Pizzo San Giacomo uno spunto di rifllessione

[Franz]

[Fedora]

Se posso dire la mia, io penso che ognuno abbia il suo modo di gustarsi e godersi la montagna. Conosco molta gente che VA FORTE (Fabrizio, Arno, Njek…) i quali si gustano la gita più di altri che vanno (più o meno) piano, ma che non vedono altro che la fatica, o che conta solo se la neve è bella o no, o se c’è bello o brutto, e non sanno apprezzare tutto quello che invece regala lo scialpinismo e la montagna in generale (ambiente, isolamento, la compagnia o – al contrario – la solitudine, la condivisione, il saper apprezzare di essere in quel posto con quelle persone, ecc. ecc.).
Poi può essere che magari ho notato che quei tre personaggi citati apprezzavano queste cose perché, essendoci io nella gita, avevano più tempo per farlo…
Non sempre l’andar forte (e non parlo certo di me) è sinonimo di mancanza di apprezzamento di una gita. Poi è chiaro: non bisogna prendere il su e giù dal Timogno di corsa come allenamento, come una incapacità di godersi la montagna. Quello è solo allenamento. Ma quando si fa invece una VERA gita scialpinistica… si vede chi è capace di apprezzare e chi no.

[waxy79]

[Domonice]

Gran gita, ma quel pendio che pendenza ha? Perchè dalla foto sembra una bella carogna! Lo avete anche sceso? Prima o poi mi aggregherò alla vostra ciurma. Giuro che non mi lamenterò se dovrò aspettarvi troppo . E un giorno o l'altro dall'alto della mia saputezza vi imparerò di cosa godere e a quale velocità....
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