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Nord TRESERO: seracco di CERENA
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Autore Messaggio
Franz
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MessaggioInviato: Lun Set 09, 2013 11:27 am    Oggetto: Nord TRESERO: seracco di CERENA Rispondi citando

Pizzo Tresero, 3594m, per la seraccata N e la cresta NE: 700m/AD+

Il paradiso dei Forni è da sempre un bel parco giochi per lo scialpinismo e l’alpinismo facile su pareti nord e creste. Anche noi ci siam lasciati tentare più volte e volentieri da questo gruppo di comodo ed agevole accesso. Tuttavia, in occasione del weekend della lezione pratica del X corso per operatori dell’SGL ai Forni, che anticipiamo di mezza giornata, volevo trovare un itinerario a noi nuovo, che non ci riportasse sulle stesse linee e sugli stessi itinerari, che tanto abbiam frequentato in primavera.
Da anni puntavo a questa salita sulla parete nord del Pizzo Tresero: il seracco di Cerena, che scende dal Colle di San Giacomo. Tuttavia nel passato questa via era caratterizzata da forti pericoli, oltre che da difficoltà molto elevate (TD+, come per la nord diretta). Gli effetti del riscaldamento degli ultimi anni han fatto sì che la colata ove si svolge la via sia diventata liscia e poco frastagliata, con comunque una bella falesia iniziale. In questa stagione la Nord diretta al Tresero non è proponibile, ma le recenti nevicate rendono la nostra scelta molto azzeccata. Tuttavia, so già prima di partire che l’avvicinamento lungo il vallone di Cerena sarà il “crux” della via (tuttavia la nord presa dal San Giacomo traversando sotto non mi dava l’idea di completezza).

Alle 20 di venerdì, in località Cerena a 1900 m, prima dei Forni, stiam già per coricarci. All’1 siam in partenza per il conoide erboso che caratterizza lo sbocco del nostro vallone. Giunti alla chiusa del torrente comincia un percorso, senza segni di passaggio, da un lato e dall’altro del fiume che non sempre è guadabile agevolmente. In un tratto seguiamo delle tracce di camosci lungo una cengia detritica sospesa tra pareti di roccia, sperando di essere sulla via giusta. Finché si para davanti a noi, a 2650 m, la fronte del ghiacciaio. Sembra repulsiva: sono 100m a 50/60° di ghiaccio nerastro. Tuttavia alla salita si dimostrerà divertente e nemmeno troppo spaccoso. Giunti sul plateau glaciale pieghiamo a sinistra per giungere alla base del seracco, la possente massa del quale riusciamo già ad intravedere nonostante il buio pesto. Da fondovalle avevamo accuratamente studiato la via di accesso più agevole, ma è solo qua che possiamo verificarne la fattibilità. Superata la crepaccia terminale, parto per un canalino che nasconde della ottima neve, invisibile da valle (60m). Piegando a destra con brevi muretti a 70/80° giungo in seguito ad un enorme crepaccio, dove proseguo al suo interno in spaccata per portarmi sul pendio superiore del seracco, ormai fuori dalle difficoltà: bello (60m)! Raggiuntami Mara si procede con pendenze sui 60° e quella poca nevina che rende la progressione agevole e divertente. Una serie di crepacci trasversali non pongono nessuna interruzione alla nostra progressione che procede ora su pendenze via via inferiori su ottima neve pestabile. Al colle veniamo inondati dal sole. Teniamo la destra per altri bei pendii inframezzati da crepi per accedere alla cresta NE. Qualche passo di roccia e siam sulla panoramicissima vetta. Sono le 9. Là in fondo, sotto di 1700 m, vediamo la strada donde siam partiti. Di qua si apre il magico mondo dei Forni. Foto di rito e giù per la normale che, seppur non tracciata, si rivela comoda e veloce. Solo due crepacci da saltare sono l’unico “ostacolo” alla nostra discesa che prosegue veloce al Branca. Qui giungiamo giusti giusti mentre Nibi, Paglia, Ale e i corsisti (tra cui Biancoatlas) stan salendo dai Forni. Saluto la mia socia e il mio weekend prosegue tra lezioni, rilievi e tante risate , con però la memoria alla bella salita portata a termine con l’inossidabile Mara, su uno dei versanti meno noti del gruppo.

Il lungo vallone visto dalla strada dei Forni

Seracco e Nord

Il nostro percorso. Le "difficoltà" iniziano già dalla fronte

Ghiaccio? Sì!

Mezzo OpaFranzaStyle

Nel crepaccio in uscita dalla falesia del seracco

Opa Franza Style

Vieni Mara

Sulla cresta del seracco

Sullo sfondo il Re

Crepacci e seracchi

Mare di nubi

Vai Mara (piano!)

Verso il colle

Giochi di luce

(H) Ombre

Si va per di là...

Spunta il Matteo...

Paradise

Paretine inframezzate da crepi

WOW

Piani su piani…verso la vetta

Verso Ortles e GZ e il versante di Cerena

Che giornatona!

Il versante salito. La strada lontanaaaaa

Santa Caterina e cresta del Segnale

Verso l’Adamello

Ma oggi non doveva esser bruttino in Lombardia???

Cadini e Matteo

Sopra il cielo

Di ritorno

Possente, ma sofferente

La normale in ottime condizioni

Nord del San Matteo...In queste condizioni un'altra parete (rispetto alla nostra salita del 2009)...

Mondo Forni

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L'ultima modifica di Franz il Ven Set 13, 2013 4:17 pm, modificato 3 volte
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Annette



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MessaggioInviato: Lun Set 09, 2013 11:41 am    Oggetto: Rispondi citando

Ah! L'intuito franziano!
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simo il 4



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MessaggioInviato: Lun Set 09, 2013 11:46 am    Oggetto: Rispondi citando

Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked

A parte per la salita e le difficoltà, ma l'IDEA di salire questa via!
negli ultimi 5 anni (ma anche di più) l'avranno salita in.. sparo... 10 persone?!?!?

GRANDE!
Che ambiente, che roba.

PS le foto bellissime alcune. Colori perfetti, nessun bisogno di PP. Grande.


Ma da dove ti arrivano certe ideeeeeeeeeeeeeeee

Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation
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Orzo Bimbo



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MessaggioInviato: Lun Set 09, 2013 12:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Si vede che stai sveglio la notte .... Shocked
Se no come ti venivano in mente certe idee Rolling Eyes
Che roba vedere queste montagne in queste condizioni... Crying or Very sad
Bravi bell' idea. Wink
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La felicita' c'è l'ha chi la coglie !
Per altre foto :
http://alpinline.blogspot.com/
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Albe



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MessaggioInviato: Lun Set 09, 2013 1:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bella trovata!
l'avevo appuntata dopo averla adocchiata tempo fa da qui (sassoincastrato)
come alternativa possibilmente piu sicura della classica N, cha ha un finale loose rocks.
Ora mi ritrovo il piatto servito, troppa grazia! Slurp
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Franz
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Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Lun Set 09, 2013 1:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

simo il 4 ha scritto:
Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked
A parte per la salita e le difficoltà, ma l'IDEA di salire questa via!
negli ultimi 5 anni (ma anche di più) l'avranno salita in.. sparo... 10 persone?!?!?
Ma da dove ti arrivano certe ideeeeeeeeeeeeeeee Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation

Orzo Bimbo ha scritto:
Si vede che stai sveglio la notte .... Shocked
Se no come ti venivano in mente certe idee Rolling Eyes
Che roba vedere queste montagne in queste condizioni... Crying or Very sad
Bravi bell' idea. Wink

Beh, come ho scritto...chi passando sotto di lì non ci ha mai pensato?
Volevo una via diversa dalle solite che si fannno in zona (Pasquale, Palon, Cadini, S.Matteo, Dosegù).
Sì, magari han pensato di scendere il vallone con gli sci...
http://www.camptocamp.org/routes/164232/it/cima-di-san-giacomo-dai-forni-con-discesa-dalla-val-cerena
(ed è un'idea da sempre!!!)
O di andare ad attaccare la nord dal San Giacomo..
http://sassoincastrato.wordpress.com/2012/05/28/tresero-parete-nord/

PS: la notte a casa dormo sicuramente di più che per fare certe vie (dato che abbiam dormito 4h30!!!!), e la mia cucciola si fa tranquillamente già 7/8 ore filate senza fiatare! Che angelo!!!
simo il 4 ha scritto:
PS le foto bellissime alcune. Colori perfetti, nessun bisogno di PP. Grande.

La cosa "buffa" è che sono fatte identiche alle altre...
(con semplicemente uno sharpening e brightness&contrast in pp)
Proprio vero che quindi non son capace!!! Vengono a caso Twisted Evil
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Lun Set 09, 2013 3:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

A parte i colori delle foto e in generale la resa fotografica, che da un po' di report a questa parte mi piace meno, mentre la composizione delle foto è sempre bellissima, così come le scelte azione,

a parte tutte 'ste menate insomma, ma questa roba come ti è venuta in mente! (non è una domanda, è un esclamazione)
Comunque se ti metti a far le Nord ai Forni a Settembre...ahi ahi che inverno si prospetta.
Wink
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Orzo Bimbo



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MessaggioInviato: Lun Set 09, 2013 4:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Franz ha scritto:
la notte a casa dormo sicuramente di più che per fare certe vie (dato che abbiam dormito 4h30!!!!), e la mia cucciola si fa tranquillamente già 7/8 ore filate senza fiatare! Che angelo!!!

Il solito C..O Franziano !
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lupin-3



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MessaggioInviato: Lun Set 09, 2013 7:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ogni volta che passavo dalla strada dei forni ...guardavo su e pensavo a quant'era bella quella parete,quel vallone ..quel monte. Ovviamente non sapevo nemmeno ci si potesse salire,anche se in un angolino remoto della mia mente,l'idea di salirla c'era!

Grazie per avermici portato Wink
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rediquadri



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MessaggioInviato: Lun Set 09, 2013 7:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bellissima salita di una cima che non potrei salire neanche dalla normale, almeno con i tuoi report (e anche con quelli di altri molto forti come te) posso andarci virtualmente anche io! Wink
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grigna



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MessaggioInviato: Lun Set 09, 2013 8:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

ma quella terminale gigantesca sulla nord nel 2009 non c'era.
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calimero



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MessaggioInviato: Mar Set 10, 2013 9:42 am    Oggetto: Rispondi citando

Bella salita. Di ricerca.
Delle immagini venute a caso mi piacciono molto " si va per di là " " paradise " " sopra il cielo " e da buon wowologo " wow ".
Quanto alle 8 ore filate della figlia meriteresti che ti si rompessero le picche in due.....
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Franz
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Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Mar Set 10, 2013 2:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

fabiomaz ha scritto:
Comunque se ti metti a far le Nord ai Forni a Settembre...ahi ahi che inverno si prospetta. Wink

Boh..mi sa che ti perdi per strada...
L'anno scorso nello stesso weekend salimmo la Triftjigrat al Breithorn...il mese dopo il Nollen al Monch...e la Direttissima al Bernina...per finire con la Nord dell'Argentière...
Insomma normale amministrazione (solo che ora ho una bocca in più da sfamare Wink)
rediquadri ha scritto:
Bellissima salita di una cima che non potrei salire neanche dalla normale

Non ne son completamente convinto.
Dalla normale, con condizioni primaverili (quindi tracciona scialpinistica e zero buchi) la fai tranquillamente...ne riparliamo la stagione prossima!!!
grigna ha scritto:
ma quella terminale gigantesca sulla nord nel 2009 non c'era.

Ma a quale terminale ti riferisci?
Io ricordo la tua foto del
2007...
http://forum.meteonetwork.it/meteo-foto/58521-traversata-delle-cime-dei-forni-super-balconata-retica.html


Ma andando più indietro...allora sì che fa paura...
2003
http://xoomer.virgilio.it/scuola.alp.caibreno

1999
http://www.servizioglaciologicolombardo.it/archivio_fotografico/archivio_storico/ortles/ortles_scheda.asp?id=719

1998
http://www.servizioglaciologicolombardo.it/archivio_fotografico/archivio_storico/ortles/ortles_scheda.asp?id=717

http://www.servizioglaciologicolombardo.it/archivio_fotografico/archivio_storico/ortles/ortles_scheda.asp?id=714

1997
http://www.servizioglaciologicolombardo.it/archivio_fotografico/archivio_storico/ortles/ortles_scheda.asp?id=698

http://www.servizioglaciologicolombardo.it/archivio_fotografico/archivio_storico/ortles/ortles_scheda.asp?id=713


Ma andando più indietro...arriviamo alla salita (e che salita...un'altra salita ovviamente) di Burattini e soci nel 1985
http://www.scuolalafenice.it/joomla-e/66-pizzo-tresero-seraccata-nord.html
Qui l'ambiente è pauroso, blocchi ovunque anche di qualche mezza tonnellata, schianti sinistri e crolli, in definitiva un vero ambiente per alpinisti incoscienti con sprezzo del pericolo più che da padri di famiglia responsabili.
...mi precipito fuori dal crepaccio ad osservare la seraccata che appare come una serie infinita di palazzi delle ferrovie di ghiaccio uno sopra l’altro: la parte sinistra indica senza equivoci il percorso da seguire. In breve ci prepariamo; parte Super Osso e il suo compagno, dietro io e Gianfranco Bianchetti, dietro ancora la terza cordata. Tutto si svolge abbastanza bene sulle pendenze previste dai 55 ai 70 gradi per le prime 5/6 lunghezze di corda finchè la cordata di testa si ferma. Incredibile, la via è sbarrata sulla sinistra da rocce impressionanti e sulla destra da un seracco che supera di molto le massime pendenze indicate dalla guida: insiste un muro che tocca almeno gli 85 gradi. Dopo un febbrile consulto parte il più esperto Super Osso che supera magistralmente le forti difficoltà opposte da un seracco birichino in barba a guide, pendenze indicate e difficoltà dichiarate. Passiamo uno dietro l’altro in bella piolet traction finchè siamo fuori, ma è qui che arriva il vero problema: si sprofonda su almeno 50/60 cm di neve fresca e per uscire ancora due tirate sui 55 gradi col rischio concreto che la neve scivoli senza pietà e ci porti tutti nel baratro. Come si usa fare in queste situazioni abbiamo tracciato una linea di massima pendenza e tirato diritto senza nemmeno parlare per la paura che quel pendio potesse cedere. Con le cordate in fila indiana raggiungiamo il bordo superiore della seraccata e finalmente il sole ci bacia sulla fronte.



Ed ecco invece il diario della prima salita (avvenuta tra l'altro per errore...puntavano la nord diretta) nel 1972 di Donato Erba:
http://www.casadelleguide.it/relazioni.asp?id=39
Al primo chiarore mi trovo in una grotta formata a sinistra da rocce impressionanti da cui pendono lame ghiacciate e a destra da una torre di ghiaccio quasi verticale. Cerco di aggirare a destra la torre ma appena di là uno spaventoso tremore accompagnato da un frastuono di ghiaccio rotolante mi mette le ali ai piedi, ritorno correndo dai compagni gridando per la paura e con i nervi a fior di pelle. Naturalmente questo mio atteggiamento ha dato sfogo ad una singolare ilarità. Dopo. Forse perché non abbiamo visto cadere nulla, ma tutto si è svolto dentro la colata di ghiaccio. Ilarità a parte, mi sento in trappola, non so da che parte andare e responsabile per aver proposto la Negri-Prati ai miei compagni. Se è così poco ripetuta ci sarà un motivo no? Con Antonio ho già salito molte Nord ma Gianni è la prima volta che mette i ramponi e scendere da dove siamo vuol dire chiedere ancora credito alla fortuna. Resta solo la torre quasi verticale e la voglia di uscire da questo labirinto. Inizio a salirla come se stessi camminando sulle uova dopo essermi assicurato con l’unica vite che ho con me, nella mano destra la piccozza, 65 cm. di manico di legno, becca assolutamente dritta cui ho inciso con la lima alcuni dentini, nella sinistra un chiodo da ghiaccio semitubolare che posso usare solo così perché non ho il martello.
E’ dritta questa torre e salgo sulle punte dei ramponi che entrano pochino, in equilibrio sugli “attrezzi”, soprattutto sui dentini della piccozza, i primi più in punta, ma incitato da Antonio che sa che non sono un pirla del tutto e da Gianni che è quello peggio vestito e sente di più il freddo. Ad ogni passo, ad ogni movimento sento crescere un’energia nuova, la paura lascia spazio ad una tranquillità positiva, mi accorgo che la piccozza la uso bene, che tiene bene come anche i ramponi che se non sono dell’ultima generazione e hanno le cinghie di cuoio un po’ usate sono però collaudati. Magari non è solo un fatto di “attrezzi”. Sono sicuro di farcela. La corda finisce e non sono ancora arrivato. Grido ai compagni di salire mentendo di essere arrivato ad una sosta. L’inclinazione è solo diminuita un poco. Dopo alcuni metri sono di colpo sul piano. Le corde mi tirano indietro ma riesco ad assicurarmi con la piccozza. Sono tese come quelle di un arco e mi segano la spalla mentre cerco di recuperare… Adesso che sono fuori, sul piano, mi chiedo cosa diavolo stanno facendo quei due ……Una volta riuniti ci guardiamo attorno e possiamo dire che la torre è proprio una torre e come tale è isolata, staccata dal resto del castello. Vado avanti e indietro nei pochi metri quadrati finchè mi decido a passare strisciando sopra un ponte, e che ponte! Dall’altra parte la parete è verticale ed in alcuni punti strapiomba con rigonfiamenti carichi di stalattiti di ghiaccio. Devo passarci in mezzo stando attento a non far cadere tutto e con una strana sensazione di vuoto sotto i ramponi che non mi piace. Un ultimo canalino dove la neve comincia ad avere il sopravvento e sono fuori, sulla cresta. Mentre sto recuperando vedo la cima molto lontana, troppo. Solo ora capisco di aver sbagliato via, di non aver salito la Corti-Prati, e ci resto male, malissimo. Di malavoglia mi incammino verso la cima.


PS: beh, avevo studiato prima di andare Wink
E solo perchè di ritorno dal Palon a maggio l'avevo fotografata "bella liscia" ci son andato Wink
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L'ultima modifica di Franz il Mar Set 10, 2013 3:54 pm, modificato 1 volta
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simo il 4



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MessaggioInviato: Mar Set 10, 2013 3:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

sticazzi

propongo di aprire una sezione "storia" nel forum e farla curare al franz, visto le perle di questo tipo che tira fuori!!!
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rediquadri



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MessaggioInviato: Mar Set 10, 2013 3:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

Franz ha scritto:
rediquadri ha scritto:
Bellissima salita di una cima che non potrei salire neanche dalla normale

Non ne son completamente convinto.
Dalla normale, con condizioni primaverili (quindi tracciona scialpinistica e zero buchi) la fai tranquillamente...ne riparliamo la stagione prossima!!


Va bene, sarebbe bello! Io lo avevo già tentato l'anno scorso con le ciaspole a metà giugno ma si sprofondava molto e ci eravamo fermati al ghiacciaio dosegù.
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