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Monte Pietra Quadra, via Calegari invernale
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Autore Messaggio
fabiomaz



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MessaggioInviato: Gio Feb 17, 2022 4:49 pm    Oggetto: Monte Pietra Quadra, via Calegari invernale Rispondi citando

In memoria dei vecchi tempi in questo luogo abbandonato da dio, dagli uomini e dalla gestione dei tab.

Laughing

Sono le cinque di mattina e scendiamo dall’auto nel silenzio di una Gardata ancora addormentata. Alziamo gli occhi verso la valle Scura e una luce appare in alto nel bosco. Abbiamo quasi un’ora di ritardo su Marco (Serafini) e suoi amici. Così velocemente ci buttiamo i sacchi sulle spalle e ci avviamo verso il nero più nero del bosco.

Due ore dopo usciamo sudati sui pascoli aperti mentre il giorno pian piano si sostituisce alla notte. E’ l’ora più fredda e il vento che scende dalla montagna ci fa rabbrividire. A meno di duecento metri ricompaiono le frontali. Ci stanno aspettando presso un riparo per animali, poco sotto la baita dell’Infanzia. Allungo il passo e li raggiungo. Una stretta di mano prima che l’avventura cominci, una cosa d'altri tempi che mi motiva tantissimo.

Abbiamo risalito insieme in costolone glassato di ghiaccio dal vento, superato il vallone e condiviso la tracciatura ai piedi della parete. Ora le strade si dividono. Marco ed Emanuele si dirigono verso la grande placconata su cui si snoda la loro via Menhir, noi risaliamo il conoide nevoso verso l’attacco della Calegari. Mentre ci prepariamo li vediamo legarsi, sulla piattaforma di una grande masso a sbalzo sulla valle.

Simone ride sempre. Poco prima si lamentava dell'incertezza per lui inedita del ghiaccio e del misto, lui che su roccia mi si mangia vivo. Ma qui stiamo giocando al mio gioco ed è tutta un’altra storia. Una striscia di neve e ghiaccio, a volte sottile poco più di due spanne, a volte interrotta da salti rocciosi, porta alla prima sosta, su masso incastrato. Simone sbuffa, guarda con sospetto un appiglio traballante, molla e riprende le picche, poi arriva in sosta e ovviamente sorride.

Davide è il mio socio da anni. E’ forte e affidabile, meticoloso e tranquillo. Non l’ho mai sentito inanellare una sequenza di improperi e bestemmie come adesso che, alla fine del lungo diedro rosso, sta cercando di sfilarsi un cordino dalle spalle senza successo, mentre è in posizione precaria sulle punte dei ramponi e si tiene alla roccia gelata con una mano nuda. Questo balletto in punta di picche e ramponi ti porta vicino al tuo limite nervoso, ed è anche per questo che mi piace.

Siamo al sole in cima a un piccolo gendarme. A meno di 40 metri dalla cresta. Per l’ultimo tiro abbiamo lasciato la guida della cordata a Simone che, alla prima esperienza su misto, si meritava l’uscita. Ma mentre Davide e io ci saremmo levati di impiccio per la via più facile, Simone mira diretto a una fascia rocciosa compatta proprio sotto la verticale vetta. Quindi si ferma e allestisce la sosta. E chi si smazzerà l'ultima fatica? L’estetica sorride soddisfatta.. io meno.

Mi sposto di qualche metro verso sinistra, butto l’occhio oltre lo spigolo e mi rilasso. I dieci metri, visti da lì, sono roccia rotta e facile. Non metto più niente e corro verso il sole e, appena in cresta, mi permetto un urlo di felicità.

Le due cordate, riunite, ognuna con la sua avventura nello zaino, scendono i tornanti della strada di Roncobello, chiacchierando, pensando al piacere di togliersi gli scarponi e di bersi una birra. Io, spenta la frontale, mi attardo nel buio del bosco che mi inghiotte, godendomi lo spettacolo dei lumini che si allontano nella notte.
E' la fine di una bella giornata.

La lunga parete del Pietra Quadra, la via Calegari passa circa al centro, partendo dal contrafforte più basso e risalendo la parete dove presenta la maggiore continuità.


Risalendo il costolone, Marco Serafini attraversa con circospezione la crosta ghiacciata


Ai piedi della parete. La nostra via passa di lì.


Davide e Simone all'attacco, dietro l'angolo si nasconde la goulotte nevosa.


Simone arriva in sosta al primo tiro.


Appena sopra la bellissima placca di verrucano rosso, che si supera con un bel movimento di equilibrio sulla punta dei ramponi.


Simone arriva in sosta al terzo tiro.


Arrampicata nel bellissimo diedro rosso.


Tutti insieme in sosta


Misto tra placche di roccia e neve


Nella parte finale dello spigolo


In cresta. Dopo tutta quest'ombra gli occhi faticano ad adattarsi alla luce.


Buttando un occhio dall'alto al diedro di Serafini&Co.
La foto tradisce, è molto più verticale dal vero.


Tramonto sulla piana dei Tre Pizzi

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Detrito Hdemico



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MessaggioInviato: Gio Feb 17, 2022 10:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Dopo la salita invernale in inverno, di questa via non resta che la solitaria da solo.
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Ven Feb 18, 2022 9:31 am    Oggetto: Rispondi citando

Detrito Hdemico ha scritto:
di questa via non resta che la solitaria da solo.

O mamma. Hai fatto la battuta o sei bene informato? Cool
Stai mettendo in dubbio la prima solitaria della via (fatta negli anni '80)?
Per fortuna che qui non legge più nessuno sennò non sai che bordello.

Comunque se sei bene informato lasciami un contatto così la prossima volta chiedo subito a te!!
Laughing Laughing
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Detrito Hdemico



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MessaggioInviato: Ven Feb 18, 2022 2:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Invece di scrivere in modo equivocabile, scrivi 1a salita invernale della via tal dei tali, magari con il ? se non ne sei proprio certo, così quelli bene informati ti possono eventualmente correggere. Perchè scrivere salita invernale di una via durante la stagione invernale fa davvero ridere. Se poi uno andasse a vedere che inverno è quello attuale, la cosa farebbe ancor più ridere.
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fabiomaz



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Messaggi: 3178
Residenza: Bergamo

MessaggioInviato: Ven Feb 18, 2022 3:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Detrito Hdemico ha scritto:
Invece di scrivere in modo equivocabile, scrivi 1a salita invernale della via tal dei tali, magari con il ? se non ne sei proprio certo, così quelli bene informati ti possono eventualmente correggere. Perchè scrivere salita invernale di una via durante la stagione invernale fa davvero ridere. Se poi uno andasse a vedere che inverno è quello attuale, la cosa farebbe ancor più ridere.


Ok, ora ho capito, avevo equivocato.
Non trovo il passaggio a cui fai riferimento. Se intendi il titolo allora non è ridicolo.
Ci sono persone che salgono una vecchia via in picche e ramponi e le cambiano il nome.
Tipo sul Recastello con la Dell'Oro.

Quanto alla prima, non ho notizia di precedenti salite invernali ma non ho idea se sia la prima invernale.
Direi però che non trattandosi del K2 la cosa non ha molta rilevanza.
Se lo fosse ne sarei felice.
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BiancoAtlas



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MessaggioInviato: Lun Feb 28, 2022 5:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

GRAZIE Very Happy che gioia rivedere un report qui nel forum , mi sono iscritto a on ice face book
ma non cè storia infatti al massimo trovi 1o2 risposte .
Mi manca il forum e la caciara , Dome redimiti Evil or Very Mad Laughing
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Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile
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Zeno



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Residenza: Torre Boldone

MessaggioInviato: Gio Mar 03, 2022 10:37 am    Oggetto: Rispondi citando

Che bella sorpresa!
Bravo Fabio e compagni.
Ho ripetuto la via quest'estate apprezzandola molto (anche geologicamente, ho scritto qualcosa sul blog "dei Serafini").
fabiomaz ha scritto:
Detrito Hdemico ha scritto:
Invece di scrivere in modo equivocabile, scrivi 1a salita invernale della via tal dei tali, magari con il ? se non ne sei proprio certo, così quelli bene informati ti possono eventualmente correggere. Perchè scrivere salita invernale di una via durante la stagione invernale fa davvero ridere. Se poi uno andasse a vedere che inverno è quello attuale, la cosa farebbe ancor più ridere.


Ok, ora ho capito, avevo equivocato.
Non trovo il passaggio a cui fai riferimento. Se intendi il titolo allora non è ridicolo.
Quanto alla prima, non ho notizia di precedenti salite invernali ma non ho idea se sia la prima invernale.
Direi però che non trattandosi del K2 la cosa non ha molta rilevanza.
Se lo fosse ne sarei felice.

Capisco un po' entrambe le posizioni... penso che non si gridi alla "prima invernale" per umiltà. Ho fatto un po' di ricerca sui vecchi annuari non trovando niente riguardo all'inverno e a questa via. Magari il Guido (e soci, che giravano con gli sci tutta la costiera) possono dare ulteriori conferme.
Ammiro sempre la dedizione verso la ri-scoperta delle vecchie vie orobiche. Direi che i fratelli Calegari sono la tua specialità, Fabio, e che questa prima invernale te la meriti! Very Happy

fabiomaz ha scritto:
Direi però che non trattandosi del K2 la cosa non ha molta rilevanza.
Se lo fosse ne sarei felice.

Questa pratica la vedo sempre più diffusa e non l'apprezzo per niente. Confusionaria e non riconoscente verso la storia precedente (mi sembra una sorta di "revisionismo storico-alpinistico").

BiancoAtlas ha scritto:
Mi manca il forum e la caciara , Dome redimiti Evil or Very Mad Laughing

Come non quotare! Tra l'altro è appena iniziata la Quaresima, tempo di redenzione per eccellenza...
io l'abitudine di controllare il forum non l'ho ancora persa; la pazienza è premiata da questi regali inaspettati.
Grazie! Wink
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Gio Mar 03, 2022 3:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

Zeno ha scritto:

Ammiro sempre la dedizione verso la ri-scoperta delle vecchie vie orobiche. Direi che i fratelli Calegari sono la tua specialità, Fabio, e che questa prima invernale te la meriti! Very Happy


Nessuna ripetizione a me nota ma non trattandosi di una via di elevate difficoltà non posso escludere che ci siano state. Da qui il non dire "prima invernale", più che per umiltà per timore del ridicolo.

Ciao Zeno!
Stai bene?! Allora qualcuno ancora passa quì.

Per la frase quotata.
Pensa che me le sono pure sentite su dal Santino (Calegari) che ha anche detto che evidentemente non sono abituato alla roccia orobica Laughing Laughing , perchè avevo sconsigliato una sua via all'Aga, con un giovane Scanabessi, purtroppo invecchiata molto male e con roccia, a mio parere, pericolosa.

Ovviamente non potevo che abbozzare e chinar la fronte dinnanzi al massimo Fattor (di vie orobiche)!
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Domonice
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MessaggioInviato: Dom Mar 06, 2022 6:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

BiancoAtlas ha scritto:
GRAZIE Very Happy che gioia rivedere un report qui nel forum , mi sono iscritto a on ice face book
ma non cè storia infatti al massimo trovi 1o2 risposte .
Mi manca il forum e la caciara , Dome redimiti Evil or Very Mad Laughing

Eh, devi mandare istanza scritta al sig feisbuc che chiuda baracche e burattini... e anche uozzap. Ah, come si stava bene quando si stava peggio Laughing
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MessaggioInviato: Lun Mar 07, 2022 8:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Comunque anche se sono passato di recente da qua sto 3d ( cazzo, avevo scritto post!!!! ) me l'ero perso. Bellissimo e davvero dal sapore di quando il BENEBRAVOBIS imperava sul forum. Bravi Fabio e soci!
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lucaserafini



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MessaggioInviato: Ven Mar 11, 2022 10:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

fabiomaz ha scritto:
Zeno ha scritto:

Ammiro sempre la dedizione verso la ri-scoperta delle vecchie vie orobiche. Direi che i fratelli Calegari sono la tua specialità, Fabio, e che questa prima invernale te la meriti! Very Happy


Nessuna ripetizione a me nota ma non trattandosi di una via di elevate difficoltà non posso escludere che ci siano state. Da qui il non dire "prima invernale", più che per umiltà per timore del ridicolo.

Ciao Zeno!
Stai bene?! Allora qualcuno ancora passa quì.

Per la frase quotata.
Pensa che me le sono pure sentite su dal Santino (Calegari) che ha anche detto che evidentemente non sono abituato alla roccia orobica Laughing Laughing , perchè avevo sconsigliato una sua via all'Aga, con un giovane Scanabessi, purtroppo invecchiata molto male e con roccia, a mio parere, pericolosa.

Ovviamente non potevo che abbozzare e chinar la fronte dinnanzi al massimo Fattor (di vie orobiche)!


Non prendertela Fabio, queste pareti erano diverse 40 anni fa. Il GW le ha veramente trasformate, e ti posso garantire che oggi non sono confrontabili con quelle di allora. Crederci o meno, le Orobie sedimentarie erano meno difficili 40 anni fa, meno sfasciate e inerbate... quelle cristalline si sono conservate un poco meglio, ma anche lì è dura.
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Zeno



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MessaggioInviato: Sab Mar 12, 2022 12:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

fabiomaz ha scritto:

Pensa che me le sono pure sentite su dal Santino (Calegari) che ha anche detto che evidentemente non sono abituato alla roccia orobica Laughing Laughing , perchè avevo sconsigliato una sua via all'Aga, con un giovane Scanabessi, purtroppo invecchiata molto male e con roccia, a mio parere, pericolosa.

Io sono in contatto con Nino perchè ero a scuola con due sue nipoti ed ogni tanto ho l'occasione di parlare un po'. Quando gli avevo mosso un po' di scherzosa polemica sui giudizi sulla qualità della roccia delle 88 immagini mi raccontò di quando aveva consigliato ad un suo amico accademico la via Longo al Poris e questo era tornato indietro dopo i primi tiri per la scarsa qualità della roccia.
Nino aveva concluso in modo più conciliante che la qualità della roccia è un parametro soggettivo Laughing

lucaserafini ha scritto:
queste pareti erano diverse 40 anni fa. Il GW le ha veramente trasformate

Questo è un tema interessante, parli per esperienza diretta? Così "a sentimento" non sono molto convinto della correlazione "GW-alterazione della roccia" (il periodo mi sembra breve e la variazione cllimatica non così significativa).
Non ho però dati a supporto
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lucaserafini



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MessaggioInviato: Sab Mar 12, 2022 2:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Zeno ha scritto:
fabiomaz ha scritto:

Pensa che me le sono pure sentite su dal Santino (Calegari) che ha anche detto che evidentemente non sono abituato alla roccia orobica Laughing Laughing , perchè avevo sconsigliato una sua via all'Aga, con un giovane Scanabessi, purtroppo invecchiata molto male e con roccia, a mio parere, pericolosa.

Io sono in contatto con Nino perchè ero a scuola con due sue nipoti ed ogni tanto ho l'occasione di parlare un po'. Quando gli avevo mosso un po' di scherzosa polemica sui giudizi sulla qualità della roccia delle 88 immagini mi raccontò di quando aveva consigliato ad un suo amico accademico la via Longo al Poris e questo era tornato indietro dopo i primi tiri per la scarsa qualità della roccia.
Nino aveva concluso in modo più conciliante che la qualità della roccia è un parametro soggettivo Laughing

lucaserafini ha scritto:
queste pareti erano diverse 40 anni fa. Il GW le ha veramente trasformate

Questo è un tema interessante, parli per esperienza diretta? Così "a sentimento" non sono molto convinto della correlazione "GW-alterazione della roccia" (il periodo mi sembra breve e la variazione cllimatica non così significativa).
Non ho però dati a supporto


Caro Zeno, purtroppo parlo per esperienza diretta (dico purtroppo perchè gli anni si fanno sentire...).
Ho fatto la solitaria alla Calegari del Pietra Quadra nel 1984, e quando ci sono passato sotto con Marco il giorno che abbiamo aperto la Menhir (settembre 2019), puoi chiedere conferma a Marco, sono caduto per terra dalla sopresa! Tra cespugli di ontano, ciuffi di erba, rododendri, etc la parete era per me irriconoscibile dopo 35 anni: più un prato verticale che la parete rocciosa che ricordavo. Quando l'ho salita non c'era quasi nemmeno un ciuffo d'erba, ti rendi conto? Ho fatto la Longo al Poris a metà degli anni '70, facendo proprio la variante di attacco Calegari: ti posso garantire che ci siamo divertiti un sacco (ero con Daniele Malgrati) e abbiamo trovato una roccia impeccabile e sanissima. Potrei dilungarmi con altri esempi, ma non voglio annoiarti(vi). Nord del Valletto (via Brissoni), Nord del Barbisino, Torrione Berera, Nord della Cornetta, etc etc.
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L'ultima modifica di lucaserafini il Sab Mar 12, 2022 2:24 pm, modificato 2 volte
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lucaserafini



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MessaggioInviato: Sab Mar 12, 2022 2:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Passando poi dalle considerazioni di percezione personale a quelle più oggettive, basate su misure scientifiche, come sai ci sono ampi studi recenti sull'Alpine Greening, cioè sull'aumento vertiginoso della vegetazione alle alte quote in ambiente alpino.
Ad esempio puoi vedere delle mappe molto molto interessanti (e impressionanti) googlando "Alpine Greening". Ahinoi le Orobie sono uno hot-spot di greening...
Quindi le rocce stanno cambiando su una scala temporale molto più rapida di quello che potremmo aspettarci, a causa dell'attacco chimico della vegetazione, pilotato dal GW. Come dicevo più sopra, le rocce sedimentarie sono più sensibili e fragili all'attacco della vegetazione (verrucano, vulcanite, etc), mentre quelle cristalline per lo meno resistono all'azione chimica (solo i licheni ce la fanno ad inserirsi nel GCCS).
Morale della favola: le rocce sedimentarie Orobiche degli anni '70-'80 si presentano oggi molto più sfaldate, friabili, e rotte rispetto a quell'epoca, a causa del GW, ma non per effetto diretto, ma per effetto mediato dallo sviluppo della vegetazione in alta quota.
Che tristezza... Sad
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Domonice
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MessaggioInviato: Lun Mar 14, 2022 5:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bellissima sta discussione. Partita male con le foto del Fabiomaz, ma adesso il livello per fortuna è cresciutissimo Mr. Green
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