Circolo del Gelo

[Domonice]

Quando nel 98 usai per la prima volta le picche su una cascata le informazioni su questo angolo di presunto paradiso del ghiacciatore erano poche, scarne, riportate... Quasi 15 anni dopo, nell'era dell'informazione mediatica capillare le cose sono cambiate: le informazioni sulle cascate del Circolo del Gelo sono praticamente nulle. Il 90% degli iceclimbers ha perso la voglia di "rischiare" una giornata per una visita ad un luogo di cui non si dispone della minima informazione, di conseguenza queste cascate sono cadute nell'oblio. E via a prendere le padelle sulle (poche) cascate formate, affollate e reportizzate. Cazzo, non mi piace... Quando Lorenzo mi chiede un uscita ghiacciatoria con avvicinamento lungo quasi mi emoziono e penso che riesca a leggermi nel pensiero... ci pensavo da 5 giorni gli propongo l'uscita e lui, sulla fiducia, accetta. E' fatta, finalmente!
Alla diga è buio, nevischia. La situazione rispetto alla precedente visita in Val di Leno è cambiata, ci sono circa 20 cm di neve nuova... abbiamo la certezza matematica che oggi saremo soli per tutto il giorno . La salita trascorre rapida alla luce della frontale. A Malga Leno è ancora buio e non riusciamo a vedere le condizioni delle cascate, proseguiamo. La neve è inconsistente e si lascia tracciare senza fatica. Raggiungiamo in circa 2 ore il pianoro che ospita Malga Gelo. L'atmosfera è surreale complice la giornata a dir poco uggiosa. Il vento trasporta folate di vento, ci fermiamo al riparo di un masso per un torrone morbido calabrese . Siam già qui, è fatta.... ormai manca poco. Però... quelle cascate sembrano troppo vicine per essere vero.



Tutti questi anni d'attesa per andare in un posto che alla fine non è molto più lontano di una "Mazinga" quando la strada della Val Paghera non è transitabile? E infatti... da qui comincia un epopea fatta di un metro di neve ventata su fondo inconsistente, grandi arate, grandi buche dove sprofondiamo a volte fino all'incastro dello zaino, grandi porconi per uscirne. Alla fine impiegheremo altre 2 faticosissime ore per superare quest'ultimo tratto ma quel gradino granitico solcato da nastri ghiacciati calamitava il nostro pensiero facendo passare in secondissimo piano questo dettaglio.



Salendo il ripido pendio d'accesso notiamo Carne Salada, bella... ma manteniamo l'idea di base, quella di 14 anni fa .
Attacchiamo quindi Il sogno del Play Boy che risolviamo con un tiro pieno e interessante su buon ghiaccio.



Attrezziamo una calata su albero e una abalakov e ci portiamo sotto Carne Salada.
E’ mezzogiorno e di solito a quest’ora siam abituati ad essere già di ritorno ma la particolarità del luogo e della giornata ci porta ad attaccare anche questa. Il tiro risulta lungo e abbastanza impegnativo con circa 40 metri ad 85° e tratti verticali su ghiaccio ottimo. Lorenz-level in action





All’uscita si trova un provvidenziale laricetto che attrezziamo per la calata in doppia che ci deposita alla base. Adesso bisogna solo affrettarsi per la discesa che, sfruttando la trincea di salita risulterà molto più veloce attraverso il bucolico bosco e in circa un ora e mezza siamo al parcheggio.Una giornata piena e di soddisfazione. Sono sogni piccoli e provinciali, ma quando si realizzano riescono a competere con la più ardita delle spedizioni. Grazie a Lorenzo per averci creduto, come sempre, con grande capacità, cuore (e polmoni) ed entusiasmo. Arrivederci Circolo!


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- i limiti sono nella tua testa -

[misteradamello]

Bel racconto Dome! e pensare che io di lì ci sono passato sopra con gli sci!
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[selvadec]

che romanticoni. Certo, ora a sapere che l'hai tracciata tu...apriranno vie nuove .
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Edoardo F.

[admarc2]

[selvadec]

[rediquadri]

Bellissimo posto! Complimenti per giro e racconto!
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"Go hard or go home" (Jake la Furia)

[Franz]

Il solo nome, ogni volta che lo leggevo sulla guida, mi affascinava...

[mau]

Dome dixit:
"le informazioni sulle cascate del Circolo del Gelo sono praticamente nulle. Il 90% degli iceclimbers ha perso la voglia di "rischiare" una giornata per una visita ad un luogo di cui non si dispone della minima informazione, di conseguenza queste cascate sono cadute nell'oblio. E via a prendere le padelle sulle (poche) cascate formate, affollate e reportizzate. Cazzo, non mi piace..."

Bella riflessione e bella storia.
La rete è uno strumento
ma a volte si rivela un'arma a doppio taglio.

Ultimamente leggo i report per capire dove andare e soprattutto dove non andare.
Per ora ci ho azzeccato e ci siamo goduti 6 uscite senza nessuna altra cordata in vista.

buone scalate

[LM81]

E' molto bello andare in esplorazione, a me piace tantissimo e mi da soddisfazioni... però dopo un pò che palle ravanare ore (e guadagnarsi anni di purgatorio a suon di bestemmie) per fare 2-3 tiri oppure non trovare niente... certe volte è proprio meglio starsene a letto

Sicuramente fa tutto parte del gioco

[Domonice]

[nikkor]

http://www.cornodicavento.com/FORUM2/index.php?t=msg&th=1775&start=0&rid=3&S=9f363f5c509dbfa1a23659c6504f2b04

del 12/12/11

ormai la rete e' onnipresente
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N

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http://www.cornodicavento.com/FORUM2

[Franz]

[misteradamello]

Fraanzzz! dove sono fniti i peli??certo che il lato B è terrificante!
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[Domonice]

[mau]