Precedente :: Successivo |
Autore |
Messaggio |
Vezz
Registrato: 23/11/08 22:05 Messaggi: 2159 Residenza: Segrate (MI) - 115 m s.l.m.
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 12:02 pm Oggetto: Pizzo Coca per il Dente e la cresta d'Arigna. Senza tregua |
|
|
Sono le 5.30 quando parcheggio l’auto al punto prefissato di Ponte Nossa. Due loschi figuri mi attendono. Uno è Fabio (Ares), nostra vecchia conoscenza (v. cime di Valsanguigno) con il quale avevo preso accordi. L’altro è... Paolo. E sia chiaro che non lo immaginavo. La tentazione di rimettermi al volante e tornare a casuccia è forte. Lui infatti, è un bravissimo ragazzo, ma ha il piccolo difetto di essere un giovane skyrunner semiprofessionista. In coppia con Fabio forma un instancabile duo orobico pronto a scorrazzare (di corsa) in lungo e in largo su qualsiasi terreno. Essere il terzo vuol dire soffrire dal primo all’ultimo passo, specialmente se in programma c’è la non facile salita ai 3050 metri del pizzo Coca, passando per il Dente e le cime d’Arigna. Io, che, seppure a scatola chiusa, ho voluto la bicicletta, adesso pedalo.
Peccato che la bici sia solo metaforica perché mi servirebbe assai per star dietro ai due indemoniati sull'erto sentiero per il rifugio Coca. Nonostante tutto gli sono alle calcagna, ed anzi approfitto di una loro breve pausa per prendere un lievissimo vantaggio, mossa decisiva che mi consentirà di fare l’andatura per la restante metà di salita al rifugio. Rifugio che raggiungiamo nel sorprendente tempo di 1 ora e 5 minuti, ridicolo se rapportato ai 41 di personale di Paolo, rilevante se si considerassero gli oltre 900 metri di dislivello superati. Mentre sul pizzo Porola si concentrano i primi raggi di sole, noi procediamo ad ampie falcate verso la conca dei Giganti, laddove è sito l’ora più che mai placido lago di Coca. La visione dell’omonimo passo è spietata e allo stesso tempo sconfortante: 600 metri buoni di dislivello ci separano da esso, tutti da compiere tra gli scuri sfasciumi che da migliaia di anni a questa parte sono rotolati giù dalle pareti dei tremila orobici i quali, a giudicare dalla quantità di sassi, un tempo dovevano essere alti almeno quanto il monte Bianco.
In ritardo rispetto ai soci (non potevo esimermi da qualche scatto al lago), posso alfine affacciarmi dal valico ad osservare il pizzo di Scotes e la famigerata, e si mormora agonizzante, vedretta del Lupo. Nello spostarsi verso punta Isabella, le vedute si fanno ancora più suggestive: si regolarizzano i profili di Scais e Redorta; compare, slanciata e scurissima, la sagoma del Dente di Coca.
La attacchiamo con decisione. I primi metri servono per prendere confidenza; sui successivi, con l’aumentare delle pendenze, occorre prestare attenzione e, se possibile, evitare di voltarsi. L’arrampicata si svolge tuttavia sempre su roccia ottima e ben appigliata. Sull’esile vetta, insieme a grossi massi pericolanti, una vecchia croce sta a ricordare che anche questo picco ha una sua dignità. La soddisfazione per aver toccato la cima va di pari passo alla smania di appoggiare le proprie chiappe in un luogo meno scosceso. Per la discesa sono allestite due calate su spuntoni, la solidità dei quali noi preferiamo non testare: trattenendo il fiato, disarrampichiamo per una a dir poco esposta paretina gradinata, precipite sulla vedretta di Marovin. Un ciuffo di capelli bianchi ad ogni passo, un sussulto per ciascun sasso che fila giù preda dell'ingorda forza di gravità, una preghiera per ogni appiglio afferrato.
Le cime d’Arigna sono due elevazioni del crinale, raggiungibili alternando passaggi in cresta ad altri sul tormentato versante bergamasco. Minacciose se scorte da ovest, hanno un aspetto quasi bonario se osservate dal versante opposto. Dalla sommità è notevole il colpo d’occhio sui canali che solcano i fianchi del Redorta. Il tratto successivo scorre via liscio anche se una più che comprensibile stanchezza provi ad affiorare. Per raggiungere i 3050 metri del Coca rimane ora da scalare un ulteriore rilievo, per poi affidarsi alle suole degli scarponi su una adrenalinica placca e risalire per camini e risalti l’elevazione finale.
Sul re delle Orobie si parla in dialetto. Se abiti in territorio bergamasco, sarà come varcare la porta di casa: potrai incontrare vecchie conoscenze, fare nuove amicizie, indicare una cima, confrontarti su questo o quel percorso. Se invece, come me, sei milanese, potrai sentirti ospite nella dimora altrui oppure lasciarti andare a contemplare quello che, lo si voglia o no, è uno dei più bei panorami delle montagne lombarde: la conca dei Giganti da una parte, la val Morta e l’invaso del Barbellino dall’altra; sullo sfondo una moltitudine di alpi retiche.
Il tratto di discesa che sta tra la vetta e la bocchetta dei Camosci lo ricordavo più lungo. Al contrario, molto più breve mi sembrava il sentiero fino al lago di Coca. La fitta che ripetutamente sento al ginocchio destro è invece decisamente nuova. La sensazione che si ha nel camminare sotto la pioggia, quella no: la ricordo bene seppur non abbia ancora capito se mi piaccia o se la detesti.
Il rifugio è risvegliato dal primo sole
E anche la restante vallata si appresta ad esserlo
L'invitante cuspide del pizzo Porola (ma non son certo sia quella a destra)
Il passo Coca è lassù
Simmetrie al lago
Il passo è raggiunto, sono le 8.30
Il Dente di Coca si mostra minaccioso
Ambientone orobico
Scais, torrione Curò e fetta di Polenta
Sferriamo l'attacco al Dente
Il panorama è sempre, nel suo piccolo, maestoso (si vede chiaramente che Ares sta correndo)
Sull'esile picco
Incomincia la delicata discesa
L'esposizione? Giudicate voi..
Il Dente è ora alle nostre spalle, le difficoltà maggiori sono superate
Il regno dei canali
Laggiù il lago
Una, udite udite, pausa sulla cima d'Arigna
Si prosegue per cenge
La parte più camminabile della cresta
Dalla cima il bacino del Barbellino
La Valmorta
Anche il Diavolo di Tenda vuol essere della partita
E un'occhiata all'immancabile Disgrazia
Rieccomi
 _________________ Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.
Qualche mia foto
L'ultima modifica di Vezz il Mar Ago 28, 2012 12:40 pm, modificato 5 volte |
|
Top |
|
 |
fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 12:09 pm Oggetto: Re: Pizzo Coca per il Dente e la cresta d'Arigna. Senza treg |
|
|
Vezz ha scritto: | [i] Rifugio che raggiungiamo nel sorprendente tempo di 1 ora e 5 minuti, ridicolo se rapportato ai 41 di personale di Paolo,
Il panorama è sempre, nel suo piccolo, maestoso (si vede chiaramente che Ares sta correndo)
|
Tempi normali eh Fabietto?
Mavafanculo va!
Bravo Vezz!
Sono molto impressionato.
Ovviamente per essere statoi dietro a quei due (e pure davanti): ci mancava solo Njiek e poi sarebbe stato un girone infernale. _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
|
Top |
|
 |
Peggy
Registrato: 11/11/08 12:41 Messaggi: 1148 Residenza: Cologno al Serio-BG-
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 12:54 pm Oggetto: |
|
|
ricordo anche io lo scorso anno di aver tenuto un tempo di poco superiore all'ora con loro 2 più njek sulla salita al Rifugio,
devono in qualche modo darti quel qualcosa in più su queste salite
E sia chiaro, non sono tempi "normali"
Complimenti per la traversata  |
|
Top |
|
 |
Vezz
Registrato: 23/11/08 22:05 Messaggi: 2159 Residenza: Segrate (MI) - 115 m s.l.m.
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 1:06 pm Oggetto: |
|
|
Come vado a ripetere da un po'.. l'asticella in terra bergamasca si sta alzando.
Quello che una volta era considerato alpinistico, seppur facile, ora è dato escursionistico.
Non so se sia solo una mia percezione frutto di piccoli miglioramenti personali, e a che conseguenze questo possa portare, però non definirei la cosa "normale". Stesso discorso per i tempi.
E Ares, nel suo piccolo, temo che c'entri qualcosa.
Affinchè non si creino malintesi, sottolineo che in discesa li ho lasciati andare: non li ho visti più fino al rifugio.  _________________ Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.
Qualche mia foto |
|
Top |
|
 |
Ares88
Registrato: 13/02/07 23:34 Messaggi: 1793 Residenza: Verdello (bg)
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 1:08 pm Oggetto: |
|
|
belle davvero! quella coi profili poi
è sempre una gita di soddisfazione l'arigna _________________ ----la vera gioia � austera |
|
Top |
|
 |
Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 1:21 pm Oggetto: Re: Pizzo Coca per il Dente e la cresta d'Arigna. Senza treg |
|
|
fabiomaz ha scritto: | Vezz ha scritto: | [i] Rifugio che raggiungiamo nel sorprendente tempo di 1 ora e 5 minuti, ridicolo se rapportato ai 41 di personale di Paolo,
Il panorama è sempre, nel suo piccolo, maestoso (si vede chiaramente che Ares sta correndo)
|
Tempi normali eh Fabietto?
Mavafanculo va!
Bravo Vezz!
Sono molto impressionato.
Ovviamente per essere statoi dietro a quei due (e pure davanti): ci mancava solo Njiek e poi sarebbe stato un girone infernale. |
Splendida...
Perlustrazione per invernale...
Secondo me sono sprecati su quei terreni...
Se solo si spostassero più ad ovest  _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
|
Top |
|
 |
Vezz
Registrato: 23/11/08 22:05 Messaggi: 2159 Residenza: Segrate (MI) - 115 m s.l.m.
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 1:44 pm Oggetto: |
|
|
Già han cominciato a calcare le Retiche..
Si sposteranno, si sposteranno (qualcuno molto a breve se non erro, e che ovest). _________________ Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.
Qualche mia foto |
|
Top |
|
 |
Ares88
Registrato: 13/02/07 23:34 Messaggi: 1793 Residenza: Verdello (bg)
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 1:57 pm Oggetto: |
|
|
Vezz ha scritto: | Già han cominciato a calcare le Retiche..
Si sposteranno, si sposteranno (qualcuno molto a breve se non erro, e che ovest). |
non solo lui........ ......... ........
comunque visto l'andazzo che sembra prender la stagione...ho seri dubbi! _________________ ----la vera gioia � austera |
|
Top |
|
 |
calimero
Registrato: 06/10/09 15:27 Messaggi: 1246 Residenza: colle brianza
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 3:49 pm Oggetto: |
|
|
cavolo, tu ed Ares siete anche agghindati allo stesso modo ( maglietta e casco ).
Intercambiabili, come il Big Jim..
Sei quasi nell'esosfera Orobica, ormai.....  _________________ calimero |
|
Top |
|
 |
fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 3:54 pm Oggetto: |
|
|
Vezz ha scritto: | Come vado a ripetere da un po'.. l'asticella in terra bergamasca si sta alzando...
|
...totalmente d'accordo con te e totalmente contrario alla tendenza.
Quando Ares ha messo come escursionistica la salita della ex nord della cima di Rosso (lo sfasciume dove c'era la Bonaccossa e la cresta che altri, mica scarsi, hanno definito pericolosa, sono rimasto parecchio perplesso. _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
|
Top |
|
 |
Nibi
Registrato: 16/02/07 04:14 Messaggi: 809 Residenza: Morbegno (SO)
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 6:07 pm Oggetto: Re: Pizzo Coca per il Dente e la cresta d'Arigna. Senza treg |
|
|
cioè, fatemi capire, avete fatto tutta la traversata senza usare la corda? disarrampicando dal Dente?
però!! congratulazioni
Ares, quando vado a fare i rilievi al Lupo a settembre voglio che vieni su al Corti a dormire ed il giorno dopo mi porti (senza corda) al Porola o al Dente (magari CON la corda)
Vezz ti chiederò qualche foto del Ghiacciaio del Lupo (soprattutto se ne hai una dal Passo di Coca), che, ti confermo, è tremendamente agonizzante, così come tutti gli altri
p.s. ma com'è sta storia che le vette hanno bisogno di una croce per avere dignità? brutta caduta di stile
p.p.s. ssstttttt,riguarda un attimo la postproduzione che si vedono aloni enormi sui bordi ad alto contrasto, non è da te  _________________ "io la Val Toate la giro come il Papa la Cappella Sistina" L.Bono, 15 gen 2012 |
|
Top |
|
 |
grigna
Registrato: 09/02/07 11:21 Messaggi: 8493 Residenza: Mariano Comense (Co)
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 6:24 pm Oggetto: |
|
|
che postacci infami  |
|
Top |
|
 |
Ares88
Registrato: 13/02/07 23:34 Messaggi: 1793 Residenza: Verdello (bg)
|
Inviato: Mar Ago 28, 2012 11:27 pm Oggetto: Re: Pizzo Coca per il Dente e la cresta d'Arigna. Senza treg |
|
|
Nibi ha scritto: | cioè, fatemi capire, avete fatto tutta la traversata senza usare la corda? disarrampicando dal Dente?
però!! congratulazioni
|
bah sono io che travio tutti...piuttosto che appendermi a ronchioni marci con una corda...preferisco affidarmi alle mie mani e ai miei piedi....mi fido molto di più delle mie forze.
comunque non esageriamo...la cresta di Arigna è facile ma pur sempre una salita che in certi punti richiede attenzione, come tante altre simili. Soprattutto per la roccia. La discesa del Dente in particolare...su questo non ci sono dubbi
 _________________ ----la vera gioia � austera |
|
Top |
|
 |
LorenzOrobico
Registrato: 08/02/07 23:23 Messaggi: 9209 Residenza: Trescùr (BG)
|
Inviato: Mer Ago 29, 2012 12:01 am Oggetto: |
|
|
Bel girone di quadricipiti. Comunque non c'è niente da fare, la superiorità della scarpa da trail verde fastidio è innegabile... _________________ Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
Visita il mio blog |
|
Top |
|
 |
Ares88
Registrato: 13/02/07 23:34 Messaggi: 1793 Residenza: Verdello (bg)
|
Inviato: Mer Ago 29, 2012 9:42 am Oggetto: |
|
|
LorenzOrobico ha scritto: | Bel girone di quadricipiti. Comunque non c'è niente da fare, la superiorità della scarpa da trail verde fastidio è innegabile... |
sai che io mi trovo molto meglio con le salomon...  _________________ ----la vera gioia � austera |
|
Top |
|
 |
|
|
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi
|
|