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Pizzo Cassandra Via Normale, 01/08/2020 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Beps65 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Chiareggio (SO) (1612 m) |
Quota attacco | 2250 m |
Quota arrivo | 3226 m |
Dislivello della via | 975 m |
Difficoltà | PD ( pendenza 35° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Porro e Ventina |
Attrezzatura consigliata | NDA |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Era l'estate del 1994, il nostro istruttore ci insegnava le tecniche di progressione su ghiaccio, a fine corso avremmo dovuto tentarlo, invece come spesso va la vita, sono passati ben 26 anni, anni che hanno cambiato completamente quello che allora era un ghiacciaio molto più vasto.
Decidiamo per la salita in giornata, alle sei siamo a Chiareggio, l’avvicinamento è molto piacevole in un ambiente favoloso, la cima si fa vedere fin dalle prime luci ma per toccarla dovremo avere pazienza. Dopo il rifugio Ventina a pochi minuti dal rifugio Porro inizia la morena, per altri venti minuti però è più un sentiero, arrivati alla base della vera morena (nel 94 c’era il ghiacciaio) saliamo su un settore di circa 150m su sassi spesso instabili, da qui una croce segna l’inizio della “vera” salita. Ometti rari che aggiungiamo ci conducono all’inizio del ghiacciaio, saliamo fin dove si riesce su tratti coperti da terriccio o neve, ci leghiamo. Le pendenze non sono mai eccessive, la nevicata di qualche giorno fa ed il caldo di questi giorni però hanno coperto parzialmente i crepacci e nella zona mediana siamo costretti ad un continuo zig zag senza traccia per cercare il passaggio migliore, la pendenza sale, siamo a circa 150m di dislivello da passo e per fortuna la zona più crepacciata è finita. Al passo togliamo i ramponi, ora una bellissima cresta con difficoltà contenute (max II) e roccia mediamente buona, un paio di passaggi su neve che riusciamo a percorrere senza rimettere i ramponi ed in circa mezz’ora siamo davanti alla croce di vetta. La giornata è stratosferica, il Bernina davanti a noi sembra quasi poterlo toccare. Dopo un meritato riposo, torniamo sui nostri passi, in poco siamo al passo, ci leghiamo e con attenzione riprendiamo la discesa, nella zona crepacciata salta un ponte ed uno di noi ci finisce dentro fino alle ascelle, veloce ne esce ed altrettanto veloce in poco arriviamo al sicuro, un oretta e siamo al Porro con birra e merenda. Zona davvero bella anche per passeggiate noi abbiamo trovato condizioni un poco delicate, (PS. abbiamo mantenuto sempre la parte sinistra del ghiacciaio) penso che salirlo un mesetto prima sarebbe stato sicuramente meglio. Con me c’erano: Eve, Ciso, Claudio2169, Augusto e Michele. Foto 1- In cresta Foto 2- sul Ghiacciaio Foto 3- Parte crepacciata |
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