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Ciaspolanti, ambulanti e buona educazione
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fanatico



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Residenza: idealmente costiera dei muncech

MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 1:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per me siamo ipocriti quando non si vuole ammettere ( da parte dello scialpinista che ha ravanato nella traccia ciaspolata ghiacciata, irregolare e quant'altro) che due porconi l'hai pensati per quelli che han "rovinato" la traccia. Ma la cosa finisce lì perchè penso che non ho nessun diritto di dire a un ciaspolatore di non farlo e non son neanche sicuro se posso (nel senso che sono nel diritto) suggerirlo come un comportamento corretto.
Sono stato chiaro?
Riprovo: due porconi ( solo nella testa nè, perchè se devo andare a divertirmi per cercarmi dei nemici è finita, li trovo già tutti i giorni senza cercarli...) sono innegabili ma nessun diritto di avere la traccia immacolata. rientra in discorso ben più ampio di convivenza tra la gente...
ciao
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celaf



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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 1:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

espo ha scritto:


continuo a non capire perchè una persona intelligente e normale, su terreni sciabili, continui a usare le ciaspe dopo aver visto come si va con gli, se non per scendere in surf. mi pare una demenzialità, ma sicuro tante persone considerano demenziale lo sci alpinismo o qualsiasi altro gioco che a me (noi) piace tanto.



Per la stessa ragione per cui alcuni vanno in mountain bike, altri a piedi. Cosa pensa il ciclista: continuo a non capire perché una persona intelligente sale a piedi dopo che ha visto come si va con la bici? Sono due cose diverse e qualunque persona intelligente può capirlo.

La maggior parte degli sciatori sale per gustarsi la discesa, chi va con le ciaspole sale gustandosi l'impresa di raggiungere in inverno la vetta di una montagna. Molto spesso, però questa soddisfazione è oscurata dai commenti più o meno palesati , spesso aggressivi, di una moltitudine di sciatori (sempre in maggioranza) che lamentano che la montagna, alcuni pendii, alcune tracce sono di loro esclusiva proprietà. SE vedo uno che arriva in cima ad un monte a nuoto in neve fresca, tanto di cappello. Certo non sto a pensare che lascia una trincea. La montagna, per fortuna, è di tutti. Fuori dalle piste ciascuno va dove ritiene più opportuno andare. Le uniche regole che a mio avviso contano sono quelle relative alla sicurezza e all'ecologia (niente mezzi a motore). Se uno sciatore schianta di fatica e non riesce a raggiungere la cima se non segue una traccia ben marcata, vuol dire che ha sbagliato meta, doveva scegliere una via più facile o più breve.

Personalmente, andando con le ciaspole, cerco sempre mete e vette poco frequentate, talvolta impegnative, per tirarmi fuori dalla bolgia di sciatori che si incontra sulle vie più battute, anche per evitare discussioni, tristissime, in montagna, un'ambiente che dovrebbe unire le persone che, in fondo, vi si recano con le proprie gambe. E quando, dopo aver camminato ore, trovo uno sciatore in vetta che ha faticato quanto me, lo saluto sempre col sorriso, anche se so che lui può non capirmi, può odiarmi, può ritenermi un pazzo un rompiscatole. Credetemi non è una bella sensazione. Non stupitevi, sciatori, se qualche ciaspolista vi risponderà male se gli muovete osservazioni, magari è esasperato e tutto ciò che vorrebbe è di passare una tranquilla giornata in montagna.

Forse questo post sarà tanto utile ai ciaspolisti, quanto agli sciatori se tutti però siamo umili nel capire le esigenze altrui senza arrogarci alcun diritto di sorta su un ambiente che è di tutti. Il bello della neve è che non ha percorsi prestabiliti, che non si devono seguire indicazioni (tranne quelle dettate dalla sicurezza) e soprattutto che è di tutti. Qualsiasi osservazione che neghi questo, a mio avviso, è, non tanto maleducazione, ma indice di uno sbagliato spirito nell’approccio alla montagna.

Concludo con un aneddoto, forse un po’ fuori tema, ma non troppo. Un giorno salivamo in ciaspole sul wildhorn, nella nebbia. Davanti a noi una guida con due clienti con ciaspole e snowboard. Bene. Ad un tratto si sono fermati, ci hanno aspettato e uno dei clienti si è arrabbiato con noi perché seguivamo le loro tracce, intimandoci di andare da un'altra parte. Del resto lui la guida la pagava molto salata e quindi, se volevamo stare nelle loro tracce, avremmo poi dovuto dividere la spesa….
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Sia pur irrazionali, nel lento divenire, certi gesti li compiamo non per apparire ma solo perché siamo
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paglia



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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 1:33 pm    Oggetto: DIRITTI Rispondi citando

Il problema è che in Italia si ragiona sempre secondo i diritti e mai secondo i doveri ed il buon senso.

Visto che:
-Gli italiani sono abituati a mettersi a 90 e a farselo...
-Pochi scialpinisti hanno il coraggio di ammettere il problema della traccia perchè la maggioranza sono dei trattori che salirebbero anche con traccia a grumi di ghiaccio a 47° di pendenza
-Il popolo dei ciaspolatori è in aumento perchè andare a sciare in pista costa troppo e camminare senza ciaspole è troppo faticoso
-La fantasia delle persone è talmente limitata che anche sulò Guglielmo, su 25 itinerari di salita, si contendono il 98 per cento delle persone la traccia che sale da Pezzoro.
-I ciaspolatori non hanno (nel 90% dei casi ) intenzione di passare agli sci
-Gli snowboard alpinisti, per loro stessa ammissione ormai fan le gite degli sciatori anche se ci sono i pianori per poter sfruttarne la traccia
-Per tale motivo non conviene perdere 1 giorno a cercare sci da 90cm, 1 a cercare un attacco adatto, ed uno ad adattare il tutto in cantina
-il costo delle ciaspole è imparagonabile a quello di sciettini già pronti (evidentemente le aziende che producono sciettini volevano dedicarli a pochi eletti)
-Esistono sci larghi a poco prezzo che tagliati a metà andrebbero benissimo come portanza anche per la salita, quindi chi ha tempo e voglia può anche fare a meno delle ciaspole
-Non mi pare che la maggioranza degli itinerari effettuati in promisquità siano in creste e avvallamenti.

la mia opinione è la seguente:

CHI DISTRUGGE LA TRACCIA ALTRUI E' SOLO UN LAZZARONE CHE NON HA VOGLIA DI FARE FATICA E NON ACCETTA I LIMITI IMPOSTIO DAL SUO ATTREZZO TECNICO O DALLA SUA CAPACITA' AEROBICA.

Torno a lavorare che è meglio. Ho deciso che ci vado di notte a sciare. Meno gente.
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simon



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Messaggi: 1582

MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 1:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

fanatico ha scritto:
Per me siamo ipocriti quando non si vuole ammettere ( da parte dello scialpinista che ha ravanato nella traccia ciaspolata ghiacciata, irregolare e quant'altro) che due porconi l'hai pensati per quelli che han "rovinato" la traccia. Ma la cosa finisce lì perchè penso che non ho nessun diritto di dire a un ciaspolatore di non farlo e non son neanche sicuro se posso (nel senso che sono nel diritto) suggerirlo come un comportamento corretto.
Sono stato chiaro?
Riprovo: due porconi ( solo nella testa nè, perchè se devo andare a divertirmi per cercarmi dei nemici è finita, li trovo già tutti i giorni senza cercarli...) sono innegabili ma nessun diritto di avere la traccia immacolata. rientra in discorso ben più ampio di convivenza tra la gente...
ciao


come quando in macchina faccio le rotonde

tutti i porconi che gli mando... Laughing
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frik



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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 2:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Continuo a leggere che la montagna è di tutti...secondo me, al limite, non è di nessuno.
Sono per lo più scialpinista (mi metto la tutina o le bracone a secondo di come mi sveglio la mattina), però sono curioso e cosi prendo lezioni di sci di fondo, vado con le ciaspole (scelgo itinerari dove non si può andare con gli sci..ce ne sono tantissimi) voglio saper usare tutto ciò che scivola sulla neve anche la slitta! (lo snowboard l'anno prossimo).
Il Dome ha fatto un discorso pacato senza voler precludere la montagna a nessuno, io dico che quando vince il buon senso è sempre meglio e poi non chiudiamoci dentro a categorie a tenuta stagna, proviamo tutto cosi riusciremo a tollerare meglio anche gli altri.

Se proprio non si sopportano altri esseri umani in montagna Twisted Evil ricordatevi che le montagne le facciamo diventare piccole noi seguendo sempre gli stessi itinerari classici, se ci si sposta un pò più in la...
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espo



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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 3:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

celaf ha scritto:
espo ha scritto:


continuo a non capire perchè una persona intelligente e normale, su terreni sciabili, continui a usare le ciaspe dopo aver visto come si va con gli, se non per scendere in surf. mi pare una demenzialità, ma sicuro tante persone considerano demenziale lo sci alpinismo o qualsiasi altro gioco che a me (noi) piace tanto.



Per la stessa ragione per cui alcuni vanno in mountain bike, altri a piedi. Cosa pensa il ciclista: continuo a non capire perché una persona intelligente sale a piedi dopo che ha visto come si va con la bici? Sono due cose diverse e qualunque persona intelligente può capirlo.

….


mi spiace ma non è così. andare in bici o a piedi non è minimamente paragonabile a sci/ciaspe. perchè il terreno della bici è ben diverso da quello a piedi, mentre per gli sci/ciaspe è quasi sempre lo stesso.

andare sulla neve, laddove i pendii sono sciabili, e cmq quasi dappertutto con gli sci è molto meglio che usare le ciaspe. si fa meno fatica e si rende di +. è una questione di mezzo tecnico usato per raggiungere lo stesso fine. come arrampicare con scarpette o scarponi o ramponare con ramponici da escursione o da cascata sul verticale.

uno può usare quello che vuole ma sicuro qualcosa rende meglio. e lo sci rende nei 98% dei casi molto di + della ciaspa, anche se uno a scendere è un impedito. quindi proprio perchè vuoi raggiungere la cima di certe montagne è un non senso usare le ciaspe. poi uno fa quello che crede. ma se parli con i ciaspisti quasi sempre la risposta alla domanda perchè nn usi gli sci è la stessa: vorrei ma nn so sciare. una settimana di tentativi su un campetto ti mette in condizioni di scendere pe quasi tutte le gite sci alp facili delle alpi e appennini. e poi andando si migliora.

poi ripeto, ognuno fa come crede ma mi ricorda tanto quelli che anni fa continuavano ad arrampicare coi colorado..... contenti loro.

tanto per fare un esempio il mio collega, ciaspista da anni, dopo 1 gita di 650 metri con noi, con neve tutto sommato portante, pur stando in traccia e con nessuno dei 50 presenti che li ha detto nulla, al ritorno ha chiesto: che sci compero? e ha aggiunto: hai ragione andare con le ciaspe qua è da ******

sono fermamente convinto che il 98% dei ciaspisti che vanno in certi posti passerebbe subito agli sci se solo avesse qualcuno con cui imparare ...
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espo



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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 3:30 pm    Oggetto: Re: DIRITTI Rispondi citando

paglia ha scritto:




CHI DISTRUGGE LA TRACCIA ALTRUI E' SOLO UN LAZZARONE CHE NON HA VOGLIA DI FARE FATICA E NON ACCETTA I LIMITI IMPOSTIO DAL SUO ATTREZZO TECNICO O DALLA SUA CAPACITA' AEROBICA.

-


certo anche per me chi ripete le gite già fatte invece di andare sempre su gite sempre diverse è un uno che non accetta le limitazioni della sua capacità di muoversi in montagna e quindi stare a casa ma tratta la montagna come un luna park per la sua gloria di fare dislivello

ma son cmq cazzi suoi. non gli direi mai di stare a casa.

anche bubino ha diritto in fondo ad andare in montagna Rolling Eyes

rispetto delle persone ci vuole.

w chi distrugge la traccia
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simon



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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 4:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

frik ha scritto:
Continuo a leggere che la montagna è di tutti...secondo me, al limite, non è di nessuno.
Sono per lo più scialpinista (mi metto la tutina o le bracone a secondo di come mi sveglio la mattina), però sono curioso e cosi prendo lezioni di sci di fondo, vado con le ciaspole (scelgo itinerari dove non si può andare con gli sci..ce ne sono tantissimi) voglio saper usare tutto ciò che scivola sulla neve anche la slitta! (lo snowboard l'anno prossimo).
Il Dome ha fatto un discorso pacato senza voler precludere la montagna a nessuno, io dico che quando vince il buon senso è sempre meglio e poi non chiudiamoci dentro a categorie a tenuta stagna, proviamo tutto cosi riusciremo a tollerare meglio anche gli altri.

Se proprio non si sopportano altri esseri umani in montagna Twisted Evil ricordatevi che le montagne le facciamo diventare piccole noi seguendo sempre gli stessi itinerari classici, se ci si sposta un pò più in la...


quoto
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bestia
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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 5:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

Dernal ha scritto:

se vogliamo invece parlare di diritti, di educazione, e di fastidi in montagna, ci sarebbero da dire molte cose...
anche a me scarso escursionista ma amante della montagna, può dar fastidio che ormai su qualsiasi montagna che vai in inverno, oltre alla quasi ressa, le motoslitte, vi è una devastazione di mille tracce di mille tipi, alcune salite sono ormai una pista e gli scialpinisti vanno a ricamare e devastare qualsiasi punto, ma NON mi permetterei mai di andar loro a dire "non va bene",


per me dernal ha centrato il punto.

Ma chi ha aperto il 3d e chi lo ha quotato,
ha mai pensato a quante cose possono fare gli scialpinisti che infastidiscono i ciaspolatori?
la risposta mi pare no!

Qualche ciaspolatore si è mai lamentato del fatto che spesso capita di dover stare attenti a dove e come si mettono i piedi in discesa perchè passare da un tratto immacolato a un tratto arato è molto pericoloso per le nostre ginocchia in quanto l'attrito che la ciaspola produce sui due tipi di terreno è diametralmente opposto?

chi ha aperto il 3d e chi ha quotato si sono mai posti un problema di etica dell'andare in montagna o si è mai sentito maleducato nei confronti dei ciaspolatori per aver arato tutto quello che si poteva arare senza lasciare un briciola di neve intonsa e soffice su cui il primo fortunato ciaspolatore potesse posare i suoi attrezzi i suoi piedi e le sue ginocchia?

mi pare proprio che ognuno di noi ragioni in senso egoistico pretendendo di fare meno fatica possibile in salita ciucciando la traccia agli altri,
per poi andarsi a cercare più divertimento possibile in discesa in barba agli altri che verranno dopo!

Dome io penso che in quella domenica tu sia incappato in una eccezione,
in quella goccia che ha fatto straboccare il vaso;
certo tu ti sei posto in maniera educata al ragazzo e hai fatto altrettanto
nello scrivere questo 3d, pur abusando del significatodella parola educazione, come qualcuno si è reso conto;
e credo che quel vaso fosse bello pieno di intolleranza nei confronti della categoria
ciaspolatori.

C'è anche chi da una semplice traccia di un ciaspolatore inizia a fare
confronti tra culture diverse straparlando in tutte le direzioni possibili che la sua tastiera gli possa permettere...

Bagai teic it ise! Laughing

...e scusate il mio maleducato e poco acculturato inglese maccheronico! Wink
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Domonice
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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 6:20 pm    Oggetto: Re: Ciaspolanti, ambulanti e buona educazione Rispondi citando

Bestia se leggi il mio intervento iniziale nei confronti dei ciaspolatori non c'è nessuna intolleranza... per il resto continuo a pensare che l'aver aperto un 3d del genere sia solamente costruttivo. Solo una cosa. Accetto ben volentieri critiche e quant'altro rispetto al mio pensiero (ognuno è libero di pensare/fare quello che vuole), mi da invece immensamente fastidio chi mi accusa di voler imporre le "mie regole"... non ho stilato nessun vademecum del buon escursionista, solamente ho messo in luce una realtà, magari "abusando" della parola educazione.

Domonice ha scritto:
Era da un paio di settimane che volevo polemizzare con queste categorie. SEMPRE vediamo la bella traccia dello scialpinista di turno che si fa il mazzo a tracciare devastata da buchi profondi come caverne fatti da escursionisti privi di attrezzatura che credono che quella traccia segni una sorta di sentiero. Se le tracce fatte dagli scialpinisti sono 3 o 4 o 10000 tutte vengono devastate con regolarità. I ciaspolatori: spesso per loro non fa alcuna differenza camminare nella traccia dello scialpinista o appena al lato o dovunque gli faccia comodo... eppure anche loro regolarmente ricalcano il doppio binario. Che differenza fa: i buchi degli escursionisti privi di ciaspole penso sia abbastanza chiaro che tramutano una bella traccia in un percorso ad ostacoli, la neve "mossa" dai ciaspolatori si scalda + facilmente del binario schiacciato dallo sci con conseguente formazione di zoccolo sotto la pelle o scivolamenti da rigelo sulla superficie irregolare etc. Ovviamente non è un dramma e chi ha birra per andare in giro non ci fa caso... ma chi invece no? Oggi sono andato in giro con dei neofiti e mi sono preso la briga di fare una traccia con diagonali di bassa inclinazione schiacciando ben benino con i imiei spatoloni (sopratutto nei traversi ripidi) per agevolare il resto della ciurma, ma dietro di me un ragazzo del nostro gruppo ciaspolomunito devastava la traccia. Perchè? 15 cm con fondo duro al ciaspolatore non cambia la vita, allo scialpinista invece una scivolata ogni due passi si! La risposta è semplice. Non lo sapeva e nello spiegargli i motivi ha ben capito con sommo gaudio del resto della compagnia che è arrivata sul Dasdana fresca e soddisfatta. Questione quindi di buona educazione ma anche probabilmente di mancanza di comunicazione verso questa gategoria di frequentatori della montagna, quindi : quando trovate in giro ciaspolatori o pedoni che devastano la traccia non continuate a incazzarvi, semplicemente SPIEGATEGLIELO!

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bestia
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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 7:41 pm    Oggetto: Re: Ciaspolanti, ambulanti e buona educazione Rispondi citando

Domonice ha scritto:
Bestia se leggi il mio intervento iniziale nei confronti dei ciaspolatori non c'è nessuna intolleranza... per il resto continuo a pensare che l'aver aperto un 3d del genere sia solamente costruttivo.


se invece tu leggi bene quello che ho scritto io, dico che ti sei espresso in maniera educata sia nel 3d sia con il ragazzo in questione, ma sostengo anche che il tutto è nato da una intolleranza di fondo verso chi usa le ciaspole!

faccio un esempio semplice (anche se non calza a pennello):
io personalmente non tollero chi butta le cartacce per terra, mi fa veramente incazzare vedere certe scene, il fatto che io vada li a dire a chi butta le carte per terra:
scusa guarda che ti è caduto questo,
scusa guarda che ci sono i cestini,
oppure che lo apostrofi con + parolacce possibili,
cambia solo nella forma ma non cambia la sostaza che io non tolleri quel modo di fare e le persone che tengono quel determinato modo di fare.

Tutto qui Dome, la mia era una semplice costatazione su quello che è stato scritto, in maniera educata o pacata (da te e altri) e maleducata (da altri ancora).
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paglia



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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 7:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

Domenico Fenio mi ha sempre borrito, ed a ragione, se con gli sci larghi rovinavo la bella traccia o perchè non avevo i rampanti o non avevo sensibilità nei miei piedi o sceglievo gli sci larghi nella gita con neve primaverile mi scappava il piede e rompevo la traccia.

A me queste cose che mi diceva il Dome mi sembravano logiche e sacrosante.

Ma io direi che tutti i ciaspolisti brianzoli che a scienze politiche hanno studiato diritto e geografia ci dovrebbero creare una legge per dirci come la vogliono la traccia.

Io con gli sci larghi cerco di fargliela comoda, ma poi se risalgo da un'altra parte per fare meno fatica, non si lamentino se il pendio diventa meno fotogenico dai loro balconi, perchè c'è un'altra traccia o è troppo arato in discesa, eeeche cazzo..

L'unica volta che ho usato le ciaspole ho visto che farsi la traccia con quegli atrezzi in neve fresca alta era fatica immane, per cui le ho regalate al kikko, che le ha prestate al Franz, che le presta a chi non so.

Se tornassi a fare dello snowboard userei degli sciettini.
Le ciaspole mi sono utili al rilievo nivologico sui ghiacciai a Giugno perchè son più leggere
da portare in spalla per 1000m prima di trovare neve e sulla crosta non portante di Giugno son meglio di scarponi e anche meglio degli sci.
Ma in quel periodo di gente non se ne trova in giro, per cui non ho potuto mai seguire la traccia degli sciatori.

ma lì le tracce poi si cancellano col sole da sole.

Qui in inverno le tracce si cancellano comunque ad ogni nuova nevicata...e nevica ogni settimana...

Quindi,che dire:
ciaspolisti, seguite la traccia, che la gente impara ad alzarsi presto se vuol seguire la traccia dei primi, oppure impara a tracciarne un'altra. Ma quando siete in mezzo a tanta gente o gruppi o nei posti dove con traccia rovinata rendete difficile o pericolosa la salita, abbiate il coraggio di mandare qualche allenato davanti a fare una traccia alternativa.
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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 8:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

paglia ha scritto:
Domenico Fenio mi ha sempre borrito, ed a ragione, se con gli sci larghi rovinavo la bella traccia o perchè non avevo i rampanti o non avevo sensibilità nei miei piedi o sceglievo gli sci larghi nella gita con neve primaverile mi scappava il piede e rompevo la traccia.

A me queste cose che mi diceva il Dome mi sembravano logiche e sacrosante.

Ma io direi che tutti i ciaspolisti brianzoli che a scienze politiche hanno studiato diritto e geografia ci dovrebbero creare una legge per dirci come la vogliono la traccia.

Io con gli sci larghi cerco di fargliela comoda, ma poi se risalgo da un'altra parte per fare meno fatica, non si lamentino se il pendio diventa meno fotogenico dai loro balconi, perchè c'è un'altra traccia o è troppo arato in discesa, eeeche cazzo..

L'unica volta che ho usato le ciaspole ho visto che farsi la traccia con quegli atrezzi in neve fresca alta era fatica immane, per cui le ho regalate al kikko, che le ha prestate al Franz, che le presta a chi non so.

Se tornassi a fare dello snowboard userei degli sciettini.
Le ciaspole mi sono utili al rilievo nivologico sui ghiacciai a Giugno perchè son più leggere
da portare in spalla per 1000m prima di trovare neve e sulla crosta non portante di Giugno son meglio di scarponi e anche meglio degli sci.
Ma in quel periodo di gente non se ne trova in giro, per cui non ho potuto mai seguire la traccia degli sciatori.

ma lì le tracce poi si cancellano col sole da sole.

Qui in inverno le tracce si cancellano comunque ad ogni nuova nevicata...e nevica ogni settimana...

Quindi,che dire:
ciaspolisti, seguite la traccia, che la gente impara ad alzarsi presto se vuol seguire la traccia dei primi, oppure impara a tracciarne un'altra. Ma quando siete in mezzo a tanta gente o gruppi o nei posti dove con traccia rovinata rendete difficile o pericolosa la salita, abbiate il coraggio di mandare qualche allenato davanti a fare una traccia alternativa.
Paglia


paglia,ma tutta questa tua loquacità esce allo scoperto anche quando sei tra i monti o solo quando sei dietro un pc?
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bughy



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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 8:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

espo ha scritto:
celaf ha scritto:
espo ha scritto:


continuo a non capire perchè una persona intelligente e normale, su terreni sciabili, continui a usare le ciaspe dopo aver visto come si va con gli, se non per scendere in surf. mi pare una demenzialità, ma sicuro tante persone considerano demenziale lo sci alpinismo o qualsiasi altro gioco che a me (noi) piace tanto.



Per la stessa ragione per cui alcuni vanno in mountain bike, altri a piedi. Cosa pensa il ciclista: continuo a non capire perché una persona intelligente sale a piedi dopo che ha visto come si va con la bici? Sono due cose diverse e qualunque persona intelligente può capirlo.

….


mi spiace ma non è così. andare in bici o a piedi non è minimamente paragonabile a sci/ciaspe. perchè il terreno della bici è ben diverso da quello a piedi, mentre per gli sci/ciaspe è quasi sempre lo stesso.

andare sulla neve, laddove i pendii sono sciabili, e cmq quasi dappertutto con gli sci è molto meglio che usare le ciaspe. si fa meno fatica e si rende di +. è una questione di mezzo tecnico usato per raggiungere lo stesso fine. come arrampicare con scarpette o scarponi o ramponare con ramponici da escursione o da cascata sul verticale.

uno può usare quello che vuole ma sicuro qualcosa rende meglio. e lo sci rende nei 98% dei casi molto di + della ciaspa, anche se uno a scendere è un impedito. quindi proprio perchè vuoi raggiungere la cima di certe montagne è un non senso usare le ciaspe. poi uno fa quello che crede. ma se parli con i ciaspisti quasi sempre la risposta alla domanda perchè nn usi gli sci è la stessa: vorrei ma nn so sciare. una settimana di tentativi su un campetto ti mette in condizioni di scendere pe quasi tutte le gite sci alp facili delle alpi e appennini. e poi andando si migliora.

poi ripeto, ognuno fa come crede ma mi ricorda tanto quelli che anni fa continuavano ad arrampicare coi colorado..... contenti loro.

tanto per fare un esempio il mio collega, ciaspista da anni, dopo 1 gita di 650 metri con noi, con neve tutto sommato portante, pur stando in traccia e con nessuno dei 50 presenti che li ha detto nulla, al ritorno ha chiesto: che sci compero? e ha aggiunto: hai ragione andare con le ciaspe qua è da ******

sono fermamente convinto che il 98% dei ciaspisti che vanno in certi posti passerebbe subito agli sci se solo avesse qualcuno con cui imparare ...


Ci sono delle ragioni se qualcuno non passa agli scii: paura di ri-rompersi un ginocchio, costo dell'attrezzatura, mancanza di tempo per le troppe attività...con le racchette puoi andare quasi dove vuoi con una spesa in termini economici e di apprendimento minima...
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Dernal



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MessaggioInviato: Mer Gen 28, 2009 10:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

a me piuttosto da molto fastidio arrivare al Redentore e trovare un pisciatoio di fianco ad esso, cosa costa organizzarsi e farla prima, magari nel bosco o poco oltre i sentieri, perchè tramutare la cima di una montagna in una poltiglia giallastra di piscio?
e per un credente non dovrebbe essere un doppio fastidio?
e tutte le bucce di mandarini che vengono gettate a terra, sulle cime dei monti?
che utilità hanno?
costa tanta fatica rimettersele nello zaino?



poi sul discorso del ciaspolatore che vorrebbe o non vorrebbe passare allo scialpinismo...

io da escursionista, vorrei imparare a praticare volentieri questa disciplina.
purtroppo, fare scialpinismo non è così semplice come prendere ed andare a farsi un' escursione.
bisogna intanto fare dei corsi ed imparare a sciare, avere il tempo per praticare costantemente e almeno all'inizio, delle risorse per prendere l'attrezzatura (ma questo è secondario), e soprattutto, conoscere qualcuno con cui andare assieme, quantomeno all'inizio, anche se come pratica, rispetto all'escursionismo, necessita maggiormente per questioni di rischio, di avere dei soci coi quali fare le uscite.
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