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		| Fedora 
 
 
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				|  Inviato: Gio Giu 04, 2015 8:55 pm    Oggetto: COMBIN DE VALSOREY (parete NW)+COMBIN DE GRAFENEIRE |     |  
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				| 30/31 maggio 2015 QUI IL REPORT: http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=1&id=17324
 
 Non so se si è più appassionati o più “malati” per fare gite così, soprattutto in un periodo della stagione in cui lo spallaggio è davvero tanto, e considerato il peso degli zaini... Quello che so è che per me lo scialpinismo è anche questo, quello che lascia ricordi indelebili di una gita, quello che in cambio di tanta fatica ti dà il doppio della soddisfazione, quello che è un po’ fuori dal comune. Certo, non da fare tutti i we!!!
   E quando Arno me la propone, allegandomi la foto della parete NW... non ci penso due volte. Incredibile la regolarità di questa parete, davvero uno spettacolo. Peccato che il ghiaccio affiorante nella parte alta ci ha tolto il “sogno” di scenderla in sci.
 Un vero e proprio viaggio: i lunghissimi tratti di spallaggio (750 m il 1° giorno + 1100 in salita e altri 750 in discesa il 2°!), i diversi cambi di assetto sci/ramponi, la parete NW con ghiaccio nella parte alta, la difficoltà di orientamento per individuare la giusta discesa dal Couloir du Gardien... che sommati alla quota, comportano davvero molta fatica.
 La Cabane de Valsorey in questo periodo è aperta ma senza gestore, quindi funziona da bivacco, ottimamente attrezzata. Con noi, sono presenti altri 7 ragazzi francesi.
 Sembrava tutto compromesso quando la domenica mattina non sentiamo la sveglia e partiamo dal rifugio quando son già le 5,50. Ma il costante vento durante il giorno e le temperature non certo primaverili mantengono la neve perfettamente.
 Arno sale sempre da primo nei tratti dove bisogna usare le viti da ghiaccio e, dopo quasi 5h di fatiche, siamo sulla prima cima, il Combin de Valsorey. Il tempo tiene bene, le temperature pure. E così puntiamo anche alla seconda vetta, il Combin de Grafeneire (quest’ultimo mi mancava).
 Individuare il canalino di accesso per la discesa dal Couloir du Gardien non è facile e dopo qualche su e giù, di qua e di là... lo troviamo. Ennesimo cambio di assetto, perché il primo tratto è un delicato passaggio tra i crepacci e poi un traverso molto molto esposto. Ma rimessi gli sci, la discesa dal Couloir sarà stupenda, su neve all’inizio molto dura che abbinata alla pendenza richiede molta attenzione, ma poi sciata splendida fino in fondo al canale.
 Costretti a tornare al rifugio per recuperare le nostre cose, dobbiamo ripellare 150 m al Col du Meitin. Finalmente il vento ci lascia in pace e scendiamo x 600 m su fantastico firn fino alla capanna e poi per altri 450 m fin dove finisce la neve, a circa q. 2550 m. L’ultima ora e mezza a piedi fino alla macchina sarà un calvario per la schiena, ma niente in confronto alla soddisfazione finale.
 Ringrazio tantissimo Arno per avermi accompagnata e guidata in questo viaggio.
 
 Qualche foto, in attesa di quelle di Arno:
 
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 Parete NW del Combin de Valsorey, da copertina...
 
   
 Il lungo avvicinamento alla Cabane de Valsorey
 
   
 A q. 2550 m finalmente calziamo gli sci. Cerchiato, il rifugio
 
   
 La Cabane de Valsorey
 
   
 Il versante sud del Grand Combin, con i pendii che saliremo il mattino seguente. In alto a sx il Col du Meitin
 
   
 Dal rifugio, splendido balcone panoramico sull’imponente Mont Velan
 
   
 Dall’interno della capanna, altro che vista mare...
 
   
 Partenza in ritardo, con la salita verso il Col du Meitin. Dopo circa 300 m saliremo con i ramponi
 
   
 Alba sul Velan
 
   
 Dal Col du Meitin, breve discesa di 150 m per raggiungere la base della parete NW
 
   
 Neve ottima nella parte bassa (lo sarebbe stata anche per la discesa...)
 
   
 Più in alto comincia il ghiaccio e Arno è costretto a usare le viti
 
   
 Recupero materiale
 
   
 Osservati in lontananza dal Bianco
 
   
 Verso l’uscita dalla parete, tra i 55 e i 60°
 
   
 Di nuovo ghiaccio all’uscita
 
   
 
   
 Ultimi metri di parete
 
   
 Felici in vetta al Combin de Valsorey
 
   
 Ora puntiamo alla seconda meta, il Combin de Grafeneire
 
   
 Verso il Grafeneire, con alle spalle il Valsorey
 
   
 Arno a pochi metri dalla vetta del Combin de Grafeneire
 
   
 Discesa dal Grafeneire
 
   
 
   
 Cercando l’imbocco del Couloir du Gardien, che affronteremo in compagnia di altri 4 ragazzi italiani anche loro alle prese col trovare la giusta via
 
   
 Di nuovo con i ramponi, dopo qualche decina di metri affrontiamo un delicato traverso, al termine del quale rimetteremo gli sci ai piedi
 
   
 In attesa del nostro turno
 
   
 Il tratto che precede il traverso
 
   
 Arno verso l’uscita del traverso
 
   
 E finalmente la bella discesa dal Couloir du Gardien!
 
   
 Ambiente strepitoso
 
   
 Proprio dietro il Couloir du Gardien, spunta la parete NW percorsa in salita
 
   
 Verso il termine del Couloir, con ancora la parete che s’impenna in alto a sx. Sullo sfondo, a sx, il Col du Meitin che dovremo risalire poi
 
   
 La faticosa risalita al Col du Meitin, dal quale poi scenderemo verso il rifugio
 
   
 Splendida sciata verso la Cabane de Valsorey, su neve cotta al punto giusto
 
   
 Firn perfetto
 
   
 Parte del nostro itinerario. Questa foto l’ho scattata il 9-6-2012, in vetta a Le Ritord (altra gitona di quelle...). In rosso, la salita della parete NW; in verde la discesa dal Couloir du Gardien
 
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		| Riki 
 
 
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				|  Inviato: Ven Giu 05, 2015 11:30 am    Oggetto: |     |  
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 |  
				| GRANDE MONTAGNA Grande Fedora
 Grande Arno
 
 Itinerario dove servono capacità tecniche elevate, grande forma fisica e psicologica
 e un ottima intesa tra i soci come avete tu ed Arno
 
 bravi
 
 Riki
 _________________
 Riki
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		| calimero 
 
 
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				|  Inviato: Ven Giu 05, 2015 1:34 pm    Oggetto: |     |  
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 |  
				| Cioè. Già in genere ci metti del tuo.
 Poi ultimamente ti allarghi e ti abbini a personaggini come il Rovedatti o Arno.
 Come se Lennon su un palco incontri MCarteney.
 O Jagger incontri Richards.
 O Page incontri Plant.
 E con gite del genere scrivete la vostra "Sgt. pepper ", " satisfaction " o " Stairway to heaven" ( forse la più indicata ..)
 Una roba così.
 Eccheccavolo.
 Che dire..
 Wow.
 Strabel.
 _________________
 calimero
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		| sergio63 
 
 
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				|  Inviato: Ven Giu 05, 2015 4:58 pm    Oggetto: |     |  
				| 
 |  
				| gran bel giro...complimenti...   
 ps
 mi pare che non sia il Tsessette quello indicato...
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		|  |  
		| Fedora 
 
 
 Registrato: 13/02/07 16:03
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				|  Inviato: Ven Giu 05, 2015 10:10 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | Riki ha scritto: |  	  | GRANDE MONTAGNA Grande Fedora
 Grande Arno
 
 Itinerario dove servono capacità tecniche elevate, grande forma fisica e psicologica
 e un ottima intesa tra i soci come avete tu ed Arno
 
 bravi
 
 Riki
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 Grazie Riki. L'intesa non sarà determinante, ma di certo è molto importante soprattutto in questo tipo di itinerari, dove a volte occorre prendere decisioni insieme sul fare o sul dove andare (come ci è capitato qui in diverse occasioni). E direi che in questi casi l'intesa conta davvero tanto.
 
 
  	  | calimero ha scritto: |  	  | Cioè. Già in genere ci metti del tuo.
 Poi ultimamente ti allarghi e ti abbini a personaggini come il Rovedatti o Arno.
 Come se Lennon su un palco incontri MCarteney.
 O Jagger incontri Richards.
 O Page incontri Plant.
 E con gite del genere scrivete la vostra "Sgt. pepper ", " satisfaction " o " Stairway to heaven" ( forse la più indicata ..)
 Una roba così.
 Eccheccavolo.
 Che dire..
 Wow.
 Strabel.
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 Scialpinisticamente Arno è diversi gradini sopra di me e quindi solo il fatto di ricevere proposte di gite così da uno come lui è motivo di orgoglio per me. Se poi, durante queste gite, riesco a non fargli perdere tanto tempo, a non farmi aspettare troppo e a seguirlo discretamente in ciò che fa, beh... è un ulteriore motivo di orgoglio personale.
 Questo itinerario, a dir la verità, me l’aveva proposto lo scorso we, ma poi era saltato per diversi motivi. E così è venuto buono una settimana dopo, anche perché il meteo era decisamente migliore in quella zona rispetto ad altre.
 Peccato davvero non aver sceso la parete con gli sci, ma questo nulla toglie alla grandiosità della gita.
 Grazie cmq per i tuoi lusinghieri paragoni!!
   
 
  	  | sergio63 ha scritto: |  	  | gran bel giro...complimenti...   
 ps
 mi pare che non sia il Tsessette quello indicato...
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 E' vero Sergio. Dalla cima del Grafeneire, il Tsessette lo vedevo infatti più distante. Mi ha ingannato la prospettiva della foto. Ora l'ho corretta e mi sembra che vada bene (ricorreggimi se ho sbagliato di nuovo
  ). Ho aggiunto anche il percorso della Cresta del Meitin e quello del famigerato "Corridor". Grazie
   
 
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		| gustav1971 
 
 
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				|  Inviato: Sab Giu 06, 2015 8:36 am    Oggetto: |     |  
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 |  
				| Gran viaggione, e con "bivacco" aggiungete giusto quel "pizzico" di fatica in più per insaporire il piatto. Il meteo (temuto dai quattro amici che avete incontrato) è stato veramente clemente, grandi e complimenti!
 Rispetto all'anno scorso il traversino del Couloir lo vedo più magretto e delicato.
 
 A me ora pare corretto il Tsessette. Precedentemente credo avessi indicato il Croissant.
 Da abbinarsi al Plateau du Déjeuner...
   
  	  | Fedora ha scritto: |  	  | 
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 _________________
 Marco
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		| Fedora 
 
 
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				|  Inviato: Sab Giu 06, 2015 9:28 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | gustav1971 ha scritto: |  	  | Gran viaggione, e con "bivacco" aggiungete giusto quel "pizzico" di fatica in più per insaporire il piatto. Il meteo (temuto dai quattro amici che avete incontrato) è stato veramente clemente, grandi e complimenti!
 Rispetto all'anno scorso il traversino del Couloir lo vedo più magretto e delicato.
 
 A me ora pare corretto il Tsessette. Precedentemente credo avessi indicato il Croissant.
 Da abbinarsi al Plateau du Déjeuner...
   
  	  | Fedora ha scritto: |  	  | 
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 Sì. Quello che avevo indicato prima erroneamente era l'Aiguille du Croissant. Che in effetti abbinato al Plateau du Déjeuner fa venire l'acquolina in bocca
   Anche la traccia in giallo indicante l'it. del "Corridor" forse passa più larga traversando proprio sotto il Croissant, a seconda delle condizioni.
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		| LorenzOrobico 
 
 
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				|  Inviato: Dom Giu 07, 2015 9:32 pm    Oggetto: |     |  
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				|  Inviato: Lun Giu 08, 2015 5:25 pm    Oggetto: |     |  
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 |  
				| Bella! E' l' "unica" via che mi manca sul GC
 (dopo Isler, Arete Italienne, Meitin, Corridor e Gardien)
 Prima o poi tornerò per farla...
 
 La cabane di Valsorey poi è magnifica anche quando aperta. Meglio sicuramente che la Panossiere.
 
 Certo che già che c'eravate potevate scendere il Mur de la Cote, fare il Tsessette e tornar su
   Strano che l'accesso del Gardien non fosse evidente. Di solito è iper tracciato up&down...
 _________________
 -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
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		| Fedora 
 
 
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				|  Inviato: Lun Giu 08, 2015 9:03 pm    Oggetto: |     |  
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				|  	  | Franz ha scritto: |  	  | Bella! E' l' "unica" via che mi manca sul GC
 (dopo Isler, Arete Italienne, Meitin, Corridor e Gardien)
 Prima o poi tornerò per farla...
 
 La cabane di Valsorey poi è magnifica anche quando aperta. Meglio sicuramente che la Panossiere.
 
 Certo che già che c'eravate potevate scendere il Mur de la Cote, fare il Tsessette e tornar su
   Strano che l'accesso del Gardien non fosse evidente. Di solito è iper tracciato up&down...
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 Io invece avevo salito il Valsorey "solo" per la cresta del Meitin (tra virgolette perché ai tempi per me era stata piuttosto impegnativa, avendola percorsa anche in discesa perché, causa nebbia, avevamo perso l'attacco per scendere dalla normale...). Ora almeno l'ho percorso anche da altre due vie, una in salita e una in discesa.
 Il Tsessette non era cmq in programma, anche perché con l'dea iniziale di scendere la Nord non potevamo far troppo tardi. Ma non avendo sentito la sveglia ed essendo partiti tardi (5,45), è già stato bello se siamo riusciti a fare anche il Grafeneire, rimanendo in tempi accettabili. Avevamo paura di aver compromesso questa seconda cima. Per fortuna il meteo perfetto e il vento che ha mantenuto bene la neve, ci hanno permesso di ritardare un po' i tempi.
 Calcola che tralasciando il Tsessette siamo arrivati all'auto alle 16,45. E non è che con Arno i ritmi sono proprio blandi...
   Non si vedeva nessuna traccia che indicasse l'imbocco del Gardien. Anche gli altri 4 ragazzi italiani hanno girovagato un po' di qua e di là prima di trovarlo. Era molto più tracciato il Corridor, ma ci eravamo abbassati troppo per imboccarlo e così abbiamo preferito individuare il Gardien.
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		| Fedora 
 
 
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				|  Inviato: Mer Giu 10, 2015 9:45 am    Oggetto: |     |  
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				| Aggiungo il link al video fatto da Arno: https://www.youtube.com/watch?v=3dHIyjwwSaM
 
 E qui altre sue splendide foto, sempre belle da vedere:
 
 Tramonto dalla capanna Valsorey
 
   
 Gli ultimi ripidi 300 m di salita al Col du Meitin, che risaliamo con i ramponi
 
   
 
   
 Primissimo tratto della parete NW del Valsorey, con il vento che a tratti è piuttosto forte
 
   
 Raggiungiamo altre cordate partite prima di noi (loro hanno sentito la sveglia...!!)
 
   
 Si fa dura...
 
   
 Manca poco all’uscita
 
   
 La cordata che precede Arno all’uscita dalla parete
 
   
 Alcuni francesi si calano dalla parete Sud del Combin de Valsorey. Volevamo fare anche noi la stessa cosa, ma a causa del vento la neve era cemento, non smollava per niente. E ci è sembrata troppo esposta per rischiarla
 
   
 Io e Arno in vetta al Combin de Grafeneire
 
   
 Discesa dal Grafeneire
 
   
 Ci dirigiamo verso l’accesso al Couloir du Gardien
 
   
 Seraccate molto scenografiche
 
   
 La nostra parete vista scendendo dal Gardien
 
   
 Super firn scendendo dal Col du Meitin verso il rifugio
 
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		| Domonice Site Admin
 
 
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				|  Inviato: Mer Giu 10, 2015 9:19 pm    Oggetto: |     |  
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				| Semplicemente sensazionale. _________________
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