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Il barone Franz alla conquista del ROSA
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Autore Messaggio
Franz
Event manager


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MessaggioInviato: Gio Mag 08, 2014 10:53 am    Oggetto: Il barone Franz alla conquista del ROSA Rispondi citando

“Sommità di Ludovico” (4342m) e Corno Nero (4322m)

Ludwigshöhe o “SOMMITÀ DI LUDOVICO” così la chiamò il suo primo salitore, il celebre ufficiale austriaco barone FRANZ-LUDWIG FREIHERR VON WELDEN (1780-1853).
Il capo dello Stato Maggiore delle forze austriache di stanza in Italia salì questa cima il 25 agosto del 1822, giorno di San Ludovico, dedicando dunque la punta al santo. Il monte venne intitolato al re Luigi IX (in tedesco Ludwig). Il 25 agosto è infatti il giorno della commemorazione di san Luigi IX. Durante la stessa campagna esplorativa e topografica nel gruppo del Monte Rosa, il barone Franz salì anche il vicino CORNO NERO.



Dall'autostrada al rientro si vede la cresta principale con le nostre vette salite.

Mancavo dal Monte Rosa (italiano) da ben 7 anni, da queste cime addirittura da 12. Soprattutto non ne avevo mai percorso il classico itinerario scialpinistico da Gressoney, agevolato dagli impianti dell’Indren. L’occasione dell’ultimo weekend di apertura e una domenica con “cinque soli” è ghiotta. Le uniche remore sono date dai report precedenti che testimoniano di sciate su crosta non portante e le previsioni di vento per la giornata. Ma si va lo stesso. La voglia di quota è tanta e quest’inizio d’anno sicuramente non posso permettermi maggiori velleità. Già non so come reagirò in quota con lo scarso allenamento che ho accumulato. Fa niente se andremo a “pecoronare” su una meta iperfrequentata, l’ambiente è comunque di prim’ordine e per me sarà comunque una…conquista.
La prima funivia alle 7, viste anche le basse temperature previste, consentirebbe una gita in giornata, ma venendo da Verona e Vicenza io e Mara saremmo un po’ tirati coi tempi. Optiamo quindi per una più comoda salita la sera prima. Ale e Paglia accettano la nostra proposta ed eccoci così in 4 sull’ultima cabinovia da Staffal (Gressoney) sabato pomeriggio. Il tempo, dopo un forte temporale lungo la strada, ha lasciato lo spazio al sole, ma mentre raggiungiamo i 3275 metri della nuova stazione sul ghiacciaio di Indren il cielo si chiude e comincia a nevicare. Mentre tutti vanno a sinistra verso i rifugi Mantova e Gnifetti iperaffollati, noi a destra facciamo la nostra traccia nella neve fresca verso la vecchia stazione della funivia di Indren, ormai dismessa da 4 anni. Amici ci riferiscono che c’è la possibilità di sfruttare dei locali del fatiscente stabile. Arrivatici cominciamo a perlustrare in lungo in largo i lati della struttura. Quando ormai pensiamo di desistere dal tetto troviamo l’accesso. All’interno atmosfere da albergo di Shining, un po’ di sporcizia da parte dei soliti incivili che si trovano anche qui, ma dopo un po’ di pulizia, l’ambiente è molto più ospitale. Presenti dei materassi con coperte e una funzionale stufa al centro con un tiraggio fantastico. Il fine pomeriggio prosegue per me e Paglia rilassandoci al sole, finalmente tornato, e con un giro con le pelli per Ale e Mara. Cena e nanna con ultimo sguardo allo scintillio di luci sulla pianura. L’indomani usciamo dal nostro “rifugio” col buio e in breve siamo all’arrivo della funivia, dove comincia ad albeggiare, e comodamente al Mantova su ottima traccia (meglio coi rampanti). Qui la luce del sole inonda le vette in lontananza. È un tripudio di colori fantastici. Ripartiamo con già diverse cordate davanti a noi. Il vento si fa più insistente e anche il freddo pungente. Procediamo abbastanza bene. Soprattutto io mi sento una forza insospettabile e le gambe vanno che è un piacere. Bello! Il paesaggio è il solito delirio di colori e luci, accentuato dai contrasti che le giornate ventose sanno regalare. Per oggi il programma non è definito. La mia idea sarebbe quella di scendere per qualche centinaio di metri (e poi ripellare) lungo il Grenzgletscher dove dovrebbe esserci buona neve e soprattutto uno scenario magnifico tra Lyskamm e Dufour, ma anche altre opzioni sono ben accette. Sicuramente una cimetta di quelle della cresta ci sta. Giunti al Colle del Lys, siamo ormai al sole. Mi volto verso Mara, ci guardiamo e sorridiamo. È bello essere ancora qui, dove l’aria è rarefatta. Siamo felici! La Parrot non è tracciata e sembra avere accumuli piuttosto pericolosi…quindi pieghiamo a destra per salire la cresta della Cima Ludovico. Le raffiche di vento a volte ci obbligano a fermarci per non perdere l’equilibrio e per questo motivo lasciamo gli sci a pochi metri dalla vetta dove giungiamo a piedi. Nel mentre arrivano anche Ale e Paglia. Ci dividiamo, loro decidono per la discesa. Noi scendiamo il versante nord della cima su neve polverosa abbondantissima e puntiamo al nostro vallone, intersecando la traccia che va alla Margherita, ma dopo poche decine di metri mi rendo conto dell’impossibilità di realizzare questa discesa. La neve è tantissima, profonda, farinosa e non assestata, ma soprattutto la pendenza troppo bassa non permette di procedere. Dall’altro lato del vallone, sotto la Zumstein vediamo un gruppone pure diretto al Grenz. Aspettiamo che partano, ma constatiamo che anche loro si spingono in discesa. Niente, si torna su. E se andassimo in Margherita? La voglia e il fisico ci sono. Ma anche qui vediamo i primi che scendono stare nella traccia. Crostone? Non se ne parla! Ci rimane il Corno Nero invitante. E così sia. Giunti alla base della ripida paretina saliamo per l’ottima profonda traccia senza né calzare i ramponi (un solo brevissimo tratto duro), né estrarre la picca. Dalla vetta il panorama sulla pianura e le vette circostanti è sublime e il vento accentua la sensazione di alta quota. La sciata si rivela inizialmente divertente su buona neve, fino a raggiungere la traccia di salita. Qui la crosta ha la meglio, ma stando sul traccione che centinaia di passaggi han creato sembra di essere in pista: very good! Al Mantova troviamo Ale e Paglia e proseguiamo per la lunga discesa (in totale 2500m) ora su neve trasformata e marciotta passando per il Canalino dell’Aquila e poi per le piste ancora innevate fino a Staffal.
Insomma, il Rosa dopo questa stagione per me travagliata è stata una piccola grande conquista. E anche con le condizioni patagoniche di domenica, la salita alle vette, anche se piccole, del gruppo è sembrata una conquista contro le condizioni estreme. Chissà cosa provo nel 1825 il barone Franz. Probabilmente si emozionò quanto noi, anzi sicuramente di più!

Ecco le foto:


Bufera arrivando alla vecchia Indren

Luci ed ombre verso il favoloso Corno Bianco.

Oltre il Tagliaferro e la Valsesia si vede il lago Maggiore. E più in là la catena Grignone-Legnone.

Dal tetto della Indren la Vincent. A sinistra il punto rosso indica la nuova stazione di arrivo.

"Vette d'Alaska"
(dal Film "Into the Mind" Wink)

Tintarella relax preserale

La stufa e i nostri giacigli

Albeggia

Sempre il fantastico Corno Bianco.

Dal Mantova

Uomini nella "nebbia"

Capanna Gnifetti con il Bianco sullo sfondo

Sotto i pendii della Vincent

Carovana

Sferzati

Fish Eye?

Omini di Cristo

Solo verso la "Lyska"

Ludovico e Nero

Le alte vette

E' buio sul ghiacciaio...

Ludovico e Nero in bella mostra dalla cresta di accesso

E vetta fu

Intonsitée

Discesa dalla cresta

Imbocco del Grenzgletscher

Si va al Nero

La Madonnina di vetta (non c'è solo sul GranPa Wink)

4000 o 8000?

Mara motion

La Valsesia e il ghiacciato versante di Giordani e Vincent

Mara motion ski. Non male la neve qui...

Come in pista...

Surfando verso il canalino dell'Aquila

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fabiomaz



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MessaggioInviato: Gio Mag 08, 2014 11:22 am    Oggetto: Rispondi citando

La tua "ricostruzione" è una ghiotta occasione.
Uno si attacca al treno adesso e fra qualche mese si trova a "pecoronare" per i 4000 per vie che sono delle chicche.

Quasi, quasi sarebbe da pensarci...ad avere i giorni (cit.) (ndr: questa la capiscono solo Calimero e Saldeg)

Bellissime foto..certo il Cengalo...
Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing
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waxy79



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MessaggioInviato: Gio Mag 08, 2014 11:40 am    Oggetto: Rispondi citando

...e vabbè, il Cengalo... stiamo a cercare la perfezione adesso Laughing Laughing
Scherzi a parte... vuoi per il gran bel racconto, vuoi per le foto che trovo particolarmente ispirate (alcune proprio notevoli, pensavo ad esempio a "buio sul ghiacciaio"), 'sta gita umana sembri proprio essertela goduta al massimo... e cosa c'è di più bello di questo?! Cool
Grande Franz, davvero!

...e comunque la ricerca c'è stata anche questa volta... almeno nella scelta del "rifugio" Smile
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Il mondo è dei bravi, e i coglioni se lo godono
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ucamosciomoscio



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MessaggioInviato: Gio Mag 08, 2014 1:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

hai,hai,hai, queste funivie Wink Laughing dai ti perdono perchè so che hai fatto il Redorta quasi in giornata Very Happy
Belle le foto con queste atmosfere polari

Ciao Uca
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Franz
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Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Gio Mag 08, 2014 2:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

ucamosciomoscio ha scritto:
dai ti perdono perchè so che hai fatto il Redorta quasi in giornata Very Happy

Come quasi? Twisted Evil
Partiti alle 00:30 da Valbondione, arrivati alle 17 dello stesso giorno (con una "pausa ronf"!
PS: voi invece partiste il giorno prima... Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing
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ucamosciomoscio



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MessaggioInviato: Gio Mag 08, 2014 2:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

Franz ha scritto:
ucamosciomoscio ha scritto:
dai ti perdono perchè so che hai fatto il Redorta quasi in giornata Very Happy

Come quasi? Twisted Evil
Partiti alle 00:30 da Valbondione, arrivati alle 17 dello stesso giorno (con una "pausa ronf"!
PS: voi invece partiste il giorno prima... Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing


Ben detto, non ti fai mai cogliere in fallo Laughing Laughing Laughing
Sei un bos anche nel forum.

Ciao Uca
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calimero



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MessaggioInviato: Gio Mag 08, 2014 2:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

fabiomaz ha scritto:
.

Quasi, quasi sarebbe da pensarci...ad avere i giorni (cit.) (ndr: questa la capiscono solo Calimero e Saldeg)



Eh, caro Fabio...i giorni, le settimane ed i mesi, forse.......


Fossati cantava che i genovesi non si sanno raccontare nei bar davanti al mare.
Tu, caro Barone, ti sai raccontare benissimo e sai raccontare pure la montagna, in parecchi suoi aspetti, con perizia e passione.

E per una foto come " E' buio sul ghiacciaio " si risveglierebbe, per vederla, anche Hermann Buhl...
Vorrei averla scattata io, giuro.

ciao !
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calimero
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BiancoAtlas



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Residenza: brembate

MessaggioInviato: Gio Mag 08, 2014 8:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

caro ol me Franz ma come mi posti una gita di trekking Question certo itinerario bianco ma sempre di trekking si tratta ( ebbene si maledetti scialpinisti stasera cerco rogne Laughing )
invidia sempre super ... Very Happy
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Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile
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simo il 4



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MessaggioInviato: Ven Mag 09, 2014 9:14 am    Oggetto: Rispondi citando

Complimenti, per foto, gita, tenacia... e anche per lo spunto storico.

Non ci crederai ma stanotte ho sognato che eravamo alla Gnifetti...
Shocked come sono messo male! Rolling Eyes Rolling Eyes
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salire e perdersi nell'immenso
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rediquadri



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MessaggioInviato: Ven Mag 09, 2014 9:49 am    Oggetto: Rispondi citando

Bravi! Una gita quasi umana anche tu? Shocked Laughing
Cmq oltre che per il livello dei tuoi giri ammiro la precisione con cui li prepari, sia che si tratti di trovare nuove vie, sia per la logistica! Wink
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"Go hard or go home" (Jake la Furia)
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ucamosciomoscio



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MessaggioInviato: Ven Mag 09, 2014 10:49 am    Oggetto: Rispondi citando

In queste storie tra nobili noi poveri proletari siam sempre esclusi.
Come si suol dire " Il vento fa il suo giro " per parafrasare un capolavoro della nostra cinematografia contemporanea, da Franz-Ludwig Freiherr von Welden a Franz-Rota Nodari von On-ice Laughing Laughing Laughing

Ciao Uca
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mat69



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MessaggioInviato: Ven Mag 09, 2014 1:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Come diceva il buon Mike
Sempre più in alto!!!
Laughing Laughing Laughing
Solo che lui andava di GRAPPA BOCCHINO
Cool Cool Cool
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Franz
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MessaggioInviato: Ven Mag 09, 2014 4:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

calimero ha scritto:
E per una foto come " E' buio sul ghiacciaio " si risveglierebbe, per vederla, anche Hermann Buhl...
Vorrei averla scattata io, giuro.
ciao !

Certo, perchè l'avresti fatto meglio sicuramente....visto mezzi e capacità Rolling Eyes
Beh, fa strano che il tuo unico we da non nevista....lo sia stato io Shocked
BiancoAtlas ha scritto:
caro ol me Franz ma come mi posti una gita di trekking Question certo itinerario bianco ma sempre di trekking si tratta ( ebbene si maledetti scialpinisti stasera cerco rogne Laughing )

Trekkers si nasce, e modestamente lo nacqui...Razz Razz Razz Razz

ucamosciomoscio ha scritto:
da Franz-Ludwig Freiherr von Welden a Franz-Rota Nodari von On-ice Laughing Laughing Laughing

Fantastica questa!!!!!!
simo il 4 ha scritto:
e anche per lo spunto storico.

Ti accontento con la storia...
Con queste due foto a confronto (la prima scattata ai tempi in cui sul Rosa ci andavo ogni anno...un po' per hobby, un po' per lavoro...)

La Ludwigshöhe nel 2003 e nel 2014. Due stagioni diverse. Nella ripresa estiva (non un'estate a caso, ma la torrida del 2003) si vede il disastroso disfacimento del ghiaccio della cresta, in quella recente si vede come si sia formata una sella sotto la vetta che non c'era 11 anni prima.
Probabilmente la "quota" di tutta la cresta è diminuita...ma sarebbe da verificare...a quelle quote le dinamiche glaciali sono un po' diverse che a quote inferiori e siamo anche di fronte a ghiacciai "freddi" e non temperati, come gli altri a cui siamo abituati sulle Alpi.


Posto anche due commenti apparsi sulla pagine del Servizio Glaciologico Lombardo.
Il primo del glaciologo SGL Enrico Rovelli, tra l'altro artefice del fantastico archivio: http://www.glaciersarchive.org/wordpress/
dal quale spesso traggo spunto per ricerca nel passato...
Enrico Rovelli ha scritto:
bisognerebbe misurare perché quello che sembra all'occhio potrebbe essere contraddetto dagli strumenti. A me sembra, al di là delle naturali variazioni delle calotte, più gonfio nel 2014. Tuttavia, la foto del 2014 è di maggio e non di agosto, ma è vero che ad agosto potrebbe essere ancora più gonfio

Citazione:
Sembra essersi formata una sella probabilmente per un altro o più distacchi, però sulla sinistra le rocce sono visibili nella stessa forma....

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tanin



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MessaggioInviato: Ven Mag 09, 2014 8:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

Franz, sappi che la tua foto in b/n ora è il mio "screen sever" e questo anche senza tua autorizzazione.
Quella foto ormai fa parte del "patrimonio dell'umanità-Unesco"!!!!! Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy

Grazie delle tue stupende immagini, che già in altra occasione ho avuto modo di esprimerti.
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pillows87



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MessaggioInviato: Sab Mag 10, 2014 10:11 am    Oggetto: Rispondi citando

Che foto stupende che hai fatto, davvero complimenti!! E anche il racconta aiuta ad immergersi in quegli ambienti stupendi Cool !!

PS: con che macchina hai scattato le foto?
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