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Cima del Desenigo: sfidante e maestra
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Autore Messaggio
Vezz



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MessaggioInviato: Lun Nov 19, 2012 7:41 pm    Oggetto: Cima del Desenigo: sfidante e maestra Rispondi citando

Scusate ma non ce la faccio a non scrivere. Eppure sarebbe più facile tenersi tutto per sè.

Sabato eravamo alla cima del Desenigo, 2845, a nord di Morbegno.
Gran bella montagna, pochissimo frequentata, con un panorama da favola. Il solo pensiero di avvicinarla mette addosso stanchezza. Salirlo ora, a metà novembre, con la neve e le giornate corte sarebbe una piccola sfida personale.

A provarci siamo in tre: io, il mio amico Andrea e il suo cane Sandy. Saliamo nel decisamente brutto bosco fino alle case di Pesc. Non possiam permetterci di attardarci a far foto o quant'altro. E allora su dritti per la baita Culino e l'omonimo passo. Dai 2200 m inizia la neve, nonostante il caldo non si sfonda più di tanto. Fatichiamo ma procediamo più speditamente del previsto. Certo con i ramponi avremmo fatto meno fatica, ma abbiamo optato per le ciaspole e comunque non si scivola poi tanto.
Il corno del Culino, che prima ci sovrastava, è ora sotto di noi, appuntito. Il socio accusa i primi sintomi di stanchezza, nemmeno io sono freschissimo ma ho buone sensazioni. E' una cima a cui tengo e dover ripercorrere tutta questa strada per un nuovo tentativo sarebbe un vero peccato.
La neve ha un'ottima consistenza e scalinando, passo dopo passo, arriviamo al valico. Il presentimento si fa realtà: non è quello giusto a 1630 m, ma è ben più alto. Va comunque bene se non meglio, perchè, pur perdendo qualche metro di quota, ci permette di avvicinare la cresta di salita alla cima: quella SW che dà sulla val dei Ratti.
Inforchiamo le ciaspole. Quelle sì le abbiamo portate, temendo di sprofondare abbondantemente sul lato nord-ovest. Ci accorgiamo quasi subito però che non solo non saranno fondamentali, ma forse addirittura dannose. La neve è infatti marmorea: una spessa crosta ricopre un fondo meno compatto. Il cane non vuole saperne di avanzare. Le zampe scivolano, come dargli torto.

Andrea, già provato dalla lunga salita, decide di fermarsi e fargli compagnia. Mi lasciano andare. Che fare? Non che abbia dubbi. Mi spiace trovarmi ancora una volta da solo, ma tant'è. Procedo. Puntando i talloni compio il traverso ed il breve canalino che mi separano dalla cresta. Usando le mani avanzo con cautela. Butto un occhio alla val dei Ratti, all'aguzzo Sasso Manduino, al Ligoncio. Ancora qualche risalto.. compare il Badile! La montagna che nel bene e nel male mi ha segnato. Con il cuore in tumulto affretto l'andatura. Meno tre passi alla cima: uno, due... perdo momentaneamente l'equilibrio, rischio di cadere, tre. Sono in vetta! Il cuore batte, ha tanti motivi per farlo.

Per il panorama, per il fatto di essere da solo su una cima in posizione invidiabile. In condizioni invernali. Poi per il mezzo passo falso. Poi per tutte le volte che ho pensato di essere qui, per Andrea che mi aspetta al passo, per qualcosa che d'indefinito ho dentro.

Scatto foto: quando mi ricapiterà di essere al cospetto di Badile, Disgrazia, Ligoncio, Cengalo, Cime del Calvo, Sasso Manduino, Orobie tutte? I ricordi si intrecciano con i sogni. Le certezze con le paure.
Mi concedo uno spuntino e un minuto per tacere.

Intraprendo la discesa. Picchio i talloni caricandoli solo una volta che abbiano trovato neve sicura. Mi calo per gli esposti saltini, tengo saldi i roccioni affioranti. Cercando di evitare, per quanto possibile, i tratti più ripidi e duri, raggiungo Andrea e Sandy.
Una volta calatici giù per il pendio del passo del Culino troveremo le nostre tracce di salita. Sandy proprio non vuole sapere di scendere, Andrea impiegherà parecchio tempo per metterle il guinzaglio. "Mannaggia a lei!" penso tra me e me.
Come Andrea fa per scendere, ritorna sui suoi passi: "troppo dura la neve, è quasi ghiaccio".
"Che sarà mai" penso io. Non sarà molto diversa da quella che ho attraversato qua sopra. E con ostentata presunzione mi accingo a scendere senza bacchette, con la fotocamera ancora in mano. Due passi e sono a terra. Cerco di frenare con i piedi: sembro fermarmi. Falso allarme, in men che non si dica sto scivolando pancia a terra di faccia. Alzo lo sguardo: sono in perfetta linea con un sasso 30 metri più sotto. Non posso far altro che andargli addosso. Fortunatamente affiorava solo di 10-15 cm e ho avuto la prontezza di riflessi di accucciarmici sopra. Sento il volto bruciare, il labbro anestetizzato, poco altro. Faccio un cenno ad Andrea. Lo tranquillizzo.

Me la sono cavata con qualche graffio e qualche escoriazione. Epperò me la sono meritata.



La sera, mentre guardavo i vari report sul forum, un leggero senso d'ansia mi è montato addosso. La tragedia del Tre Signori mi ha dato il colpo di grazia.
La prudenza non è mai troppa. L'avrò imparato?

Rinnovo gli auguri di pronta guarigione al Nano e innalzo una preghiera per Pinuccio ed il suo cane.
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grigna



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MessaggioInviato: Lun Nov 19, 2012 8:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Le condizioni di questi giorni ricordano quelle di qualche anno fa poco prima di Natale quando in un solo giorno morirono 5 o 6 persone.
Anche se per pochi metri, mai esitare a mettere i ramponi!
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lupin-3



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MessaggioInviato: Lun Nov 19, 2012 9:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

grigna ha scritto:
Le condizioni di questi giorni ricordano quelle di qualche anno fa poco prima di Natale quando in un solo giorno morirono 5 o 6 persone.
Anche se per pochi metri, mai esitare a mettere i ramponi!


Vero Exclamation
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Vezz



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MessaggioInviato: Lun Nov 19, 2012 9:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

grigna ha scritto:
Le condizioni di questi giorni ricordano quelle di qualche anno fa poco prima di Natale quando in un solo giorno morirono 5 o 6 persone.



Ah sì ricordo. Dicembre 2009.
Allora però ero andato al difficilissimo monte Golla.

grigna ha scritto:
Anche se per pochi metri, mai esitare a mettere i ramponi!


metterli... nello zaino.
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silvrin



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MessaggioInviato: Lun Nov 19, 2012 10:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

Credo che il tuo piccolo incidente sia dovuto soprattutto alla stanchezza che, oltre ai riflessi, annebbia un poco il raziocinio.
Tutto è finito senza conseguenze particolari e va bene così ... tanto, quando vogliono capitare, capitano, anche per molto ma molto meno e pure sul bello.
Un mesetto fa, sul sentiero (confermo: SENTIERO) dell'Alben e per una stupidissima disattenzione, per qualche frazione di secondo ho visto "la morte in faccia", sperimentando per la prima volta quanto l'espressione sia efficace ...
Secondo me Grigna si riferisce a una domenica di circa una decina d'anni fa, quando, in poche ore, ci furono 4 morti sull'Arera e altri su Grigna/Resegone, a causa di una neve induritasi come il marmo.
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matteo81



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MessaggioInviato: Mar Nov 20, 2012 9:29 am    Oggetto: Rispondi citando

grigna ha scritto:
Le condizioni di questi giorni ricordano quelle di qualche anno fa poco prima di Natale quando in un solo giorno morirono 5 o 6 persone.
Anche se per pochi metri, mai esitare a mettere i ramponi!


Quoto!! Più si ha esperienza più si subisce, perchè si trascurano queste piccole cose.
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matteo81



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MessaggioInviato: Mar Nov 20, 2012 9:33 am    Oggetto: Rispondi citando

Si ma cazzo Vezz dovrai mica comprare un'altra TZ10? ... mi sa che adesso verranno tutti ad offrirtene una (vuoi comprare la mia Nikon? Laughing ) ... la prossima prendi un paracarro che è meglio Wink
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claus_



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MessaggioInviato: Mar Nov 20, 2012 9:54 am    Oggetto: Rispondi citando

grigna ha scritto:

Anche se per pochi metri, mai esitare a mettere i ramponi!


ciò presuppone la loro presenza nello zaino
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matteo81



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Residenza: Cesano Maderno (MB)

MessaggioInviato: Mar Nov 20, 2012 10:02 am    Oggetto: Rispondi citando

claus_ ha scritto:
grigna ha scritto:

Anche se per pochi metri, mai esitare a mettere i ramponi!


ciò presuppone la loro presenza nello zaino


ciò conferma l'abitudine di metterli sempre nello zaino (cervello ramponi gambe)

... tranne per il Vezz, ho sentito che la Panasonic rimetterà in produzione un'edizione limitata della TZ10 col suo nome Wink
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Nibi



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MessaggioInviato: Mar Nov 20, 2012 11:42 am    Oggetto: Rispondi citando

17 dicembre 2000

10 morti in un giorno solo sulle prealpi...
http://www.repubblica.it/online/cronaca/lecco/lecco/lecco.html

Sad
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"io la Val Toate la giro come il Papa la Cappella Sistina" L.Bono, 15 gen 2012
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Vezz



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MessaggioInviato: Mar Nov 20, 2012 5:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Scusate ho frainteso, non sono così escurisionisticamente vecchio da sapere cosa successe nel 2000.

Questione ramponi: mea culpa.

Questione fotocamera: non potevo permettermi di romperne un'altra. L'ho tenuta salda in mano ed è andata bene.
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claus_



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MessaggioInviato: Mar Nov 20, 2012 6:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

matteo81 ha scritto:

ciò conferma l'abitudine di metterli sempre nello zaino (cervello ramponi gambe)


non serve a niente avere i ramponi sempre dietro, e ancor meno serve pontificare con le gambe sotto al tavolo

si impara anche dall'esperienza, buona o cattiva. a volte non basta nemmeno quella.

io son stato miracolato in un caso simile, mi sono fermato per miracolo prima di un salto verticale di qualche centinaio di metri. avevo esperienza, non ero stanco, avevo nello zaino picche ramponi, 10 viti e tutti i cazzi. sono cose che possono capitare
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grigna



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MessaggioInviato: Mar Nov 20, 2012 6:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

claus_ ha scritto:
matteo81 ha scritto:

ciò conferma l'abitudine di metterli sempre nello zaino (cervello ramponi gambe)


non serve a niente avere i ramponi sempre dietro, e ancor meno serve pontificare con le gambe sotto al tavolo

si impara anche dall'esperienza, buona o cattiva. a volte non basta nemmeno quella.

io son stato miracolato in un caso simile, mi sono fermato per miracolo prima di un salto verticale di qualche centinaio di metri. avevo esperienza, non ero stanco, avevo nello zaino picche ramponi, 10 viti e tutti i cazzi. sono cose che possono capitare


i ramponi sempre nello zaino non servono ma si presume che dopo una sciroccata di 3 giorni fino a 2600 metri e un successivo abbassamento termico la neve diventa marmorea.quindi chi programma una salita a quasi 3000 metri e non mette i ramponi nello zaino vuol dire che non valuta bene da casa ciò che lo aspetta.
poi io sono sicuramente cagasotto che alla minima difficoltà non esito a mettere i ramponi ma me ne frego, anzi, i fatti di questi giorni non fanno altro che aumentare in me la prudenza nell'andare in giro.
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sacrifiCarlo



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MessaggioInviato: Mar Nov 20, 2012 6:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

penso che ogni montanaro che si rispetti possa avere nel curriculum un pericolo potenzialmente fatale, per disattenzione, sottovalutazione delle difficoltà, manovre errate, ecc. siamo sempre pur sempre uomini, e anche in montagna rimaniamo fallaci. nonostante tutte le precauzioni, il Fato (figlio del Caos e della Notte mica per niente) agisce, e decide chi portarsi via, chi punire e chi lasciare sulla terra. non ci si può opporre. un sasso può tagliare una corda nuova di pacca e uccidere il fortissimo scalatore, un bagnante in ciabatte può sivolare cento metri in un canalone ghiacciato e non farsi niente. non sto dicendo di sbattersene della sicurezza, comunque necessaria per abbattere le probabilità matematiche, ma è la dea tyche che decide il finale della storia. ergo, le lezioni, in questi casi, lasciano sempre il tempo che trovano, le avventure sono cimeli da esibire e da ricordare come parti della vita.

non parlo a sproposito, ho avuto esperienza molto simili. la vicenda di nano e pinuccio mi ha fatto accaponare la pelle, pensando che solo due anni fa partivo in un toboga ghiacciato e in modo completamente inerte mi fermavo dopo molte decine di metri...riportando non più di qualche graffio.
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MessaggioInviato: Mar Nov 20, 2012 7:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

primo Exclamation ,grazie a dio è andato tutto bene Rolling Eyes e poi è"intelligente" da parte tua condividere con noi la tua esperienza o meglio il tuo errore Wink di modo che tutti possano riflettere e magari evitare brutti scherzi, io personalmente ho avuto un'esperienza(errore ) simile all'imbocco del tua al redorta qualche anno fà(15) quando un mio amico si tranciò tibia e perone rotolando nel canale con le becche in mano ,per correre al coca a chiamare i soccorsi non misi appunto i ramponi (che avevo tolto per scavare una piazzola a gigi) e in men che non si dica mi ritrovai praticamente al lago di coca Evil or Very Mad :roll:va bè dai le ndacia bè, ma forse è meglio che fai piu foto in notturna Laughing Laughing


p.s. quel 17 dicembre2000 ricordo che scesi il passo d'aviasco a 4 ZAMPE Shocked con picozza e ramponi ...il passo d'aviasco Exclamation Shocked Shocked
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