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Fedora
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 1300 Residenza: Alzano Lombardo (BG)
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Inviato: Mar Ott 13, 2015 4:58 pm Oggetto: Gioie e dolori al PIZ CIAVAZES - "Via della Rampa" |
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11 ottobre 2015
QUI IL REPORT: http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=3&id=4588
Passando lungo la strada che porta al Passo Sella non si può fare a meno di notare l’imponente paretone del Piz Ciavazes. E sempre ho pensato che mai sarei salita su una di quelle vie, vedendo le auto dei climbers parcheggiate lungo la strada. Tantomeno da prima di cordata.
Ma ultimamente la voglia di roccia mi ha preso un po’ di più... e così spulciando un po’ in rete, trovo qualcosa anche alla mia portata come grado di difficoltà, ma in ambienti (come quelli dolomitici) che a mio modesto parere alzano leggermente questo grado. Lidia anni addietro ne ha fatte di tutte e di più; quindi sa benissimo cosa vuol dire il IV+ dolomitico, avendo salito anche gradi più impegnativi. Per me invece è un po’ tutto nuovo. Posso solo immaginare cosa sia un VI° qui...
Avevamo in programma un’altra via, ma la pioggia della notte, il cielo nuvoloso e addirittura qualche fiocco di neve poco sotto il passo Sella ci fanno cambiare meta. Il Ciavazes infatti è pulito dalla neve almeno fino alla Cengia dei Camosci; inoltre, cosa più importante, la Via della Rampa ha tutte le soste con anello per possibili calate in doppia, per un eventuale ripiego. Siamo sole alla partenza, e la parete ci sembra ancora più immensa. Un chiodo o al max due (quando è almeno un IV°) sono la caratteristica di queste vie; solo che non ci sono nemmeno tante possibilità di proteggersi... né fessure, né spuntoni e poche clessidre. Già trovare il chiodo durante un tiro mi fa tirare il fiato e mi incoraggia.
Poi il piccolo infortunio appena partita per il 6° tiro... proprio da scema... Per non far spostare di un metro Lidia dalla sosta, cerco di salire un masso con superficialità. Scivolo ma giusto quel metro e mezzo... ma sufficiente per farmi atterrare troppo pesantemente e fare uscire un legamento dal suo posto. Dolore atroce che dopo pochi minuti sembra attenuarsi. Abbiamo la possibilità di calarci con le doppie e quindi decido comunque di provare a proseguire. Solo che arriva il tiro chiave: uno stretto e verticale camino di IV+. A botta calda parto decisa e stringendo i denti lo supero, inaspettatamente bene. Ora arrivano gli ultimi tre tiri più semplici, anche se però il dolore si fa più importante. Arriviamo alla Cengia dei Camosci dopo meno di 3h e 30’, felicissime... anche se il pensiero della discesa non mi fa essere così euforica come invece sarei stata normalmente. Ma, a parte il dolore, la discesa va via liscia e alla macchina realizziamo finalmente la nostra piccola impresa.
Morale della favola: grande sofferenza ma ENORME SODDISFAZIONE!!
Qualche foto:
Durante l'avvicinamento; la via corre a dx della parete
Lidia all'attacco della via
Sul 2° tiro, poi mi sposto più a sx
Lidia verso l'uscita del 2° tiro
Contrasti
5° tiro, verso il primo passaggio di IV°+
I paretoni verticali del Ciavazes
Lidia si appresta a salire il pass. di IV°+
Dopo l'incidente arriva il tratto più impegnativo della via (6° tiro), questo caminetto stretto e verticale. E' una bella lotta tra il dolore al ginocchio e la voglia di continuare...
Lidia in uscita dal tiro-chiave
La sosta dopo il tiro-chiave. Ora manca questo tratto di III° (7° tiro), ma su roccia a tratti sfasciumosa e molto delicata
Recupero Lidia al 7° tiro
Uscita dal 7° tiro, abbastanza strapiombante anche se di III°
Lidia sempre contenta
Sguardo a ovest verso il Sella e, sullo sfondo, il Catinaccio
Contrasti di colori sul Sass Pordoi. Dietro, a dx, la Marmolada bella imbiancata
Lungo la Cengia dei Camosci
A carponi, l'ideale per il ginocchio sx che ormai non riesco più a piegare!
Tratti attrezzati
Si passa di lì
Andiamo ad incrociare il sentiero normale che scende dalla Prima Torre (salita per la Via dei Camini con Alessia, a luglio) e Seconda Torre (salita l'anno scorso con Ivan) del Sella
Finalmente la doppia di 25m che ci porta alla base della parete, da dove in circa 20' torniamo alla macchina
Dal parcheggio, più o meno la nostra via di salita sul Ciavazes. La guarderò con soddisfazione ogni volta che salirò al Sella
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BiancoAtlas
Registrato: 10/12/11 15:54 Messaggi: 1181 Residenza: brembate
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Inviato: Mer Ott 14, 2015 12:36 pm Oggetto: |
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quante crolloniti ultimamente mi spiace per l'infortunio in bocca al lupo  _________________ Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile |
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Livio
Registrato: 11/12/12 18:33 Messaggi: 112 Residenza: Milano
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Inviato: Mer Ott 14, 2015 1:25 pm Oggetto: Re: Gioie e dolori al PIZ CIAVAZES - "Via della Rampa&q |
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Brave. E tenaci.
Come va adesso il legamento? _________________ "Tutti eravamo felici, ci rendevamo conto che stavamo abbandonando dietro di noi la confusione e le sciocchezze e compiendo la nostra unica e nobile funzione nel tempo, andare"
(J. Kerouac, "On the road") |
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cri
Registrato: 29/01/08 09:24 Messaggi: 201 Residenza: ENTRATICO
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Inviato: Mer Ott 14, 2015 1:42 pm Oggetto: |
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Che bella vietta e come mi sarebbe piaciuto far parte della cordata!
Dai forza roccia rimettiti in forza che sta arrivando la neve _________________ "Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
Dante Alighieri. |
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Fedora
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 1300 Residenza: Alzano Lombardo (BG)
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Inviato: Mer Ott 14, 2015 8:00 pm Oggetto: Re: Gioie e dolori al PIZ CIAVAZES - "Via della Rampa&a |
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Livio ha scritto: | Brave. E tenaci.
Come va adesso il legamento? |
Grazie Livio. Il legamento me l'hanno rimesso in carreggiata... ma ci vorranno un po' di giorni. Ora non riesco neppure a piegarlo.  |
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Fedora
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 1300 Residenza: Alzano Lombardo (BG)
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Inviato: Mer Ott 14, 2015 8:15 pm Oggetto: |
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cri ha scritto: | Che bella vietta e come mi sarebbe piaciuto far parte della cordata!
Dai forza roccia rimettiti in forza che sta arrivando la neve |
Eh già. .. in tre sarebbe stato l'ideale
Cmq meglio stare ai riposi forzati ora piuttosto che in pieno inverno  |
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furbo
Registrato: 17/03/07 19:23 Messaggi: 4145 Residenza: milano
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Inviato: Mer Ott 14, 2015 9:16 pm Oggetto: |
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Cavolo fedora ... non molli mai!
Sul tiro chiave con un ginocchio fuori uso e , immagino, protezioni lontane... _________________ La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile |
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furbo
Registrato: 17/03/07 19:23 Messaggi: 4145 Residenza: milano
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Inviato: Mer Ott 14, 2015 9:32 pm Oggetto: |
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Cavolo fedora ... non molli mai!
Sul tiro chiave con un ginocchio fuori uso e , immagino, protezioni lontane... _________________ La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile |
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Fedora
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 1300 Residenza: Alzano Lombardo (BG)
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Inviato: Mer Ott 14, 2015 9:57 pm Oggetto: |
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furbo ha scritto: | Cavolo fedora ... non molli mai!
Sul tiro chiave con un ginocchio fuori uso e , immagino, protezioni lontane... |
Un chiodo e una provvidenziale clessidra in tutto il tiro sono stati fondamentali  |
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furbo
Registrato: 17/03/07 19:23 Messaggi: 4145 Residenza: milano
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Inviato: Mer Ott 14, 2015 10:08 pm Oggetto: |
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Fedora ha scritto: | furbo ha scritto: | Cavolo fedora ... non molli mai!
Sul tiro chiave con un ginocchio fuori uso e , immagino, protezioni lontane... |
Un chiodo e una provvidenziale clessidra in tutto il tiro sono stati fondamentali  |
Sto diventando vecchio e fifone, io sarei sceso credo  _________________ La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile |
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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Gio Ott 15, 2015 12:18 am Oggetto: |
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furbo ha scritto: | Fedora ha scritto: | furbo ha scritto: | Cavolo fedora ... non molli mai!
Sul tiro chiave con un ginocchio fuori uso e , immagino, protezioni lontane... |
Un chiodo e una provvidenziale clessidra in tutto il tiro sono stati fondamentali  |
Sto diventando vecchio e fifone, io sarei sceso credo  |
Io pure! Io da primo, senza un secondo alternabile, con Emma a casa, non mi sarei posto nemmeno il problema . Con quelle soste comode.
Tra l'altro adesso si paga [vedi caffè]
Prima o poi anche la Rampa si farà.
Vi consiglio anche la Rossi Tomasi su quel grado.... _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
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Fedora
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 1300 Residenza: Alzano Lombardo (BG)
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Inviato: Gio Ott 15, 2015 8:10 am Oggetto: |
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Franz ha scritto: | furbo ha scritto: | Fedora ha scritto: | furbo ha scritto: | Cavolo fedora ... non molli mai!
Sul tiro chiave con un ginocchio fuori uso e , immagino, protezioni lontane... |
Un chiodo e una provvidenziale clessidra in tutto il tiro sono stati fondamentali  |
Sto diventando vecchio e fifone, io sarei sceso credo  |
Io pure! Io da primo, senza un secondo alternabile, con Emma a casa, non mi sarei posto nemmeno il problema . Con quelle soste comode.
Tra l'altro adesso si paga [vedi caffè]
Prima o poi anche la Rampa si farà.
Vi consiglio anche la Rossi Tomasi su quel grado.... |
Allora: non avessimo avuto l'alternativa delle possibile calate in doppia per tutta la via, avrei avuto molti più dubbi se proseguire o meno. Ho voluto provare per vedere come reagiva il ginocchio. Al max saremmo scese, OVVIAMENTE.
Inoltre, superato quel tiro, mancavano i tre più semplici. Altrimenti OVVIAMENTE non avremmo proseguito se ci fossero stati altri tiri così impegnativi.
La scelta di quella via è stata influenzata molto dal fatto che, appunto, ogni sosta aveva un anello per possibili calate e quindi eventuali vie di fuga in ogni momento.
La Rossi-Tomasi l'abbiamo esclusa subito perché sulle relazioni si diceva che la gola iniziale era spesso bagnata. E con una giornata così è stata la prima che abbiamo ignorato!
Eravamo partite per la zona Catinaccio; poi la probabile neve in alto ci ha fatto optare per il Ciavazes, puntando alla "Piccola Micheluzzi". Ma il meteo incerto ci ha fatto alla fine propendere per la Via della Rampa, per le possibili calate come ripiego.  |
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calimero
Registrato: 06/10/09 15:27 Messaggi: 1246 Residenza: colle brianza
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Inviato: Gio Ott 15, 2015 8:44 am Oggetto: |
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In onore del tuo infortunio, la chiameranno d'ora in poi " Via della....Zampa.."
E non ridere nelle foto da infortunata.
Bisogna calarsi un po' nella parte, eddai...
E comunque mi ripeterò ma Lidia, come atteggiamento, mi ricorda sempre più il buon Peggone..
Ripigliati, che tra poco arrivano sedici metri di polvere... _________________ calimero |
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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Gio Ott 15, 2015 8:48 am Oggetto: |
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Fedora ha scritto: | Franz ha scritto: | furbo ha scritto: | Fedora ha scritto: | furbo ha scritto: | Cavolo fedora ... non molli mai!
Sul tiro chiave con un ginocchio fuori uso e , immagino, protezioni lontane... |
Un chiodo e una provvidenziale clessidra in tutto il tiro sono stati fondamentali  |
Sto diventando vecchio e fifone, io sarei sceso credo  |
Io pure! Io da primo, senza un secondo alternabile, con Emma a casa, non mi sarei posto nemmeno il problema . Con quelle soste comode.
Tra l'altro adesso si paga [vedi caffè]
Prima o poi anche la Rampa si farà.
Vi consiglio anche la Rossi Tomasi su quel grado.... |
Allora: non avessimo avuto l'alternativa delle possibile calate in doppia per tutta la via, avrei avuto molti più dubbi se proseguire o meno. Ho voluto provare per vedere come reagiva il ginocchio. Al max saremmo scese, OVVIAMENTE.
Inoltre, superato quel tiro, mancavano i tre più semplici. Altrimenti OVVIAMENTE non avremmo proseguito se ci fossero stati altri tiri così impegnativi.
La scelta di quella via è stata influenzata molto dal fatto che, appunto, ogni sosta aveva un anello per possibili calate e quindi eventuali vie di fuga in ogni momento.
La Rossi-Tomasi l'abbiamo esclusa subito perché sulle relazioni si diceva che la gola iniziale era spesso bagnata. E con una giornata così è stata la prima che abbiamo ignorato!
Eravamo partite per la zona Catinaccio; poi la probabile neve in alto ci ha fatto optare per il Ciavazes, puntando alla "Piccola Micheluzzi". Ma il meteo incerto ci ha fatto alla fine propendere per la Via della Rampa, per le possibili calate come ripiego.  |
Spiegandomi meglio, mi fa piacere che tu ti sia fatta male poco e che quindi è poco più che una distorsione Perché alla fine il succo è quello. Se ti fossi fatta male tanto OVVIAMENTE mica avresti proseguito...coi rischi connessi alla progressione da primo anche su gradi facili (che il III in Dolomia non è facile!)...a prescindere dalle doppie....è proprio il provare un tiro non essendo al top che mi avrebbe stupito...
Che poi la discesa "normale" è quasi più ingaggiosa delle doppie (su un piede ).
(anche se spesso quando succedono quegli incidenti il dolore e le conseguenze arrivano più a casa che "a caldo")
Beh, la Rossi Tomasi non era per questo giro. Meglio col sole.
Apperol, la Piccola Micheluzzi è ben più dura (per la continuità). Sempre più in alto!
La prossima...cogli assi! _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
L'ultima modifica di Franz il Gio Ott 15, 2015 11:35 am, modificato 1 volta |
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Fedora
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 1300 Residenza: Alzano Lombardo (BG)
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Inviato: Gio Ott 15, 2015 10:35 am Oggetto: |
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calimero ha scritto: | In onore del tuo infortunio, la chiameranno d'ora in poi " Via della....Zampa.."
E non ridere nelle foto da infortunata.
Bisogna calarsi un po' nella parte, eddai...
E comunque mi ripeterò ma Lidia, come atteggiamento, mi ricorda sempre più il buon Peggone..
Ripigliati, che tra poco arrivano sedici metri di polvere... |
Solo tu potevi inventarti la "Via della Zampa"!!!
Lidia è una perfetta seconda di cordata. Ti dà fiducia e sicurezza. E la sua esperienza di quello che ha fatto negli anni passati è importante. Purtroppo non conosco di persona il Peggy, ma guardando le sue foto, leggendo i suoi racconti e il suo modo di andare in montagna... mi sembra proprio ci siano molte similitudini...
Ripigliarmi... è una parola grossa ora...  |
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