PIODA sta per Pietr…

Franz · Inviato: Mar Mag 17, 2016 12:09 pm Oggetto: PIODA sta per Pietr…

In anni di frequentazione, anche diffusamente scialpinistica, delle montagne lombarde, mi mancava la salita con gli sci alla Sella di Pioda pur essendo stato già 3 volte in vetta al Disgrazia da vie diverse e anche dalla normale (che corrisponde alla scialpinistica) nel lontano 2004. Nota come una tra le più belle e appaganti sciate della regione, nonostante non sia tecnicamente impegnativa, bisognava colmare questa lacuna.

Dopo quasi due mesi di assenza dalle vette per una brutta lesione al polpaccio (una frattura di 2 cm del soleo salendo al Coca ai primi di aprile!!!) tornare anche a fare una cosa tranquilla era ciò che desideravo. Settimana scorsa poi la nascita del mio secondogenito PIETRO e la precedente attesa avevano reso questa astinenza più godibile, “distratto” da altre priorità... Anche le due settimane di paternità che mi ero preso per “fare overdose” di Emma, la primogenita, e farle “digerire” meglio il nuovo arrivo, mi avevano occupato non poco, ma l’attività collinare e “ciclistica” mi avevano permesso di tornare ad una forma quantomeno accettabile. In quel periodo poco pensavo alla montagna, ma ora che tutto era andato per il meglio, la voglia di vette rimontava. E mi ero guadagnato la riscossione di un “bonus babbo 2016” Wink

Come non giocare con le parole poi, come mi diverto a fare, dato che “PIODA” in gergo valtellinese (ma non solo ) sta per pietra… ghiotta occasione per “dedicargli” la mia prima salita da bi-padre, dato che la sua presenza ha affollato pensieri e discorsi della giornata.

Accantoniamo purtroppo (per la compagnia) le proposte dolomitiche coi vicentini. La neve nuova recente, che sembrava molta di più (ma da 250 km non sempre si può avere il “polso” delle condizioni), ci ha fatto abbandonare le velleità “ghiacciose” ed eccoci quindi sabato sera salire per la comoda strada ai Piani di Predarossa per piazzare la nostra tendina. In alto la neve pare effettivamente abbondante, ma solo oltre una certa quota. Anche per questo motivo non puntiamo la vetta, ma il vicino Monte Pioda, che però “local” mi dicono non essere una passeggiata. Vedremo. Alle prime luci con una coppia di amici milanesi siamo i primi a solcare le ultime nevi della valle prima del sopraggiungere della ressa della domenica. La neve, marmorea, comincia a 20 minuti dal parcheggio. Man mano che saliamo siamo sempre più soddisfatti della scelta fatta. Il vento a tratti teso e il freddo pungente rendono il passo abbastanza spedito non permettendo temporeggiamenti. Mi sento però bene e il polpaccio non dà noia. In alto si immettono in traccia dei ragazzi provenienti dall’invernale della Ponti. Arriva il sole. Finalmente un po’ di tepore. Da dietro sbuca una fiumana di gente. C’è una traccia molto “conservativa” del giorno prima quando le condizioni erano sicuramente più delicate. Oggi la neve nuova è completamente rigelata e ha omogeneizzato tutti i pendii rendendo a tratti molto utili i rampanti. Al deposito di sci, il panorama è splendido sul Bernina e sul “Picco Glorioso”. Nessuno ne intraprende la salita, obbiettivamente pericolosa e troppo ravanosa. Noi decidiamo di seguire le orme di un gruppo di bergamaschi sulla Pioda, ma dopo aver proseguito oltre le loro tracce per poco, grazie all’utilizzo di corda e protezioni, dobbiamo desistere vista l’inconsistenza della neve e i passaggi su roccia attualmente molto delicati. Siamo comunque strasoddisfatti anche di questa “impepata” alla gita. E da qui si ha un bel colpo d’occhio. Intanto, nel nostro temporeggiare, tutti quelli che erano arrivati alla Sella sono già scesi. Becchiamo quindi il momento di transizione nel quale altri folti gruppi stavano salendo. Morale discesa libidinosa per noi soli soletti. Difatti, a parte i primi 50 metri di crosta, sciabile solo stando nella pista dove un po’ rimaneggiata, spostandosi a sinistra (la prima parte ancora non per molto con l'insolazione in aumento...) troviamo una crosta portante libidinosa. Fin troppo dura. Così da cercare in alcuni punti un maggior remollo. Tenuta perfetta fino alla fine della neve. [Piccolo video col cell qui]

Veramente una piacevole discesa! Soddisfatto poi per il dislivello di 1500 m che non mi ha dato problemi al mio polpaccio. Per la Pioda ci saranno altre occasioni (già in cantiere da tempo peraltro …). Intanto grazie in primis alla mia mogliettina che mi ha regalato questo primo bonus e alla mia inossidabile e affidabile socia che sempre mi segue nelle mie strampalate idee…e perché no pure a Pietro! Un giorno magari porterò anche te qui…

Ecco le foto

Già da Morbegno si vede la nostra meta (e il punto della cresta dove arriveremo)

Il nosto BC

Su neve marmorea

I soci di giornata

Una suggestiva nuvola appiccicata al Disgrazia

Costiera Vicima Averta

Giochi di luci

Verso la Pioda

Ambiance

Una traccia fuori dal gruppo: chinò? Wink

L'illuminazione: Schenatti

Pastelli

I bergamaschi in cresta

Quasi alla Sella di Pioda

L'affilata Pioda

La cresta

Pioda-gonica

WOW

Panoramica

Uno sguardo in giù. Parete per intenditori...vero Ben?

Uno sguardo in su... Per oggi stop...

Selfie di "vetta"

Incontro con il Fedora team senza il capitano. (Ivan, Riki, Lidia, Lys)
Indicato il punto da noi raggiunto sulla cresta.

E ora giù!

Primo tratto così così...ma dura poco...

...biliardooooo

Spettacolo

Come se non fossimo passati: neanche una traccia lasciata

E siamo solo noi

Superbo

Ressa alla Pioda.
(la nostra "vetta")

Per un ritorno...

Due forme d'acqua

Verso la primavera...

E' primavera! Au revoir

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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)

calimero · Inviato: Mar Mag 17, 2016 3:15 pm Oggetto:

Anche se è un forum di montagna in questo caso la gita e le ( belle ) foto vanno a far pari con le (belle) immagini del nuovo arrivo.
E allora, auguri per il twoismejcheone.
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calimero