IRAN - skialp sul Damavand 5671m

[Renato]

Iran … come tanti penso ad un paese isolato, sotto embargo, integralista, sorvegliato, militari, nessuno in giro … ancor meno donne... ma qualcuno che c'è stato un paio di anni fa mi ha garantito che non tutto quello che si vede (TV) o si sente corrisponde a realtà.
Ho l'occasione di far parte di un gruppo di tredici skialp vogliosi di scoprire questo mondo con una settimana di turismo ed una improntata alla salita del Damavand, la montagna più alta del paese.
La parte turistica mi fa riscoprire l'antica civiltà della famosa Persia ed in modo tangibile la “gente”. In alcune strade di Teheran mi è sembrato di essere nella 5° Avenue di New York tanta era la gente in giro, uomini e donne. Donne ben diverse da quello che credevo. Sì, portano ancora, obbligatoriamente, il foulard ma le vedo belle, sorridenti, curiose di sapere da dove veniamo, occhi curatissimi, alla guida nel caotico traffico, a mezzanotte in giro, tutte col cellulare e una gran passione per il selfie! Evviva le donne!

Ma veniamo alla parte scialpinistica.... l'acclimatamento alla quota lo facciamo con base a Lasem, un paesino di montagna (2600m) posto fra il Damavand e la catena di montagne con parecchie cime oltre i 4000m.
Saliamo il Rakhsh 4050 e l'Angemar 4150 mentre il terzo giorno abbandoniamo ogni velleità sotto una pioggia incessante. Ma forse è anche stata la giusta giornata di riposo che ha preceduto la due giorni al Damavand. E' il classico vulcano conoide con notevoli fumarole di zolfo negli ultimi 50 metri di dislivello.
Partiamo il mattino sotto una notevole pioggerella col morale un po' sotto i tacchi e arriviamo con tre jeep al termine della sterrata fangosissima dove è ubicata una piccola moschea. In un angolo del fabbricato c'è una piccola stanza aperta che serve da estremo ricovero. Nel vederla decidiamo di salire al rifugio Bargah 4200 metri con qualsiani condizione di tempo pur di non dormire in quella topaia!
Il rifugio è gelido, per scaldarsi bisogna uscire...per fortuna abbiamo tutti sacchi adatti alla situazione.
Sveglia alle 4 e … stelle! Anche se tira un'aria gelida che ci fa partire con il piumino e maschera. Ma il vento cala subito e quando alle 7,30 esce il sole comincia a far caldo tanto da iniziare un progressivo spogliarello. La salita non da tregue, il pendio è costantemente fra i 30° ed i 35° con qualche breve tratto ancora più ripido. Ma la spanna di polvere un po' impaccata e tutta da tracciare consente un'agevole salita. Gli ultimi 50 metri di dislivello sono un po' faticosi perchè si passa fra fumarole di zolfo che riempiono i polmoni di aria malsana. Ma dopo 6 ore esatte di salita siamo sulla cima! La cima più alta da me raggiunta con gli sci....
Discesa: la neve pesante si fa sentire e la quota ci mette la sua parte. Al massimo riesco a fare 4/5 curve e devo fermarmi, siamo tutti nella stessa necessità. Al rifugio, 4200m, recuperiamo tutto quanto lasciato rendendo gli zaini molto pesanti e sciare con quei pesi non è il massimo. Ma per lingue portiamo a termine una splendida esperienza!

La zona: fra Teheran ed il mar Caspio


Iraniani a passeggio a Teheran


Buon cibo

Camera da letto a Lasem


Il marchio si nota...



In discesa dal Rakhsh


Salita all'Angemar....


… e discesa


Scendendo, davanti a noi il Damavand...


...in versione ravvicinata


L'arrivo al rifugio Bargah


Saliamo ed il rif. si allontana


Sosta...


… e si riparte


Le fumarole ed il giallo zolfo


La cima


Misurata!



Foto di gruppo


Ultime curve!


Sorrisi catturati col tele






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Renato

[BiancoAtlas]

SPETTACOLOO bella meta spero anche io prima o poi di andarci è nel mirino da molti anni. Grazie
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Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile

[LorenzOrobico]

Complimenti bellissimo reportage
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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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[Stambek 1]

[/quote]

FORSE LE RAGAZZE DEL POSTO...
MA NON L' ITINERARIO......
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Stambek 1

[fabiomaz]

Primo pensiero:
Grazie!!

L'IRAN era un paese "quasi occidentale" per quanto riguardava le donne e non sei il primo che sento stupirsi.
Bellissima opportunità per visitare un paese che si sta riaprendo al mondo...e bellissima scusa.
Speriamo che Trump non faccia disastri, visto che sta giusto andando a Riad.

Io un bel tet-a-tet Trump Stambekkone che discutono di GA lo vedrei bene.

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"TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota

[Domonice]

Renato, se questo è il "prezzo da pagare" alla tua latitanza dal database direi che non è poi così male. Bel reportage, per ora ho guardato solo le foto ma domani con calma mi leggo anche il tuo commento.
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