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BIETSCHHORN: 3900s do it better!

 
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Franz
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MessaggioInviato: Mer Set 07, 2016 6:32 pm    Oggetto: BIETSCHHORN: 3900s do it better! Rispondi citando

Bietschhorn, 3934 m: traversata Sperone Est ---> Cresta N dalla Baltschiederklause - 600m/D-/IV+(4b)

In viola la salita dallo sperone Est. In discesa la cresta N. Stupenda foto di Gio

Chi transitando dal Passo del Sempione non è rimasto ammaliato e impressionato almeno una volta da quel possente piramidone di granito che troneggia per tutto il primo tratto della discesa verso Briga? Dopo anni che anche noi lo ammiravamo, non potevamo non desiderarne la salita. Con Mara cogliamo l’occasione di un weekend perfetto sul finire di questa bella estate. Per la salita, inizialmente pensata in traversata dalla Baltschiederklause per la cresta N e discesa per la cresta W alla Bietschhornhutte in Loetschental, veniamo incuriositi dallo Sperone Est, che pare essere una salita di grande soddisfazione. Anche la rifugista al telefono parla di condizioni “tip-top” dello sperone (un po’ meno della cresta N, dato che consiglia due picche!!!).
La guida dell’Oberland di Les Swindin dell’Alpin Club britannico dice:
“The rib provides a very direct route to the summit from the hut. Nowhere is the climbing very difficult but it is fairly sustained on quite good rock and requires a positive attitude. 7-8h”.
Beh, ci pare interessante e la nostra attitudine è quella giusta!


La parte finale (molto finale) della salita al rifugio in verde e lo sperone Est. Nella bella foto di Jean-louis

Giunti ad Ausserberg, la macchinetta per il transito/parcheggio alla strada per Choruderri ci mangia 10 Fr dandoci un pass solo giornaliero, ma un simpatico paesano giunto spontaneamente “in soccorso” va direttamente in municipio a procurarci il pass completo e il rimborso. Cominciamo bene. Avremo solo conferme circa la cordialità dei locals…alla faccia che son sFizzeri! Giunti al parcheggio decidiamo di percorrere il tunnel di 1,6 al ritorno e all’andata il sentiero esterno che segue delle bellissime cenge a picco sulla valle seguendo un canale di irrigazione e con qualche tratto attrezzato con cordoni. Giunti nei pressi delle baite di Senntum l’atmosfera è proprio bucolica e pranziamo piacevolmente. Fa solo tanto caldo. Proseguiamo lungamente nella valle prima di prendere quota più decisamente. Si continua a salire e girare versanti, ma i cartelli indicatori danno la capanna sempre lontana. E soprattutto non la si vede fino alla fine, quando in leggera discesa si entra nella conca sotto il ghiacciaio. Da qui appare anche la meta dell’indomani. Dopo qualcosa come 17 km e 1500 m di dislivello giungiamo alla capanna, dove Jolanda ci accoglie con un bicchiere di thè!!! E’ già ora di cena (discreta). Pare che in alcuni weekend particolari (indicati sul sito) venga pure offerto un aperitivo prima della cena e in altri addirittura praticato uno sconto sulla mezza pensione! La gentilissima rifugista (parla tedesco e francese e poco italiano, ma ci prova) dopo cena si siede ai tavoli per concordare l’ora della colazione e chiedere i propri piani. Robe d’altri tempi… La nostra colazione è la prima e quindi “non servita”, ma Jolanda ci lascia sul tavolo una lavagnetta con decorazioni con gessetti colorati e scritto “Una buona bella giornata” (in italiano!): ma dove siamo??? Siamo in 15! Diciamo, sarà perché è venerdì, ma il giorno dopo saranno 20 gli ospiti. Che siano tutti al Torino, alla Gnifetti, o al Gouter ad affollare le normali dei 4000? Ah, sì, la “pecca” di questo posto è che quel bestione là è alto “solo” 3934 metri!!!

Una limitazione mentale, una convenzione (in America ad esempio, misurando le montagne in feet, la quota 4000 non esiste, bensì si contano i 14000 feet – i cosiddetti Fourteeners – delle Montagne Rocciose, che son cime superiori ai 4267 m!!!); tale “pregiudizio” ha però le proprie radici nel passato (il che ne dimostra il carattere retrogrado e nostalgico):

Si narra che il capitano Edmund von Luge, topografo svizzero, ospite di un albergo della zona, innamoratosi di Rosa Ebner, figlia dell'albergatore e la più bella ragazza della valle, per ingraziarsi il padre ed ottenere la mano della figlia, al fine di evitare che la Lotschental venisse trascurata da alpinisti e turisti, avesse nascosto all'Ufficio Topografico di Berna che la quota del Bietschhorn, dai 4003 metri delle carte precedent andava abbassata di ben 69 metri. Altri topografi successivamente avrebbero corretto "l'inspiegabile" errore, finchè, solo nel 1969, la verità venne alla luce, quando venne aperta una busta sigillata su cui Rosa aveva scritto "da aprire cent'anni dopo la mia morte". (fonte : "La vera quota del Bietschhorn", di A. Paleari, CDA, Torino, 1989)

Sfogliando il libro del rifugio costatiamo che siamo i primi e unici ospiti italiani del 2016 e anche nel 2015 si era fermata una sola cordata! Chissà perché viene così boicottato? Forse perché la scala del Torino è più corta??? Mentre pensiamo questo siamo sulla terrazza a gustarci il tramonto e arriva uno stambecco a leccare del sale lasciato da Jolanda (le pensa proprio tutte per allietare gli ospiti!!!) e a farsi fotografare.

Al ghiacciaio si arriva con un traverso esposto (qualche catena), ma ben segnalato con segni catarifrangenti. Fare solo attenzione all’ultimo tratto dove i segni lasciano posto ad ometti un po’ radi. Il ghiacciaio è inizialmente piuttosto crepacciato, ma essendo secco si passa agevolmente. Traversando diagonalmente verso lo sperone invece comincia la neve e qualche bel bucone coperto a campana va superato con attenzione. L’ultimo pendio arriva a 50/60 gradi, ma con ottima neve. Noi abbiamo due picche, perché consigliato per la discesa dalla rifugista, e procediamo bene. Giungiamo sulla spalla a ca 3300 metri (evidente dal rifugio perché è l’unica parte di cresta piatta) giusti giusti che sta schiarendo. Due cordate ci sorpassano in volata. Non ci peniamo. Proseguiamo al nostro ritmo, proteggendo dove riteniamo opportuno. I primi 150 metri sono di II grado e andiamo slegati. Ci sono tracce di sentiero e si sale bene, ma la roccia non è delle migliori, quindi si possono cercare saltini, diedri e placchette (II) con roccia più solida stando un po’ a destra e un po’ a sinistra. Quando arriva il sole sulla cresta (è esposta a Est pieno) ci leghiamo e la salita cambia registro: la roccia diventa ottima, compatta e a blocchi massicci. Si superano creste a cavalcioni, placche, crestine affilate. Saranno 400 metri di IV con un tiro di IV+ (non sostenuto) e son presenti in totale 2 spit, 3 chiodi e 1 fittone di legno. Si protegge egregiamente con friends di tutte le misure e cordini. Noi abbiamo proseguito sempre con corda da 30 (una 60 mezzata) facendo giusto un paio di tiri. L’ultima sezione è un lungo spigolotto con pendenza regolare, molto esposto, con roccia ottimale. Alla fine di questo un centinaio di metri sono su roccia più delicata e terreno un po’ sporco, ma anche qui ci si può cercare la propria strada su placche più lisce e pulite, ma comunque facili (II-III). Conviene poi appena si può spostarsi a sinistra e riprendere i torrioni dello spigolo che offrono una arrampicata più lenta, ma più sicura per altri 150 metri. Chi ha scritto che qui si muove tutto…deve venire in Orobie Wink . Siamo in vetta nei tempi letti sulla guida (la rifugista aveva sottostimato un po’…anche semplicemente l’avvicinamento: 1h30!!!), la giornata è spaziale ma sappiamo che non possiamo rilassarci.

La discesa è la parte più impegnativa. Una serie infinita di torri, placche, attraversamenti si sussegue. Ci si muove sempre su roccia solida anche se sembra apparentemente una serie di massi accatastati. Di aiuto sono gli innumerevoli segni dei ramponi che indicano i passi solidi. Effettuiamo due piccole doppie (attrezzate/consigliabili) per scendere dagli unici torrioni più alti e con spit. Giunti alla quota 3706 a sinistra si stacca la cresta ovest che porta alla Bietschhornhutte e pare proprio di roccia marcia (come indicato dalle varie relazioni). Proseguiamo ancora lungamente per blocchi e incontriamo la cresta nevosa (2h dalla cima). Tuttavia di neve ve ne è poca e poggia su ghiaccio. Stiamo a sinistra su una cengia di rocce discendente parallela al filo, ma si rivela scelta pessima per l’instabilità…era anche prevedibile. Calziamo i ramponi, sfoderiamo viti e picche. Discesa delicata e precaria. Riteniamo corretto e più sicuro precedere in conserva protetta… Ad un certo punto troviamo in cresta una piccozza abbandonata distesa…dove sarà il proprietario (in fondo al pendio 300 metri sotto pure uno zaino…)???

[Scopriremo solo giorni dopo che appartenevano ad una coppia di giovani svizzeri, che tra l’altro erano seduti al nostro tavolo a cena ;-( , che dovevano attraversare verso la Bietschhornhutte, ma erano precipitati in salita proprio da lì… Un pensiero a loro e tanta malinconia… R.I.P.].


Rientriamo sul detrito e scendiamo per una cresta di blocchi. L’alternativa è il ghiaccio nero intriso di detrito: brrrrr. Ma i blocchi si muovono e poggiano su placche lisce. Doppia! Ecco che vedo un cordone, ma è su uno spuntone che non ispira fiducia. Ne lasciamo uno altrove. Eccone un altro ora. Mentre sto scendendo Mara mi urla di fermarmi!!! Si muove tutto il blocco. Risalgo. Riattrezziamo un’altra doppia, ma che scago. Ora crestina affilata di neve marcia. Segue una serie di balze sentierate e instabili (all’ometto sulla crestina intermedia svoltare a sinistra!), ma si scende bene (rigorosamente senza corda) e siamo alla fine della roccia. Doppia attrezzata che ci deposita proprio su un crepaccio tra ghiaccio nero misto fango e detriti. Brrrrrr, che brutto posto, ma siam quasi fuori. Il ghiacciaio è ora ben innevato e in breve siamo fuori e alla capanna. È troppo tardi però per scendere le 4h che ci separano dall’auto e fare il viaggio altrettanto lungo. Decidiamo di prendercela comoda e dormire qui. Jolanda ci accoglie con una bella birra che poi ci offrirà per essere arrivati sani e salvi. Le gentilezze “si sprecano” in questa valle! Wink L’indomani assaporiamo la discesa col finale del tunnel (frontale obbligatoria) e col lungo viaggio siamo a casa.

Che dire? Un altro sogno inseguito e coronato. Una super montagna estetica quanto la via di salita. Una accoglienza superlativa. Un posto snobbato da molti. Insomma, una gita indimenticabile con la mia socia migliore!
Un po’ di amaro in bocca alla fine però ci rimane per due giovani alpinisti che la montagna ha voluto a sé… la montagna tanto dà, ma a volte tanto si prende…

Ecco le foto, buona visione!



Ecco come appare il piramidone del Bietschhorn e il suo sperone Est dal Sempione: non se ne può non rimanere ammaliati!

Nooooooo! Ancora cenge! Dopo il Pelmo del weekend scorso non ne voglio più Wink
Bellissimo il sentiero a picco sulla valle (al posto della fredda e lugubre galleria!)

Senntum, bucolico come non mai. Pranziamo...

Lunga valle. Verso lo Stockhorn

Raccogliendo mirtilli e gustandosi il Dom alle spalle

Finalmente si vede la capanna, ma è ancora lontanuccia

Bella location

Eccoci da Jolanda

Il...guardiano della capanna

Cosa guarderà di così bello...?

...un favoloso tramonto!!!

Temporale ai Mischabel

L'ospite d'onore della capanna che viene a far visita ogni sera.

Ed eccoci in cresta. Si cambia registro appena ci leghiamo. Sotto (dalle lingue di neve verso destra dove attacchiamo la cresta) si procedeva slegati usando un po' le mani.

Tirolese? No, Vallese Wink

Ed ecco il nostro crestone costellato di torri.

Mara su una torre esposta

Torre da aggirare

Stretta e solida! E in alcuni tratti da farsi cavalcioni o in aderenza appesi con le mani...

La cordata che ci precede è al passaggio chiave

Ecco il diedro del passaggio chiave con ben visibili i due spit

Cucu...arriva Mara

Il divertente diedro. (l'ultimo friend regalato ai posteri ;-( )

WOW: scenic view


Un "fungo" di cresta. Certo che beccare un aereo di linea...

Sosta expo

Vecchie testimonianze

Le placche nel canale e il ritorno sul filo

In cima al mondo

Vettaaaaaaa

Si scende

Doppie e Blumlisalphorn

Favolosa!

Cucu

Sospesa nel cielo

Cambio di assetto

Neve o roccia?

Qui tutto si muove

Una delle doppie psycho su spuntoni mobili

Ali di cresta, a motore e a vento...

Parte nevo-ghiacciosa

Atterando sul fango

Il versante di discesa secco e repulsivo

La traversata completa contro il cielo...da sinistra a destra

Alba sullo Sperone Est del Bietschhorn

Ce ne si va come sempre scrutando prossime mete

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BiancoAtlas



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MessaggioInviato: Mer Set 07, 2016 6:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Very Happy Ahhh ora ti riconosco , davvero bella cresta alcune foto sono iconografiche , scusa se mi ripeto ma a quando il kirgcosista ?
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Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile
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simo il 4



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MessaggioInviato: Gio Set 08, 2016 9:23 am    Oggetto: Rispondi citando

Minchia super. Una montagna molto bella, e che girone!!!

Certo che... che tristezza per quei due ragazzi.... RIP
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salire e perdersi nell'immenso
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Alpe



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MessaggioInviato: Ven Set 09, 2016 10:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bietschhorn! lo osservavamo pure noi questa estate scendendo dalla Sasstal. Bella traversata anche se davvero super secca.
E poi la Baltschiederklause...stupende queste capanne svizzere... toccherà tornare per visitare anche la Bietschhornhutte Wink.
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Lun Set 12, 2016 8:24 am    Oggetto: Rispondi citando

Visto che Google ci ha lasciato mi sono guardato ieri sera con calma il report, così come il video di Claudio.
E' il primo della nuova serie? O il secondo?
Comunque bello, un vero report franziano. Peccato che oramai passino via così, senza attenzione.
Hai ragione: quello che mi piace è l'eleganza e la logicità della linea.
Da tenere in considerazione.

Che tristissima storia quella dei ragazzi svizzeri.
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Franz
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MessaggioInviato: Mar Set 13, 2016 3:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alpe ha scritto:
... toccherà tornare per visitare anche la Bietschhornhutte Wink.

Dici a noi? Anche no...
Traversata super secca, ma la discesa era penible....e la W è ancora peggio come qualità della roccia a detta di molti...
Ce ne saran ben altre da visitare Twisted Evil
fabiomaz ha scritto:
E' il primo della nuova serie? O il secondo?

Direi il secondo...
Ma l'altro pensavo lo commentassi...visto che era smarseria simil obbrobica che ti piace tanto... Twisted Evil
fabiomaz ha scritto:
Comunque bello, un vero report franziano. Peccato che oramai passino via così, senza attenzione.

Rolling Eyes
fabiomaz ha scritto:
Da tenere in considerazione.

Ma piantala! Quand'è l'ultima volta che sei uscito dalla contea? Twisted Evil Mr. Green
fabiomaz ha scritto:
Che tristissima storia quella dei ragazzi svizzeri.

Già, e pensare che erano lì quando siamo passati... Rolling Eyes Embarassed Crying or Very sad
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Franz
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MessaggioInviato: Mar Set 13, 2016 3:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alpe ha scritto:
... toccherà tornare per visitare anche la Bietschhornhutte Wink.

Dici a noi? Anche no...
Traversata super secca, ma solo la discesa era penible....e la W è ancora peggio come qualità della roccia a detta di molti...
Ce ne saran ben altre da visitare Twisted Evil
fabiomaz ha scritto:
E' il primo della nuova serie? O il secondo?

Direi il secondo...
Ma l'altro pensavo lo commentassi...visto che era smarseria simil obbrobica che ti piace tanto... Twisted Evil
fabiomaz ha scritto:
Comunque bello, un vero report franziano. Peccato che oramai passino via così, senza attenzione.

Rolling Eyes
fabiomaz ha scritto:
Da tenere in considerazione.

Ma piantala! Quand'è l'ultima volta che sei uscito dalla contea? Twisted Evil Mr. Green
fabiomaz ha scritto:
Che tristissima storia quella dei ragazzi svizzeri.

Già, e pensare che erano lì quando siamo passati noi al ritorno... Rolling Eyes Embarassed Crying or Very sad
(e forse la rifugista non ha dato peso alla nostra testimonianza...dicendo inizialmente che si trattava probabilmente di materiale di un incidente di luglio...lei non li aspettava perchè dovevano traversare in Loetschental e l'allarme devono averlo dato i famigliari...però poi hanno impiegato 2 giorni a trovarli....strano...)
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Mar Set 13, 2016 4:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Franz ha scritto:

fabiomaz ha scritto:
Da tenere in considerazione.

Ma piantala! Quand'è l'ultima volta che sei uscito dalla contea?


Il 17 agosto?
Rolling Eyes

Shocked non avevo capito che non si sapeva dell'incidente al vostro ritorno al rifugio.
Brutta brutta storia. Ancora peggio.
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Franz
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MessaggioInviato: Mar Set 13, 2016 10:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

fabiomaz ha scritto:
Franz ha scritto:

fabiomaz ha scritto:
Da tenere in considerazione.

Ma piantala! Quand'è l'ultima volta che sei uscito dalla contea?

Il 17 agosto?
Rolling Eyes

Ma non vale!!!Le Orobie da lì le vedevi da dietro... e che dico Orobie...proprio la Val Gerola... Twisted Evil
E non vale nemmeno il mare, eh Laughing
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giasti03



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MessaggioInviato: Mer Set 14, 2016 7:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

per essere solo un 3900 è bello, avevi ragione Wink
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Sempre come sulla Kufner al bianco, all� Tommy!
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della Lecco bene
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