Sota cola dolomia! foto S.d.Stria

nikkor · L'ultima modifica di nikkor il Gio Lug 24, 2008 2:01 pm, modificato 2 volte

Altro wekkend in dolomiti, ormai cominciamo a chiamare le crode per nome nel gardenese Wink

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Venerdi sera di tenda selvaggia si arriva a BZ sotto il diluvio... poi dopo Chiusa e verso Wolkenstein si apre il cielo ma e' tutto fradicio... vabbe'. La tenda resta pero' assciutta: viva la Quequa una volta di piu'!

Sabato mattina dal passo Gardena si cammina fischiettando su un sentiero da favola verso la sud del Sass Ciampac per tentare di precedere il Toozy e Pauli sulla loro prossima preda: la Adang. Giunti sotto la parete pero' e' chiaro che c'e' poca da fare: i neri luccicano al sole e grosse colate tagliano la paretona gialla. Il buon Bernardi ha avuto la grazia di mettere due relazioni sulla stessa pagina (non a caso secondo noi) e si devia a sinistra, all'attacco del Camino Curvo(appena fatta anche dalla cordata Gio'-Espo http://www2.on-ice.it/onice/viewtopic.php?t=2956&sid=fd4 81147b595ce5f11acd8330cb65027), che sulla carta sembra simile, con il chiave un pochino meno duro.
All'attacco una coppia di nonnetti sprint sassoni (70anni uno e 65 l'altro in dolomiti col mitico Westfalia) ci lascia passare vedendoci arzilli. Arrampicheremo assieme tutta la via dato che loro sono belli tonici (e molto poco attrezzati, cavolo che level: due nuts ghiere e cordini...) e noi dobbiamo fare un gran lavoro di ricerca su questa via di stampo mooolto "classico" si trovano solo poche delle 14 soste e in via chiodi solo sul penultimo tiro: 2 e due cunei di legno.
La roccia sui tratti piu' verticali e' ottima, altrove meno e a dire il vero i tiri divertenti sono 4/5 che su 500 metri di via sono forse un po' pochini. Molto caratteristica invece la penultima sosta in una grottona buia e umida che si deve poi attraversare per proseguire la via!
Rientro molto panoramico su e giu' per passi fra sottogruppi dolomitici.

Dal passo Gardena la splendida giornata siamo scesi accando al Grande Cir

La domenica promette male come meteo per il pomeriggio percio' considerata anche la stanchezza accumulata ieri sic erca una vietta plaisir con avvinamento breve. Puntaiamo allora al Falzarego per lo spigolo sud del Sass del Stria, molto noto agli ugoliniani per le numerose ripetizioni durante l'uscita finale dei corsi.
Via scorrevole dove molti tiri possono essere uniti, specie nella prima parte, che non mi e' piaciuta molto: appigli levigati e blocchetti instabili...
Dopo la meta' pero' migliora nettamente e dopo un bel passaggio in un camino si arriva su quella che il Bernardi segna come Punta, con sosta comodissima seduta Smile

Ancora un tiro di camino e poi un passaggio caratteristico in traverso sotto un sassone incastrato, cengia e di nuovo sotto un'altro sassone umido.
Resta solo un tiro da fare (la guida ne segan due ma sono 50 metri in tutto): e' il tiro chiave, una bella fessura-diedro con una partenza delicata resa secondo me piu' dura del IV segnato dall'untura degli appoggi buoni. Salendo invece migliora e regala una bella arrampicata che deposita soddisfatti alla cima. Spettacolare la discesa per trincee di guerra che arriva al passo di Valparola vicino al forte INTRA I SASC.

Carramba che sorpresa! nel ritorno sotto il passo Pordoi, dopo un giro lunghissimo che assomiglia al Sella Ronda, tampono delicatamente una Volvo 480 grigia Mr. Green

: ma sono Carletto e Claudio!
Allora ci spostiamo a Vigo in tempo per incrociare il gruppo ugoliniano appena sceso dal Vaiolet: Toozy, Callu, Emil, il Bosius e il Pauli'.
Quattro chiacchere e giu verso Brescia e il ritorno alla vita del piano.

Lo Spigolo sud del Sass de Stria

Un tratto verticale al 4° tiro

Passaggio caratteristico al 6° tiro

Il tiro chiave: l'ultimo, aggirabile in un canale a destra

In uscita si fa sicura sulla croce di Vetta

Discesa molto particolare tra cunicoli e trincee

Passo di Valparola con il sasso blu e forte 'Ntra i Sass

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