro finisce e arriva effettivamente il III, allora tiro fino ai 60 metri la corda ed esco sul primo spallone. Goduria.
Qui al relazione del Buscaini impazzisce e dimentica 5/6 tiri.
Saliamo percio' a sentimento invenendo sulla via qualche chiodo che mette fiducia, fino in cima a un torrione da cui una doppia su cordoni smarzi ci deposita ad un intaglio con sosta su cuneo di legno marcio-marcio e chiodo infame. Cordino e chiodo mio risolvono brillantemente
Si continua sempre piu' su fra le nebbie che inesorabili alle 11 avvolgono le cime salendo dal basso della val Brenta.
Alle 18 sbuchiamo finalemente alla forcella fra le due cime, la via e' finita, mancano solo 100 metri di roccette e decidiamo di mollare la vetta, abbiamo due ore di luce e la discesa sono doppie e disarrampicata che dalla relazione pare tortuosa.
Alla fine riusciremo a fare solo doppie, ma l'ultima (50 metri) si incastra, Marco la risale ma ormai e' finita sta salita lunghissima, chiamo il rifugio dal quale si preoccupano solo che rientriamo prima delle 22 (sono le 20.30).
Le bocchette fradice in discesa di corsa contro il bujo, il nevaio con la frontale, l'arrivo al rifugio con un piatto di formaggio e birra da mangiare di corsa prima delle 22.
Ormai siamo la leggenda dei tiratardi del Brentei (il che ci fa guadagnare il piatto di formaggi, ad altri negato ).

Test fallito Marco, ma che bella salita! Resta un po' di tristezza per cio' che ormai abbiamo capito che non faremo, e la soddisfazione per un bel vione fatto oggi, dove la filosofia e' indovinare la logica della salita, che corre sempre di qua e di la dallo spigolo, non sempre evidente. Una bella salita d'Ambiente.
Dobbiamo riprogrammarci, domani si riposa, faremo qualcosa di breve nei paraggi, poi il Basso. Piu' in la meglio non guardare.


Vallesinella, cernita materiali. Ma devo arrampicare con sto qua io???




Il nostro giudice silenziono ci scruta




Il banco di prova




La lama iniziale con strapiombino




Ampi spazi




Prime soste




Si sale spallone dopo spallone, il Basso e' dietro, ci aspetta



Salgono le nebbie




Vai Marco, scova la linea di salita,il chiodo e' li dietro




Culo e verticale




Altro spallone, ora piu' affilato, Marco a destra emerge dalla nebbia




Doppia nella nebbia nell'intaglio, che ambiente!




Siamo fuori, ecco l'intaglio




Due pirla che credono sia finita...




... e una doppia incarstrata!




Notte nella neve


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N

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[Franz]

[fetonzoit]

bravi ragazzi...bello irrompere al rifugio ad ore antelucane...
lasciate stare la salita...io se fossi il rifugista sarei contento di dar ristoro ad alpinisti che hanno avuto qualche problemuccio...
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RAPTUS TEAM BAGNATICA
PURA DE NISU' E SCHéFE DE NEGòT

[brozio]

bella anche questa nik...complimenti!!!
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se guardi bene c'è tutto!!!

infondo una cascata o l'altra...ol gias l'è sempre gias!!!

[michelealebardi]

bravi nik e socio...posti spaziali

[Lù-I.org]

bella salita!

troppo polivalente Nikkor!

Franz... si me la ricordo.. me l'hai raccontata 200 volte