Orobie anche d'estate: MTB + Spigolo N Pizzo Strinato

[fabiomaz]

Sì sa, le Orobie d'estate non si possono vedere. Tranne la Regina ovviamente, ma lei di solito preferisce non farsi vedere, soprattutto dopo le 10 di mattina, così si ammanta in un velo candido, e ci vede al tramonto.
Il resto sono rocce rotte e franose, avvicinamenti per monotone carrarecce, assolate pietraie e sentieri per capre con maledetti ciotoli semoventi, noiose lunghe discese spaccaginocchia.
Così ripete la litania dei soci negli ultimi tempi...
Vero! Ma c'è modo e modo.
In assenza di tutto il gruppo (uno prima dice che c'è, poi che forse non c'è, poi che va a fare la n-sima volta la traversata alta delle Grigne, poi va a fare la spesa all'iper ) decido di unire la salita al Barbellino in MTB con la ferrata dello spigolo N del Pizzo Strinato. Niente di nuovo, come gita, ma normalmente i tempi di percorrenza sono dati come molto lunghi, un pò per il dislivello (2000 m) un pò per il 24 km di carrareccia andata e ritorno fino al rifugio. I report danno orari di ritorno 19-19.30.

Dopo una vana ricerca di soci eccomi solo al parcheggio basso di Valbondione alle 6.45 di sabato. Dopo un breve tratto su asfalto per scaldare i motori si imbocca la salita sterrata per il Curò e subito si chiariscono i ruoli. Lei è una salita "dura per duri" (cit.) e io sono uno sfigato con un cancello che pesa. Quaranta minuti di sofferenza in cui faccio ricorso nell'ordine a gambe, testa e cuore mi portano alla stazioncina bassa della teleferica.
Qui salto giù di sella e comincio a spingere, convinto di aver finito la parte pedalabile fino al Curò.
Invece, arrivato ai tornanti, la bella sorpresa. Sui tornanti si pedala bene per lunghi tratti e solo a volte i sassi smossi rendono più comodo ed efficace spingere.
Giunti al tratto a strapiombo scavato nella roccia si risale definitivamente in sella per non scendere più.
In 1 33' sono al Curò, dove hanno addirittura predisposto un arco trionfale che passo a braccia alzate.


Dal Curò al Barbellino è una piacevolessima pedalata e in 2h e 10 totali sono su. Davvero ottima soluzione la MTB.

Un succo al bar, avviso che ci sarò a pranzo, stretchio un pò le gambe e riparto.
La parete N dello Strinato, tutta in ombra, fa la sua "porca figura" e incute quasi timore.
Spiccano i due nevai e si vede bene dove attacca la ferrata, nel punto più stretto del nevaio inferiore. La rifugista gentilissima me le indica.

Il sentiero è segnato da rari bolli e ometti, ma sugli sfasciumi perdo quasi subito la traccia e allora punto diritto all'attacco che mi è stato indicato.
Scelta ottima anche se un pò faticosa, perchè in mezz'ora arrivo alle catene.
Alle spalle il rifugio e il Barbellino.

La ferrata percorre per il primo tratto un canale sfasciumoso. L'arrampicata è facile ma la roccia è poco solida e grondante acqua dal nevaio superiore.
Non mi faccio scrupoli e tirando per bene le catene procedo veloce e soprattutto evito di infradiciarmi le mani.
Giunto al nevaio superiore le catene sono sepolte. E' possibile aggirare il nevaio su sfasciumi a sinistra ma io mi sono portato i ramponi, su consiglio del rifugista, quindi dritto per il nevaio fino al "passo chiave" della via.

Una bella spaccatina sgranchiscigambe ad evitare le zanche e anche la signora etica è servita!

Dopo un tratto erboso-roccioso si arriva alla cresta finale caratterizzata dai canaponi.

Ottima scelta perchè permettono di arrampicare liberamente. E qui vale la pena arrampicare perchè la roccia è bella sana e i movimenti facili (I° e qualche passo di II°) e divertenti. Sarebbe stata anche ben proteggibile con protezioni veloci e mi viene la curiosità di come è il primo tratto di spigolo che viene aggirato.


Lo spigolo finisce nei pressi di una croce che si affaccia sulla conca del Barbellino.

Da qui per facile cresta (esposizione passi di secondo:?: ) si arriva alla vera vetta, segnata da un ometto di roccia. Poco sotto inizia la normale di discesa (escursionistica) segnata.

La normale è proprio il tipico sentiero orobico. Scomodo, spaccagambe e dopo la bocchetta del lago costringe a tenersi a mezzacosta per ghiaioni, invece di sfruttare il comodo nevaio che parte poco sotto la bocchetta e deposita 300 metri più sotto, a pochi metri dal sentiero.
Alle 12.30 sono comunque con le gambe sotto il tavolo al Barbellino.
Me la prendo con calma, un po' di sole e poi via per la parte più divertente: la discesa.
Per le mie capacità e i miei mezzi, non difficile ma divertente. Per i mostri della sezione MTB probabilmente una noiosa passeggiata.

Le facce degli escursionisti in salita e i loro commenti (dall'"Attenti" gridato ai bimbi dalle mamme apprensive - manco fossi una mandria di bisonti - al "che coraggio!" del milanese in gita che mi vede affrontare spavaldo i tornanti - o forse si riferiva al mezzo con cui vado in giro) non hanno comunque prezzo!


Alle 15.00 sono comodo comodo all'auto...soddisfatto della mia obrobricata.
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"TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota

[rediquadri]

Bello, complimenti per l'obbrobricata, per questi giri dovrò convertirmi anche io all'uso della MTB!
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"Go hard or go home" (Jake la Furia)

[airborne]

lupin va beh, ma ares?? non c'è più religione..

[CaPo80]

Bravo Fabio,bella girata orobica...però nel tratto scavato nella roccia in discesa io sarei sceso dalla sella,paura

[Franz]

Biathlon a go go!
Grande!
Bella performance! Anche le Obrobrie sembra più belle...correndo via veloci con il vento nei capelli
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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)

[Vezz]

Bravo Fabio, con la bici e la ferrata hai valorizzato una salita altrimenti un po' monotona.

[Ares88]

[fabiomaz]

[mat69]

MITICO
rinforzato dalla tua PERFORMANCE mi hai convinto a tentarla!
prima o poi come giro fuori porta mi faccio un 69

[lupin-3]

Grande boss

W la spesa all'esselunga
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http://www.asbbi.it/

[Ares88]

[fabiomaz]

[Ares88]

[Domonice]

Bella Fabio ! E chi se ne fotte dei "mostri" della zezione mtb, quello è un giro che merita senz'altro. Anzi ti dirò, il mio cancello pesa poco meno di 18 kg, ma piuttosto che farmi la strada a piedi me lo porto su volentierisssssimo. Ma poi i mostri possono tranquillamente portarsi la bici a spalle sulla ferrata... A parte gli scherzi, in discesa si può fare il divertentissimo nonchè incazzato e ripido sentiero per la teleferica, giusto per accontentare tutti. Io sto giro andrò a farlo, magari non partendo in tarda mattinata come hai fatto tu
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www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa -

[Ares88]