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   Presolana Occidentale Invernale, 16/02/2020
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Onicer  Beps65   
Regione  Lombardia
Partenza  Passo della Presolana  (1200 m)
Quota attacco  2200 m
Quota arrivo  2521 m
Dislivello della via  320 m
Difficoltà  AD ( pendenza 50° / II in roccia )
Esposizione in salita Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  Cassinelli
Attrezzatura consigliata  nda. invernale, per la condizioni attuali e la salita diretta:piccozze tecniche meglio.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Rieccoci al cospetto della Regina, è ancora buio quando partiamo dal passo, le temperature insolitamente alte (+ 1 grado), tra una chiacchera e l’altra, ci troviamo quasi senza accorgerci di fronte al massiccio proprio nel momento in cui il sole illumina tutta la parete sud, non c’è dubbio, è sempre una grande emozione “enrosadira” tipica delle dolomiti! Puntiamo alla vetta più alta, amici ci hanno dato ottime dritte sulla condizioni, poco prima dell’attraversamento del canale Bendotti, calziamo i ramponi, c’è fermento, due nutriti gruppi tenteranno rispettivamente la salita al Visolo dal canale ovest e alla Orientale dal canale Bendotti, ripartiamo e rimaniamo soli. Senza fatica arriviamo alla grotta dei Pagani, piccola sosta, visita alle stalagmiti (un poco cresciute rispetto ad un mese fa), cambiamo assetto e via. Il rigelo è ottimo, saliamo senza problemi fino alla catena parzialmente scoperta, un tratto privo di neve fino al cengione, il traverso sembra in buone condizioni, per sicurezza lo attraversiamo uno alla volta ma le tracce e la neve dura permettono di muoverci sicuri. Ora arriva il bello, fin da subito la neve marmorea lascia spazio appena si arriva in ombra a ghiaccio su quasi tutto il percorso, saliamo dal canale che porta direttamente in vetta, in libera visto che le punte dei ramponi e le picche tengono molto bene, volendo le viti da ghiaccio lavorerebbero benissimo, le pendenze a mio avviso sembrano sui 50 – 55 gradi, la via non è molto lunga, una centinaio di metri circa, ma i polpacci si scaldano parecchio, ogni tanto parte da sotto la vetta già da un po al sole qualche sasso che ci sibila vicino per fortuna senza colpirci. Arriviamo alle roccette , le pendenze calano, ed anche la tensione sulle gambe, siamo a pochi metri dalla croce di vetta! FANTASTICO! Il tempo di qualche scatto, assaporarci una fetta di ciambella Romagnola che ci ha dato una cara amica, tea caldo e scendiamo, purtroppo è ancora lunga e non ci possiamo rilassare molto. Spostandoci verso la via normale, ci sono cornici bellissime con tanto di ricciolo completo grandi 5 o più metri, la traccia passa un tantino troppo vicino e preferiamo farne una leggermente più bassa, non si sa mai. La discesa la faremo tutta faccia a monte, con calma sfruttando quando possibile i buchi creati da altri che sono passati nei giorni precedenti, ogni tanto il sibilo di qualche sasso, finalmente arriviamo alla fine appena prima del cengione ritorniamo ad essere bipedi per una breve sosta, riprendiamo la discesa percorrendo il traverso, le roccette e infine in parte faccia a monte il bel canale che si è formato depositando davanti alla grotta dei Pagani, finalmente ci possiamo rilassare e stringerci una seconda volta la mano, ora è fatta per davvero! Qui incontriamo tanti amici, Giampi dopo un po ci saluta, data l’ora approfittiamo per un giro veloce fin sul Corzene a due passi, ci fermiamo alla Madonnina per il pranzo, scendiamo dal canale del Dito ben tracciato ed in poco siamo di nuovo in bella compagnia, con un tiepido sole davanti all’immancabile birra alla baita Cassinelli. Non ci resta che la piacevole passeggiata nel bosco fino al passo, con il sorriso e la felicità di quando ti senti appagato.
Oggi eravamo in ottima compagnia di Giampi, un bravo alpinista della val Seriana.
Le difficoltà odierne, fanno si che il grado a mio avviso salga a AD e le pendenze medie per il canale di salita sui 50 – 55 gradi, 45 sulla via normale.
Foto 1 – Inizio Canale
Foto 2 - Il traverso del cengione
Foto 3 – La via vista dal Corzene: Verde primo canale dalla grotta, Arancio parte su roccia, Azzurro il cengione, Rosso via di salita, Viola via di discesa.
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