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Farno e cime di Valsanguigno. Praticamente di corsa

 
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Autore Messaggio
Vezz



Registrato: 23/11/08 22:05
Messaggi: 2159
Residenza: Segrate (MI) - 115 m s.l.m.

MessaggioInviato: Lun Ago 27, 2012 10:06 am    Oggetto: Farno e cime di Valsanguigno. Praticamente di corsa Rispondi citando

Martedì 14 agosto 2012

Quest’oggi il ridente paesino di Carona ha un ospite d’eccezione: nientepopodimeno che Ares l’enciclopedico. Insieme al sommo conoscitore orobico, ci dirigeremo verso il monte Farno, lo saliremo, cavalcheremo il crinale che prosegue nelle cime di Valsanguigno, per toccare infine la sommità del monte Pradella. Giro che permetterà al mio compare di portare a casa i 2000 metri di dislivello sindacali e di calcare la forse unica, dico io, montagna bergamasca mai salita prima d’ora. Per quanto riguarda me invece: avrò la possibilità di osservare i dintorni dei Laghi Gemelli da una prospettiva nuova e, perché no?, aggiungere tre nuovi picchi alla mia “collezione” orobica.

Non faccio in tempo a stringere la mano di Fabio e a scrutare il cielo, coperto fin di prima mattina, che lui è già alle prese con il noto ripido sentiero che sale tra quello che forse ancora per poco è un fitto bosco (ci sono i primi segni di disboscamento in atto). Per chiunque questa sarebbe la parte più noiosa dell’escursione, per Fabio è una divertente e allenante rampa di lancio. Trattengo le lamentele e mi porto alle sue calcagna. Mi ha fregato: al solito completino da skyrunner di dubbio gusto, il socio ha aggiunto un corredo di bastoncini con i quali si dà decise spinte in avanti. Io, forzatamente dotato di scarponi e memore delle esperienze passate, ho volutamente lasciato a casa le appendici di spinta. Mal me ne incolse; farò affidamento unicamente sulle mie gambe. Ridendo e scherzando (lui), correndo e ansimando, giungiamo al rifugio Laghi Gemelli nel tempo quasi record di 1.20 h. E via verso il Farno.

Una salamandra alpina! Mai viste qui. Dev’essere la Provvidenza che la manda. O qualcuno che tiene alla mia salute: 120 battiti al minuto cominciavano ad essere troppi. Estraggo la macchina fotografica e, fingendo di non riuscire a mettere a fuoco, guadagno altri preziosi secondi di pausa. Prendiamo di petto il versante occidentale del Farno: la sua ripida costa erbosa ci fa sudare più del dovuto. Sulla cima un autoscatto con la stessa maglietta verde fastidio. Gemelli? Sicuramente non di polmoni.

Mentre lui reintegra i sali a suon di banane, io investo la manciata di secondi in foto, scrutando l’orizzonte, le cime intorno e il cielo ora azzurro. Inizia la cavalcata di cresta alla volta delle cime di Valsanguigno che, da qui, mostrano un profilo aguzzo. E quindi invitante. Scavalchiamo una prima elevazione per poi salire, con decisione, il roccioso corno della cima occidentale, divertendoci su una paretina e sulla discretamente esposta crestina. Sarà l’unico tratto pepato dell’itinerario. La discesa verso est è infatti piuttosto agevole, così come la risalita alla maggiore delle due cime, già completamente immersa in nuvole piuttosto dense. Abbandonata l’idea di proseguire verso il Pradella, viriamo a sinistra per una buffa conca di colorato pietrame in direzione del d’Aviasco. Lo raggiungiamo che non sono ancora scoccate le undici.

Alternando tratti a passo veloce ad altri decisamente di corsa, costeggiamo il lago Colombo e, con l’unico scopo di allungare il giro, riattraveriamo la diga dei Laghi Gemelli fin nuovamente al rifugio.La discesa avviene, nemmeno a dirlo, a ritmo forsennato. Almeno finché i miei piedi lo consentono. Incrociamo allegre famigliole che salgono con tutta calma. Noi invece arriviamo al paese in anticipo sull’ora di pranzo. Cosa impensata, seppur, per una volta, apprezzabile.



Alcune foto, scure e con postproduzione da rivedere causa monitor di altro pc:


La giornata incomincia grigia


Ci lasciamo alle spalle il lago Marcio


E in un battibaleno siamo ai laghi Gemelli


Una rara salamandra alpina


Sul pratone per il Farno


Il castello di Sardegnana


Quasi gemelli (uh signur)


Monte Corte, spigolo nord. Sul quale mi dicono corra una via del Calegari


Verso le due cime di Valsanguigno


In discesa dal Farno


Il tempo volge nuovamente al brutto, ma le cime sono ad un passo


Sul tratto pi� verticale


Restauro dell'ometto di vetta


Mi sa che il Pradella me lo terr� per un altra volta


Pietraia colorata


Di ritorno al rifugio


Ci concediamo una visita alla chiesetta
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Peggy



Registrato: 11/11/08 12:41
Messaggi: 1148
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MessaggioInviato: Lun Ago 27, 2012 7:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Girata proprio in lungo ed in largo Carona durante queste ferie... Laughing
Certo che Ares sempre di corsa, meno male che quest'anno non sono ancora andato in montagna con lui Laughing
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calimero



Registrato: 06/10/09 15:27
Messaggi: 1246
Residenza: colle brianza

MessaggioInviato: Mar Ago 28, 2012 9:53 am    Oggetto: Rispondi citando

va bene che sei in forma , va bene che hai voglia di imprese, ma stare dietro all'Ares 88 non ti sembra un pò troppo ?
Non esagerare..... Wink
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calimero
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