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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Mar Set 15, 2015 10:52 am Oggetto: Una BELÌA arrampicata DOLOMITICA |
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Pala del Belìa, via Penasa-Lise: D/IV(IV+)/450m
Accantonate per un weekend le velleità in quota visto un solo giorno di bello, per di più ad est, ci dirigiamo con la mente a dei bei 3000 dolomitici che hanno sì normali facili, ma di tutto rispetto. Tutto è pronto e deciso. Siamo io e Mara. Ma la nevicata (nemmeno poco consistente) di venerdì notte sopra i 2200 ci scombina i piani. Dobbiamo abbassarci di quota e scegliere una via di pura roccia, nemmeno troppo alta ed esposta a sud per trovarla asciutta. Sono quattro anni che non arrampichiamo con le scarpette…non dobbiamo “pisciare fuori dal vaso”: quindi via plaisir e grado basso. Mentre sto passando al setaccio le opzioni papabili, alcune a rischio bagnato, pensando anche ad Arco come ultima spiaggia, Mara mi chiama entusiasta di propormi stavolta anche lei una soluzione.
Sta Pala del Belìa non l’avevo mai sentita. Tanto meno la via Penasa-Lise. Dal Rifugio Carestiato ero passato negli anni 90 con l’Alta Via n°1 e la Ferrata Costantini l’avevo vista dall’attacco. Per me Moiazza e arrampicata voleva dire solo “Decima”, la superclassica, per noi attualmente troppo dura (V+).
Mara mi descrive questa come una via facile, fatta da un’amica alle prime armi anni fa e più volte dal fratello… “Sarà II-III al massimo!!!” mi dice. Quando ne trovo la relazione, IV abbondante, dopo un primo tentennamento, la via mi intriga, soprattutto per la roccia ottima e la lunghezza. Aggiudicato!
Da: “Moiazza, roccia tra luce e mistero” Stefano Santomaso
Arriviamo con comodo a Passo Duran in una giornata tersa. L’aria però è frizzantina. In breve però stiamo sudando per arrivare all’attacco per un canale ghiaioso. Le considerazioni sullo zaino leggero, le scarpe da ginnastica e l’avvicinamento corto da far schifo si sprecano….e un po’ malediciamo le abitudini masochistiche che perpetuiamo ogni santo weekend di quota.
Siamo anche soli finché una cordata di 3 non ci raggiunge. Parto. Mi sento rigido, impacciato, poco confidente nei mezzi che ho ai piedi (e che ho faticato non poco a ricalzare, secche e rigide come erano). L’orientamento non è immediato, ma arrivo ad una sosta “logica”. Da lì, toccata la Sorarù e mischiatici ad un corso di roccia, comincio a sciogliermi, concentrarmi, entrare in simbiosi con i movimenti e soprattutto a divertirmi. Le cordate presenti non sono fastidiose e si riesce ad arrampicare bene nonostante qualche scomodità in sosta. Un diedro fantastico ci regala dei movimenti divertentissimi. Cominciamo a distanziarci a sinistra dalla Sorarù e rimanere così le sole due cordate del mattino. Un diedro liscio (dato IV o IV+ secondo le relazioni) è esaltante. Dopo 12 tiri siamo alla cengiona erbosa sotto i tetti sommitali. Traversiamo a sinistra con una bella esposizione superiamo uno spigolo giallo, come da relazione. Si presenta a noi un caminone del quale non si vede la fine, ma soprattutto nessun segno di passaggio. Salgo con arrampicata atletica per un ramo di 20 metri fino ad un pianerottolo, dove i due rami si uniscono. Qui la roccia è un po’ saponosa e umidiccia anche se ancora con buon grip. Dovrei forzare un passaggio un po’ più duro, ma non ho la certezza di essere sulla via giusta, non è ormai prestissimo e il cielo si è coperto; Mara non era entusiasta nemmeno del mio tentativo... Una propizia clessidra mi convince a calarmi… Scopriremo poi che la maggior parte delle cordate o scende alla Costantini (alla fine come noi) o esce dai diedri sommitali della Sorarù, dato che spesso la linea originale è pure umida. In brevissimo, e anche qui è facile il confronto con le discese spacca ginocchia dai 4000, scendiamo la parte bassa della ferrata al rifugio e poi all’auto.
Insomma, ne è venuta una splendida giornata e un po’ di voglia in più di mettere mani e piedi su roccia… Vedrem…intanto la prima neve e i primi freddi stanno arrivando…
Il report con qualche info in più: http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=3&id=4524
Ed ecco le mie foto:
Dal Passo Duran la maestosa Moiazza. La Pala del Belìa è l'insignificante (da qui!!!) spuntoncino a sinistra...
Paesaggi bucolici
Verso la nostra meta che comincia ad assumere un aspetto più interessante più vi ci si avvicina
Il diedro sopra l'attacco dal bosco. A destra lo Spigolo Sorarù
Verso sud. A destra si intravede il Carestiato
Primo tiro
Dal camino di L3
Traffico in via. Arriva gente dalla Sorarù
La bella placca di L5
Il caminone di L6
Sempre su L6: divertente!
In uscita dal camino.
L7: la placca del mugo, a sinistra Penasa, a destra Sorarù
La liscia placca del mugo
Traverso di L7
Due...stelle alpine!
Il Carestiato là in basso
Tratto erboso, L9
Il passaggio iniziale di L10
La bella placca di L10
L11: da qualche parte ho letto II...ma va in mona, vah
La cengia sommitale
WOW: verso Passo Duran e il gruppo Tamer-San Sebastiano
Rapunzel (ha un po’ subito la stagione…)
I camini sommitali
Mara in sosta
Mi calo da una clessidra o da un fiore?
L'esposta cengia che porta alla Costantini
Giochi di nuvole verso il San Sebastiano
 _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
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simo il 4
Registrato: 12/02/07 22:19 Messaggi: 586 Residenza: lassù tra i monti
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Inviato: Ven Set 18, 2015 3:19 pm Oggetto: |
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"Me ne sono fatte di meglio" (cit.) _________________ salire e perdersi nell'immenso |
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rediquadri
Registrato: 29/08/10 09:53 Messaggi: 3001 Residenza: Vipiteno/Sterzing (BZ)
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Inviato: Ven Set 18, 2015 4:02 pm Oggetto: |
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Bello! La zona merita, peccato che la ferrata Costantini sia troppo dura per me, vediamo se potrò fare la normale alla Moiazza Sud, sembra bella dura anche lei.  _________________ "Go hard or go home" (Jake la Furia) |
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BiancoAtlas
Registrato: 10/12/11 15:54 Messaggi: 1181 Residenza: brembate
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Inviato: Ven Set 18, 2015 7:05 pm Oggetto: |
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UH questo si che è un tuo report speciale .
Niente ghiacciai, niente ofs , niente trenini
Ottimo ripiego dalle foto e se poi la roccia è davvero buona ....... allora  _________________ Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile |
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Albe
Registrato: 11/03/09 11:45 Messaggi: 155 Residenza: Bassano del Grappa
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Inviato: Ven Set 25, 2015 11:12 pm Oggetto: |
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...segno che probabilmente il microbo estococcus-dolomictis si sta guadagnando terreno nel gulliver franziano!
Anche perchè siamo onesti, la roccia rosa commovente è altrove, seppur per carità, non dico che ne sia valsa la pena, ma magari la penasa, ecco
Ci sarebbe poi la sana possibilità che la febbre si concentri anche nei fondovalle, diciamo sotto i 2.600m, dove dai camini e dalle stufe escono inequivocabili e irresistibili messaggi culinari...altro che sbobbe sfizzere sput!
Tra le foto una su tutte è quella delle stelle alpine, unica, senza dubbio!
Rocks on! _________________ Tutto E' Qui |
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