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L"ORCO DI RHEMES
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Autore Messaggio
Vecchioleone



Registrato: 14/01/11 23:51
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Residenza: Brugherio

MessaggioInviato: Dom Lug 22, 2012 10:57 pm    Oggetto: Re: L"ORCO DI RHEMES Rispondi citando

Avir ha scritto:
Ho scritto un libro dal titolo l'Orco di Rhemes. E' un romanzo di montagna ambientato su una parete della valle di Rhemes, la Est della Grande Rousse, alta 1000 metri, da 2600 a 3600, verticale, marcia e lunga. Mai salita.
La vicenda si svolge negli anni settanta e ha per protaginisti dei ragazzi di Milano (in quegli anni Milano 'produceva' i Guerini e i Dinoia...) i quali si innamorano della valle, cominciano a praticare l'alpinismo fino ad arrivare ad alto livello e poi si ossessionano a voler salire quella parete.
Ho scritto questo libro per cercare di spegare come sia la passione a portare a volte le persone oltre la soglia del rischio, e non l'impreparazione o l'improvvisazione. Se notate, ogni volta che avviene una disgrazia in montagna ci sono sempre i soloni che spiegano che e' stato fatto qualche imperdonabile errore. Invece io penso che la realta' sia ben descritta da una massima che ho letto in questo blog e che dice piu' o meno che la distanza tra una bellissima giornata e una grandissima cazzata e' una lama di coltello.
Ho dedicato il libro a quattro ragazzi piemontesi morti quest'inverno sulla Nord dell'Aiguille du Midi. Non li conoscevo. Ma il giorno dopo la loro morte il Corriere titolava: 'Cosi' il Monte Bianco e' diventato un Luna Park', sottotitolo: Rischi e improvvisazione. Tralascio l'autore , ma purtroppo e' un (ex) alpinista.

Se vi interessa il libro lo potete trovare nelle librerie specializzate sulla montagna, piu' o meno in ogni citta'. L'Editore e' valdostano: Le Chateau.

http://www.lechateauedizioni.it/index.php?option=com_jbook&task=view&Itemid=28&catid=20&id=209

Se lo leggete ditemi se vi piace, oppure tiratemi i pomodori ....

Renato Riva

Caro Renato, oggi io e un altro "on-icers" (alias cucudalt), abbiamo scalato la parete della quale parli nel tuo libro, abbiamo aperto una via sullo spigolo che delimita la parete est, 8 ore di passaggi aerei su una parete dove non ti puoi mai fidare di cio che hai in mano o sotto i piedi, isolamento totale; lui io e il gypeto che ci ha sorvolato incuriosito per tutto il giorno.
La Grande Rousse la ammiravo sin da bambino, e li tanti anni fa la cordata di mio fratello ebbe un grave incidente. Oggi è stata una sorta di rivincita... Very Happy
Ora sono "costretto" Wink A leggere il tuo libro!!
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fabiomaz



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Messaggi: 3178
Residenza: Bergamo

MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2012 9:38 am    Oggetto: Re: L"ORCO DI RHEMES Rispondi citando

Vecchioleone ha scritto:

Caro Renato, oggi io e un altro "on-icers" (alias cucudalt), abbiamo scalato la parete della quale parli nel tuo libro, abbiamo aperto una via sullo spigolo che delimita la parete est, 8 ore di passaggi aerei su una parete dove non ti puoi mai fidare di cio che hai in mano o sotto i piedi, isolamento totale


Ma non ci racconti nulla?
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Vecchioleone



Registrato: 14/01/11 23:51
Messaggi: 182
Residenza: Brugherio

MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2012 9:47 am    Oggetto: Re: L"ORCO DI RHEMES Rispondi citando

fabiomaz ha scritto:
Vecchioleone ha scritto:

Caro Renato, oggi io e un altro "on-icers" (alias cucudalt), abbiamo scalato la parete della quale parli nel tuo libro, abbiamo aperto una via sullo spigolo che delimita la parete est, 8 ore di passaggi aerei su una parete dove non ti puoi mai fidare di cio che hai in mano o sotto i piedi, isolamento totale


Ma non ci racconti nulla?

Si si, stasera mi ci metto, stiamo scrivendo anche una relazione decente a 4 mani e ogni tanto lavoriamo...
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scais



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MessaggioInviato: Lun Lug 15, 2013 8:20 am    Oggetto: Rispondi citando

libro bellissimo, emozionante, coinvolgente.
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Vecchioleone



Registrato: 14/01/11 23:51
Messaggi: 182
Residenza: Brugherio

MessaggioInviato: Lun Set 02, 2013 4:18 pm    Oggetto: Re: L"ORCO DI RHEMES Rispondi citando

Vecchioleone ha scritto:
Avir ha scritto:
Ho scritto un libro dal titolo l'Orco di Rhemes. E' un romanzo di montagna ambientato su una parete della valle di Rhemes, la Est della Grande Rousse, alta 1000 metri, da 2600 a 3600, verticale, marcia e lunga. Mai salita.
La vicenda si svolge negli anni settanta e ha per protaginisti dei ragazzi di Milano (in quegli anni Milano 'produceva' i Guerini e i Dinoia...) i quali si innamorano della valle, cominciano a praticare l'alpinismo fino ad arrivare ad alto livello e poi si ossessionano a voler salire quella parete.
Ho scritto questo libro per cercare di spegare come sia la passione a portare a volte le persone oltre la soglia del rischio, e non l'impreparazione o l'improvvisazione. Se notate, ogni volta che avviene una disgrazia in montagna ci sono sempre i soloni che spiegano che e' stato fatto qualche imperdonabile errore. Invece io penso che la realta' sia ben descritta da una massima che ho letto in questo blog e che dice piu' o meno che la distanza tra una bellissima giornata e una grandissima cazzata e' una lama di coltello.
Ho dedicato il libro a quattro ragazzi piemontesi morti quest'inverno sulla Nord dell'Aiguille du Midi. Non li conoscevo. Ma il giorno dopo la loro morte il Corriere titolava: 'Cosi' il Monte Bianco e' diventato un Luna Park', sottotitolo: Rischi e improvvisazione. Tralascio l'autore , ma purtroppo e' un (ex) alpinista.

Se vi interessa il libro lo potete trovare nelle librerie specializzate sulla montagna, piu' o meno in ogni citta'. L'Editore e' valdostano: Le Chateau.

http://www.lechateauedizioni.it/index.php?option=com_jbook&task=view&Itemid=28&catid=20&id=209

Se lo leggete ditemi se vi piace, oppure tiratemi i pomodori ....

Renato Riva

Caro Renato, oggi io e un altro "on-icers" (alias cucudalt), abbiamo scalato la parete della quale parli nel tuo libro, abbiamo aperto una via sullo spigolo che delimita la parete est, 8 ore di passaggi aerei su una parete dove non ti puoi mai fidare di cio che hai in mano o sotto i piedi, isolamento totale; lui io e il gypeto che ci ha sorvolato incuriosito per tutto il giorno.
La Grande Rousse la ammiravo sin da bambino, e li tanti anni fa la cordata di mio fratello ebbe un grave incidente. Oggi è stata una sorta di rivincita... Very Happy
Ora sono "costretto" Wink A leggere il tuo libro!!

Ciao Renato, a un anno di distanza dalla mia salita ho finalmente acquistato a chanavey il tuo libro, l'ho divorato in 3 giorni, ti faccio i complimenti per come descrivi la realtà che vede un alpinista e anche ciò che non vede ma solo prova e pensa dentro sé. Quella montagna e quelle sensazioni ormai le conosco bene e non ti nego che in più parti del libro mi sono sentito letto dentro e giudicato, come se stessi parlando a me. È stato un viaggio commosso dentro di sé, e qualche lacrima mi è volentieri sfuggita.
Grazie
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Avir



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Messaggi: 19
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MessaggioInviato: Gio Ott 24, 2013 6:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Era da un bel po' che non mi collegavo al forum e mi fa piacere che qualcuno abbia salito di recente la 'grande rossa' lungo lo spigolo Est. Il versante Est e', al di fuori del Monte Bianco e Cervino, forse il piu' spettacolare salto di roccia della Val d'Aosta come dimensioni e forme. Peccato la qualita' della roccia, se fosse stata buona sarebbe stata una superclassica mondiale. Rimane un mistero se sia mai stato davvero salito nelle zone dove si immagina il racconto. L'ambiente , e mi fa piacere che tu dica che lo si apprezza nel libro, e' davvero impressionante.
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Pippolongo



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Messaggi: 472

MessaggioInviato: Gio Set 18, 2014 1:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao!
Riesumo il posto per informarvi che

MERCOLEDI' 24.09.2014 - ORE 21.15 - presso la SALA CONFERENZE di via Corridoni - SAN DAMIANO di Brugherio.


si terrà una serata con l'autore del libro L'Orco della Val di Rhemes (Renato Riva) e due Onicers brugheresi che nell'estate del 2012 hanno salito la montagna per lo spigolo est (probabilmente una prima).

http://alpinline.blogspot.it/2012/07/grande-rousse-da-rhemes-notre-dame-via.html

Una serata per conoscere questa montagna a torto poco considerata....
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http://alpinline.blogspot.com/ foto e relazioni delle salite!!!

"...al rosso saggio chiedo i miei perch�"

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Ovomaltina



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MessaggioInviato: Mer Ott 22, 2014 3:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Renato
sono socia cai Brugherio amica di Ale
ero presente alla tua ultima serata in cui, insieme ad Ale e Andrea, raccontavi il tuo libro mentre loro descrivevano la loro prima salita
Incuriosita da entrambe le storie ho iniziato a leggere il tuo libro, l'ho finito ieri sera e devo ammettere che a me è scesa anche più di una lacrima
Non sono esperta di salite in alta quota, ne ho fatte pochine e molto facili, ma anche io ho il mio "Orco" che mi ha respinta già due volte e mi sono riconosciuta in molti comportamenti e pensieri del protagonista, ad esempio l'ossessione per "quella" montagna e il desiderio di volerla salire non con uno qualsiasi, non con l'alpinista più forte al mondo, ma con l'amico più caro
Per questo ti dico grazie di averlo scritto e grazie ad Ale per avermelo fatto leggere
A presto
Alessandra
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