Cavalcando l'Ongania (integrale?)

matteo81 · Registrato: 28/12/10 09:23 Messaggi: 1225 Residenza: Cesano Maderno (MB)

Capita alle volte di partire con un'idea e, per una serie di motivi coincidenze e altro non spiegabile, ti ritrovi con uno che indossa la tua stessa maglietta mentre a quell'idea si aggiunge un qualcosina in più del previsto.

Sicuramente è stato un caso, o magari un desiderio inconscio, se poi ci si ritrova sulla bocchetta dove arriva il sentiero che risale da Moggio e da cui gradualmente si sviluppa quel primo e lungo profilo che arriva fino alle prime balze rocciose, vere e proprie, della Cresta Ongania nota ai più.

Poi, già che sei lì, vorrai mica tornare alla Lecco per seguire fedelmente la descrizione che ti descrive come arrivare all'attacco (ma che tanto hai tenuto tutto il tempo in tasca); così ti metti a risalire quel costone, un pò seguendo tracce un pò andando anche a naso, fino a quello scivolo detritico dopo il quale si trovo l'avvio dell'Ongania.

La cresta è divertente, mai impegnativa, decisamente meglio sfruttare ogni possibile variante poichè i vari tratti in conserva scocciano un pò; belli e piacevoli gli ultimi due camini da superare, prima di arrivare sui prati sommitali a poca distanza dalla madonnina di vetta dello Zucco Pesciola.

Come sempre nella conca dei Campelli tanta gente sulle molte vie in zona (ferrata compresa), ma non molto traffico sulla Ongania. Purtroppo, come spesso accade in questa zona, è intervenuto l'elicottero del soccorso su un tratto alto della ferrata al Pesciola.

La via è facile e con roccia sicura ma la presenza di molti detriti lungo lo sviluppo della cresta, impone di fare molta attenzione a non smuovere materiale sia nei trasferimenti in conserva sia nelle manovre di corda!