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   Corna Piana, 24/04/2013
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Onicer  oscarrampica   
Regione  Lombardia
Partenza  Valcanale (Val Seriana)  (1100 m)
Quota attacco  2200 m
Quota arrivo  2320 m
Dislivello della via  120 m
Difficoltà  PD+ ( pendenza 40° / II in roccia )
Esposizione in salita Est
Rifugio di appoggio  no
Attrezzatura consigliata  picca e ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Dopo il precedente tentativo scialpinistico del 2010 conclusosi al Passo di corna Piana, ritorno in quest’angolo di paradiso orobico per salire sulla vetta. Lascio l'auto al termine della strada asfaltata di Valcanale, in una splendida giornata di sole del 24 aprile 2013 . Sono le 7.15 del mattino e mi avvio per il sentiero n. 220 dando un ‘ultimo sguardo alle case del paese immerse nella luce a raggi del mattino. Salgo leggero nel bosco di abeti e faggi verso il rifugio Alpe Corte (1410 Mt.). La temperatura è primaverile e incontro la prima neve appena dopo, poi per prati sempre più innevati salgo incontrando due belle baite e ampi prati di pascolo sui quali la neve ha iniziato a sciogliersi lasciando a tratti libera l’erba di respirare. Le anticime dell’Arera, la cima del Fop,quella di Valmora accompagnano silenziose il mio cammino e lo vegliano dall’alto regalandomi incomparabili viste sulle loro rocce alte nel sole e coperte da neve che brilla allegra di riflessi nel cielo blu. Poi il vallone sale verso il colle che divide l’Arera a sinistra dalla Corna Piana a destra e oltre alla neve, aumenta anche la pendenza. Raggiungo il pendio nevoso la Bocchetta di Corna Piana verso le 9 in ammirazione della grande e pulita parete nord troppo verticale perché la neve vi sia rimasta e che emerge possente e calcarea oltre il candido colletto. Qui la neve è stata spazzata dal vento e quasi non affondo. Il panorama è così grandioso sull’Arera che mi verrebbe voglia di risalirci ma resto fedele alla passione per l’esplorazione e mi spingo oltre il limite raggiunto tre anni fa con gli sci procedendo oltre la bocchetta e scendendo nel vallone sottostante chiuso dalla imponente parete dell'Arera. Arrivato sul fondo del vallone procedo verso sinistra per giungere all'ampio passo di Corna Piana. Mi fermo a riposare e a godermi la meraviglia della giornata. Schiaccio pure un pisolino e poi continuo verso sinistra, rimontando il ripido pendio nevoso che raggiunge l’anticima a q.2226( h10.30) e andando a raggiungere la cresta che elegante sale verso l’alto e precipita a sinistra. Mi tengo prudentemente discosto osservando con stupore le enormi cornici che danzano sul vuoto come onde di un mare paralizzato dal gelo. Alle 11 devo attraversare l’ insidiosa crestina nevosa che collega l’anticima al tratto finale e lo faccio con un poco di apprensione per la precaria tenuta del manto nevoso ed è con sommo piacere che arrivo ad afferrare le belle roccette terminali che con qualche divertente passo di leggera arrampicata, mi consegnano ai cumuli nevosi sommitali. Viaggio fra nevecielo affondando nella coltre morbida e accogliente che mi consegna all’ultimo sbuffo bianco da cui esce importante, in ferro, la croce di vetta( m.2320,h11.30). Affondo le mie picche e contemplo il mondo circostante dominato dall’immenso circo dell’Arera e dai precipizi della parete nord sottolineati dalle enormi cornici in bilico sul vuoto. Meringhe ovunque invitano alla prudenza e dopo una pausa meditativa osservo il filo d’Arianna della mia traccia che sinuoso sale i fianchi della montagna e mi indica la via sicura del ritorno. Inizio la discesa e sotto il Passo osservo dall’alto l’enorme fiumana di blocchi ghiacciati di un enorme valanga nel vallone sottostante e che non avevo visto salendo perché ero stato più a destra. Scatto foto a questa volgare dimostrazione di potenza (Pantera) osservando allibito il muro di neve alto un paio di metri che ha scavato passando con la sua furia che si è fermata non tantissimo prima della Malga di Vaghetto da cui transito alle 13. Mezz’ora dopo son di nuovo alla base ebbro di neve e di gioia. Foto1 zoom sulla Corna Piana Foto 2 il tratto misto finale Foto3 guanti e picche in cima

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