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traversata dei Braithorn, 18/08/2021 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | giasti03 |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Plateau Rosà (3480 m) |
Quota attacco | 3820 m |
Quota arrivo | 4165 m |
Dislivello della via | 350 m |
Difficoltà | AD+ ( pendenza 40° / III+ in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Teodulo, Guide Cervino, Ayas, Rossi-Volante |
Attrezzatura consigliata | nda da quota, 2 viti, corda da 60, 2-3 firend, 4 rinvii |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Mercoledi mattina lascio la Valpelline per trovarmi alle 7.30 a chatillon con socio torinese Beppe, l’idea è di andare su al bivacco Rossi Volante e vedere cosa si può fare
C’è la prendiamo con calma e iniziamo a camminare al plateau che ormai sono le 9. Mente saliamo facciamo un po’ di valutazioni, a Beppe mancano i tre braithorn mentre ha già salito il Roccia e il Gemello in un altro tentativo fallito x il meteo. Anche il Polluce l'abbiamo già fatto (l’idea iniziale era di fare una delle due vie sulla nord, molto belle) così una volta arrivati sotto all’orientale lo tento con un “e se facciamo la traversata in giornata?” Ovviamente non rifiuta! Saliamo quasi dritti fino alla sella passando due terminali (portanti e abbastanza chiuse), mangiamo mezzo panino e partiamo. L’orientale è molto veloce da liquidare e con una doppia da 30m si arriva su una rampa nevosa che permette di scendere e di fare il traverso in piano che adduce allo spigolo d’attacco del centrale ( possibile fare 2 doppie, ma noi abbiamo trovato 2 austriaci piantti sulla sosta bassa e abbiamo tirato dritto), via ramponi e pikke e si parte. Conserva corta e protezione su spuntoni solo dove necessario vista la qualità della roccia e la quantità di lame. Probabilmente ho seguito una variante perché gli spit che mi ricordavo della prima traversata, non li ho trovati. Comunque saliamo le tre punte che si susseguono arrivando alla cresta nevosa che in pochi metri conduce alla vetta e sono le 17, qui sopra è tutto x noi, solo 2 o 3 cordate si muovono sul ghiaccio. Finiamo la ns traversata e spariamo giù dritti nel remollo che ci fa faticare almeno fino all’altezza del piccolo Cervino poi in discesa fino al teodulo dove speravamo in un panino con birra, ma…..è chiuso! Rifacciamo su gli zaini e ci arrendiamo alle 2-2.30h di discesa fino a Cervinia Giro di grande respiro come di grande pedalata (soprattutto in giornata) ma sempre di soddisfazione In compagnia di Beppe |
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