Tutti al…MARE: l’altra faccia del PALON

[Franz]

Palon de la Mare, 3704 m: parete NW, 600m/AD-

(Foto A.Gallo)

No, per il mare si può ancora aspettare…ma per il Palon eran troppi anni che rimandavamo. Pensata da tempo, vista più volte, in particolare scendendo dal Pasquale dopo la N, era la via ideale da percorrere sci in spalla come ci piace in questi ultimi fine stagione (per noi coincidenti con l’inizio dopo l’inverno dedicato al solo ghiaccio). Alla fine ne risulta una salita appagante per l’ambiente, ma un po’ deludente nelle difficoltà. La discesa invece sarà una delle migliori di sempre…
Saliamo al parcheggio dei Forni con Mara sabato sera tardi (io dopo il corso SGL a Milano, lei dopo il lavoro). Poche ore di sonno ci separano dalla partenza alle 3. Veloci sci in spalla giungiamo al Branca donde dopo la lunga prima parte del vallone del Rosole siam in vista del nostro pendione. Intanto schiarisce e le poche nubi che si intuivano si dileguano. Nella notte e il giorno prima ha nevicato un po’: ne beneficeremo in discesa. Saliti più che possiamo con gli sci (consigliabili i rampant), cambiamo assetto e partiamo picche-muniti. I primi 200 metri sono su neve dura, pressata e ghiaccio, ma in seguito la neve peggiora essendo caratterizzata da una fastidiosa crosta non portante che, soprattutto per me ;-(, si rivela decisamente faticosa, ma si procede. Di difficoltà non ve ne sono, il pendio ghiacciato a sinistra non è manco invitante e non ci andiam ad ingaggiare per pochi metri. Proseguiamo invece verso il sole della calotta sommitale. Da qui il panorama si apre favoloso sulla Val Martello, il Cevedale,…, la Piazzi,…il Bernina,… Velocemente, ricalzati gli sci, giungiamo sulla vetta che son le 10, appena prima dell’arrivo dei primi scialpinisti dalla normale. Ma noi siamo già pronti e non ci facciamo soffiare l’occasione di firmare per primi i pendii vergini della normale: quando ricapiterà un’occasione così sul Palon, in una giornata spaziale, di domenica, dopo una nevicata fresca? La discesa del ghiacciaio è magnifica: 4 dita di neve fresca su fondo duro, in pendii solo per noi. Giunti al bivio del canale seguiamo comunque le tracce (che qua non son coperte da neve) verso la morena per poi fiondarci sull’ultima lingua dei Forni su una neve ancora incredibilmente dura e liscia come un biliardo. Ultime curve e slalom tra i sassi (senza mai sfondare) e siamo oltre il ponte in mezzo alla valle, a 20 min dal parcheggio. Very good!

Avvicinamento in sci

Bernina e Piazzi già inondati dal sole...

Si parte

Sorpasso ;-X

Fuga ;-(

Primo sole

Ombre

Direi che siam sui 45° tondi tondi

Bel panorama sulla val di Rosole e Valfurva

Koenig Spitze

Cevedale e Rosole col pendio SW salito lo scorso anno…

Fuori dal pendio

Plateau

Il vallone che scenderemo: WOW

San Matteo con tanti puntini

Nord Cadini e in secondo piano Pisgana, Adamello, Salimmo e Calotta.

Chissà perchè si chiama Palon...

Dal GZ al Cevedale

Ambientone

E giù! (primo pezzetto leggermente ventato, ma poi…)

WOWOWOWOOOOW

Firmando

2 tracce

Relax

Vellutino

Superlativo






Compaiono delle curve vecchie


Curve doppie



Vai Mara

Ancora ottima

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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)

[calimero]

stica che condizioni !
E che ambiente !
per le prime, allora è proprio vero che esiste il culo franzaniano di cui sempre si parla sul forum..
Al secondo ci ha pensato Madre natura...
O forse anche al primo ?....?
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calimero

[rediquadri]

Spettacolare giro come al solito!
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"Go hard or go home" (Jake la Furia)

[LorenzOrobico]

Bella e gustosa e fa venire voglia di un finale di stagione Nord + SkiAlp.
Ma una discesa sempre dalla parete in sci ?
Così a vista sembra possibile cercando tra i seracchi senza incontrare pendenze eccessive.
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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
Visita il mio blog

[corvo nero]

bel giro e giornatona.. bravi

[gustav1971]

ACC che meraviglia!
Mi stan prudendo gli sci a vedere queste foto e questo ambiente!
Devo cominciare a bazzicare la zona...
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Marco

[furbo]

chissà che pensieri son venuti a quelli che salivano tracciando quando vi han visti scendere nei pendii immacolati
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La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile

[FREEZER]

che schifo di posti per fortuna non so sciare!!!!.....

[Fedora]

Sempre a trovare bellissime varianti ai più sconosciute, anche su montagne... straconosciute! Bravi Franz & co.!

[fabiomaz]

Franzone, io trovo che ci sia un evoluzione nette tue foto impressionante.
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"TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota

[Franz]

[Millo]

Che montagna spettacolare! Bella gita e belle foto!

[Franz]

Confronto 2010 - 2009
(si vedono i punti dove i seracchi hanno cambiato aspetto)
Le due foto son fatte entrambe dal Pasquale, entrambe alle 9:30, entrambe dopo la salita della Nord (timing!)


Archivi SGL
http://www.servizioglaciologicolombardo.it/archivio_fotografico/archivio_storico/ortles/ortles_ghiacciaio.asp?nome=Col+de+la+Mare+I
http://www.servizioglaciologicolombardo.it/archivio_fotografico/archivio_storico/ortles/ortles_ghiacciaio.asp?nome=Col+del+la+Mare+II

Anche se innevato, il confronto con questa del 1998 è paurosa...soprattutto per il Col de la Mare II


Una volta aveva un seracco pensile...ora è "innocuo" e pure la salita decisamente meno pericolosa
http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=4&id=2356

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SAN MATTEO
Inoltre, per chi me l'ha chiesto, confronto seracco San Matteo
2009 (fatta dal Pasquale a maggio, con l'itinerario della nostra salita del 2010 alla Nord) e 2013.



Confronto con gli anni precedenti ad opera di SGL



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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)

[Fabrizio Righetti]

Franz,
Belle foto di comparazione.
La parete NE del San Matteo ha subito cambiamenti veramente drastici.
Fabrizio