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Disinformazione nella stampa:il caso del Medale. Riflessioni

 
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Autore Messaggio
Franz
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Registrato: 13/02/07 00:33
Messaggi: 9722
Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Mer Mar 07, 2007 11:00 am    Oggetto: Disinformazione nella stampa:il caso del Medale. Riflessioni Rispondi citando

In questi casi, sorge sempre il dubbio se sia meglio il rispettoso silenzio, oppure se il parlare dell’argomento possa comunque servire per non dimenticare.
Premetto quindi che ciò che sto scrivendo non vuole assolutamente essere irrispettoso e non vuole assolutamente ledere la memoria che si possa conservare del caro Chicco.

Mi riferisco, ma questo argomento è estendibile a tutte le tragedie alpinistiche come vengono trattate dai media, agli articoli letti su vari giornali.
Ovvio che la ricostruzione dei fatti, soprattutto in questa situazione è sempre delicata, ma le notizie che ci arrivano dovrebbero essere sempre prima scandagliate prima di darle in pasto alla stampa.

La lista sarebbe infinita. Già avevamo parlato di polemica in merito alla vicenda del Pedena, ma potremmo recuperare dal passato l’Olano, il Fallere, ecc.
Il sensazionalismo esasperato da parte dei giornalisti tende secondo me, ma sono sicuro che condividerete, a mancare di assoluto rispetto verso i parenti delle vittime e le vittime stesse.

Tornando alla recente tragica vicenda,

METRO Bergamo:

Tragedia in montagna: tre alpinisti, due uomini e una donna sono morti dopo essere precipitati mentra stavano facendo una ferrata sul Monte Medale in provincia di Lecco.



METRO Milano:

Morti tre alpinisti: traditi da una frana o da un errore, ma erano gente esperta. I tre stavano cercando di aprire una nuova via alpinistica lungo il Pilastro del San Vittore, a base di calcare: il secondo membro della cordata è scivolato e ha trascinato con sé gli altri due in un volo di 100-150 metri.



CITY Milano:

Morti tre scalatori in cordata: erano in cordata lungo la parete del Monte San Martino quando l’escursionista che apriva il gruppo ha perso l’equilibrio, precipitando nel vuoto (per almeno 40 metri) e trascinando dietro i due compagni. Così ieri sono morti tre alpinisti che stavano scalando un tratto non segnalato.


Potrei continuare….

Qualcuno mi spiega perché prima di fornire notizie fuorvianti e false (tanto per darle) non si riflette un attimo????

Alla fine di tutto ciò, colgo l’occasione per porgere ancora un ultimo pensiero a Chicco.
_________________
-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
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grigna



Registrato: 09/02/07 11:21
Messaggi: 8493
Residenza: Mariano Comense (Co)

MessaggioInviato: Mer Mar 07, 2007 11:13 am    Oggetto: Rispondi citando

Perchè il giornalismo, soprattutto con la frenesia moderna, non può stare a riflettere.
Le agenzie di stampa battono notizie ogni minuto, l'importante per loro è dare la notizia, non importa se giusta o errata.
Poi vabè, c'è la grande incompetenza dei giornalisti stessi su argomenti che fortunatamente non sono all'ordine del giorno.
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Lù-I.org



Registrato: 15/02/07 18:45
Messaggi: 532
Residenza: Lainate

MessaggioInviato: Mer Mar 07, 2007 11:17 am    Oggetto: Re: Disinformazione nella stampa:il caso del Medale. Rifless Rispondi citando

Ciao Franz,

purtroppo non è il primo caso di "malinformazione", anzi io tendo a credere che TUTTI gli articoli che leggiamo siano frutto di "malinformazione"...
del resto spesso i giornalisti, x non dire sempre, sentono, e "inventano"!

lo avevo segnalato io con la storia del Palio, dove figurati, avevano invertito i cavalli e descritto un percorso inesistente...
ma ne avrei tanti altri di questi esempi

sta a noi imparare a filtrare quanto leggiamo, o addirittura diffidare da tutto quello che leggiamo Rolling Eyes
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espo



Registrato: 09/02/07 21:43
Messaggi: 5342
Residenza: dalla dolomia al mondo

MessaggioInviato: Mer Mar 07, 2007 11:34 am    Oggetto: Rispondi citando

purtroppo quanto stai segnalando tu è fondamentalmente vero e non si limita al campo alpinistico. i giornalisti tendenzialmente sono ignoranti su quello che scrivono, a parte rare eccezioni e riportano la notizia a volte mettendoci inesatezze in +.

tornando a noi, un gioco importante in questo campo, almeno sulla stampa locale dovrebbe giocarlo chi, nell'ambito dell'alpinismo ha un ruolo importante e istituzionalmente riconosciuto. nello tessere rapporti stretti e continuativi con le testate al fine di evitare che un articolo su fatti del genere esca senza che sia prima stato chiesto parere a chi di dovere. purtroppo questo non sempre, se non quasi mai succede, anzi a volte qualcuno parla perchè ha la bocca e non il cervello acceso.

sugli esempi da te riportati, pur trattandosi di alcune evidenti inesatezze, fortunatamente non c'è stato nessun atto di "proditorio linciaggio" il che fa presuporre che le notizie uscite da dove dovevano uscire siano uscite "bene" e siano solo state confusionariamente assemblate.

in effetti ritengo che, a livello stampa generale, che si dica monte san martino monte san vittore o monte san giacomo, sia poco importante e difficilmente si potrebbe ottenere una precisione generalizzata.

sono dettagli che interessano a noi che vogliamo capire la dinamica per trarre insegnamento. non contano per la memoria dei caduti.

quello che conta è che non ci siano linciaggi, infangature, caccia al colpevole o altro.

queste sono le cose che fanno male a chi resta e qua per fortuna mi pare, per quel poco che è arrivato a est, non se ne sia parlato.

a differenza del caso pedena e altri Evil or Very Mad
_________________
roccia fiocca birra e gnocca
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Climberland



Registrato: 12/02/07 12:50
Messaggi: 475
Residenza: sull'alpe appena si puo'

MessaggioInviato: Mer Mar 07, 2007 12:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

E' una battaglia persa, non c'e' niente da fare.
E' una cosa che succede per TUTTI i tipi di notizia di cronaca, in tutti i campi, sport o attivita' varie che siano. Forse per alcuni (e la montagna e' tra questi) in maniera piu' accentuata (la famosa montagna assassina)

Solo che noi ci scandalizziamo solo in questi casi perche' il fatto riguarda il mondo della montagna che conosciamo molto meglio della media nazionale.

Ma che ne sappiamo delle altre notizie che ci sbattono in faccia giornali e TV ?
Come e' veramente andata la storia del preside menato a Bari, solo per fare un esempio ? Qui non abbiamo alcun elemento per capire davvero cosa e' successo (e personalmente non me ne frega piu' di tanto, ma non e' questo il punto) e quindi siamo facilmente portati a pensare che davvero un gruppo di genitori sia andato di proposito a menare il preside perche' i figli avevano brutti voti e non potevano usare il cellulare in classe.

Non facciamo l'errore di pensare che i giornalisti scrivano cazzate solo sulle tragedie di montagna. Le scrivono su tutte le notizie di cronaca... il giornalismo di cronaca pare funzioni cosi'. Punto e basta.
Quello che ognuno di noi puo' tentare di fare e' mantenere il piu' possibile il senso critico su cio' che ci viene propinato ogni giorno e soprattutto, la cosa piu' importante, il rispetto per le persone.
Quest'ultima e' la cosa piu' difficile... e in casi come quello di domenica, per essere sicuri di non sbagliare, la cosa migliore e' il silenzio

ciao,
Climber
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grigna



Registrato: 09/02/07 11:21
Messaggi: 8493
Residenza: Mariano Comense (Co)

MessaggioInviato: Mer Mar 07, 2007 12:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Pensa che un giornalista mi ha fatto passare x uno studente della Valsassina (non che mi dispiaccia)....
L'ho letto 10 minuti fa sulla Provincia di Lecco, articolo dedicato all'innevamento artificiale di Bobbio, sul quale ho fatto la tesi.
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Mer Mar 07, 2007 2:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

Concordo con il Climber. Ci accorgiamo delle anomalie giornalistiche solo quando abbiamo una certa conoscenza dell'ambito trattato, oppure quando conosciamo meglio i fatti in questione.

Questo deve farci trasalire e metterci in guardia da tante cose che vengono "sparate" sui giornali.

Tempo fa ne parlava un giornalista di montagna e di sport al meeting degli istruttori regionali del CAI e sottolineava come sarebbe opportuno che ognuno di noi esperto in materia dovrebbe inviare una lettera alla direzione del giornale per segnalare anomalie gravi. Le lettere non ottengono risposte, ma spesso vengono comunque lette e se sono tante possono avere un peso.

Io ogni tanto lo faccio quando trovo degli strafalcioni tipo valanghe dovute al caldo in giornate freddissime (mi ricordo la valanga al Timogno), ecc. e segnalo che prima di stampare notizie prive di fondamento la redazione farebbe bene a contattare persone competenti in materia.
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