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Vezz
Registrato: 23/11/08 22:05 Messaggi: 2159 Residenza: Segrate (MI) - 115 m s.l.m.
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Inviato: Gio Set 05, 2013 4:01 pm Oggetto: Alta quota, piccoli passi: Lagginhorn per la cresta sud |
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Torni da tre settimane di vacanza in sperdute isole indonesiane, dai un'occhiata al forum, ti imbatti nelle spettacolari ascese dei soliti noti…
Il primo fine settimana non è disponibile causa recupero del lavoro perduto; fai due conti, noti che la troppo breve stagione alpinistica sta finendo, che ti sei tolto qualche soddisfazione ma vorresti aver fatto di più..
Vuoi metterti alla prova su qualcosa di per te nuovo, c'è la finestra giusta, incredibilmente trovi anche il socio, cerchi la salita che fa al caso tuo…
...
…eccola! Il Lagginhorn dalla cresta sud. Un AD- in quota con il quale poche altre volte ti sei cimentato. Il tuo percorso alpinistico, privo di scorazzamenti dietro gente più esperta, ti permette di osare. Normale però che tu abbia qualche dubbio sulla riuscita della gita o che perlomeno ti passino per la mente alcuni interrogativi, tra i quali la quota, specialmente se pensi che fino a una settimana fa eri a passeggiare a livello del mare.
Ma ormai la cosa è organizzata... balliamo!
Alle 7.35 siamo sulla funivia che collega Saas Grund ai 3080 m della stazione di Hohsaas. Approfittiamo del suo tragitto per indossare imbrago e ghette: la possibilità di un rientro altrettanto comodo è remota, ma l'intenzione è quella di provarci.
Ci incamminiamo alla volta del Lagginjoch che raggiungiamo in un'ora scarsa, pausa ramponi compresa. La cordata che ci precede scappa subito via: restiamo soli al cospetto del nostro e dei molti altri colossi vallesani.
A proposito: sarò poco "professionale" (l'alpinista forte lo immagino concentrato unicamente sulla cima e sulla riduzione dei tempi), ma non posso esimermi da una parentesi sull'ambiente circostante. Anche perché la giornata è spaziale.
Ad occidente spicca, maestoso, l'anfiteatro di cime di Saas Fee. Alcune candide nelle loro vesti ghiacciate, altre aguzze e repulsive. Ad oriente è notevole il colpo d'occhio sulla moltitudine di cime che si frappone tra qui e le Grigne. Gran parte ho imparato a conoscerle negli ultimi anni di frequentazione alpina. A meridione è la cresta nord della Weissmies a catalizzare lo sguardo. Slanciata e dall'aspetto per nulla bonario. Più in là è il Rosa a fare capolino.
A settentrione la vista è nascosta dalla cresta sud del Lagginhorn, la nostra, che ci apprestiamo a salire.
Fortunatamente, le difficoltà iniziali e la relativa freschezza nostra, permettono di far spaziare lo sguardo in lungo e in largo.
Procediamo in conserva: io davanti e Francesco a seguire. Il percorso non presenta ora particolari passaggi tecnici o problemi di orientamento e la roccia è buona.
Più avanti però, la cresta si impenna e, soprattutto, si fa decisamente esposta. Cominciamo a prendere confidenza con fessure e spuntoni. In alcuni casi faccio una sicura volante al socio. Considero i tratti più ostici quelli in traverso o i brevi salti in discesa. Tutto sommato, mi pare di essere ancora sull'agevole.
Alcuni tratti sono letteralmente a picco sul baratro; le difficoltà maggiori, a mio avviso, si trovano nel traverso su di una placca in discesa leggera ma diretta sulla valle di Saas, sporca di neve, sovrastata da una paretina aggettante. Mi rendo mio malgrado conto che i piedi non possono procedere sicuri, torno allora sui miei passi, calo Francesco, facendomi poi a mia volta assicurare, nella peggiore delle ipotesi dovrei fare solamente un voletto. In realtà, come spesso accade quando cresce la tensione, fila tutto liscio.
La concentrazione rimane in ogni caso alta per tutta la seconda metà del percorso. Lungo le due calate sconfina talvolta in nervosismo considerata l'ora relativamente tarda. La seconda doppia, in particolare, è piuttosto problematica. Avendo optato per i cordoni più solidi ma anche più laterali, si è trattato di lanciarsi in obliquo fino ad una forcella, risalendola poi in scivolosa arrampicata mentre un poco saldo machard continuava a scorrere. Riesco nell'intento, non senza essermi prodigato in imprecazioni e preghiere.
Mi sforzo di aumentare il ritmo, avendo altresì cura di proteggere costantemente la cordata durante la progressione in conserva. Piuttosto che fermarmi a capire dove esattamente passi la via, preferisco procedere a intuito. A destra o a sinistra, generalmente si passa e, puntualmente, dopo qualche tempo si torna a incrociare i segni di ramponi sulla roccia. Una risalita ci deposita finalmente in vista della croce.
La raggiungo con soddisfazione. Sette ore per la cresta son tantine (la relazione dice quattro, ma sono in molti ad impiegarcene di più). Siam lenti, che ci vuoi fare? Se non ci si cimenta su queste vie mai si impara. Ed oggi la giornata permetteva anche un ritardo. E, se mai mi sbagliassi, la penitenza sarebbe in arrivo: basta guardar giù per rendersene conto.
Ci aspettano infatti oltre 2400 m di discesa, lungo la noiosa via normale.
Noiosa…? Che sbruffone, in altre occasioni me ne sarei guardato bene dal definirla tale.
Qui il report
Il panorama è super fin da subito. Alphubel
Mischabel
Allalinhorn e Rimpfischorn
Strahlhorn e Rosa
Durante l'avvicinamento al Lagginjoch è ben visibile la nostra cresta
Silhouette conosciute
Leone
Ci si riscalda sul facile
La Weissmies se la ride alle nostre spalle
Speroni
La cresta s'impenna
Lo spettacolare anfiteatro di Saas Fee
Vai Francesco!
Un tratto di raccordo verso metà cresta
L'esposizione è costante
Manca poco
Ancora un ultimo sforzo
Giornata spaziale
Tu vo' fa l'alpinista
La più bella cresta delle alpi dopo la nostra
E giù per la normale
Crepacci
E non se ne vede la fine
La belva addomesticata
Weissmieshutte
Cala il sipario su una nuova bella avventura
 _________________ Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.
Qualche mia foto
L'ultima modifica di Vezz il Lun Set 09, 2013 11:22 pm, modificato 8 volte |
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rediquadri
Registrato: 29/08/10 09:53 Messaggi: 3001 Residenza: Vipiteno/Sterzing (BZ)
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Inviato: Gio Set 05, 2013 4:05 pm Oggetto: |
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Grande salita! Bravo ad averla organizzata in proprio! Solite ottime foto!  _________________ "Go hard or go home" (Jake la Furia) |
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SKAPAOLO
Registrato: 28/01/10 11:34 Messaggi: 292 Residenza: gromel del mut
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Inviato: Gio Set 05, 2013 4:37 pm Oggetto: |
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ti compro la foto crepacci da stampare in bn sulla parete di casa, bella grande!
che dici? _________________ La montagna ha il valore dell'uomo che vi si misura |
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waxy79
Registrato: 08/08/13 09:43 Messaggi: 199 Residenza: Lentate sul Seveso
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Inviato: Gio Set 05, 2013 4:47 pm Oggetto: |
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SKAPAOLO ha scritto: | ti compro la foto crepacci da stampare in bn sulla parete di casa, bella grande!
che dici? |
Quoto alla grande! Adoro le foto dei crepacci, chissà perché...
Per quanto riguarda il bel racconto mi ritrovo in pieno nelle sensazioni che hai descritto, anche se poi tu salite di un certo livello comunque le fai, mentre io in quanto "alpinista immaginato", mille volte al giorno mi ritrovo a sognare vie alpinistiche che molto probabilmente mai ammirerò se non in foto  _________________ Il mondo è dei bravi, e i coglioni se lo godono |
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gustav1971
Registrato: 25/04/10 21:04 Messaggi: 588
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Inviato: Gio Set 05, 2013 5:19 pm Oggetto: Re: Alta quota, piccoli passi: Lagginhorn per la cresta sud |
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Bella, Vezz!
Io ti propongo la normale per il sabato e tu ti fai la Sud il martedì prima (invitandomi, che nessuno ci veda alcunché di polemico!!! )
Hai fatto benissimo e... hai visto che è andata bene? Ci sono altre mete di cui abbiam parlato che secondo me ti puoi fare senza troppi scrupoli.
Sette ore sono tante in confronto a quattro, ma se hai valutato che le condizioni erano sicure (forse qualche perplessità per la parte di neve sulla normale??)... ritengo che farla in autonomia abbia il suo valore.
Tornando ai propri scrupoli: penso che ognuno di noi abbia una "sfera" di timori e un'altra di "sicurezze" e questo "portafoglio" di valori vari di persona in persona. Quindi magari quello che penso tu puoi fare senza problemi, tu lo vedi ostico. E quello che pensi io possa farmi senza problemi lo vedo ostico io.
Bando alle ciance... Grazie per aver condiviso! Ci voleva un po' di aria sottile...
Dimenticavo: sempre coinvolgenti i tuoi bei racconti.
Le foto lo stesso, ma stavolta sottolineo i primi
A presto! _________________ Marco |
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lupin-3
Registrato: 13/02/07 23:58 Messaggi: 3644
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Inviato: Gio Set 05, 2013 5:39 pm Oggetto: |
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che foto!!!!
Ottima la piccolina noto ...mi hai già superato alla grandissima alla prima  _________________ http://www.asbbi.it/ |
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calimero
Registrato: 06/10/09 15:27 Messaggi: 1246 Residenza: colle brianza
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Inviato: Gio Set 05, 2013 9:36 pm Oggetto: |
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Milan Kundera tesseva l'elogio della lentezza.
Alpinisticamente, tu gli stai dando pian piano una sua dignità.
Ma mentre sul Badile ti è costata qualche rimbrotto e un quarto di rischio, qua le tre ore in più ( due ? una ? chi lo sa ) sono scivolate via protette dalla giornata spaziale.
D'altro canto, poco da fare.
Facile suddividerle, le tre ore.
Una se la prende la parte fotografica del tuo emisfero cerebrale. Ne so qualcosa, anche se il mio emisfero è un pò meno capiente.
Due se le prende l'istinto di autoconservazione che , penso fortunatamente, ha la meglio sulle tue capacità alpinistiche.
Che ormai sono consolidate.
Non si salgono lo spigolo Nord del Badile e il Manduino a caso.
E il salto quantico è confermato dalla scelta della via per il Laggi. Ormai di una montagna studi i versanti per vincerla da quello che, entro certi limiti, ti soddisfa di più.
Mica poco.
Bello il racconto, ma è consuetudine.
Belle le foto, ma pure qua è consuetudine.
ciao _________________ calimero |
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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Ven Set 06, 2013 8:03 am Oggetto: |
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Bella.
Come detto in privato mi manca.
Ti consiglio pure la cresta N con traversata dal Fletschorn, con difficoltà analoghe (credo non avendone percorsa una delle due).
Per quanto riguarda tempi e velleità alpinistiche, prima di chiedermi se era paragonabile all'altra salita vallesana, non mi avevi detto il tempo impiegato in questa Ripeto la mia opinione, sulla carta gli AD- sono uguali, sul campo no.. Se vai a vedere i tempi per quella sono uguali anche in discesa...
Ma mai dire mai...
Poi ripeto che non avendola fatta non posso pronunciarmi più di tanto...
Come dice bene Gustav ognuno ha i propri "limiti"...e io ne ho tanti per le mie cose...che negli anni sto migliorando...E' proprio questo il bello.
PS: come detto di là...boh vedo un azzurro generalizzato...e il cielo è finto fess
PPS: cmq di Lagginhorn ne ho visti a bizzeffe...IO VOGLIO LE FOTO DELL'INDONESIA!!!! _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
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lupin-3
Registrato: 13/02/07 23:58 Messaggi: 3644
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Inviato: Ven Set 06, 2013 2:28 pm Oggetto: |
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Franz ha scritto: | ...IO VOGLIO LE FOTO DELL'INDONESIA!!!! |
NOI VOGLIAMO LE FOTO DELL'INDONESIA  _________________ http://www.asbbi.it/ |
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Vezz
Registrato: 23/11/08 22:05 Messaggi: 2159 Residenza: Segrate (MI) - 115 m s.l.m.
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Inviato: Ven Set 06, 2013 5:51 pm Oggetto: |
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rediquadri ha scritto: | Grande salita! Bravo ad averla organizzata in proprio! Solite ottime foto!  |
Grazie Stefano.
SKAPAOLO ha scritto: | ti compro la foto crepacci da stampare in bn sulla parete di casa, bella grande!
che dici? |
Speravo me lo scrivessi 3 volte
Per questa foto basta recarsi nel punto giusto, zoomare fino a far scomparire la roccia o gli elementi attorno al crepaccio e scattare. Dai chiunque può farlo.
Cmq se proprio ci tieni te la mando via mail
waxy79 ha scritto: | SKAPAOLO ha scritto: | ti compro la foto crepacci da stampare in bn sulla parete di casa, bella grande!
che dici? |
Quoto alla grande! Adoro le foto dei crepacci, chissà perché...
Per quanto riguarda il bel racconto mi ritrovo in pieno nelle sensazioni che hai descritto, anche se poi tu salite di un certo livello comunque le fai, mentre io in quanto "alpinista immaginato", mille volte al giorno mi ritrovo a sognare vie alpinistiche che molto probabilmente mai ammirerò se non in foto  |
Ciao waxy! Mi sa che io e te ci intendiamo.. facevo e faccio i tuoi stessi sogni. Piano piano si migliora, ci vuol pazienza e costanza. L'esperienza fa il resto. Certo alcuni marziani non li si raggiungerà mai..
Sei anche scialpinista? Nel caso, alle prime nevicate si organizza il gruppone anche con quelli che han scritto sotto..
lupin-3 ha scritto: | che foto!!!!
Ottima la piccolina noto ...mi hai già superato alla grandissima alla prima  |
Mah non è questione di superare. Abbiamo due stili diversi. Vero è che per ora sono soddisfatto della piccola.
gustav1971 ha scritto: | Bella, Vezz!
Io ti propongo la normale per il sabato e tu ti fai la Sud il martedì prima (invitandomi, che nessuno ci veda alcunché di polemico!!! )
Hai fatto benissimo e... hai visto che è andata bene? Ci sono altre mete di cui abbiam parlato che secondo me ti puoi fare senza troppi scrupoli.
Sette ore sono tante in confronto a quattro, ma se hai valutato che le condizioni erano sicure (forse qualche perplessità per la parte di neve sulla normale??)... ritengo che farla in autonomia abbia il suo valore.
Tornando ai propri scrupoli: penso che ognuno di noi abbia una "sfera" di timori e un'altra di "sicurezze" e questo "portafoglio" di valori vari di persona in persona. Quindi magari quello che penso tu puoi fare senza problemi, tu lo vedi ostico. E quello che pensi io possa farmi senza problemi lo vedo ostico io.
Bando alle ciance... Grazie per aver condiviso! Ci voleva un po' di aria sottile...
Dimenticavo: sempre coinvolgenti i tuoi bei racconti.
Le foto lo stesso, ma stavolta sottolineo i primi
A presto! |
Ciao Marco, grazie per il sostegno. I nostri carteggi mi han fatto bene.
A volte quel che si pensa ostico si rivela fattibile. Il problema è non oltrepassare il punto di non ritorno.
calimero ha scritto: | Milan Kundera tesseva l'elogio della lentezza.
Alpinisticamente, tu gli stai dando pian piano una sua dignità.
Ma mentre sul Badile ti è costata qualche rimbrotto e un quarto di rischio, qua le tre ore in più ( due ? una ? chi lo sa ) sono scivolate via protette dalla giornata spaziale.
D'altro canto, poco da fare.
Facile suddividerle, le tre ore.
Una se la prende la parte fotografica del tuo emisfero cerebrale. Ne so qualcosa, anche se il mio emisfero è un pò meno capiente.
Due se le prende l'istinto di autoconservazione che , penso fortunatamente, ha la meglio sulle tue capacità alpinistiche.
Che ormai sono consolidate.
Non si salgono lo spigolo Nord del Badile e il Manduino a caso.
E il salto quantico è confermato dalla scelta della via per il Laggi. Ormai di una montagna studi i versanti per vincerla da quello che, entro certi limiti, ti soddisfa di più.
Mica poco.
Bello il racconto, ma è consuetudine.
Belle le foto, ma pure qua è consuetudine.
ciao |
Hai già parlato di salto quantico. Che sia la volta buona? Mah non credo.
Anche questa via può essere considerata di roccia. Su neve/ghiaccio sono oltremodo scarso, d'altra parte non si è scioglinevisti a caso..
E grazie!
Franz ha scritto: | Bella.
Come detto in privato mi manca.
Ti consiglio pure la cresta N con traversata dal Fletschorn, con difficoltà analoghe (credo non avendone percorsa una delle due).
Per quanto riguarda tempi e velleità alpinistiche, prima di chiedermi se era paragonabile all'altra salita vallesana, non mi avevi detto il tempo impiegato in questa Ripeto la mia opinione, sulla carta gli AD- sono uguali, sul campo no.. Se vai a vedere i tempi per quella sono uguali anche in discesa...
Ma mai dire mai...
Poi ripeto che non avendola fatta non posso pronunciarmi più di tanto...
Come dice bene Gustav ognuno ha i propri "limiti"...e io ne ho tanti per le mie cose...che negli anni sto migliorando...E' proprio questo il bello.
PS: come detto di là...boh vedo un azzurro generalizzato...e il cielo è finto fess
PPS: cmq di Lagginhorn ne ho visti a bizzeffe...IO VOGLIO LE FOTO DELL'INDONESIA!!!! |
Tutto vero.
I limiti e il cielo azzurro (ma di là dove?)
L'azzurro non piace nemmeno a me. Ma è un rebus che non sono ancora riuscito a risolvere perchè non trovo tutta questa differenza tra la foto originale e quella sistemata (poi come detto Picasa peggiora ulteriormente le cose):
foto originale
foto sistemata uploadata con il mio account principale di Picasa
la stessa foto sistemata e uploadata con un altro account di picasa
C'è differenza anche tra le ultime due, eppure non ho toccato nulla.
Occhio a insistere con le foto dell'Indonesia perchè poi ve le beccate davvero..
Per ora se proprio siete curiosi, potete sfogliare il blog che ho realizzato col cell durante il viaggio  _________________ Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.
Qualche mia foto
L'ultima modifica di Vezz il Lun Set 09, 2013 3:45 pm, modificato 2 volte |
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SKAPAOLO
Registrato: 28/01/10 11:34 Messaggi: 292 Residenza: gromel del mut
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Inviato: Ven Set 06, 2013 5:56 pm Oggetto: |
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Vezz ha scritto: |
Speravo me lo scrivessi 3 volte
Per questa foto basta recarsi nel punto giusto, zoomare fino a far scomparire la roccia o gli elementi attorno al crepaccio e scattare. Dai chiunque può farlo.
Cmq se proprio ci tieni te la mando via mail
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paolo.scaburri (chiocciola) gmail.com
grazie
birra ed elogi a ricezione completata
 _________________ La montagna ha il valore dell'uomo che vi si misura |
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SKAPAOLO
Registrato: 28/01/10 11:34 Messaggi: 292 Residenza: gromel del mut
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Inviato: Ven Set 06, 2013 6:01 pm Oggetto: |
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Vezz ha scritto: |
Speravo me lo scrivessi 3 volte
Per questa foto basta recarsi nel punto giusto, zoomare fino a far scomparire la roccia o gli elementi attorno al crepaccio e scattare. Dai chiunque può farlo.
Cmq se proprio ci tieni te la mando via mail
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paolo.scaburri (chiocciola) gmail.com
grazie
birra ed elogi a ricezione completata
 _________________ La montagna ha il valore dell'uomo che vi si misura |
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waxy79
Registrato: 08/08/13 09:43 Messaggi: 199 Residenza: Lentate sul Seveso
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Inviato: Ven Set 06, 2013 7:20 pm Oggetto: |
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Vezz ha scritto: | Ciao waxy! Mi sa che io e te ci intendiamo.. facevo e faccio i tuoi stessi sogni. Piano piano si migliora, ci vuol pazienza e costanza. L'esperienza fa il resto. Certo alcuni marziani non li si raggiungerà mai..
Sei anche scialpinista? Nel caso, alle prime nevicate si organizza il gruppone anche con quelli che han scritto sotto.. |
Ahimè solo ciaspolatore e pure alle primissime armi (buuuuuuuu!!!! )
Vezz ha scritto: | Occhio a insistere con le foto dell'Indonesia perchè poi ve le beccate davvero..
Per ora se proprio siete curiosi, potete sfogliare il blog che ho realizzato col cell durante il viaggio  |
 _________________ Il mondo è dei bravi, e i coglioni se lo godono |
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gustav1971
Registrato: 25/04/10 21:04 Messaggi: 588
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Inviato: Ven Set 06, 2013 8:15 pm Oggetto: |
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Vezz ha scritto: |
L'azzurro non piace nemmeno a me. Ma � un rebus che non sono ancora riuscito a risolvere perch� non trovo tutta questa differenza tra la foto originale e quella sistemata (poi come detto Picasa peggiora ulteriormente le cose) :
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Ti ho letto. Mi è venuta in mente la prima "nozione" di fotografia che mi ha detto mio padre da ragazzino.
Filtro Skylight.
Serve proprio per le dominanti azzurre tipiche di un "eccesso" di raggi UV.
Ho cercato qualche esempio sul web, questo mi pare calzante.
http://www.phototutorial.net/2011/11/21/il-filtro-uv-e-il-filtro-skylight/
Ho qualche dubbio sulla bontà dei filtri UV "integrati". Io proverei aggiungendone uno. _________________ Marco |
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Orzo Bimbo
Registrato: 22/07/08 12:34 Messaggi: 1355 Residenza: Brugherio
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Inviato: Lun Set 09, 2013 10:55 am Oggetto: |
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Bravi !
Come ti capisco quando scrivi non si vede la fine....
Ma la soddisfazione è tale che ripaga della lunga discesa....
Comunque non è vero che :"anche i sassi vanno in discesa...."
Gli ultimi tornanti prima del parcheggio li avrei fatti a rotoloni ma mi fermavo...  _________________ La felicita' c'è l'ha chi la coglie !
Per altre foto :
http://alpinline.blogspot.com/ |
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