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Un inverno intero al luna park
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Autore Messaggio
morefire



Registrato: 17/10/10 23:49
Messaggi: 51

MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 12:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per cambiare un po'... una giornata in trasferta a Gardaland... ops, Apuane!


Parete nord del Pisanino: ghiaccio salato sul tetto delle Apuane

19 febbraio 2017
Le condizioni clamorose presenti in Appennino ci hanno fatto rimandare per un po' un'uscita apuana. Non che là non vi fosse buon ghiaccio, anzi! Quest'inverno memorabile ha dato soddisfazioni anche in Apuane, pur limitatamente alle pareti settentrionali più alte, coperte dalla ormai solita poca neve perfettamente ghiacciata. Per questa lunga domenica scegliamo il Pisanino, la cui parete nordest è stata già percorsa in lungo e in largo nei giorni precedenti, cosicché affrontiamo l'infame levataccia a botta sicura.

Avevamo visitato la parete esattamente un anno fa, con esito del tutto diverso. Puntammo tutto su quel versante, più di 1000 metri di dislivello culminanti sul tetto delle Apuane, una montagna di tutto rispetto che ci schiaffeggiò duramente. Tenemmo duro raggiungendo la cima per la Cresta della Mirandola, trovando neve crostosa, la peggiore in assoluto, su tutta la montagna, dall'auto alla vetta. Una giornata infinita, "da buio a buio", alla fine della quale giurammo esanimi che non saremmo tornati per lungo tempo. Ma le cose brutte si dimenticano più facilmente - oppure sono io a disporre di una memoria selettiva - sta di fatto che mi è stato impossibile declinare l'invito di un Edo ormai smanioso di assaggiare il "ghiaccio salato".

Al parcheggio, ben prima dell'alba, raggiungiamo gli amici bergamaschi Patrick e Paolo, anche per loro una bella trasferta! L'assenza di neve a bassa quota ci consente di percorrere alcuni km su uno sterrato al limite della percorribilità per la mia Punto, risparmieremo così po' di tempo e dislivello. Dopo alcune titubanze iniziali soffocate nel sottobosco troviamo la via giusta risalendo la foresta, ora più agevole. La prima neve è subito da ramponi, come ci aspettavamo; in breve usciamo dal bosco e contornando voragini carsiche in un paesaggio lunare ci avviciniamo alla parete, mentre alle nostre spalle il cielo s'infuoca. La parete dinnanzi a noi si tinge di rosa e ci ricorda quanta salita e fatica ci separino ancora dalla vetta. Approfittiamo dell'ultimo spiazzo pianeggiante dell'enorme lastra di ghiaccio su cui stiamo arrancando per infilarci casco e imbrago, e ci incolonniamo di nuovo a risalire il pendio. Alla base della parete i bergamaschi si dirigono verso la Zappelli (ci riferiranno poi di aver proseguito su Geronimo) mentre Edo ed io seguiamo i nostri progetti, quasi ovvi: cercando di indovinare la linea più bella della parete abbiamo adocchiato la logica combinazione di Bagola Gully e Capitan Sky Hook, una variante d'uscita diretta della Zappelli.
Le condizioni sono come previsto più che perfette, la neve è stratosferica e sul ripido c'è uno strato di ghiaccio vivo incredibile e ben incollato. Ci divertiamo come bambini al parco giochi lungo tre tiri di una bellezza crescente, una vera antologia dell'apuanismo che ci deposita sull'aerea cresta sommitale. A pochi passi dall'uscita della via, in vetta, i nostri amici ci fotografano e ci aspettano per una stretta di mano prima di iniziare la discesa. Arrotolata la corda e fatto uno spuntino anche noi siamo pronti per scendere, ma visto che è ancora presto decidiamo di fare un altro giro!!
Percorriamo la cresta in direzione est fino al canale di discesa: a destra l'assolato Canale delle Rose conduce in Val Serenaia, mentre dal lato opposto un canale affianca la Cresta della Mirandola fino ad un alberello dal quale si getta una doppia da 30 m. Noi traversiamo poco sopra il faggio in direzione di Geronimo, che sale poco distante oltre uno spigolo. C'è già qualcuno ad armeggiare sulla via e con gran sorpresa in sosta incontriamo Marco Colò; all'altro capo della corda, ormai in cresta, Giorgio Cotelli. Ci presentiamo brevemente, finalmente ci si vede di persona, ma ben presto è ora di concentrarsi di nuovo sulla scalata.
Scaliamo un altro tiro molto bello e ripido, tutto su neve ottima ma difficile da proteggere (non abbiamo con noi i fittoni che oggi forse servirebbero) e con le membra ormai stanche. Ne usciamo comunque benone al sole della cresta, per la seconda volta oggi.
Già cotti a puntino iniziamo la lunga discesa, ancora giù dal canale come gamberi - la neve è ancora durissima - la doppia e un lungo traverso verso destra, sempre faccia a monte fino alla base della parete, tutto sulle punte dei ramponi, con piedi e polpacci doloranti. Dopo quasi 11 ore dalla partenza siamo di nuovo all'auto, macinati ma felicissimi.
Concludiamo questa giornata memorabile a Gramolazzo davanti a una birra in compagnia dei toscani, che ci diranno di non aver mai visto in trent'anni un Pisanino così! (Il giorno dopo i due ragazzotti andranno a ripetere Viva Rotari al Rondinaio)


Relazione tecnica e altre foto qui: http://www.alpinistidellambrusco.org/2017/04/parete-nord-pisanino.html












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LorenzOrobico



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Messaggi: 9209
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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 8:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

Che immagini stupende.
Grazie per questi contributi !!
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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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Domonice
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Residenza: Franciacorta

MessaggioInviato: Gio Apr 06, 2017 10:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

cosa c'è da aggiungere???? Meraviglioso!
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- i limiti sono nella tua testa -
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Franz
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Registrato: 13/02/07 00:33
Messaggi: 9722
Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Ven Apr 07, 2017 11:07 am    Oggetto: Rispondi citando

morefire ha scritto:
Per cambiare un po'... una giornata in trasferta a Gardaland... ops, Apuane!
Parete nord del Pisanino: ghiaccio salato sul tetto delle Apuane
19 febbraio 2017


Basta infierire!!! Evil or Very Mad
L'inverno è finito...e chi si è lasciato sfuggire quelle condizioni lì...è solo incacchieto Rolling Eyes Laughing
Sperando in un futuro inverno similmente generoso!
Ottimi scatti!!!
(grazie)
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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
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morefire



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Messaggi: 51

MessaggioInviato: Lun Apr 10, 2017 9:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Questa è l'ultima...

Il Canalone dei canaloni!

11 marzo 2017
Dovevo approfittare ancora una volta di queste condizioni perfette per togliermi un'ultima voglia. Il Canalone dei Bolognesi, itinerario classicissimo e remunerativo, lo avevo salito ormai sei anni fa, in una giornata indimenticabile con Giampa e il Custode Alberto. Fu il mio battesimo appenninistico, i cui ricordi tendevano ormai a sbiadire nella nebbia che ci avvolgeva quel giorno. La voglia di ripercorrerlo è cresciuta negli anni ma la salita però è stata sempre rimandata per la presenza di altri obiettivi o di dubbi sulle condizioni.
Questa volta l'unico dubbio erano le temperature diurne così, per tagliare la testa al toro, partiamo in piena notte sotto un cielo stellato che garantisce un ottimo rigelo. Per questa salita ho coinvolto Martino, desideroso di calzare per la prima volta i ramponi ed entusiasta di cimentarsi nelle bizzarre avventure degli Alpinisti del Lambrusco.

Verso l'una di notte raggiungiamo la Valle del Silenzio, in vista dei Canalini Nord, illuminata a giorno dalla luna. Su neve marmorea saliamo rapidamente alla cresta dei Balzi dell'Ora mentre Martino prende definitivamente confidenza con gli attrezzi, poi ci caliamo al buio della parete Est.
Traversando appena possibile alla base della parete inizio a capire che, con la visibilità ora ridotta ai fasci di luce delle nostre frontali, non sarà semplice individuare il canale. La mia memoria non ci aiuta, e traversiamo un bel po' tra numerosi dubbi sotto imponenti pareti rocciose amplificate dalle tenebre. Iniziamo a risalire un canale, ormai convinti di essere fuori strada, finchè finalmente riconosco qualche roccia; sollevati, in breve (in realtà mica tanto: 3 ore dall'auto...) siamo alla base del tratto ripido e troviamo subito un chiodo di sosta.
Dalla base si intuisce bene il resto del canale, completamente bianco tra torrioni rocciosi, e l'inizio appare subito tosto con un bel muro verticale di ghiaccio eccellente. Rinforzata la sosta inizia il divertimento: salgo veloce, proteggersi è difficile e servirebbero più chiodi da ghiaccio (ne ho uno solo), ma non ne avverto quasi il bisogno se non per l'esposizione da vertigine. Alla base del muro successivo mi sposto sulle rocce di sinistra, trovo una fessura per un paio di ottimi chiodi e recupero Martino. Riparto per il tiro successivo e, dopo un altro muretto, sono al famoso traverso: volevo salire direttamente sulla destra, ma qua il canale frega un po' tutti attirando verso una sosta là per aria a sinistra, prima della quale si deve traversare verso destra. Qui la neve non è il massimo (unico punto su tutto il canale) e l'esposizione è da brivido, perciò scendo un po' iniziando ad obliquare più in basso. La cosa funziona bene e incontro presto l'unico chiodo che ricordavo, alla base del canalino finale. Ora è praticamente fatta! Confido nella lunghezza della corda puntando alla cresta, miracolosamente mi basta al pelo per uscire al vento; allestisco una sosta su neve. Solo ora la tensione si allenta un po', e mi accorgo dello spettacolo dell'alba appena iniziato. Nel vento tagliente non mi sento con Martino, che riesce comunque a smontare la sosta e risalire, un po' infreddolito e provato ma anche lui parecchio divertito. Ci congratuliamo in vetta scaldandoci al primo sole.
Il canale era in condizioni strabilianti, la bellezza della linea e della scalata oltre ogni ricordo. Anche le difficoltà, sia quelle tecniche (nonostante l'ottimo ghiaccio) sia quelle globali, sono superiori a ciò che ricordavo: complimenti ancora a Martino, ormai a tutti gli effetti candidato Alpinista del Lambrusco, per lui un battesimo su ghiaccio di tutto rispetto!
Ora possiamo davvero rassegnarci, più che soddisfatti, alla fine dell'inverno appenninico!

http://www.alpinistidellambrusco.org/2017/04/il-canalone-dei-canaloni.html







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Stambek 1



Registrato: 13/01/09 21:16
Messaggi: 859

MessaggioInviato: Lun Apr 17, 2017 7:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

ANCHE AL PRADELLA COME AL BECCO HHHANNO CREATO UN
LUNA PARK MA LE LINEE PIU' BELLE SONO POCHE .......E
AVANZANO............ Wink
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Stambek 1
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