pizzo del salto, via dela grande diedro

[michelealebardi]

Che dire di questa via?!!?!?!?
forse perchè è quasi un'anno che gli facciamo la corte, è da quando siamo andati al pizzo grò nel settembre scorso che l'abbiamo nei nostri progetti, settimana dopo settimana, ci promettevamo che al prossimo week saremmo andati, venerdì alla consueta telefonata per organizzare il week, abbiamo avuto la stessa idea! Quindi, la decisione di partire per questo viaggio orobico.
Partiti sabato sera dopo il lavoro, stendiamo i nostri sacchi sotto una stellata magnifica, nella piana sopra Agneda, bellissimo borgo conosciuto da molti skialpinisti, alle 06 partiamo per l'avventura in 2 ore e 30 siamo alla vedretta del Salto infiliamo i ramponi e con un po' di timore cerchiamo di individuare l'attacco grazie alla relazione dei primi salitori passataci da Bruno Dossi che l'aveva ripetuta circa 5/6 anni fa, individuando teoricamente l'attacco risaliamo la vedretta e con arrampicata di II° grado giungiamo all'attacco, un chiodo con cordone arancio.
Immaginate la gioia nel vederlo!!!...ok, ci siamo detti, ormai ci siamo, ora dobbiamo solo salire e uscire in vetta!!!!!!
Bellissima arrampicata elegante, tra diedri, fessure caminetti e una placca mellica che sul 4° tiro traversa magicamente, per raggiungere una fessura che conduce al primo diedro.
Dopo una scalata, uscire poco sotto la vetta, non vedere nessuno per tutto il giorno e divertirsi come dei pazzi è un emozione che al giorno d'oggi su molte montagne è difficile da trovare, poi sulla via desiderata da tempo, ha un gusto d'alpinismo d'altri tempi è tutto ciò non ha prezzo!!!
Grazzzzzieeeee a Paolo per farmi vivere delle giornate sempre stupende, la nostra cordata ha creato un legame sempre più inossidabile, con uno sguardo, un cenno, una telefonata ci capiamo, ci mettiamo sempre in gioco, si un gioco divertente che ci porta sempre a migliorare tecnicamente e umanamente.....

pizzo del salto, alpinismo d'altri tempi


l'asterisco che indica l'attacco della via


laggiù il lago di scais


passaggi di misto in orobie a fine luglio!!!?!?!?!??!???!


mentre si risale la vedretta con pendenze sino a 45°


primo tiro, diedro fessurato


“sentiero mellico” il traverso del 4° tiro, all'inizio del tiro eravamo un po' perplessi sull'attraversamento, ma poi visto il chiodo, la tranquillità è tornata in noi


fessura delicata del 6° tiro che porta ad un torioncino che immette nel primo diedro


magnifico diedro regolare con scalata entusiasmante


purtroppo da qui l'impostazione sulla macchina fotografica è andata un po' dove voleva lei, queste sono le foto migliori che abbiamo realizzato....l'ingesso del grande diedro finale


ultimi tiri su placca bellissima sul lato sx del diedro


paolo in vetta!!!!!


THE END.

[paolo75]

Già, proprio come dice Michele è da settembre dell'anno scorso che abbiamo impresso nella nostra mente quel sistema di diedri che giunge a pochi metri dalla vetta sulla fantastica parete Nord-Est del Pizzo del Salto. Le nostre conoscenze su quella parete si limitavano alla via Foianini e alla via Messa, e sotto sotto speravamo che nessuno fosse ancora salito di lì, ma in effetti quei diedri sono troppo evidenti e nel '87 una cordata bergamasca ci mise le mani creando con 15 tiri una linea veramente bellissima che merita davvero di diventare una classica.
E' stato difficile trovare informazioni, solo a giugno di quest'anno parlando col Bruno ho scoperto che lui la via l'aveva percorsa ed era entusiasta della stessa, subito allora ci siamo fatti passare la relazione e alla prima buona occasione ci siamo andati.
E' bello come ci divertiamo con poco, ci basta indossare i ramponi per arrivare all'attacco e fare due passi di misto che subito ci sentiamo in alta montagna, dormiamo sotto le stelle e subito sentiamo la giornata più completa e più lunga, saliamo una via bellissima come questa e ci sentiamo davero soddisfatti; grazie anche a te Michele per le giornate passate insieme, al prossimo sogno

[leo]

[ilflavianos]

grandi ragazzi complimenti!!!!!!! un grande alpinismo portate avanti sono contento che ce ancora gente come voi! grandissimi sono felice per voi!!!!!!!!!!!!!!!!!

[Eva K]

Grande cordata.... non solo per le realizzazioni (si sa ci avete il level) ma per lo spirito che vi porta in giro quando siete insieme. Un compagno non è solo quello che è legato a 60 m da te e ti assicura da sopra o da sotto, ma è quello con cui condividi sogni, cui nascondi preoccupazioni per non limitarlo, o quello cui le confidi perchè cerchi un appoggio e una spinta ad andare....

(adesso arriva il Drugo, se non è in vacanza, e mi mette una bella copertina di SDPX)
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[...] strade che si sgretolano sui "deserti dell'irrazionale", balzano nella dimensione dell'instinto, si polverizzano nell'infinito deserto della creazione. (I. Guerini)

il mio blog: http://evak.altervista.org

[fourfingers]

BELLISSIMA!

cavoli, quanta neve nel bacino alla base della parete! la morena sembra quasi piena!

complimenti, spero di poter aggiungere qualche report su questa parete prossimamente...
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Correre, sciare o scalare lentamente non serve a niente. - Mark Twight

[airborne]

ma che bella roccia e arrampicata su quel versante! devo decidermi ad andare a vedere di persona
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Audaces fortuna iuvat

Kiss! (Keep It Simple, Stupid!)

[fabiomaz]

Porca miseria...
con tutto questo entusiasmo che traspare dalle vostre parole, il Fourfingers mi maledice per la Biancograt.
Bella avventura.

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"TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota

[espo]

bel
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roccia fiocca birra e gnocca

[furbo]

bella storia raga!
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La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile

[Detrito Hdemico]

L’entusiasmo, genuino e appagante, di Michele e Paolo, e l’Eternit, mi invitano ad aggiungere alcune informazioni in merito alla via.

La via è stata aperta da Nordera Achille e Riva Guido il 13.8.1987 ed è stata dedicata ad Alessandro Ritter (La Rivista del CAI anno 110 n. 3 maggio-giugno 1989 pag. 84).

La 1a ripetizione è stata effettuata da Riva Giuseppe e Riva Guido il 17.7.1988 che hanno tracciato una variante d’attacco (1° e 2° tiro) e una variante di uscita (14° e 15° tiro) rendendo così la via del tutto autonoma (Riferimenti bibliografici come sopra).

2a ripetizione Riva Giuseppe e Riva Guido il 26.8.1988

3a ripetizione Bonalumi Piero e Brena Piero il 26.8.1988

4a ripetizione Averara Gianpietro e Riva Guido il 28.8.1988

1a solitaria Ferrari Ivo il 5.9.1992 (Rivista della Montagna n. 149 Febbraio 1993 pag. 4)

Per la relazione della via e il racconto di come andò quei giorni, consultare la rivista OROBIE anno 2 n. 5 gennaio 1991 pagg. 24-33. Nella foto di pag. 33 è indicato il tracciato della via. I bollini bianchi indicano le soste, ne manca uno tra il 6° e il 7°.

Grazie per l'opportunità.

[paolo75]

[espo]

[Ares88]

[michelealebardi]