PUNTA DELLA PESSA, skialp per veri amatori

[Fedora]

QUI IL REPORT: http://on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=1&id=19246

Più che un OSA questa gita oggi la definirei ORO: Ottimo Ravanatore Orobico!
Itinerario per appassionati, poco frequentato rispetto alle gite più famose e blasonate di queste valli nord-orobiche, con una lunghissima stradina iniziale completamente nel bosco, una parte finale ripida che, se non in condizioni, non permette l’accesso alla facile cresta finale.
Insomma, non certo consigliato a chi vuole fare la sciata della vita. E oltre tutto, nonostante l’esposizione nord-ovest che avrebbe dovuto garantirci neve farinosa, usciti dal bosco troviamo solo crosta fino al deposito sci. Scatta quindi il piano “B”, che x fortuna avevamo studiato da un altro vecchio report, che ci salva la sciata per 400-500m lungo il versante nord-est, verso le baite di Armisola.
Bella la cresta finale, facile; ma sulle roccette, con gli scarponi e il ginocchio non a posto c’è sempre da fare attenzione. Il panorama dalla cima è splendido su tanti begli itinerari nord-orobici, e i Diavoli da qui sono uno spettacolo.
Non sappiamo come sarà la neve in discesa sul versante opposto (nord-est), ma di certo non può essere peggio di quello di salita... E cmq l’esposizione NE dovrebbe essere meglio del NW, in ogni caso. Dopo un po’ di tempo e di titubanza, parto cmq a scendere questo ripidissimo e stretto canalino. Fortunatamente la neve è per lo più farinosa con qualche placca da vento ai lati e qualche sasso nascosto nella parte centrale, ma non c’è paragone con la crosta dell’altro versante! Verso la fine del canale finalmente la bella polvere tanto cercata, fin nella conca dove ci colleghiamo con l’it. del Pizzo di Rodes.
Da qui in poi sarà una mega ravanata tra neve crostosa, arbusti, radici, rocce... Per fortuna, giunti alle baite di Armisola, la strada del ritorno tanto noiosa in salita, sarà la nostra salvezza in discesa.
Ma la cosa bella è che alla fine siamo contenti di questa gita, già fatta da Giò secoli fa... Mi sembra fosse stata addirittura la sua prima scialpinistica!!!! L’isolamento, la bella cima, i panorami, la giornata spaziale, la bella compagnia di Lidia e Giò... hanno messo in secondo piano la sciata stavolta.

Qualche foto, mie e di Giò:

Alle “Piane” usciamo finalmente dal bosco, ma sarà solo per un brevissimo tratto. Noi proseguiremo a destra


In vista della cima. La cresta di salita è quella a sx




Il ripido tratto finale che dà accesso al colletto. A dx la vetta. Chi ci ha preceduto un paio di giorni fa ha trovato tutta polvere su questo versante, si vede bene dalle virgole...


Al colletto


Fuori. Da qui studiamo il canalino per scendere sul versante opposto


Proseguiamo sci ai piedi fino al cerchio rosso, su neve per lo più ventata




Giò in cresta


A dx il versante di discesa...


...a sx quello di salita


Ormai in cima


Giò ha portato pure le parrucche carnevalesche!


Il Pizzo di Rodes, la seconda cima da dx. In basso a sx ci ricongiungeremo con questo itinerario


I Diavoli e, davanti, Pizzo dell’Omo e Pizzo del Salto


Primo ripidissimo tratto di discesa dal canalino


In fondo al canalino


Finalmente nella polvere








In fondo a dx, le baite di Armisola


Ultimi metri di polvere, poi ravanage


Attraversato il torrente con qualche numero orobico, pensiamo di essercela cavata... Ma il bello deve ancora arrivare


La Punta della Pessa e, al centro, il canalino di discesa


Il tratto “chiave” della discesa!!!


Il peggio è passato...


Le baite di Armisola, dove finalmente riprendiamo la nostra stradina per il ritorno, camminando per 15 minuti per tornare alle “Piane”

[Riki]

Siate affamati siate folli diceva Steve Jobs
Ma qui avete davvero esagerato.
Grandi

Fedora....
Mi sa che questa volta saranno in pochi a seguirti

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Riki

[LorenzOrobico]

Che trio di livello !!
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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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[Fedora]

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[Domonice]

Grande il Rovedatti!!! Hai ragione Fedo, queste gite rimarranno sempre per pochi...
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