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Corno Rosso di ZINAL, 4221m: una traversata memorabile
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Autore Messaggio
Franz
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MessaggioInviato: Mar Ago 16, 2011 4:37 pm    Oggetto: Corno Rosso di ZINAL, 4221m: una traversata memorabile Rispondi citando

ZINALROTHORN, 4221m:
Rothorngrat, cresta SW, D/450m/IV-V ----> Cresta N, AD+/III+


(Da: http://www.camptocamp.org/images/181317/fr/zinalrothorn-vu-depuis-l-ober-gabelhorn)

Dopo due settimane di mare, il ritorno alla quota non poteva essere “indolore”…tuttavia si poteva anche scegliere una gita un po’ più “tranquilla” Wink. Ricordo il report di Fabrizio che parlava di “sfacchinate vallesane” e di un ritorno all’auto di notte! Già la salita alla Cabane du Mountet ha il suo “perché”. Sono quasi 4 ore con un notevole sviluppo. Però una volta giunti un po’ in paradiso ci si sente: una capanna dove si respira ancora il sapore di una volta. La cena è peraltro ottima come la gentilezza dei gestori. Sono con Denis per il nostro primo 4000 assieme: lo Zinalrothorn. Una vetta che era da molto nelle mie mire, ma aspettavo le giuste condizioni per poter effettuarne la traversata completa che aveva fama di grande eleganza e roccia super. La giornata in cui saliam al rifugio, preannunciata buona, si rivelerà tutt’altro che stabile e in salita prenderemo pure della pioggia. La mattina seguente il cielo è coperto da minacciose nuvole: <ma non doveva essere bellissimo?!> Ci fidiamo tuttavia di un local che le definisce solo “nuages du beau temp” e infatti giunti nei pressi del ghiacciaio il panorama sulle cime circostanti è spettacolare e il cielo sereno. Giungiamo al colletto a 3850m, dove parte la cresta SW tramite un ottimo canalino innevato, con un bel sole, ma un fastidiosetto vento teso. Partiamo per la grande cavalcata superando un dente dietro l’altro con passaggi continui di IV su ottimo granito rugoso e soprattutto ben asciutto: in caso di neve o verglass qui ci si diverte poco… Superato anche il passo chiave (V) ci ricongiungiamo alla via normale presso il Gabel e la Placca Biner. Qualche nuvolaglia infastidisce la parte finale della salita, ma in vetta ci vengono comunque regalati degli ottimi scorci. Massima è la soddisfazione, ma non ci si può rilassare troppo: la discesa è tutt’altro che banale. Il primo tratto è su affilata cresta nevosa, ma con ottime peste. Giunti alla Bosse con due doppie da 25m raggiungiamo altre due cordate (una di italiani e una di inglesi) che ci precedono. Proseguiremo ora assieme un po’ rallentati dalle doppie e dai passaggi obbligati che caratterizzano la cresta: la Bourrique, un tratto di cresta da percorrere cavalcioni e il famoso Rasoir, una lama estetica da superare con passaggio espostissimo. Giunti all’affilata cresta nevosa, la discesa al rifugio, donde arriveremo di notte, sarà ormai il momento, immersi nel silenzio della montagna, nel quale ripensare all’intensa giornata trascorsa. L’indomani, ripercorsa la lunga vallata verso Zinal, giungeremo all’auto giusto in tempo per evitare la pioggia. Un grazie a Denis che ha creduto nella “mia” gita e si è dimostrato un ottimo compagno di cordata anche in alta quota. E come proponeva Michele, al quale voglio dedicare questa salita, nell’anno del 150esimo dell’Unità d’Italia, il Tricolore è completato: Verte+Blanche+Rot Wink!

Ma ecco le foto:

Dall’inizio della Val d’Annivier si vede già la nostra meta

Ed eccola la cresta nord che percorreremo in discesa con i caratteristici gendarmi

Incontri nella salita al rifugio

Verso la capanna, nel regno dei ghiacci

Lo Zinalrothorn con la cresta SW a destra e la N a sinistra

Lo splendido Obergabelhorn all’alba

Verso la nostra cresta

La Dent Blanche si colora…

Il canalino d’accesso

Ed ecco il Corno Rosso

Magnifica cresta, con sullo sfondo il Cervino

A cavalcioni…

Sempre granito ottimo

Verso il torrione del passaggio chiave

Gli inglesi che ci precedono

Sul bel tiro

Il torrione sommitale

Sempre ben esposti

Il proseguo sulla cresta Nord con la Bosse

Spettacolare discesa dalla vetta

La Bourrique da fare cavalcioni e la Sfinge

Sulla Bourrique

Ed ecco il famoso Rasoir

Arriva anche Denis

Dai Mischabel allo Strahlhorn

I colori si attenuano

Un tramonto così…non ha mai prezzo…ed ogni volta è unico!


L’indomani salutiamo la capanna e l’OberGabelhorn…chissà…

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Peggy



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MessaggioInviato: Mar Ago 16, 2011 5:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non poteva che essere un rientro alla grande, mancavano i tuoi report in cui sembra di esser lì Wink
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CaPo80



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MessaggioInviato: Mar Ago 16, 2011 5:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Complimenti cresta favolosa e che pelo per il rientrino da zero metri a 4000 Shocked Grandi Wink
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lupin-3



Registrato: 13/02/07 23:58
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MessaggioInviato: Mar Ago 16, 2011 6:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

Splendida cresta!!!

I passaggini a cavalcioni Shocked Shocked

ciao
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http://www.asbbi.it/
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Harnust



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MessaggioInviato: Mer Ago 17, 2011 7:50 am    Oggetto: Rispondi citando

Verte, Blanche e... Roth!
Come promesso Wink
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da soli si va piu' veloci, insieme si va piu' lontano...
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furbo



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MessaggioInviato: Mer Ago 17, 2011 11:56 am    Oggetto: Rispondi citando

bella franzetto, una sfalesiata dopo il mare ci voleva Wink
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La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile
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FREEZER



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MessaggioInviato: Mer Ago 17, 2011 11:59 am    Oggetto: Rispondi citando

Dopo alcune uscite in compagnia viene anche il momento di legarmi assieme al mitico Franz in alta quota ,quanto volte ho guardato i suoi report su On-ice e sognato di essere li anche io e stavolta ci sono, con un po di timore reverenziale (uno che da inizio anno non sbaglia un colpo e su salite di livello lunghe e impegnative) accetto la sua proposta per questa bellissima montagna.
Partiamo da Zinal con calma lungo la LUNGA valle che porta verso la capanna du Grand montet



chiacchierando con calma sotto un cielo plumbeo che ci regala anche un fina pioggierellina per i tornanti e i saliscendi giungiamo nei pressi del bellissimo rifugio incastonato dai ghiacciai



dopo una ottima cena e un po di riposo ci incamminiamo in direzione del canalino di accesso alla cresta con un alba da favola



facendo una traccia tutta nostra fra blocchi di ghiaccio e crepacci sotto lo stretto controllo dell'Obergalberhorn



illuminati dal sole attacchiamo la cresta che subito fa capire di che pasta e' fatta, difficolta' continue su granito rosso da urlo



sempre protetti con grande maestria da Franz avanziamo lungo bellissimi gendarmi ci divertiamo siamo rilassati nonostante le difficolta' troviamo il tempo per qualche risata



fin al passaggio chiave superato con calma e senza problemi



immersi in un panorama magnifico in mezzo ai ghiacci si prosegue sul filo di cresta rapiti dal blu dal bianco e dall'azzurro



su terreno mai banale con forte esposizione



finalmente arriviamo dopo aver passato quasi senza accorgerci la famosa placca biner in vetta



alla artistica croce di vetta



e come si suol dire siamo solo a meta' del viaggio questa volta il rientro infatti prevede di scendere dalla cresta nord



con solo 2 doppie e ancora molta arrampicata su terreno esposto come sospesi tra terra e cielo



sempre sul filo del rasoio



in un ambiente fatato





sempre con calma gustandoci la motagna giungiamo che ormai e' notte la rifugio

la mattina sucessiva ci aspetta il lungo rientro a casa e il rifugio ci saluta



non e' un addio ma solo un arrivederci a questo angolo di paradiso molti sogni li restano ancora custoditi nello scrigno dei ghiacci.
Ma bisogna tornare alla realta' con un AMICO e un ottimo compagno di cordata con cui condividere spero nel futuro ancora sogni come questo.
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Panoramix



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MessaggioInviato: Mer Ago 17, 2011 12:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

supertramp ha scritto:
Complimenti cresta favolosa e che pelo per il rientrino da zero metri a 4000 Shocked Grandi Wink

Mah ... secondo me quando era al mare Franz aveva il corpo a zero metri ma l'anima a 4000 ... quindi nessun problema per il rientrino ...
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Franz
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MessaggioInviato: Gio Ago 18, 2011 4:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

@morpheus ha scritto:
Dopo alcune uscite in compagnia viene anche il momento di legarmi assieme al mitico Franz in alta quota ,quanto volte ho guardato i suoi report su On-ice e sognato di essere li anche io e stavolta ci sono, con un po di timore reverenziale (uno che da inizio anno non sbaglia un colpo e su salite di livello lunghe e impegnative) accetto la sua proposta per questa bellissima montagna.

E' stato un piacere anche per me caro e mi son trovato benissimo. C'è stata proprio intesa! Che dire...alla prossima!
@morpheus ha scritto:
non e' un addio ma solo un arrivederci a questo angolo di paradiso molti sogni li restano ancora custoditi nello scrigno dei ghiacci.
Ma bisogna tornare alla realta' con un AMICO e un ottimo compagno di cordata con cui condividere spero nel futuro ancora sogni come questo.

Sai bene che lì abbiam ancora lo stesso obiettivo...
Pronti per ripartire per quel lungo sentiero e...
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FREEZER



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MessaggioInviato: Gio Ago 18, 2011 5:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

eh si vero hai proprio ragione che li si deve tornare .......
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gian54



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MessaggioInviato: Gio Ago 18, 2011 8:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bravi, complimenti attraversata di gran classe Very Happy

Non male come rientro dalle vacanze marittime Rolling Eyes
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espo



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MessaggioInviato: Gio Ago 18, 2011 9:37 pm    Oggetto: Re: Corno Rosso di ZINAL, 4221m: una traversata memorabile Rispondi citando

Franz ha scritto:



superando un dente dietro l’altro con passaggi continui di IV su ottimo granito rugoso e soprattutto ben asciutto: in caso di neve o verglass qui ci si diverte poco… Superato anche il passo chiave (V) ci ricongiungiamo alla via normale




scusa franz ma se non riesci a passare il IV a livello del mare con le scarpette e gli spit come fai a passarlo e anche il V in quota con scarponi zaino lunghezza ecc ecc ?

senza polemica eh Cool

ma qualcosa non batte Razz
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Franz
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MessaggioInviato: Ven Ago 19, 2011 9:00 am    Oggetto: Re: Corno Rosso di ZINAL, 4221m: una traversata memorabile Rispondi citando

espo ha scritto:
Franz ha scritto:

superando un dente dietro l’altro con passaggi continui di IV su ottimo granito rugoso e soprattutto ben asciutto: in caso di neve o verglass qui ci si diverte poco… Superato anche il passo chiave (V) ci ricongiungiamo alla via normale

scusa franz ma se non riesci a passare il IV a livello del mare con le scarpette e gli spit come fai a passarlo e anche il V in quota con scarponi zaino lunghezza ecc ecc ?
senza polemica eh Cool
ma qualcosa non batte Razz

A livello del mare (Paklenica nella fattispecie) il 5a è IV?????? E poi passare si passa (e passai)...dipende a che arbusti ci si issa Laughing
...ecco forse a 4000 non ci sono arbusti!!!! Twisted Evil

Sei acuto...ma non acuto osservatore Wink
Franz ha scritto:
Sul bel tiro

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espo



Registrato: 09/02/07 21:43
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MessaggioInviato: Ven Ago 19, 2011 9:24 am    Oggetto: Re: Corno Rosso di ZINAL, 4221m: una traversata memorabile Rispondi citando

Franz ha scritto:




Sei acuto...ma non acuto osservatore Wink



certo che se ti porti le scarpette la sei proprio una pippa.... mi cade un mito Sad


va beh.....

cmq insisto Cool e so di avere ragione
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tiramisù



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MessaggioInviato: Lun Ago 22, 2011 10:24 am    Oggetto: Re: Corno Rosso di ZINAL, 4221m: una traversata memorabile Rispondi citando

Complimenti al maestro ed ai compagni per la traversata!
Quasi ignoravo lo Zinaltrohorn fino a quando non l'ho visto lì dalla Dent Blanche..

Su camptocamp leggo:
Autore/i:
./..
Data Ora:
2009-08-18 11:10:11

ma il nuvolo, in che giorni lo avete beccato?
Cari saluti
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