Dal Tresero al San Matteo

[gian54]

Ieri complice la bella giornata siamo al Gavia, non conosco la zona, solo una sci alpinistica fatta anni addietro, è ancora molto buio e alla luce della frontale lasciamo l’auto. Con un po’ di saliscendi siamo al Ponte dell’Amicizia qui decidiamo di prendere il sentiero n 25 che risalendo tratti erbosi e morene ci porta a contornare a sx la Vedretta di Tresero. Ora la luce ci consente di vedere, decidiamo di risalire alcune roccette che conducono al Bivacco Bernasconi ed alla Punta di Segnale. Nessuna traccia và nella direzione del Tresero, proviamo a salire la cresta ovest, tra grossi massi instabili e sfasciumi guadagniamo quota, arrivati ad una fascia rocciosa più marcata notiamo un cordino che ci conforta dell’esistenza del passaggio, risalitala, traversiamo ad un intaglio. Calzati i ramponi saliamo appena a dx del filo di cresta su neve crostosa mai portante superando alcuni canalini siamo finalmente al sole in vetta al Tresero per una via di cui non conoscevo l’esistenza. La giornata ancora una volta è spaziale, cielo terso non una nuvola a perdita d’occhio, siamo dispiaciuti per tutti coloro che sono in ufficio e non possono godere di questo ben di Dio. Notizie del giorno precedente dal Rifugio Berni davano 5 persone salite a dormire al Bivacco Seveso, contavo di trovare la cresta tracciata dopo le nevicate dei giorni antecedenti. Purtroppo già sulla vicinissima Punta Pedranzini raggiungiamo i 5, dovremo battere il resto del tracciato, tratti di neve inconsistente dove si sprofonda talvolta fino all’inguine si alternano ad altri crostosi ma mai portanti. Il mal di ginocchio mi accompagna dai primi passi, fortunatamente Marco è in forma e fà il grosso del lavoro. Il susseguirsi di brevi risalite, facile arrampicate su rocce e discese su crestine orlate di grandi cornici è molto divertente. Così dopo la Pedranzini superiamo il Dosegù, con un lungo traverso su neve crostosa e quindi faticosa intersechiamo il tracciato iper battuto che sale dal Gavia al San Matteo, finalmente su bella traccia saliamo in vetta al San Matteo. Molte cordate militari alpine in addestramento sono sull’itinerario. In vetta l’aria è fresca, dopo aver scattato in tutte le direzioni cominciamo la discesa, la neve morbida rende piacevole il ritorno fino alla morena, poi un po’ di slalom fra i costoloni morenici e siamo al Passo.

Dal Tresero, Punta Pedranzini, Dosegù e San Matteo

Marco sulla Pedranzini il Tresero alle spalle

La cresta porta al Dosegù e poi al San Matteo

Marco sale una crestina, uno dei pochi tratti di neve portante

Marco osserva la salita al Dosegù

Marco sale il Dosegù

Dal Dosegù lo sguardo a sud verso i massicci della Presanella e dell’Adamello

Dal Dosegù dobbiamo scendere sul ghiacciaio e traversare verso la traccia che sale al San Matteo

Dal San Matteo al Vioz


Cornici che si protendono in salita al San Matteo

Marco con alle spalle la cresta percorsa

La croce del San Matteo si riposa

Un primo piano alla Presanella

Gran Zebrù e Ortles

Pala finale al San Matteo

Dalla morena uno sguardo al ghiacciaio del Dosegù

Dal Passo il nostro itinerario

[Franz]

Grande!
E' impossibile starti dietro!!!

Come già detto di persona la ricordo come una appagante traversata.
Io la feci al contrario, ma partendo dalla Capanna Battaglione Ortles al Vallombrina (dove dormimmo) con mio padre.

BRAVO!

[fabiomaz]

Ecco perchè la croce un mesetto e mezzo fa non si vedeva... Mi avevan detto che era volata giù.
Complimenti per la bellissima sfacchinata e le foto. Stupende.

Che invidia però beccare una giornata così!

[LorenzOrobico]

Bello battere traccia a meta` luglio...
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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
Visita il mio blog

[homer_gio]

bel giro, foto stupende (sarà la voglia di neve ). Ma quanta neve fresca avete trovato?
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<<< ... Gio ... >>>
"Siamo nani sulle spalle dei giganti"

[admarc2]

[gimidar]

sempre un bell'anello la traversata tresero s. matteo
sempre belle foto e
sempre belle giornate al mercoledì
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“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”
(M. Proust)

[Domonice]

anch'io la ricordo come una traversata appagante. Fatta in settembre e i colori non erano diversi da quelli stupendi da te trovati. Ottimo innevamento in zona!
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www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa -

[leo]

MIIIII TIIIIII COOOOO, ma il 54 sta per le vette raggiunte quest'anno?
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“quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.”

[Franco]

Che nostalgia per le traverste di alcuni anni fa!

Conforta vedere i ghiacciai in quelle condizioni a metà luglio!
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In Wildness Is the Preservation of the World (Henry David Thoreau)

[brozio]

veremente uno spettaccolo...prima o poi mi tagliero le vene e vedere ste gite in settimana e io al lavoro!!!
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se guardi bene c'è tutto!!!

infondo una cascata o l'altra...ol gias l'è sempre gias!!!

[giò]

altro colpo per il gianfri!

ma quanta neve ha fatto?!??!?!

[Nibi]

fantastiche!!
ieri ero pure io al Gavia, ho visto le vostre tracce. Sono salito sul Ghiacciaio dello Sforzellina per fare alcuni rilievi, peccato non aver avuto il tempo di salire più in alto, la giornata era spaziale!

foto magnifiche
Ricky

[Franz]

[fetonzoit]

bravi
complimenti per la battitura...
chissà quanti ne avranno goduto questo fine settimana...
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NARROW YOUR FOCUS
LENGTHEN YOUR GOALS

RAPTUS TEAM BAGNATICA
PURA DE NISU' E SCHéFE DE NEGòT