PIZZO SCALINO

[gino78]

Ci sono montagne che diventano delle classiche che ci piace ripercorrere possibilmente ogni anno per riassaporarle nel loro impercettibile mutare rispetto al nostro inevitabile divenire. Il Pizzo Scalino è una di queste. Compare maestoso appena si sbuca all’alpe Campascio, ancora scuro nell’ombra, silenzioso e vigile tanto che non ci perderà mai più di vista mentre lo aggireremo. Il tratto fino al rifugio Ca’ Runcash ci serve per scaldarci un po’ per poi proseguire sulle ondulazione del piano di Campagneda fino all’attacco del deciso pendio per il Cornetto. Ramponi ai piedi affrontiamo la risalita di questi 400 metri di dislivello che ci depositano al Cornetto accolti dal sole e dalla visione fantastica dello Scalino che si staglia nel cielo come lama di pugnale o pinna di un enorme squalo. Aspetto Roby in contemplazione e quando arriva ci togliamo i ramponi per calzare le ciaspole e proseguire. Prima si sale in dolce pendenza sulla destra e poi ecco il ripido strappo a zig zag per accedere al plateau del ghiacciaio e anche qui lo scenario è da ricordo indelebile. Non possiamo che ringraziare gambe , cuore e polmoni che ci permettono di raggiungere e di godere tale bellezza. Alle nostre spalle il gruppo del Bernina si mostra e poi si lascia pigramente avvolgere da scialli di nubi, mentre noi avanziamo verso la parte sommitale del circo glaciale. Deposito ciaspole, ramponi e piccozza e via lungo il ripido tratto che ci fa sbucare in cresta: l’ultima nevicata ha sistemato meglio le roccette rispetto a quanto letto in reports passati, ma si superano comunque dei tratti di misto per giungere in cima. Qui spazio alla gioia e soddisfazione: peccato soltanto per una progressivo offuscamento del cielo. Anche oggi siamo gli unici con le ciaspole, ma anche noi ci divertiamo un mondo a scendere nella bellissima neve farinosa fino al Cornetto e poi su quella più crostosa fino a Campagneda. Concludiamo le fatiche con le gambe sotto il tavolo al Ca’ Runcasch a mangiare pizzoccheri, salsiccia e polenta. Che botta di vita.

TRITUME


SUL GHIACCIAIO


OMBRE IN CRESTA


CIMA !!!!


IL MAR BIANCO SOTTO DI NOI


FORMICHE IN CRESTA


SI', SI' VENIAMO DA LI'


BINARI


2 ORE PER FARE 'STA FOTO....


SI', SI', ERAVAMO LI'


CA' RUNCASCH

[calimero]

Bravi Coniugi, non perdete un colpo e alzate il tiro ogni volta.
Belle foto , veramente ( a parte che ti sono costate due ore in + di gita... ....)
Involontariamente, o volontariamente, puoi aver creato un classico :
aprire un report con
"....nel loro impercettibile mutare rispetto al nostro inevitabile divenire " sposta il livello di due o tre tacche..
Meno male che concludi con un rassicurante " Che botta di vita ".....

scherzi a parte, complimentoni !!!!
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calimero

[gino78]

Fino ad ora lo Scalino non ci ha mai deluso, anche se siamo stati oggetto di scherno e compassione per tutti gli scialpinisti....
Ma noi teniamo duro !

[Franz]

Classicona.
Peccato le nebbie sul Bernina...

[silvrin]

Quei versanti, avvolti nell'ombra, incutono un senso di rispetto verso questa imponente cima.
Ancora più delle foto (come al solito curate e bellissime), coinvolge la vostra convinta, appassionata, determinata e imperturbabile grinta e tenacia nel percorrere gli itinerari e raggiungere la meta prefissata.
Avanti così!!!
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Sursum corda!