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Ski-alper



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MessaggioInviato: Ven Dic 07, 2012 7:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fabrizio Righetti ha scritto:
Ski-alper ha scritto:
Fabrizio Righetti ha scritto:
Ciao a tutti,
Ovviamente, visto che ho lanciato il sasso, non nascondo la mano e rispondo.
Prima di tutto, non ho detto che la rivista non mi piace ed anzi probabilmente la comprerò ancora ( ma solo a patto che cambiate il colore delle risposte nelle lettere alla redazione Very Happy ). Inoltre non minimizzo assolutamente il vostro lavoro di preparazione per uscire con questo robusto primo numero della stagione.
Ho evidenziato un paio di cose che secondo me e forse anche per altri possono essere migliorate con poco sforzo per ottenere un prodotto migliore. Con i vari forum avete la fortuna di avere un feedback in tempo quasi reale e soprattutto statisticamente più valido e rappresentativo che non la classica lettera alla redazione e quindi poter agire di conseguenza.
Poi comprendo le vostre esigenze per poter accontentare tutti e riuscire a navigare in un mercato sempre più difficile come quello dell'editoria.
Fabrizio


Fabrizio, non ti preoccupare, spero si sia inteso che la mia risposta non voleva essere polemica. Semplicemente crediamo molto nelle potenzialità dei forum e quando si parla della rivista, cerchiamo di dare il nostro contributo per chiarire le cose.

Ne approfitto del tuo intervento per farti una domanda. Mi pare di capire che tu sia uno ski-alper evoluto (scusa il neologismo, per altro da noi ©). Per non incorrere nella sensazione di aprire la rivista e trovare cose che non ti interessano, sapresti elencarmi 3 argomenti che, al contrario, ti farebbero 'sobbalzare' di entusiasmo? Ne sono sufficienti 3...
Scusa se mi permetto di chiedere, ma è anche un modo per rendere costruttiva nel vero senso della parola la tua critica.
Ciao

ps il nostro grafico (peraltro bravo, diamo a Cesare....) è stato punito con tante vergate quante mail di lamentela abbiamo ricevuto sui famosi caratteri gialli della rubrica sulle lettere.... Cool


Ma evoluto vuol dire che son vecchio? Smile
Premetto: il fatto che un articolo possa essere interessante per me può non esserlo per altri ti butto lì delle proposte (che in parte devo dire avete già realizzato nella vostra rivista).
Interviste a personaggi di spicco dello scialpinismo/sci ripido dei tempi andati sia nel mondo race che trad. Non perché lo conosca ma fate una bella intervista al Chicco Pedrini è uno che oltre ad aver vinto tutto quello che c’era da vincere in coppia con il Meraldi è stato un pioniere di un certo tipo di approccio ‘sportivo’ allo skialp. Lui veniva dal fondo dove in fatto di preparazione atletica erano avanti. Ne avrebbe di cose da raccontare. E visto che Meraldi è un vostro pupillo saprete bene che il Chicco è stato il ‘meccanico’ che ha registrato a dovere quel gra motore che Meraldi aveva e forse ancora ha.
Un'altra cosa che a me interesserebbe è la seguente. Così come proponete itinerari da enry-level potete proporre, in modo equamente distribuito sull’arco alpino, i cosidetti gitoni e non intendo solo come dislivello. Itinerari poco conosciuti o concatenamenti che possano racchiudere tutti gli ingredienti dello scialpinismo e che magari non si trovano sempre sulle guide. Magari potete utilizzare un testimonial di eccezione per proporli. Ormai c’è tanta gente in giro (anche grazie alle gare) per cui 2500 m di dislivello sono nella norma. Tanto più che molti pur essendo degli ottimi ‘garisti’ non hanno sempre di pari passo una cultura alpina di ugual livello.
Vi consiglio di continuare con le interviste dedicate agli sci alpinisti della ‘Domenica’, è buon modo di conoscere e di confrontarsi con ‘l’altro’.
E ripeto, visto che avete un occhio sui vari forum cercate di carpire i possibili argomenti di interesse.
Ora mi riposo che ho appena finito di fare un bel 2000millino con gli sci Smile
Fabrizio


preso nota... ma se poi hai anche indicazioni più precise (quando ti riprendi dai 2.000 metri) sono ben accette. Ciao
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mecio



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MessaggioInviato: Sab Dic 08, 2012 8:03 am    Oggetto: Rispondi citando

Sono un compratore occasionale di ski-alper (anche perchè non si riesce quasi mai a trovare...) e come età ormai comincio a tendere anch'io sull'evoluto".
Concordo con fabrizio sull'importanza di aver qualche bella intervista, le leggo sempre volentieri.
A proposito l'anno scorso avevo cercato con una certa insistenza in varie edicole il numero dell'anno scorso con il servizio su Kilian: per me una delusione assoluta. 7-8 pagine in cui praticamente non si diceva quasi nulla, poco di cosa ha fatto (e da dire ce ne sarebbe), pochi aneddoti, metodologie di allenamento, poco o nulla della parte trail/running, filosofia di vita, ...

Prendetela come critica costruttiva, per me un'occasione persa (diciamo da rifare meglio.....).

Buon lavoro e "me racumandi" più attenzione alla distribuzione, so che nn è facile ma se non la si trova come si fa a comprarla?????
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mecio
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Ski-alper



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MessaggioInviato: Sab Dic 08, 2012 9:41 am    Oggetto: Rispondi citando

mecio ha scritto:
Sono un compratore occasionale di ski-alper (anche perchè non si riesce quasi mai a trovare...) e come età ormai comincio a tendere anch'io sull'evoluto".
Concordo con fabrizio sull'importanza di aver qualche bella intervista, le leggo sempre volentieri.
A proposito l'anno scorso avevo cercato con una certa insistenza in varie edicole il numero dell'anno scorso con il servizio su Kilian: per me una delusione assoluta. 7-8 pagine in cui praticamente non si diceva quasi nulla, poco di cosa ha fatto (e da dire ce ne sarebbe), pochi aneddoti, metodologie di allenamento, poco o nulla della parte trail/running, filosofia di vita, ...

Prendetela come critica costruttiva, per me un'occasione persa (diciamo da rifare meglio.....).

Buon lavoro e "me racumandi" più attenzione alla distribuzione, so che nn è facile ma se non la si trova come si fa a comprarla?????


Very Happy ciao compratore occasionale che tende all'evoluto! Sulla distribuzione... Il problema sono le edicole. La tiratura è di 30.000 copie a numero e dovrebbe coprire molto bene il Centro-Nord e 'a macchia di leopardo' il Sud. Purtroppo a volte gli edicolanti vendono le copie che ricevono (quasi sempre nei primi due giorni) e invece di prendersi il disturbo di riordinare, dicono che la rivista non c'è o non esiste. Oppure addirittura non la espongono, preferendo dedicare spazio a Gente, Chi, Novella 2000 e tutte queste amenità che incontrano il gusto degli italiani.

In quanto alle interviste della scorsa stagione, tocchi un tasto dolente. Sono d'accordo con te, al punto che la persona che le curava non lavora più per la rivista. Già su questo numero (vai a darci un'occhiata Wink ) c'è un nuovo format di interviste: a proposito di Kilian e di trail running, c'è un interessante parallelo tra lui e Marco De Gasperi.
C'è l'esordio in veste di intervistatore di Guidoval con Pietro Lanfranchi, c'è Maurizio Fondriest che racconta la sua passione per lo ski-alp a Umberto Isman... Insomma, un bel passo avanti, spero. Fammi eventualmente sapere.... Comunque suggerimenti accolti in pieno!
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guidoval



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MessaggioInviato: Sab Dic 08, 2012 11:06 am    Oggetto: Rispondi citando

Dovrei aprire un topic apposito perchè entro nello specifico, ma lo faccio qua così rispondo anche a Petter, che è uno che sa di cosa parla a proposito di metodi di allenamento e valori.
É una curiosità piuttosto diffusa tra gli scialpinisti, quella di conoscere gli allenamenti degli atleti di riferimento. È logico che lo sia perchè è il prodotto di due elementi sopra tutti: A) la novità della disciplina B) i distacchi abissali che si scavano tra i vertici e il resto della classifica.
In questo periodo si stanno confrontando anche i tecnici per cercare uniformità di linguaggio e linee di indirizzo proprio su questi temi.
Quindi l'argomento È succoso, e in effetti noterete che viene toccato piú volte.
Ma se qualcuno si aspetta la tabella, o anche solo la periodizzazione sistematica e calendarizzata dei macrocicli, rimarrà deluso. Perchè sono cose che NON ESISTONO in questo sport. Per la ragione principale che la preparazione atletica 'pura' è solo uno degli adattamenti da produrre. È infatti al CSE prevale la differenziazione dei mezzi e dei terreni rispetto alla sistematizzazione. Sono gli unici professionisti che possono realizzare nel tempo conoscenze sufficientemente affidabili su metodi ed effetti.
Quando Kiljan afferma che va a naso, riassume molto ma riassume bene. Eppure è iper scientifico nel metodo sui materiali, per esempio. Non per vezzo, ma perchè è un campo dove è possibile farlo. Non gli caverete neanche sotto tortura una programmazione (vi pare che uno che fa un ultra e poi un vk in pochi giorni programmi qualcosa?)

Mi sa che il problema sta altrove. È inutile intestardirsi su questo aspetto: la spiegazione delle ore che vi beccate a ogni gara non la trovate nel particolare della preparazione atletica. Sta piuttosto nel prodotto (non nella somma) dei gap di capacità nei singoli mille elementi che compongono una gara di scialpinismo. Controprova? i distacchi relativamente ridotti sulla salita secca in pista.
Pietro, i tuoi tentativi di rendere in valori misurabili la variabilità estrema di terreno e condizioni: secondo me aprono la mente finchè il processo mentale è quello di concepirli, e allora vedi la prospettiva. Nel momento dopo, quando metti giù dei numeri, te la richiudono. Invece di calcolare per esempio una Vam, bisogna ragionare sugli effetti combinati di una tecnica di discesa approssimativa.
Quando faccio dire a Lanfranchi una frase su questo argomento, è in quelle parole apparentemente generiche che sta il succo tecnico concentrato. Però niente: tutti ad aspettarsi la tabella per la salita e a picchiare lì 2000 junk meters a testa bassa in salita per guadagnare 10" sulla prestazione parziale (in realtà perdendoli, a ogni uscita successiva). Per poi lasciare 15' + 2 l di acido lattico su 500 metri di discesa, che diventano un paio d'orette per tappa a un Rutor qualunque, ma soprattutto il risultato di continuare a non saper far andare 'sti sci in montagna.
Io li sto inserendo, questi elementi tecnici nel contesto dei commenti alle gare e alle interviste agli atleti di riferimento. E anche indicazioni sui lavori in volume e qualità. Lo so che non è la tabellina magica (sarebbe da ciarlatani proporla, da sfigati richiederla). Ma la differenza si fa lì, è quello il metodo, non 3x4x500 rec 5 LL. Tanto quelli il Fabrizio li fa già al Parco Nord un po' di sere alla settimana, e si trovano su Correre e su Runner's World fatti bene. Lì vanno benone, intanto che non si può essere in montagna a lavorare sulle vere carenze, cioè le capacità.

Per esperienza sui miei polli so che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Niente impianti e decine di discese/giorno a tutta? niente maestro di sci? niente fondo, e lo skiroll non piace perchè è su una strada? mai risalir piste? ok, ma rassegnati alle tue belle 5 orazze a pestar pelli al Sellaronda.
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Sab Dic 08, 2012 5:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vorrei dire una cosa a chi dice che le gare non gli interessano.

Anche a me non interessa fare le gare, ma sono una persona curiosa e credo che qualsiasi esperienza se ben raccontata anche dal punto di vista umano e non solo agonistico possa essere interessante.

Poi lo si è detto più volte, se oggi andiamo in giro con certi materiali e senza zaini da 60 litri è anche merito del lavoro che è stato fatto in gara, quindi tenere d'occhio i nuovi materiali può essere molto interessante anche per i puri scialpinisti outdoor. Mio padre a 72 anni usa uno zaino per gare di scialpinismo nelle sue escursioni Como-Brunate (e oltre) con discesa in funicolare per risparmiare le ginocchia... giusto per dire... e ne parla con entusiasmo del suo zainetto che non si sente addosso... Laughing

Da questo punto di vista mi è caduto l'occhio sull'intervista a Lanfranchi, bel personaggio davvero, umano, normale e per questo speciale. Mi ricorda un certo Silvio Bertone della corsa che si allenava in pausa pranzo coi 10km, qualche lungo e poi via a vincere le 100km d'oltralpe.

A proposito di "smania di tabelle" proprio Silvio mi ha segnalato questa discussione sul sito di Orlando Pizzolato dove si parla della sorella Catherine Bertone, altro fenomeno inspiegabile.

Commento di Silvio: Certo che alcuni sono esauriti con le tabelle. Alla fine devi spingere e basta!

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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Sab Dic 08, 2012 5:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

Tornando all'inchiostro... alla fine il discorso dell'inchiostro giallo riguarda un paio di pagine su 128... ho fatto fatica a trovarle ed ero quasi preoccupato... Shocked Very Happy

Invece sulla leggibilità è vero che alcuni articoli hanno caratteri molto piccoli, mi è sembrato che l'articolo sullo skiroll (altra cosa che forse non farò mai ma mi incuriosisce) di Guido sia più leggibile a livello di grafica, rispetto ad altri o alle rubriche ad esempio.

Ho confrontato con Pareti che ha caratteri leggermente più grandi, ma utilizza dei font moderni più adatti al web che alla carta stampata, si chiamano font sans serif in gergo tipografico, quindi non mi ha convinto. Mentre Vertical è risultato il migliore dei 3 da questo punto di vista, font classici e ben leggibili, font moderni solo nelle didascalie e nelle rubrichette il che aiuta a separare i contenuti di tipo diverso, una classica tecnica tipografica.

Comunque me lo sto gustando il vostro mensile, ho visto la prova di scorrevolezza e tenuta delle pelli, ottimo lavoro e i risultati molto interessanti... Wink
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Ski-alper



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MessaggioInviato: Sab Dic 08, 2012 5:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:
Tornando all'inchiostro... alla fine il discorso dell'inchiostro giallo riguarda un paio di pagine su 128... ho fatto fatica a trovarle ed ero quasi preoccupato... Shocked Very Happy

Invece sulla leggibilità è vero che alcuni articoli hanno caratteri molto piccoli, mi è sembrato che l'articolo sullo skiroll di Guido sia più leggibile a livello di grafica, rispetto ad altri o alle rubriche ad esempio.

Ho confrontato con Pareti che ha caratteri leggermente più grandi, ma utilizza dei font moderni più adatti al web che alla carta stampata, si chiamano font sans serif in gergo tipografico, quindi non mi ha convinto. Mentre Vertical è risultato il migliore dei 3 da questo punto di vista, font classici e ben leggiibli, font moderni solo nelle didascalie e nelle rubrichette il che aiuta a separare i contenuti di tipo diverso, una classica tecnica tipografica.

Comunque me lo sto gustando il vostro mensile, ho visto la prova di scorrevolezza e tenuta delle pelli, ottimo lavoro e i risultati molto interessanti... Wink



Grazie!! Noi ti rispondiamo 'al volo' perché siamo in redazione a 'chiudere' il prossimo numero che andrà in stampa martedì....
La questione dei font... Un po' piccoli, forse è vero, ma c'è tanto contenuto e per fare stare tutto... Twisted Evil
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Giacomo cordamolla



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MessaggioInviato: Sab Dic 08, 2012 5:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:
Per esperienza sui miei polli so che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Niente impianti e decine di discese/giorno a tutta? niente maestro di sci? niente fondo, e lo skiroll non piace perchè è su una strada? mai risalir piste? ok, ma rassegnati alle tue belle 5 orazze a pestar pelli al Sellaronda.


Per proseguire l'O.T. come non citare quei fenomeni che si sparano sempre allenamenti a tutta, sia che siano da 1 ora che da 5. Un amico che in questo campo (allenamento) ci lavora mi diveca una frase che, nonostante sia semplice, riassume tutto in modo perfetto: "lo scialpinista medio fa troppi lavori a media intensità, niente lenti ma anche niente veloci (e corti)".
Come non parlare poi di quelli che manco sanno cosa sia il riscaldamento (direi per quel che ho visto un buon 40-50%), per non parlare dello stretching (qui mi sa che se va bene coloro che lo praticano assiduamente sono il 5-10%).
Quindi forse, come dice Guido (che sicuramente ne sa molto più di me), prima di vedere tabelle e roba simile (che tra l'altro adattare una tabella di un altro su se stessi è una cagata pazzesca (parlando di pro elevata all'ennesima potenza)) è meglio partire dalla base.

Tornando IN mi piacerebbe fossero trattati, su uno dei prossimi ski-alper, i temi appunto dello stretching e del riscaldamento, soprattutto riferiti allo scialpinismo.


L'ultima modifica di Giacomo cordamolla il Sab Dic 08, 2012 5:40 pm, modificato 1 volta
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Ski-alper



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MessaggioInviato: Sab Dic 08, 2012 5:39 pm    Oggetto: Rispondi citando

Giacomo cordamolla ha scritto:
guidoval ha scritto:
Per esperienza sui miei polli so che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Niente impianti e decine di discese/giorno a tutta? niente maestro di sci? niente fondo, e lo skiroll non piace perchè è su una strada? mai risalir piste? ok, ma rassegnati alle tue belle 5 orazze a pestar pelli al Sellaronda.


Per proseguire l'O.T. come non citare quei fenomeni che si sparano sempre allenamenti a tutta, sia che siano da 1 ora che da 5. Un amico che in questo campo (allenamento) ci lavora mi diveca una frase che, nonostante sia semplice, riassume tutto in modo perfetto: "lo scialpinista medio fa troppi lavori a media intensità, niente lenti ma anche niente veloci (e corti)".
Come non parlare poi di quelli che manco sanno cosa sia il riscaldamento (direi per quel che ho visto un buon 40-50%), per non parlare dello stretching (qui mi sa che se va bene coloro che lo praticano assiduamente sono il 5-10%).
Quindi forse, come dice Guido (che sicuramente ne sa molto più di me), prima di vedere tabelle e roba simile (che tra l'altro adattare una tabella di un altro su se stessi è una cagata pazzesca (parlando di pro elevata all'ennesima potenza)) è meglio partire dalla base.

Tornando IN mi piacerebbe trattati, su uno dei prossimi ski-alper, i temi appunto dello stretching e del riscaldamento, soprattutto riferiti allo scialpinismo.


Ricevuto e annotato... (funzionano bene le notifiche di on-ice sulla casella di posta!!)
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guidoval



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MessaggioInviato: Sab Dic 08, 2012 6:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

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L'ultima modifica di guidoval il Sab Dic 08, 2012 8:41 pm, modificato 1 volta
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guidoval



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MessaggioInviato: Sab Dic 08, 2012 6:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Giacomo cordamolla ha scritto:
Un amico che in questo campo (allenamento) ci lavora mi diveca una frase che, nonostante sia semplice, riassume tutto in modo perfetto: "lo scialpinista medio fa troppi lavori a media intensità, niente lenti ma anche niente veloci (e corti)".
Come non parlare poi di quelli che manco sanno cosa sia il riscaldamento



Laughing hai fatto così centro che non sai neanche quanto!

Già nella corsa è il modo migliore per peggiorare le prestazioni, figurati con gli sci in salita. Sovraccarico fisso già con il lento. E se tu vedessi come e quanto riscaldano quelli bravi prima di un Vertical, avresti la conferma al cubo di quello che hai detto.
Eppure non c'è niente da fare: metri, metri, metri.

Bisogna dire che si producono tante belle endorfine... Rolling Eyes però vedi: poi al Righetti gli tocca riposare dopo 2000 metri.
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Arno



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MessaggioInviato: Sab Dic 08, 2012 6:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ski-alper ha scritto:
Arno ha scritto:
condivido quello che ha scritto Fabrizio.

Inoltre mi piacerebbe poterla acquistare in formato PDF, questo perché devo sempre fare i salti mortali per trovare un edicolante che lo vende.

ps.non tutti hanno la mela Wink


Giusta osservazione... per questa stagione purtroppo c'è solo l'applicazione per iPad. Per il prossimo anno sarà disponibile lo sfogliabile sul sito e la versione Android.... piano piano.... Cool


ottimo, sarebbe perfetto se si potesse acquistare anche solo singoli numeri.
Arno
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Fabrizio Righetti



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MessaggioInviato: Dom Dic 09, 2012 4:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:
Giacomo cordamolla ha scritto:
Un amico che in questo campo (allenamento) ci lavora mi diveca una frase che, nonostante sia semplice, riassume tutto in modo perfetto: "lo scialpinista medio fa troppi lavori a media intensità, niente lenti ma anche niente veloci (e corti)".
Come non parlare poi di quelli che manco sanno cosa sia il riscaldamento



Laughing hai fatto così centro che non sai neanche quanto!

Già nella corsa è il modo migliore per peggiorare le prestazioni, figurati con gli sci in salita. Sovraccarico fisso già con il lento. E se tu vedessi come e quanto riscaldano quelli bravi prima di un Vertical, avresti la conferma al cubo di quello che hai detto.
Eppure non c'è niente da fare: metri, metri, metri.

Bisogna dire che si producono tante belle endorfine... Rolling Eyes però vedi: poi al Righetti gli tocca riposare dopo 2000 metri.


Ciao Guido continuo nell'OT.
Oggi in Val Gerola io e il Mecio ti abbiamo nominato più volte e abbiamo voluto seguire il tuo consiglio Smile . Prima salita tranquilla (forse un po lunga ma noi siamo 'vecchi' e dobbiamo carburare), poi abbiamo fatto una salita più di qualità (per dire la verità io ero a tutta sai come quando andavi a manetta con Il CIAO o il GARELLINO) e concluso con una salita più calma ma per noi dignitosa. Siamo tornati che eravamo belli freschi(con il freddo di oggi ci credo) però quest'anno ci stiamo applicando con costanza.
Comunque è vero quando dici che ci si ammazza in salita per guadagnare un minuto e poi in discesa perdi un quarto d'ora perchè hai le gambe piene di acido lattico. Tra l'altro questo vale anche quando si fan le gite 'normali' dove io spesso ho poca gamba per la discesa. Però c'è sempre in noi quell'idea di macinare metri quasi ha voler mettere a buon frutto le giornate in montagna.
Io ho sempre tanti propositi ma poi quando son lì che sbuffo ho solo in testa di arrivare.
Però Guido concedimi che il Petter è uno che va!
Stammi bene e spero di vederti presto sugli sci Smile
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grigna



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MessaggioInviato: Dom Dic 09, 2012 6:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fabrizio Righetti ha scritto:
guidoval ha scritto:
Giacomo cordamolla ha scritto:
Un amico che in questo campo (allenamento) ci lavora mi diveca una frase che, nonostante sia semplice, riassume tutto in modo perfetto: "lo scialpinista medio fa troppi lavori a media intensità, niente lenti ma anche niente veloci (e corti)".
Come non parlare poi di quelli che manco sanno cosa sia il riscaldamento



Laughing hai fatto così centro che non sai neanche quanto!

Già nella corsa è il modo migliore per peggiorare le prestazioni, figurati con gli sci in salita. Sovraccarico fisso già con il lento. E se tu vedessi come e quanto riscaldano quelli bravi prima di un Vertical, avresti la conferma al cubo di quello che hai detto.
Eppure non c'è niente da fare: metri, metri, metri.

Bisogna dire che si producono tante belle endorfine... Rolling Eyes però vedi: poi al Righetti gli tocca riposare dopo 2000 metri.


Ciao Guido continuo nell'OT.
Oggi in Val Gerola io e il Mecio ti abbiamo nominato più volte e abbiamo voluto seguire il tuo consiglio Smile . Prima salita tranquilla (forse un po lunga ma noi siamo 'vecchi' e dobbiamo carburare), poi abbiamo fatto una salita più di qualità (per dire la verità io ero a tutta sai come quando andavi a manetta con Il CIAO o il GARELLINO) e concluso con una salita più calma ma per noi dignitosa. Siamo tornati che eravamo belli freschi(con il freddo di oggi ci credo) però quest'anno ci stiamo applicando con costanza.
Comunque è vero quando dici che ci si ammazza in salita per guadagnare un minuto e poi in discesa perdi un quarto d'ora perchè hai le gambe piene di acido lattico. Tra l'altro questo vale anche quando si fan le gite 'normali' dove io spesso ho poca gamba per la discesa. Però c'è sempre in noi quell'idea di macinare metri quasi ha voler mettere a buon frutto le giornate in montagna.
Io ho sempre tanti propositi ma poi quando son lì che sbuffo ho solo in testa di arrivare.
Però Guido concedimi che il Petter è uno che va!
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minchia righetti ma sei tutto chiacchiere, disliveli e prestazioni ormai.
che delusione Laughing
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SkiAlpBS



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MessaggioInviato: Dom Dic 09, 2012 6:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:
Giacomo cordamolla ha scritto:
Un amico che in questo campo (allenamento) ci lavora mi diveca una frase che, nonostante sia semplice, riassume tutto in modo perfetto: "lo scialpinista medio fa troppi lavori a media intensità, niente lenti ma anche niente veloci (e corti)".
Come non parlare poi di quelli che manco sanno cosa sia il riscaldamento



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Già nella corsa è il modo migliore per peggiorare le prestazioni, figurati con gli sci in salita. Sovraccarico fisso già con il lento. E se tu vedessi come e quanto riscaldano quelli bravi prima di un Vertical, avresti la conferma al cubo di quello che hai detto.
Eppure non c'è niente da fare: metri, metri, metri.

Bisogna dire che si producono tante belle endorfine... Rolling Eyes però vedi: poi al Righetti gli tocca riposare dopo 2000 metri.



Greco docet....e da tempo, son mica novità...
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