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Sherpa hooligan?
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guidoval



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MessaggioInviato: Ven Mag 03, 2013 12:20 am    Oggetto: Rispondi citando

gianbo ha scritto:
Interessante ricostruzione, basata sul punto di vista degli Sherpa:

http://www.alanarnette.com/blog/2013/04/30/everest-2013-the-sherpas-viewpoint/


Very Happy meno male, finalmente un po' di sollievo per pauperisti e terzomondisti. Se andavamo avanti ancora un giorno a forza di western press offices, ci arrivavano le foto di Moro messo a bollire nel pentolone.

Mi sembra di trovare anche in questa versione particolari verosimili e altri molto meno.
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grign1_2410



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MessaggioInviato: Ven Mag 03, 2013 8:53 am    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:
gianbo ha scritto:
Interessante ricostruzione, basata sul punto di vista degli Sherpa:

http://www.alanarnette.com/blog/2013/04/30/everest-2013-the-sherpas-viewpoint/


Very Happy meno male, finalmente un po' di sollievo per pauperisti e terzomondisti. Se andavamo avanti ancora un giorno a forza di western press offices, ci arrivavano le foto di Moro messo a bollire nel pentolone.

Mi sembra di trovare anche in questa versione particolari verosimili e altri molto meno.


Riflettendo un po', non sono più così certo che questa sia una questione legata al pauperismo moderno, anche perché in Nepal le attività economiche legate allo Himalaismo continuano e incrementano anche con la crisi, semplicemente spostando il target dall'Europa all'Asia, Cina inclusa. Tra l'altro il Nepal ha seri problemi di governo e per gestire un'entrata così importate come quella del turismo montagnino ci vogliono regole. Pare che l'unica regola sia incassare il più possibile. Se ci fosse una politica attenta magari ci sarebbe anche un rigoroso regolamento che riguarda il soccorso in montagna che ora è affidato a "magnanimi" privati, talvolta esteri, che arrivano a chiedere depositi bancari fino al limite dei massimali assicurativi (ho sentito cose tipo 30000 euri) per garantire la partenza dell'elicottero; il minimo comunque si aggira intorno ai 4000 euri. E' qualche giorno che gira il documento che avete riportato dal quale trasudano differenze sostanziali rispetto alle "italianistiche" versioni precedenti. Mi sembrava strano che da un giorno all'altro sti Sherpa si trasformassero in sanguinari sgozzatori, per colpa poi dei 60 anni precedenti...in ogni caso, questa storia dimostra che spesso si fa più fatica a difendere l'indifendibile che a scalare l'Everest Laughing ...o quantomeno che sia più avvincente una rissa che una scalata sull'Everest...oppure che chi urla di più, vince!! Comunque più leggo cose a riguardo più mi scappa di fare la cacca Rolling Eyes perciò mi siedo sul WC e leggo il topolino, ciao
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guidoval



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MessaggioInviato: Ven Mag 03, 2013 9:40 am    Oggetto: Rispondi citando

ma infatti tutta questa storia è interessante - se lo è e per chi lo è - non tanto per l'episodio di cronaca in sè, che ormai qui è diventato un terreno di scontro per tifoserie/ideologie, e pattume per segaioli del gossip in rete, quanto per quel po' di luce che accende sull'ambiente per noi che ne leggiamo solo resoconti mediati.
Per esempio vanno assolutamente letti i numerosi commenti al post pro-sherpa.
Da quelli di sherpa stessi, prevedibilmente grati all'autore, a quelli che si esprimono in termini che qui da noi nessuno potrebbe permettersi. Diciamo politicamente scorretti.
Comunque noto sempre con stupore e meraviglia come nel resto del mondo sia possibile esprimere opinioni forti, diciamo 'molto di destra e molto di sinistra' per capirci secondo i parametri del nostro orticello, senza che partano gli insulti personali. Anche se qualcuno è arrivato a un millimetro dallo scrivere 'piazzate 'ste corde e non rompete i coglioni che noi dobbiamo salire'. Noto anche che si rispondono dopo aver letto bene gli argomenti degli altri. Infatti stranamente rispondono agli argomenti invece di stabilire da che parte stai.
Che ingenui, eh?
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gianbo



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MessaggioInviato: Ven Mag 03, 2013 2:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:

Comunque noto sempre con stupore e meraviglia come nel resto del mondo sia possibile esprimere opinioni forti, diciamo 'molto di destra e molto di sinistra' per capirci secondo i parametri del nostro orticello, senza che partano gli insulti personali.


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lupin-3



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MessaggioInviato: Sab Mag 04, 2013 11:41 am    Oggetto: Rispondi citando

CAMPO BASE EVEREST, Nepal — Amareggiato e poco sorpreso. Così si definisce Denis Urubko dopo i fatti accaduti sull’Everest lo scorso weekend. L’alpinista kazako, che al momento dello scontro fra gli sherpa e gli alpinisti occidentali si trovava nel villaggio di Deboche per riprendersi da un lieve malanno, è tornato al campo base in questi giorni e da lì ha voluto scrivere una lunga lettera che racconta come questo tipo di scontri non siano una novità, in Himalaya, e come, secondo lui, tutto derivi da uno scontro fra culture inasprito dalla commercializzazione dell’Everest.

“La situazione accaduta a Simone Moro sull’Everest non è nuova – racconta Urubko -. Non voglio avere l’ultima parola, ma ci tengo ad esprimere la mia opinione personale in base all’esperienza che ho maturato. In anni di spedizioni ho imparato che cercare di risolvere conflitti in parete con la forza è inutile. Non si riuscirà mai a stabilire chi ha ragione e chi ha peccato. Porta solo problemi a tutti. Ma gli sherpa, l’ho visto con i miei occhi più volte, perdono spesso il controllo. Sono spesso i primi a cominciare ad aggredire e brandire armi. E’ capitato in tutti i casi in cui sono stato testimone o partecipe di contrasti tra nepalesi e stranieri”.

“E’ questione di cultura – prosegue Urubko -. La coscienza degli occidentali è molto differente. Cercano di risolvere i problemi senza scontro fisico. Simone per me è stato un grande insegnante: quando l’unica soluzione che vedevo era la guerra, lui da italiano cercava di mediare una soluzione soddisfacente per tutti. La tollereanza e la correttezza e la delicatezza di Ueli Steck trapassano ogni confine. E Griffith non ha mai avuto a che dire con nessuno”.

Urubko racconta di come invece le reazioni degli Sherpa, nel loro territorio, siano dominate da emozioni completamente diverse. “L’impunità e la sicurezza delle proprie forze nel proprio territorio inducono gli sherpa a passare il limite – spiega l’alpinista -. Ma non è una caratteristica solo dei nepalesi. Il fatto è che comunque hanno potere, loro possono vendicarsi poi, creare problemi con altri locali, far sparire materiali. Considerano l’Everest di loro proprietà e ritengono di poter dettare leggi non scritte. Si aggiunga il fatto che le spedizioni commerciali hanno cambiato profondamente i giovani sherpa. Dietro il sirdar che ha iniziato la rissa, ce’erano infiniti dollari di commerciali e clienti per cui gli sherpa stavano fissando corde”.

Urubko racconta amareggiato del suo ritorno al campo base nei giorni scorsi, sotto gli sguardi maliziosi che ha ricevuto da nepalesi che lo sapevano amico di Simone Moro, e di uno sconcertante episodio in cui alcuni sherpa avrebbero, con un gesto molto volgare, fatto segno di vittoria di fronte a degli stranieri. “In questa storia, tutto il mondo dell’Everest ha perso qualcosa”, conclude Urubko.
Per leggere il report integrale (russo e inglese): http://urubko.blogspot.it/
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Gio Giu 20, 2013 1:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non gira molto bene da quelle parti...

http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cronaca/13_giugno_19/moro-schianto-elicottero-lui-salvo-italia-bergamo-2221748265599.shtml
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guidoval



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MessaggioInviato: Gio Giu 20, 2013 2:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il l'eco non sa lo spagnuolo

«El helicóptero propiedad de Simone Moro que el alpinista italiano ha llevado este año a Nepal para particiar en los servicios de socorro en montaña de aquel país bajo la gestión de la empresa Fishtail Air se estrelló ayer, según ha informado el periódico local The Himalayan Times. El accidente provocó un muerto y tres heridos entre los seis ocupantes del aparato.

Según los datos publicados por el rotativo nepalí, el helicóptero SS 350 B3 partió de la localidad de Hilsa, en el distrito de Humla, cinco minutos antes de las cuatro y media de la tarde de ayer con seis personas a bordo. Según parece, su misión era realizar una operación de evacuación de una serie de personas en la zona de Tumkot, muy afectada por las inundaciones.

Aunque los detalles sobre las causas del accidente no son muy claros todavía, algunos testigos apuntan a que el piloto podría haber intentado un aterrizaje de emergencia al verse en apuros, resultando en el accidente del aparato, que se estrelló en la orilla del río Karnali. Los ocupantes fueron evacuados del lugar del accidente, aunque uno de ellos falleció de camino al hospital. Según The Himalayan Times, se trataría de Tek Bahadur Patali, responsable de la estación de Humla de la Autoridad de Aviación Civil.

Por su parte, el piloto Davide Spatola y otros dos pasajeros sufrieron heridas aunque no se teme por su vida. Fueron trasladados al hospital de Simikot, donde reciben tratamiento. En declaraciones a Montagna.tv, Simone Moro, que se encontraba en Roma en el momento del accidente, ha señalado que “me han dicho que el helicóptero está destruido y que no fue causado por impericia”. El alpinista italiano tiene previsto viajar a Nepal en cuanto sea posible para comprobar en persona lo ocurrido y el estado del aparato, que se incendió después del accidente.

Un helicóptero famoso, una tarea peligrosa
El helicóptero de Simone Moro se había hecho famoso esta primavera por sus osados rescates en las altas montañas de Nepal. El 21 de mayo, batió el récord del rescate realizado a mayor altura de la historia, cuando evacuó a un alpinista canadiense por encima de la Banda Amarilla del Everest, a unos 7.800 metros de altura.

Posteriormente, participó en el intento de rescate de Juanjo Garra en el Dhaulagiri, donde salvó la vida a varios alpinistas también por encima de los 7.000 metros. Lolo González y Enrique Osiel, testigos de aquellas operaciones desde el campo base del Dhaulagiri, ya manifestaron en aquel momento que “el piloto se jugaba la vida en cada vuelo”.»


Rolling Eyes evito le mie solite battute del cazzo perché non ci stavano giocando.
Comunque gli elicotteri stan su per miracolo.
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