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Arterio Lupin
Registrato: 26/02/08 19:40 Messaggi: 624
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Inviato: Mar Gen 18, 2011 4:49 pm Oggetto: |
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Propongo come punizione per Fabiomaz doversi leggere gli interventi del sottoscritto e di Guidoval...
Non per i contenuti in sé, quanto per la lunghezza e per lo sforzo supremo che sarebbe richiesto ai poveri neuroni del Fabio...
Scherzi a parte, se c'è un qualcosa da cui il CAI non può prescindere (e cui avevo solo accennato, ma che ora voglio sottolineare) è l'aspetto della CULTURA montana...
Storia della montagna e dell'andar per monti... Introdurre le persone all'ambiente ed aiutarli a gustare la montagna... Nozioni base per poterlo fare in sicurezza.
Già questo è molto e, secondo me, resta il compito base del CAI.
Di tutto il resto si può e si deve parlare... Ma non fosse altro che per questo, il CAI è ancora e resterà per molto legittimato ad esistere. Il che non vuol dire vederlo come DIO o come unico depositario della verità... Ma un ottimo viatico per arrivarci (ciascuno alla sua), quello sì!
Come tale, in chiusura, è soggetto (e spero che lo resti ancora a lungo) ad essere bersaglio delle barzellette... Del resto, si ride e si scherza su tutto ciò che si ha vicino e anche su noi stessi. Per cui, buona continuazione a tutti con le prese in giro di CAI, Cajani e Cajanesimi vari! |
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nicuz
Registrato: 16/06/10 16:03 Messaggi: 245 Residenza: milano
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Inviato: Mar Gen 18, 2011 6:31 pm Oggetto: |
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rediquadri ti sei iscritto in silvio pellico? sembra che li la media delle persone sia un po' rigidotta (non tutti poi, eh)
io ho fatto l'SA1 e sono iscritto in SEM e ho trovato un ambiente alla mano in cui essere l'unico "giovanissimo" non è stato affatto un problema. |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Mar Gen 18, 2011 6:33 pm Oggetto: |
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Per me quadra tutto, ad un corso prima c'è la serata dei materiali, cazzo se devo fare un corso dovrò sapere cosa portare poi cominciare. Ma poi ci saranno anche serate di orientamento, meteorologia, storia della montagna, preparazione gita ecc. ecc....
Generalmente i bocia non vanno alle gite cai perchè sono gite per anziani, non fanno chilometri per fare 800 metri di dislivello, se dovessimo fare una gita in brenta per parlare di Detassis, come mezzo basterebbe un motorino Ho esagerato volutamente e sono daccordo quando si dice che bisogna insegnare un pò tutto, però se non ci fosse la parte fisica nel nostro sport, non penso che ameremmo la montagna in questo modo  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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rediquadri
Registrato: 29/08/10 09:53 Messaggi: 3001 Residenza: Vipiteno/Sterzing (BZ)
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Inviato: Mar Gen 18, 2011 7:02 pm Oggetto: |
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nicuz ha scritto: | rediquadri ti sei iscritto in silvio pellico? sembra che li la media delle persone sia un po' rigidotta (non tutti poi, eh)
io ho fatto l'SA1 e sono iscritto in SEM e ho trovato un ambiente alla mano in cui essere l'unico "giovanissimo" non è stato affatto un problema. |
Ciao nicuz, si sono iscritto in silvio pellico, effettivamente ho trovato molta rigidezza (chiaro, ovviamente non tutti).
Della SEM ho sentito in effetti parlare bene, pur se in un contesto con età media un po' elevata, anche il tuo giudizio lo conferma quanto ho sentito quindi.
Vediamo, io penso che se riuscirò a fare un corso base di alpinismo lo farò, se mi sarà possibile, con una guida alpina. Poi eventualmente potrò magari vedere un po' bene questa SEM (ho visto che in clendario hanno parecchie uscite anche impegnative).
Come detto nel mio intervento di qualche pagina dietro, la mia esperienza col CAI di gite (due) e in generale del posto (per quel poco che l'ho frequentato) non è stata una buona impressione.
Vediamo se dopo un corso con guida alpina, la SEM confermerà le buone impressioni sentite in giro (anche se vedo che anche lì l'età media un po' alta potrebbe precludere la possibilità di formare un gruppo per trovarsi anche fuori)
Comunque... vedremo! _________________ "Go hard or go home" (Jake la Furia) |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Mar Gen 18, 2011 7:17 pm Oggetto: |
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leo ha scritto: | Generalmente i bocia non vanno alle gite cai perchè sono gite per anziani, non fanno chilometri per fare 800 metri di dislivello, se dovessimo fare una gita in brenta per parlare di Detassis, come mezzo basterebbe un motorino Ho esagerato volutamente e sono daccordo quando si dice che bisogna insegnare un pò tutto, però se non ci fosse la parte fisica nel nostro sport, non penso che ameremmo la montagna in questo modo  |
Aggiungerei altri motivi: io ho fatto una gita CAI e ho provato a farne un'altra senza successo.
La prima poteva tranquillamente essere una piacevole e facile escursione di 8 ore e si è rivelata un calvario di 14. Alla fine ero distrutto: io non reggo aspettare ore in piedi fermo neanche quando vado a negozi con la ragazza, figuriamoci in montagna.
Per la disperazione mi sono anche offerto di portare zaini a destra e a manca per velocizzare il passo. Niente.
Alla seconda gita non sono neanche riuscito a iscrivermi: trattandosi di una gita "ambita" mi presento in sede prima del lavoro, mezz'ora prima dell'apertura delle iscrizioni e mi dicono che devo aspettare. Ovviamente essendo le 9.00 del mattino devo fare una salto al lavoro tanto in scooter è un attimo, ripasso alle 9.42 e le iscrizioni sono chiuse per esaurimento posti disponibili.
C'è anche un ragazzo che sostiene che lui era dentro la sede e che le 15 persone che si sono iscritte lui non le ha vista. La segretaria spergiura che non ci sono liste preconfezionate ma che le iscrizioni sono il "residuo" delle gite precedenti. Il ragazzo si incazza perchè giustamente fa notare che la gita ha delle caratteristiche tecniche che richiedono requisiti differenti da quelle precedenti...
Alla fine ci guardiamo in faccia, chiamiamo il rifugio e la gita ce la facciamo per i fatti nostri. In vetta poi noi ci arriveremo, quelli del CAI non tutti, perchè essendo lenti si metteranno nel megacodone tipico dei 4000 e si beccheranno il maltempo pomeridiano. _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Mar Gen 18, 2011 11:41 pm Oggetto: |
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Per quanto riguarda l'età posso raccontare una cosa che mi è successa 4 anni fa.
Organnizzo la gita alpinistica di 2 giorni, meta scelta la normale al Cevedale. Alla fine tra varie vicissitudini siamo in 7, a parte me il più "giovane" aveva un 50ina d'anni, il meno giovine 74. All'inizio il mio pensiero è stato, "no cazzo, che du palle" .... bè, mi sono fatto 2 giorni stupendi a ridere come poche altre volte mi è successo
Per la cronaca, tutti in vetta, unico problema avuto dal diversamente giovine, raggiungere la Casati il primo giorno, dopo la mangiata e bevuta alla Pizzini
Magari sarò sempre fortunato io, ma non fermiamoci al primo ostacolo, o peggio ancora alle apparenze  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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jaelle
Registrato: 28/11/08 12:29 Messaggi: 124 Residenza: Biella(Bi) - Sommacampagna (Vr)
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Inviato: Mer Gen 19, 2011 11:39 am Oggetto: |
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LorenzOrobico ha scritto: |
Mi interesserebbe molto una cosa.
Ti sei trovata male al CAI come persone, ma pensi che ti siano state insegnate nozioni interessanti e adeguate al tuo livello di allieva oppure no ?
Se no, hai mai considerato di fare un corso con una Guida Alpina in alternativa ? |
ciao
allora, prima di bazzicare il cai, ho fatto un corso di alpinismo base presso una società sportiva privata, la Pietro Micca, che ha un corso di alpinismo e uno di scialpinismo base come il cai, ma utilizza guide alpine come istruttori.... fatto, seguito...poi mi sono trasferita per lavoro.... tornata a Biella, nella società erano cambiate le persone, ne ho conosciute altre che frequentavano il cai...e allora...si prova! in fondo, la differenza credo, la facciano le persone, l'amore e la passione che ci mettono nell'insegnare e nel trasmettere la propria passione per i monti.... fatto il corso di scialpinismo col cai.... ebbene.... a livello sicurezza, nulla da dire! a livello del "diamo qualche dritta sul come scendere in nevi tecniche o difficili"...beh... stendiamo una trapunta pietosa.... non paga ho fatto anche il modulo sa2.... ultima gita di fine corso, di 2 gg.... nella notte sono stata male in rifugio... ma al mattino provo lo stesso a partire... ma sono lenta, con continui sforzi di vomito allo stomaco... l'istruttrice mi sbraita dietro che sono lenta, che siamo troppo in fondo alla fila,che siamo gli ultimi....quasi fosse una corsa a tempo... alla fine non ce la faccio più e la mando a quel paese.... vengo lasciata a metà di un pendio/conoide DA SOLA! pian piano ci risalgo....li vedo alla cima oltre, dietro...mi sono fatta il resto della gita da sola... manco uno che abbia detto scendo e vado incontro o l'aiuto a scendere.... senza contare, scoperto dopo, il come vengono scelte le gite... ti dico solo che da 40 allievi sono passati a 20 si e no... e sono sempre meno...
il problema sono state e sono tuttora le persone... lo scorso anno, quasi una valanga li travolge.... lo so perchè un ragazzo che viene ad arrampicare è andato a fare il corso.... era incavolato nero...
cmq, per tornare alla tua domanda... ho fatto il corso anche con la guida, certo era di alpinismo e non scialpinismo... sinceramente ho trovato che a livello teorico, le nozioni sono le stesse...che poi di mia iniziativa abbia cercato oltre...leggendo, studiando, partecipando ad altre iniziative per informarmi.... a livello pratico.... beh... con la guida ero più "sicura"...a sensazione dico! sarà che essendo pagata aveva solo da guadagnarci anche in reputazione a seguire gli allievi... ma col cai.....
aggiungo che ho partecipato a qualche gita escursionistica.... le persone che vanno sono sempre le stesse....iniziative per "tirare" i giovani o simili...zero! gli allievi finiti i corsi non si vedono più...sarà che se il corso va come è andato il mio...beh...sicuramente non ti invita a proseguire.... ma c'è da dire che di istruttori che finito il corso ti dicano "vieni, andiamo a fare la gita xy ed è fattibile anche per te"...beh...in questa sezione qui....manco l'ombra!!!! finito il corso...spariscono tutti! e le gite le fanno tra loro istruttori (trovati in giro).... |
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LorenzOrobico
Registrato: 08/02/07 23:23 Messaggi: 9209 Residenza: Trescùr (BG)
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Inviato: Mer Gen 19, 2011 12:04 pm Oggetto: |
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jaelle ha scritto: |
l'istruttrice mi sbraita dietro che sono lenta, che siamo troppo in fondo alla fila,che siamo gli ultimi....quasi fosse una corsa a tempo... alla fine non ce la faccio più e la mando a quel paese.... vengo lasciata a metà di un pendio/conoide DA SOLA! pian piano ci risalgo....li vedo alla cima oltre, dietro...mi sono fatta il resto della gita da sola...
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Ecco queste sono cose da denunciare in qualche modo.
Una lettera a tutti gli indirizzi CAI disponibili, tanto per fare un esempio, lettere allo Scarpone, al Presidente della Sezione...
Queste sono cose che se finiscono in Commissione Nazionale di Scialpinismo, qualcuno si incazza. Magari poi non se ne fa niente, ma le figure di merda con tanto di nome e cognome del Direttore del Corso non piacciono a nessuno.
Fatti di questo genere credo che siano comunque un'eccezione. _________________ Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
Visita il mio blog |
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jaelle
Registrato: 28/11/08 12:29 Messaggi: 124 Residenza: Biella(Bi) - Sommacampagna (Vr)
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Inviato: Mer Gen 19, 2011 1:11 pm Oggetto: |
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LorenzOrobico ha scritto: |
Fatti di questo genere credo che siano comunque un'eccezione. |
da quello visto dopo...no!
lo scorso anno, al camoscere a momenti fano strike con 20 allievi..... si sono infilati in un canale.... e una valanga è scesa giù....
purtroppo proseguono....ma sai...sono le "vecchie cariatidi" che dicevo...che on fanno nemmeno parlare i giovani.... purtroppo qui è così....
mi consolo leggendo che altrove si può fare attività decente col cai... un bravo a Leo che porta avanti così la sezione...qui sarebbe impossibile!
conosco tanti ragazzzi chiamati a fare gli aiuto-istruttori, scappati perchè vai bene finchè stai zitto e dici sempre si....se osi proporre qualcosa di nuovo, vieni zittito, guardato male e fan si che poi scappi...
spero prima o poi cambi la situazione....oppure cambio sezione io!!  |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Mer Gen 19, 2011 1:34 pm Oggetto: |
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Una scarica senza conseguenze, purtroppo, può capitare, ma lasciare un'allieva sola non DEVE capitare. Per me c'è una bella differenza  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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LorenzOrobico
Registrato: 08/02/07 23:23 Messaggi: 9209 Residenza: Trescùr (BG)
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Inviato: Mer Gen 19, 2011 3:46 pm Oggetto: |
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No no intendevo che sezioni cosi messe male siano un'eccezione.
Un'allieva lasciata sola e` un evento che segnala un problema di fondo di tutta la direzione del corso, perche` tutti gli istruttori ne sono testimoni e se nessuno dice nulla significa che e` una prassi tollerata, il che e` contro ogni principio caiano. Il caiano casomai e` pedante nell'altro senso.
Molto seriamente: di al tuo amico di mettere un report con titolo "Gita SA1 Cai Biella con valanga" qui su On-Ice.
Se c'e` una cosa che ancora funziona in Italia, questa e` lo sputtanamento.
E queste cose si devono sapere, se non le fate sapere, altri dopo di voi subiranno lo stesso trattamento.
Ciao,
Lorenzo _________________ Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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PAOPANZA
Registrato: 31/10/09 21:30 Messaggi: 315
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Inviato: Mer Gen 19, 2011 7:24 pm Oggetto: |
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Ho finalmente letto tutto, ho trovato di tutto e spesso pensieri che non avevo mai fatto, grazie.
Vorrei fare alcune domande cattive o no decidete voi, però spero vi accorgiate della mia grande passione.
Lorenzo dice:
Il problema, secondo me, risiede nella "continuità" dello spirito del sodalizio e nella sua capacità di evolversi mantenendo la continuità di cui sopra.
Ovvero continuare a studiare, far conoscere ed apprezzare l'ambiente montano, fornendo anche le basi per poterlo frequentare, riuscendo a far proprie le "novità" senza vederle regolarmente come l'acqua santa per il demonio.
Siete sicuri che lo spirito fosse questo? Od è la sua attuale evoluzione caiana?
Emanuele78 dice:
Se comunque si voglino i fenomeni, a Chamonix c'è (o c'era?) una scuola di alpinismo da cui sono usciti tutti i fenomeni degli ultimi decenni, mi pare in pochissimi sono qui a raccontarcela, però...
Perchè domenica è morto uno ad un corso di sci alpinismo?
Molti dicono:
Perchè i giovani non vanno sulle grandi pareti?
Guidoval dice:
Minchia, quando apro la Rivista e leggo, devo tornare sempre alla copertina per vedere se le poste mi hanno consegnato un numero del 1972!
…...passava con naturalezza (perché tutto si tiene) dai personaggi alle loro vie, poi le mostrava sulle pareti ,poi raccontava del passo chiave, dei tentativi, poi delle stagioni, dell’ inverno, del canalone, dell’ estate, del rifugista, del come mai càpita ancora di vedere mucche a 2000 metri invece che solo negli allevamenti a Lodi…uno spettacolo teatrale nell’ambiente del Brenta, tutti attenti e zitti. Insomma di roba ce n’ è da dire, prima del mezzobarcaiuolo.
Perchè non si fa più cultura alpinistica?
Io rispondo sempre: perchè al cai non si fa più alpinismo, alla stragrande maggioranza dei soci non interessa più.
Non ho altre spiegazioni per ciò che sento e vedo.
Ditemi.
Ciao, paolo _________________ Succisa Virescit |
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airborne
Registrato: 07/08/08 19:43 Messaggi: 1370 Residenza: Bergamo- Trento
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Inviato: Mer Gen 19, 2011 11:14 pm Oggetto: |
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LorenzOrobico ha scritto: | airborne ha scritto: | Emanuele78 ha scritto: | Se comunque si voglino i fenomeni, a Chamonix c'è (o c'era?) una scuola di alpinismo da cui sono usciti tutti i fenomeni degli ultimi decenni, mi pare in pochissimi sono qui a raccontarcela, però... |
e qua anche più che banale i caiani non muoiono? sono brutti discorsi da fare. stupidi! |
Tu scrivevi questo nel tuo primo messaggio... e poi osannavi le guide...
airborne ha scritto: |
Per non parlare dei famosi corsi di scialp che restano sotto le valanghe..
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La discussione e` aperta, ma pensare prima di scrivere non farebbe male. |
dai lorenz, ti considero troppo sveglio per non cogliere la differenza
e poi nei casi a cui pensavo io in verità non è morto nessuno, tirati fuori tutti vivi per fortuna. ma ciò non toglie che ci si siano infilati in maniera stupida (ma io sono un fanatico, quindi te lo farai raccontare dal rifugista del longo, che è testimone oculare e non anticaiano). e anche prima di emanuele78 avevo già sentito (tante) volte giustificare i corsi/metodi cai in quanto gli unici sicuri
e poi ti ripeto. il cai per me non garantisce la qualità dei suoi corsi, quindi così come sono strutturati rimane mia opinione che andrebbero tolti. o cambiati. poi se piacciono amen. non mi rodo il fegato per come la gente decide di investire i suoi soldi.
p.s. anche la Chiesa nel corso della storia ha avuto le sue riforme, e le hanno fatto solo che bene. poi certo, il papa del momento non era mai contento della cosa.. e vedo che a parlare di certi argomenti anche la mentalità del caiano medio, magari più giovane e aperto, sta cogliendo certi aspetti. ad esempio c'è un presidente che dice cose molto interessanti
@ fabiomaz. il mio discorso è che se discuti con un discesista della domenica ti parla di Miller, o dell'ultima prova di slalom (senza che per questo sia etichettato come esaltato ).non piegherà mai così tanto gli sci, ma ha idea di quale sia il massimo livello raggiunto nella specialità. mi sembra normale che una persona che pratica un'attività, anche senza intenzioni agonistiche, conosca quale sia lo "stato d'arte" attuale della disciplina
un corso di alpinismo per me dovrebbe parlare anche di qual è il livello raggiunto, di cosa fanno quelli "forti". anche perchè, oltre a tecniche/mentalità nuove che vengono buone su tutti i gradi, in montagna le vie migliori non si misurano solo con il grado. non è uno sport, dove alla fine c'è sempre un numero a misurare la prestazione. è un discorso complesso. stile, etica ec.. mi spiace vedere che per una larga parte della gente che dice di fare alpinismo (al di là del livello) una via in stile alpino in single push sia paragonabile a una salita con corde fisse e decine di campi.o che consideri i livelli di punta quasi dei filoni strani e dannosi
e solo riviste e internet questa "cultura" non la danno. _________________ Audaces fortuna iuvat
Kiss! (Keep It Simple, Stupid!) |
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Arterio Lupin
Registrato: 26/02/08 19:40 Messaggi: 624
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Inviato: Gio Gen 20, 2011 1:10 am Oggetto: |
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airborne ha scritto: |
p.s. anche la Chiesa nel corso della storia ha avuto le sue riforme, e le hanno fatto solo che bene. poi certo, il papa del momento non era mai contento della cosa.. e vedo che a parlare di certi argomenti anche la mentalità del caiano medio, magari più giovane e aperto, sta cogliendo certi aspetti. ad esempio c'è un presidente che dice cose molto interessanti
@ fabiomaz (....)
un corso di alpinismo per me dovrebbe parlare anche di qual è il livello raggiunto, di cosa fanno quelli "forti". anche perchè, oltre a tecniche/mentalità nuove che vengono buone su tutti i gradi, in montagna le vie migliori non si misurano solo con il grado. non è uno sport, dove alla fine c'è sempre un numero a misurare la prestazione. è un discorso complesso. stile, etica ec.. mi spiace vedere che per una larga parte della gente che dice di fare alpinismo (al di là del livello) una via in stile alpino in single push sia paragonabile a una salita con corde fisse e decine di campi.o che consideri i livelli di punta quasi dei filoni strani e dannosi
e solo riviste e internet questa "cultura" non la danno. |
Un qualche scultore disponibile a scalpellare queste parole?
Il sunto di una cosa nella quale credo da sempre... I libri non bastano. Le scuole non bastano. E' la curiosità a fare la differenza, il voler sapere, il voler conoscere...
Se nell'animo di un alpinista (di qualsiasi livello) è insito il desiderio di "vedere" cosa c'è "al di là" o "su di là", la curiosità di sapere, conoscere, vedere, dovrebbe essere naturale.
Il CAI potrebbe (e può essere) il primo passo con la prima scuola. Poi, come scrive Airborne, i giovani, ma anche i meno giovani, devono avere il coraggio di pretendere che ai Corsi e durante gli incontri non solo si parli, ma si instilli la curiosità per le nuove tecniche, i nuovi materiali e per quello che chi è "di punta" riesce a fare.
I "grandi" veri, le Guide Alpine vere, quelle che sanno insegnare, i "Cajani" veri che credono nello sviluppo non avranno problemi a trovare una lingua comune.
Il problema è il "Milieu", l'ambiente, che, troppo simile ad una Chiesa - come correttamente riportava a titolo di esempio da Airborne -, soffre di elefantiasi nei confronti delle riforme e del "nuovo":
Finché vedo che se ne parla, però, riesco ad essere ottimista... Vuol dire che, se non altro, il problema ce lo poniamo
Saludos |
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Drugo Lebowsky
Registrato: 24/11/07 18:31 Messaggi: 1062
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Inviato: Gio Gen 20, 2011 10:05 am Oggetto: |
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Arterio Lupin ha scritto: |
...
I "grandi" veri, le Guide Alpine vere, quelle che sanno insegnare, i "Cajani" veri che credono nello sviluppo non avranno problemi a trovare una lingua comune. |
appunto.
caiano non è chi ha la tessere e fa o meno attività sezionale.
la differenza tra chi ha la tessera e chi è cajano dentro è proprio insita nella limitatezza culturale e nell'auto-preclusione di nuovi orizzonti.
a dir la verità, soprattutto in passato, ma mi sono trovato assai spesso perplesso al sentire amici/conoscenti caiani doc totalmente ignoranti della reale evoluzione dell'alpinismo/arrampicata.
il caiano doc, bontà sua, si pone degli orizzonti limitati.
oltre ad una realtà limitata, non desidera/non gli interessa conoscere niente altro.
de gustibus, ovviamente; è una sua libertà.
ma se questi svolge un ruolo di istruttore di qualsivoglia attività, la cosa fa pensare.
e per concludere il concione inutile, per me il vero caiano è chi non ha, anzi, non VUOLE AVERE interscambio di compagni di corda/gita/ cazzi&mazzi; si "accoppia/accoda" sempre alle stesse persone di un gruppo relativamente ristretto, all'interno del quale è il leader/secondo/sherpa o cambusiere.
e nei casi fastidiosi, all'interno di questa realtà limitata si sente uno forte/esperto.
... uscire dall'orticello ed accorgersi d'essere unocometanti, sarebbe un lampo.
ma evidentemente è scomodo
o servirebbe un po' di fantasia ed umiltà.
"ciao! come stai? Come mai non vai più in montagna?"
"ah?... Sai… il mio socio/compagno/cognatoecc…-NB: della stessa sezione- ha smesso ed allora non so più con chi andare/non mi trovo bene con altri…".
provate a farci caso. |
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