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Piz Tschierva, dalla Fuorcla Misaun, 21/04/2007 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | grigna |
Regione | Svizzera |
Partenza | Morteratsch (1896 m) |
Quota attacco | 3000 m |
Quota arrivo | 3545 m |
Dislivello della via | 600 m |
Difficoltà | PD- ( pendenza 40° / I in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Da alpinismo |
Itinerari collegati | Piz Tschierva (3545m), dalla Fuorcla Misaun |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Quando i duri chiamano, solo i veri duri rispondono….e così alle 3.50 arriva un sms del Taniro con una bella bidonata per via di un presunto mal di testa. Restiamo solo io, Kikko e Rambo.
Alle 6.30 siamo già in marcia lungo il sentiero che porta a Chunetta Sur, della neve nemmeno l’ombra. A quota 2300 m, iniziamo un lunghissimo traverso verso Sud che ci porta direttamente alla base di quel che resta del Vadret Boval Dadour. Da qui, saliamo su neve dura (picca e ramponi) il canale ed il successivo traverso che conducono alla Fuorcla Misaun. Da un report letto in rete, una settimana prima anche il canale di accesso al Vadret da Misaun era innevato, invece, lo troviamo completamente scoperto. Un canale pericolosissimo completamente sfasciumoso dove qualsiasi cosa cade solo con lo sguardo. Estratta la corda, il Kikko improvvisa una sorta di sicurezza e mi cala sul ghiacciaio mentre Rambo riesce in qualche maniera a scendere senza corda. Il Kikko danza sugli sfasciumi come fosse sulla neve. Messo piede sul duro stabile (si fa per dire visto che siamo sul ghiacciaio…), risaliamo la vedretta fino alla Fuorcla Tschierva dalla quale si apre un panorama eccezionale sul quartetto Piz Morteratsch, Piz Bernina, Piz Scerscen e Piz Roseg. Seguendo la facile cresta E giungiamo in vetta al Piz Tschierva stremati dalla fatica dopo 6 ore di ravanamenti, tribolamenti e sprofondamenti. In discesa nessun problema fino a quota 2700 m dove la neve tiene ancora nonostante il caldo asfissiante. Più in giù, inizia il calvario per noi ciaspolatori….mentre il Kikko si diverte ancora su firn, io e Rambo sprofondiamo spesso fino alle anche. Sospiro di sollievo quando finisce la neve…ma non è ancora finita! Prima di ritrovare il sentiero dell’andata, per non risalire di una cinquantina di metri, compiamo un mega traverso in ravanata superando gande, nevai residui, ruscelli, torrenti e cascatelle. Da Chunetta Sur è poi questione di minuti per tornare all’auto…. Gita in grande ambiente, molto faticosa ma di sicura soddisfazione. Partecipanti: io e Rambo (ciaspolati), Kikko (scimunito). Soli per tutto il giorno. Solo un breve incontro in vetta con uno scialpinista Svizzero che ci ha inseguiti per tutta la salita. Foto 1: nel canyon che precede il Vadret Boval Dadour. Foto 2: Piz Bernina, Piz Scerscen e Piz Roseg. Foto 3: la discesa dalla Fuorcla Misaun verso Morteratsch. |
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