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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 10:33 am Oggetto: Monte Bianco: la BRENVA, lo sperone |
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Sperone della Brenva (Var. Farrar – Via Moore): 900m/60°/1/IV/D
Gaston Rébuffat così scrive parlando della salita:
<Questa è un’ascensione che nell’insieme dipende non soltanto dalla tecnica, ma prima di tutto dalla maturità dell’alpinista e dal suo senso della montagna.[...]
Partire molto presto dal rifugio, fare se possibile questa ascensione con la luna piena, essere molto in forma: se tutte queste condizioni sono soddisfatte la Brenva non può che entusiasmare un giovane scalatore; egli comprenderà cos'è una una grande salita, e potrà immaginare anche il problema del maltempo e della tormenta sul Monte Bianco.>
“Il massiccio del Monte Bianco - Le 100 più belle ascensioni” (Zanichelli, 1974)
Erano diverse settimane che rimandavamo questa gita per l’instabilità serale che ci spaventava. Volevamo approfittare della luna e percorrerla con la sua confortante luce, ma puntualmente erano previsti temporali. In realtà era da anni che la programmavamo; senz’altro da quando l’avevam vista da vicino diretti alla Nord della Blanche.
La variante Farrar vista nel 2011 dalla Nord della Blanche
È così che finalmente venerdì saliamo al Bivacco della Fourche con Mara e Livio. Dal rifugio Torino il cielo alterna nuvole a sole, non fa tutto il caldo che hanno previsto (anche se da tutti i versanti si sentono inquietanti crolli di rocce, grossi in particolare sotto la Tour Ronde e la Kuffner al Maudit), la neve stranamente tiene a meraviglia e seguiamo una vecchia traccia (incredibilmente ancora gelata) che passa sotto il maestoso Capucin. Superata agevolmente la crepaccia saliamo il ripido pendio di neve e roccia proteggendoci facilmente anche su roccia. Sorpresa al bivacco quando, al posto della solita folla, troviamo solo due alpinisti inglesi (ai quali si aggiungeranno due sloveni più tardi), diretti alla Kuffner. Il pomeriggio trascorre bevendo, mangiando e sonnecchiando. Scrutiamo la variante Gussfeldt alla Brenva, ma proprio non ci piace, troppo esposta alle cadute dei seracchi, anche vedendo i resti sul ghiacciaio. Decidiamo definitivamente quindi per la vecchia variante Farrar che passa dove del 1996 è scesa una frana, ma che innevata risulta comoda e rapida (come percorsa da Bonino e Bagliani).
La variante Farrar allo Sperone. Da "Neige glace et mixte", Damilano
Sono le 22:30 quando lanciamo la prima doppia dalla ringhiera (60 m). Una seconda doppia da 60 m consente di superare la crepaccia terminale ormai completamente aperta (grazie a Papageno per il report…altrimenti portavamo una sola corda e…!!!). Veloci traversiamo sotto le seraccate al Col Moore, 3525m, che raggiungiamo con pochi metri ripidi in ghiaccio mettendo delle viti. La crepaccia si passa ancora, ma per poco. La neve del ghiacciaio comincia a gelare ed è un luccichio diffuso alla luce delle frontali. Sono le 00. Come da previsione la luna è arrivata e anche se è calante illumina ancora a meraviglia. Da qui è evidente il nostro itinerario studiato su foto a tavolino: si scende, si traversa per neve, si sale a quel colletto e poi su fino alla cresta nevosa.
Sentiamo crolli di seracchi dalla Blanche e dal Gussfeldt, ma qui siamo protetti. La neve è inizialmente poco rigelata ed è meglio proteggersi a qualche spuntone, ma più si procede più va migliorando. Di quando in quando si attraversano rigole anche profonde ed è sempre una cosa piuttosto antipatica, ma la neve è ora più dura e si sale bene. Giunti al colletto che dà accesso alla Sentinella Rossa saliamo a destra ora per rocce molto instabili. Sono pochi metri fastidiosi, ma li superiamo in breve. Fortunatamente ritorna la neve e pure ottima che ci porta alla cresta principale dello sperone. Sono le 4. Di qui non si può sbagliare. Primo tratto su neve ottima con peste, poi inizia il ghiaccio sotto uno strato di neve dura liscia e cominciamo a mettere qualche vite di conserva. Intanto il cielo si infiamma così come i seracchi che costellano la parete. Magnifico! Possiamo anche tirare il fiato. Un inconveniente ci obbliga ad una sosta forzata, ma proseguiamo in breve. Fa tutto meno che caldo (terrò il guscio tutta la salita, che è una rarità): rimaniamo coperti anche al sole. Vediamo sempre più vicino il gendarme roccioso che segna la fine dello sperone contro i seracchi. Giuntivi lo superiamo sulla sinistra in un suggestivo canale per poi deviare a destra in un lungo traverso tra i seracchi (a volte ripidi), ma in condizioni ottime senza pericoli gravi (siam sempre in una zona selvaggia e ostile). Giungiamo così senza intoppi al Colle della Brenva. Una nuvola si è piazzata fissamente sulla vetta del Bianco oltre il Mur de la Cote, anche se la vetta era solo un’opzione, senza esitare decidiamo di rientrare. Tuttavia anche la nuvola ha contribuito a rendere più “fresca” l’uscita sotto i seracchi. Quando sbuchiamo al colle come per “magia” si copra tutto dietro di noi.
La discesa dai Trois Monts Blancs, sferzata da un vento a raffiche che non fa presagire i 40 gradi del fondovalle, sarà come sempre lunga, ma in ottime condizioni (vedremo i seracchi del Tacul che erano già caduti i giorni passati sulla normale).
Una gita che rimarrà indelebile nelle nostre memorie, forse l’unica linea che vedrò di quella parete tanto pericolosa, ma altrettanto affascinante. E grazie ai soci con cui ho condiviso questa salita. Una menzione particolare a Livio che era alla sua prima esperienza nel “vero” Bianco e il cui entusiasmo che è seguito alla salita pare essere il miglior segno di quanto si sia divertito!!! Alla prossima quindi!
Report tecnico: http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=4&id=4343
Ma ecco le foto:
La Fourche con l'uscita della Brenva
La salita alla Fourche
Il Cirque Maudit, il Tacul e la Diable
Compagni di cordata
Vita da bivacco
Aiguille Blanche de Peuterey
2011 vs 2013: un'altra parete
La Brenva (foto 2011)
L'uscita al gendarme di roccia
Panorama serale
Noire et Blanche: buona notte!
Sullo Sperone
Courmayeur e Grand Pilier d'Angle
Ancora un po’ di luna
Forza Livio: guarda in che posto ti abbiam "portato"!!!!
Alba magnifica (Dente, Weisshorn, Jorasses, Combin)
Si infiamma tutto
Il sole
Doppio WOW
Arriviamo Mara
Pausa caffè
Il passaggio
Massa glaciale
La cresta percorsa. A sinistra l'uscita della variante Gussfeldt con le tracce. A destra il nostro pendio. Sotto il Col Moore.
Pertugio (Stambeck sarebbe sicuramente andato a sinistra salvo poi incrodarsi sopra nei buchi )))))
Simpatico couloir
Fish eye? WOW
Tra ghiaccio e roccia
Traversando sotto i seracchi
Traversando sotto i seracchi2
Verso il Col della Brenva
Sopra il mondo
Traverso delicato, ma in ottime condizioni
Al Col della Brenva
Di rientro dai 3MB
 _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
L'ultima modifica di Franz il Mer Lug 31, 2013 10:15 am, modificato 11 volte |
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mame
Registrato: 08/03/07 12:05 Messaggi: 665 Residenza: Dintorni di Lecco
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 11:06 am Oggetto: |
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GULP
Te se mai stracc  |
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rediquadri
Registrato: 29/08/10 09:53 Messaggi: 3001 Residenza: Vipiteno/Sterzing (BZ)
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 11:14 am Oggetto: |
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Bravissimi!
Bellissime in particolare le foto dell'alba!  _________________ "Go hard or go home" (Jake la Furia) |
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simo il 4
Registrato: 12/02/07 22:19 Messaggi: 586 Residenza: lassù tra i monti
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 11:17 am Oggetto: |
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che cazzo di via  _________________ salire e perdersi nell'immenso |
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mat69
Registrato: 24/01/08 14:18 Messaggi: 563 Residenza: GAZZA......niga
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 11:32 am Oggetto: |
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Serac a parte e couloir simpatici
ti sei solo dimenticato DEDICATA A ...........
complimenti per la costanza, si vede che di pannolini per ora ne hai cambiati gran pochi. |
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matteo81
Registrato: 28/12/10 09:23 Messaggi: 1225 Residenza: Cesano Maderno (MB)
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 11:33 am Oggetto: |
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Il famoso "Sperone", complimenti; report corposo e con un sacco di foto, tanto che me lo rileggerò meglio con calma due volte per coglierlo meglio. |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 11:48 am Oggetto: Re: Monte Bianco: la BRENVA, lo sperone |
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Franz ha scritto: |
Gaston Rebuffat così scrive parlando della salita:
Questa è un’ascensione che nell’insieme dipende non soltanto dalla tecnica, ma prima di tutto dalla maturità dell’alpinista e dal suo senso della montagna.
“Monte Bianco – Le 100 più belle ascensioni” (Zanichelli, 1974)
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E su questo non ci piove!
La dedica la tieni in serbo per qualcosa di speciale o di nuovo?
 _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 12:56 pm Oggetto: |
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mat69 ha scritto: | ti sei solo dimenticato DEDICATA A ........... |
Le dediche sono dentro di noi. Non c'è alcun bisogno di esternarle.
Mentre salivo al buio la testa era là, dalla mia piccolina.
Se devo dedicarla a qualcuno tuttavia, la dedico a Warta, anzi a Santa Warta (oggi è il suo onomastico...ma non solo oggi lo è )
mat69 ha scritto: | complimenti per la costanza, si vede che di pannolini per ora ne hai cambiati gran pochi. |
Di pannolini ne ho cambiati eccome. E' pure divertente...ma a casa (per ora) si dorme di più che alla Fourche (fortune della vita ). _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
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Orzo Bimbo
Registrato: 22/07/08 12:34 Messaggi: 1355 Residenza: Brugherio
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 1:05 pm Oggetto: |
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Ma tu sei fuori...
Hai aspettato la finestra di bello per questo allora...
Lasci che gli altri sparlino...E poi gli azzittisci con i fatti !
Grande Franz !
Ora vai in vacanze o ne hai in mente un altra ?  _________________ La felicita' c'è l'ha chi la coglie !
Per altre foto :
http://alpinline.blogspot.com/ |
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Stambek 1
Registrato: 13/01/09 21:16 Messaggi: 859
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 4:10 pm Oggetto: |
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NIENTE DI PARTICOLARE LO FATTO ANCHIO UN' PO'DI ANNI FA'
DOVEVI FARE LA MAIOR UN PO' MEGLIO...............  _________________ Stambek 1 |
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misteradamello
Registrato: 12/02/07 20:12 Messaggi: 1923 Residenza: Brescia
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 4:26 pm Oggetto: |
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Stambek 1 ha scritto: | NIENTE DI PARTICOLARE LO FATTO ANCHIO UN' PO'DI ANNI FA'
DOVEVI FARE LA MAIOR UN PO' MEGLIO...............  |
Meglio la Pera.  _________________ www.misteradamello.it |
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Stambek 1
Registrato: 13/01/09 21:16 Messaggi: 859
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 5:43 pm Oggetto: |
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misteradamello ha scritto: | Stambek 1 ha scritto: | NIENTE DI PARTICOLARE LO FATTO ANCHIO UN' PO'DI ANNI FA'
DOVEVI FARE LA MAIOR UN PO' MEGLIO...............  |
Meglio la Pera.  |
FORSE LA BANANA PER ..............  _________________ Stambek 1 |
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grigna
Registrato: 09/02/07 11:21 Messaggi: 8493 Residenza: Mariano Comense (Co)
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 8:17 pm Oggetto: |
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Franz ha scritto: | ma a casa (per ora) si dorme di più che alla Fourche (fortune della vita ). |
vorrei chiederlo a chi era dentro al bivacco con te
pausa caffè la mia preferita |
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Livio
Registrato: 11/12/12 18:33 Messaggi: 112 Residenza: Milano
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 8:32 pm Oggetto: Re: Monte Bianco: la BRENVA, lo sperone |
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Franz ha scritto: | [...] Livio che era alla sua prima esperienza nel “vero” Bianco [...] |
Come spiegavo a Mara e Franz durante il viaggio, devo dire che, pur senza conoscerne la ragione, in passato non mi sono mai sentito particolarmente attratto dal Bianco, avendogli sempre preferito altre aree, sia in Italia che all'estero. Qualche sporadico giro in zona, assolutamente senza pretese, ma niente di più.
Ma quest'anno sento che le cose sono cambiate. Ad aprile provo a familiarizzare con l'ambiente sciando in Vallée Blanche: sicuramente poca roba, ma mi accontento. Poi, soltanto lunedì scorso, il tentativo con due amici di raggiungere la vetta per la Via delle Aiguilles Grises: all'inizio tutto va per il meglio, ma al Dôme du Goûter siamo costretti al rientro perché uno dei soci stava troppo male per proseguire.
E invece, a metà settimana, quando so già che la domenica sarò in altre faccende affaccendato e sono già rassegnato ad un sabato con una sgambata mordi-e-fuggi a poca distanza dalla metropoli, un'innocente mail: "Te la sentiresti di venire allo Sperone della Brenva tra venerdì e sabato?" - "Beh, grazie davvero per l'invito, ma non saprei, devo vedere se venerdì posso prender ferie; sai, sono stato via appena lunedì... "
E nella mia testa … la Brenva, un nome quasi mitologico che mi riporta alla memoria le pagine più belle di Bonatti … E la mia risposta, quasi allo scadere del tempo utile: “Sì, va bene, ci sto. Ma sono molto emozionato…”
Che dire, l’emozione era più che motivata…
Grazie  _________________ "Tutti eravamo felici, ci rendevamo conto che stavamo abbandonando dietro di noi la confusione e le sciocchezze e compiendo la nostra unica e nobile funzione nel tempo, andare"
(J. Kerouac, "On the road") |
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Livio
Registrato: 11/12/12 18:33 Messaggi: 112 Residenza: Milano
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Inviato: Lun Lug 29, 2013 8:40 pm Oggetto: |
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grigna ha scritto: | Franz ha scritto: | ma a casa (per ora) si dorme di più che alla Fourche (fortune della vita ). |
vorrei chiederlo a chi era dentro al bivacco con te |
Si sarebbe anche potuto riposare in maniera decente per qualche ora se gli ultimi due giunti al bivacco non avessero iniziato ad aprire e chiudere la porta in continuazione _________________ "Tutti eravamo felici, ci rendevamo conto che stavamo abbandonando dietro di noi la confusione e le sciocchezze e compiendo la nostra unica e nobile funzione nel tempo, andare"
(J. Kerouac, "On the road") |
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