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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Ven Mag 16, 2008 1:41 pm Oggetto: |
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Si, sono io quel G.
Ho a Baresi gli annuari di quegli anni lì, il Luca aveva fatto il lavoro mi pare, bello ma parziale selezionando per ragioni di sintesi...ma anche di, come dire, tendenza del momento: cioè in pratica certe discese che oggi "ci stanno", magari allora non avevano dignità alpinistica per il terreno in cui si infilavano,( per esempio dalla "croce del pastore" dietro ai Tre Pizzi, giù a Trabuchello per il canale-torrente-valanga che arriva fino NEL Brembo, per più di metà nel bosco e a bassa quota, quindi ), ma con i loro bei casìni lo stesso.
Di recente ho recuperato un borsone di diapositive che erano rimaste sepolte direi 10-15 anni nel box di un amico che probabilmente le aveva chieste in prestito...
bisogna che mi metta lì una sera a farle passare, anche perchè avevo in mente una serata "Come Eravamo" con i compagni di merende dell'epoca.
Però niente dissolvenze, colonne sonore e fighetterìe del genere perchè A-non sono attrezzato e non ho voglia di sbattermi B-orobici duri e puri fino in fondo, le dia devono fare ta-ta-clac come Dio comanda al massimo musica degli Abba o di Venditti sotto il segno dei pesci
Devo anche vedere cosa c'è esattamente, perchè le tenevamo in comune - qualche volta le aveva lui e qualche volta io, e dopo l'incidente anzi GLI incidenti non sono certo andato a chiedere niente a sua mamma. Meglio non toccare questo tasto.
Dovrebbero esserci anche delle discese, alcune anche prime, nel gruppo del Bianco, una almeno delle quali miseramente seguita da una successiva furba auto-attribuzione di un famosissimo dell'epoca sul "nuovo" primo (e ultimo...) volumetto del Bianco di Buscaini della Guida dei Monti d' Italia CAI TCI del 1994 (oltretutto cannando descrizione...e io le foto le ho, della strada giusta! )...senza possibilità di replica; e non poteva non saperlo perchè gliela avevamo raccontata la sera stessa a Courma, come poi non poteva non sapere della scomparsa di Celso dato che era fisso all' albergo di suo zio!!!
...piccolo OT ma quello che è giusto è giusto, dato l' argomento. Sulle balle che si raccontano ad ogni livello anche nel mondo purissimo della montagna! W le gare, con giudici, cronometristi e CLASSIFICHE STAMPATE !!!
Dài, quando sono pronto lo dico qui... se siamo in pochi max 10, casa mia a Curno o la sede Altitude a Treviolo. Altrimenti una saletta privè al Palamonti o una pizzeria disponibile.
Ciao! |
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Franco
Registrato: 18/04/07 15:50 Messaggi: 285 Residenza: Grone
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Inviato: Ven Mag 16, 2008 7:26 pm Oggetto: |
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guidoval ha scritto: | Però niente dissolvenze, colonne sonore e fighetterìe del genere perchè A-non sono attrezzato e non ho voglia di sbattermi B-orobici duri e puri fino in fondo, le dia devono fare ta-ta-clac come Dio comanda al massimo musica degli Abba o di Venditti sotto il segno dei pesci
Dài, quando sono pronto lo dico qui... se siamo in pochi max 10, casa mia a Curno o la sede Altitude a Treviolo. Altrimenti una saletta privè al Palamonti o una pizzeria disponibile. |
Sarebbe davvero una bella serata!
Dissolvenze, ecc. ecc: non ce n'è bisogno se ci sono i contenuti.
Diapositive: io ne ho una collezione sterminata e non mi sono ancora convertito del tutto al digitale, anche se lo farò ormai per i costi proibitivi dell'analogico, che ha il suo fascino, destinato ad aumentare man mano che andrà sparendo, quindi ben venga il clac-clac e l'atmosfera di quando in casa prepari il telo, il proiettore su una sedia, spegni le luci e vai con le inevitabili sottoesposte e sovraesposte.
Sede: io faccio parte del CAI Trescore e potrei proporre anche il cinema del paese come sede per la serata (abbiamo una convenzione per l'utilizzo e abbiamo fatto varie serate), quest'anno a novembre ospiatiamo Ivo Rabanser (a proposito di alpinismo dei local ed esplorativo: lui ha esplorato in ogni angolo il Sassolungo, montagna che vede dalla finestra di casa sua).
Tu proponi una data che poi pensiamo noi ad organizzare. Anche il Palamonti può andare, ma essendo local davvero fino in fondo mi risparmierei volentieri il viaggio fino a Bergamo!
guidoval ha scritto: | Sulle balle che si raccontano ad ogni livello anche nel mondo purissimo della montagna! W le gare, con giudici, cronometristi e CLASSIFICHE STAMPATE !!!
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La retorica del mondo puro della montagna...ovviamente è una balla, da Whimper al Cervino a Bonatti al K2 di anni ne sono passati ma le vicende son sempre quelle.
Le gare non le disprezzo e ne ho fatte anch'io, anche se alla fine in montagna apprezzo di più la solitudine o la scarsa compagnia. D'altronde anche il cosidetto freeride deve molta della sua popolarità ad alcune note gare.
Breve inciso: sotto l'etichetta freeride (perchè in fondo di questo si tratta) qulacuno di valido c'è, dico per esempio Bruno Compagnet o Marco Siffredi che ha disceso l'Everest con la tavola ed è scomparso in un secondo tentativo al Norton.Ma anche il nostro Previtali.
Siccome però quel vecchio manifesto pare mi stia portando un po' troppo lontano, mentre io voglio essere local, chiedo lumi (cioè se è proprio quella che presumo) su questa discesa che avevo individuato nel 2006 salendo al Pietra Quadra
Dovrebbe essere il Pizzo con il Vallone del Vindiolo, ho segnato in rosso l'itinerario, tra tutte quelle del Menna credo sia la più abbordabile, nell'annuario del '86 è data OSA con 35° max. Purtroppo anche quest'anno me la sono lasciata scappare, però secondo me merita davvero di essere conosciuta. |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Ven Mag 16, 2008 11:06 pm Oggetto: |
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Si giusto, pizzo del Menna dal Vindiolo. L' avevo messa si Skirando l' anno scorso forse.
Sei ancora in tempo! |
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giò
Registrato: 12/02/07 15:11 Messaggi: 3305 Residenza: Valtellina
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Inviato: Sab Mag 17, 2008 11:35 am Oggetto: |
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ma che bella discesa! |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Lun Mag 19, 2008 3:56 pm Oggetto: |
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giò ha scritto: | ma che bella discesa! |
MOMENTO!
vista così sembra che devi scendere il Linceul ...è l'effetto tele!
Invece sono pendenze normalissime, che si alzano un po' se vai a cercarle, e naturalmente per qualche decina di metri sotto la cornice se c'è. Quest' anno ce n'è poca. Adesso sono tra i 15 e i 40 minuti a piedi (dipende da chi sale i 300 m nel bosco), poi neve di nevaio fino in cresta.Diciamo che è una gitina che vale la pena se si è già lì e si ha poco tempo. Invece volendo continuare, la cresta è praticamente asciutta fino al pizzo e poi alla cima, ma allora diventa lunga ed è tutta a piedi.
In compenso non è tutta una mezzacosta di sbieco come sembra, la parte alta del pendìo sciistico. Anzi è bella concava e pochissimo esposta.
Okkio che - è Est sparato, subito al sole al mattino
- sono i pendii che caricano una valanga che, ogni boh? anni, raggiunge il fondovalle a 1100 m partendo da 2000, spiana tutto quello che trova, e nel caso risale un po' anche i prati dopo il torrente verso la strada per Mezzeno. Siate delicati, che sotto ci sono io che faccio fondo sulla pista di Capovalle . Io l' ho vista (già scesa, eh? ) quando ero piccolo, adesso ne ho 45, quindi mi sa che è ora.
L'ultima modifica di guidoval il Lun Mag 19, 2008 4:38 pm, modificato 1 volta |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Lun Mag 19, 2008 4:27 pm Oggetto: |
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Franco ha scritto: |
Sede: io faccio parte del CAI Trescore e potrei proporre anche il cinema del paese come sede per la serata (abbiamo una convenzione per l'utilizzo e abbiamo fatto varie serate), quest'anno a novembre ospiatiamo Ivo Rabanser (a proposito di alpinismo dei local ed esplorativo: lui ha esplorato in ogni angolo il Sassolungo, montagna che vede dalla finestra di casa sua).
Tu proponi una data che poi pensiamo noi ad organizzare. Anche il Palamonti può andare, ma essendo local davvero fino in fondo mi risparmierei volentieri il viaggio fino a Bergamo!
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No, no, ma guarda che sono dias amatoriali di vent'anni fa di due studentelli poco più che adolescenti! E anche poche per giro (studiavamo, andavamo al risparmio) e scattate quando ce la sentivamo di farlo, tra una curva e l'altra in cui eravamo magari al limite (io specialmente). La vedo più una serata tra pochi nostalgici affezionatissimi orobici e per un sacrosanto ricordo per uno di quelli (moltissimi da queste parti) silenziosi e forti ma che nessuno sa che esistono, fuori provincia.
Mica si può presentarle in un contesto dove si presenta gente di livello assoluto! Ci sono stato, al cinema di Trescore, osti va bene da Bonatti in su!!!!!!
Dài, lasciami vedere cosa c'è. |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Lun Mag 19, 2008 5:05 pm Oggetto: |
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guidoval ha scritto: | con grandiosa e impressionante dolina carsica che si apre nel bel mezzo della cresta dopo la croce di Pizzo ma prima del Pizzo vero e proprio, con dentro un nevaio intermedio perenne invisibile da fuori |
parli di questa vero?
Quindi ti ci sei calato? Qual'è la storia? Aneddoti?
Passandoci accanto ci sono entrato finchè si poteva arrampicare in sicurezza. Cioè fino al ripiano erboso della foto.
Ma oltre senza corda era impossibile. Mi è rimasta la curiosità di andare a guardare, ma non faccio speleo.http://lh3.ggpht.com/effebiemme/RxzN7rg8VyI/AAAAAAAAAqQ/uB5BwgaKYWM/100_4335.jpg?imgmax=512 |
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brozio
Registrato: 16/02/07 20:46 Messaggi: 5151 Residenza: seriate (BG)
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Inviato: Lun Mag 19, 2008 5:12 pm Oggetto: |
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fm74 ha scritto: | guidoval ha scritto: | con grandiosa e impressionante dolina carsica che si apre nel bel mezzo della cresta dopo la croce di Pizzo ma prima del Pizzo vero e proprio, con dentro un nevaio intermedio perenne invisibile da fuori |
parli di questa vero?
Quindi ti ci sei calato? Qual'è la storia? Aneddoti?
Passandoci accanto ci sono entrato finchè si poteva arrampicare in sicurezza. Cioè fino al ripiano erboso della foto.
Ma oltre senza corda era impossibile. Mi è rimasta la curiosità di andare a guardare, ma non faccio speleo.http://lh3.ggpht.com/effebiemme/RxzN7rg8VyI/AAAAAAAAAqQ/uB5BwgaKYWM/100_4335.jpg?imgmax=512 |
che figata!!!un bellissimo pozzo a cielo aperto...spettaccolo!!!!!!!!! _________________ se guardi bene c'è tutto!!!
infondo una cascata o l'altra...ol gias l'è sempre gias!!! |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Lun Mag 19, 2008 6:27 pm Oggetto: |
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Si! e' lei! Pero' io dico "dolina" dal basso delle mie scarse conoscenze geologiche. Magari si chiama in un altro modo...e come fa a formarsi su una cresta?
"Calato" no, non sono speleologo. Ero in zona una sera a correre un' estate di boh 25- 30 anni fa e ho incontrato degli speleo che salivano lentissimi con zaini pazzeschi...un' impresa titanica, se hai presente il sentiero da Roncobello via Cornabuca (l' hai visitata?). Mi hanno detto che andavano li' e la sera dopo sono salito per fare la cresta in allenamento e curiosare. C' erano delle corde rinviate e sono sceso tre o quattro spezzoni a forza di braccia fin dove riuscivo.
Ce ne sono altre 2 al passo del Menna, una a fianco del sentiero pochi metri sotto il passo. L' altra su un fianco del canale 30 m. Est. Un altra bella nel bosco appena sotto la Cassina di' Bares q. 1450? diciamo 150m NW. Li' era pascolo, prima dell' abbandono e dei rimboschimenti da opere idroelettriche del ventennio. Nel 1927 c'e' stata la peste bovina e ci avevano buttato le bestie morte più' la calce. Una vera figata, e cosi' in eta' eroica sui 16 anni ci siamo calati dentro io e un altro bigolo come me. Abbiamo scavato fuori sul fondo un po' di teschi di mucca che poi abbiamo distribuito in giro per il paese nei punti giusti nottetempo. Risalita a prusik misto braccia e l' amico sotto col manuale del Cai aperto che mi leggeva come fare. Comunque in giro per quei boschi li' ci sono tante piccole depressioni da dove filtra aria fresca di cantina.
Guarda che Roncobello e' anche la valle del Buco del Castello (e altri minori più' accessibili nelle vicinanze) e appena entrati se guardi in su vedi grandi pozzi che arrivano dall' alto. Quindi ci saranno entrate più' alte, no? Per me una potrebbe essere tra il sentiero e la cresta Vedro-Branchino. C' e' un buchetto ostruito che soffia parecchia aria fresca... |
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LorenzOrobico
Registrato: 08/02/07 23:23 Messaggi: 9209 Residenza: Trescùr (BG)
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Inviato: Lun Mag 19, 2008 9:19 pm Oggetto: |
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Thread interessantissimo, il Menna e` decisamente affascinante, piu` lo guardo e piu` mi piace. I canali da Sud li ho molto guardati e fotografati, quest'anno tra una cosa e l'altra non sono riuscito a farci un salto... prima o poi...
Franco ha scritto: |
quest'anno a novembre ospiatiamo Ivo Rabanser
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Me la segno! Mi raccomando ri-pubblicizza l'evento a tempo debito che Ivo non me lo voglio perdere...  _________________ Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
Visita il mio blog |
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Franco
Registrato: 18/04/07 15:50 Messaggi: 285 Residenza: Grone
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Inviato: Lun Mag 19, 2008 10:24 pm Oggetto: |
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guidoval ha scritto: |
La vedo più una serata tra pochi nostalgici affezionatissimi orobici e per un sacrosanto ricordo per uno di quelli (moltissimi da queste parti) silenziosi e forti ma che nessuno sa che esistono, fuori provincia.
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A questo punto sono ancora più curioso di vedere le dia .
Per il taglio intimista e orobico duro e puro a me va bene, si può anche pensare ad una birreria...
Resta però il problema che se arriva più gente del previsto, occorre selezionare i veri orobici
Come fare? in base al curriculum alpinistico? Solo chi ha una percentuale di salite in orobie superiore ad una certa cifra?
Circa il "localismo" penso che una volta, come bene fa capire il manifesto con tutte quelle salite elencate come se fossero ben note e prestigiose, local lo si era per necessità, perchè pochi potevano permettersi frequenti e lunghi spostamenti. Mentre adesso lo si è per scelta, in un mondo, anche quello alpinistico, diventato più piccolo grazie ai trasporti e ai mezzi di comunicazione, ma forse anche più povero perchè si sa meno vedere quanto ci sia di bello a poca distanza da casa anche se non è pubblicizzato e rinomato.
Mi chiedo se con il crescere del costo degli idrocarburi, e quindi dei trasporti, tornerà in futuro ad essere una necessità
Ma forse è un bene perchè ci costringerà ad organizzare i trasporti con più razionalità
In ogni caso per me una salita, o una discesa non hanno valore per ilo nome della montagna, e forse nenche solo per l'impegno tecnico ma soprattutto per quanto chi l'ha realizzata ha messo in gioco le sue personali capacità, ma anche per il suo rapporto "sincero" con l'ambiente.
In questo senso credo che la "stagione del Menna" non sia certo da sottovalutare e sarebbe proprio bello riscoprirla, anche solo tra "orobici"  _________________ In Wildness Is the Preservation of the World (Henry David Thoreau) |
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Franco
Registrato: 18/04/07 15:50 Messaggi: 285 Residenza: Grone
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Inviato: Lun Mag 19, 2008 10:57 pm Oggetto: |
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Faccio una prova, invio la scansione dell'articolo apparso sull'annuario CAI Bergamo 1988, non so violo qualche diritto d'autore, spero di no...
 _________________ In Wildness Is the Preservation of the World (Henry David Thoreau) |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Lun Mag 19, 2008 10:58 pm Oggetto: |
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Franco ha scritto: | Resta però il problema che se arriva più gente del previsto, occorre selezionare i veri orobici
Come fare? in base al curriculum alpinistico? Solo chi ha una percentuale di salite in orobie superiore ad una certa cifra?
Circa il "localismo" penso che una volta, come bene fa capire il manifesto con tutte quelle salite elencate come se fossero ben note e prestigiose, local lo si era per necessità, perchè pochi potevano permettersi frequenti e lunghi spostamenti. |
Il problema dell' affollamento non si porra' di sicuro!
Local in montagna con guida e portatore negli anni '30?
Più' facile agli altiforni della Falck o in Vanoise a lavorare nel bosco 6 mesi all' anno.
No, ci andava la allora sobria borghesia delle citta' di pianura mentre era in villeggiatura nei paesini di media ed alta valle, sana abitudine estintasi tra gli anni '50 e '60. |
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Franco
Registrato: 18/04/07 15:50 Messaggi: 285 Residenza: Grone
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Inviato: Lun Mag 19, 2008 11:01 pm Oggetto: |
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 _________________ In Wildness Is the Preservation of the World (Henry David Thoreau) |
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Franco
Registrato: 18/04/07 15:50 Messaggi: 285 Residenza: Grone
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Inviato: Lun Mag 19, 2008 11:10 pm Oggetto: |
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guidoval ha scritto: |
Local in montagna con guida e portatore negli anni '30?
Più' facile agli altiforni della Falck o in Vanoise a lavorare nel bosco 6 mesi all' anno.
No, ci andava la allora sobria borghesia delle citta' di pianura mentre era in villeggiatura nei paesini di media ed alta valle, sana abitudine estintasi tra gli anni '50 e '60. |
In effetti forse il termine local è da intendere in modo un po' relativo, in ogni caso anche i benestanti non avevano certo la facilità di spostamento che oggi hanno tutti, se arrivavano nelle valli bergamasche facevano le salite che c'erano in zona, poi non è che il fine settimana successivo si spostavano in un altro gruppo.
Ma forse negli anni '30, spinte anche dal regime, anche le classi meno abbienti iniziavano ad andare in montagna, magari irregimentati dal CAI militaresco di allora, e non certo con la guida! Sono di quel periodo i primi grandi scalatori "popolani", tipo Cassin per esempio. _________________ In Wildness Is the Preservation of the World (Henry David Thoreau) |
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