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Cima della Cornetta - via Pozzi-Valvassori'34 invernale, 08/02/2020 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | fabiomaz |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valtorta (Piani Olimpiadi) (950 m) |
Quota attacco | 1550 m |
Quota arrivo | 2053 m |
Dislivello della via | 550 m |
Difficoltà | D ( pendenza 75° / IV- in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | Corda/e 50 m, 2 picche, due/tre chiodi a lama, friends fino al giallo BD, nuts, 2/3 viti da ghiaccio (soprattutto se di vuol fare la cascata). |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | La via riprende in chiave invernale quello che dovrebbe essere l'itinerario seguito dai primi salitori della parete nord nel 1934 (IV con 1 passo di V). La neve facilita la progressione abbreviando i salti rocciosi, con minore innevamento probabile si aggiunga un mezzo grado e un + all'impegno complessivo.
Salita molto divertente in ambiente fantastico, mai troppo difficile, mai scontata, a nostro parere molto più interessante di salite ambite e blasonate. Con Davide Fourfingers. Avvicinamento: Bergamo – Valtorta – Piani Olimpiadi Parcheggiare l’auto a Piani Olimpiadi presso le abitazioni e prendere la strada che gli passa alle spalle, diventando presto agrosilvopastorale con divieto di transito. Presso due stalle sarete accolti dai cani. Sono tutti legati tranne uno che vi seguirà abbaiando. A noi non ha mai dato problemi. Al tornante poco dopo che la strada è diventata sterrata prendere il sentiero per i Bruciati (palina CAI). Dopo circa 150 metri quando il sentiero gira a destra in salita proseguire diritti per tracce fino a incontrare il grande gerone. Risalirlo senza strada obbligata (rari ometti) avendo cura di prendere le diramazioni principali e di sinistra. Superare due salti rocciosi (III e IV) entrambi aggirabili per canale sulla sinistra. Dopo il secondo salto la pietraia diventa rettilinea e porta prima a un restringimento tra due pareti (le “termopili”) e poi a una caratteristica falesia semicircolare altra una quindicina di metri spesso completamente coperta dalla neve. Passare la falesia su roccia a destra o per neve (occhio alla “terminale”). Sulla sinistra è visibile un salto ghiacciato (7-8 m, 3+) che però è fuorivia. Vale comunque la pena affrontarlo per poi spostarsi a destra per cengia e entrate nell’imbuto centrale della parete. Non si perde tempo. Sviluppo: La Cornetta è un dedalo di canali, pareti, cenge. Perdersi non è improbabile e non è un problema. E’ parte del divertimento. Necessita tuttavia di condizioni di neve ASSOLUTAMENTE SICURE. La linea da noi seguita è quella che ci è risultata più coerente con una salita in stile “misto”, ma si presta a molte varianti dry più dure. Salito il primo breve salto roccioso iniziale (il grande diedro nero risulta coperto dal conoide per 15-20 metri!) abbiamo seguito il canale nevoso a 50° che gira a destra fino a una cresta per poi rientrare a sinistra, dapprima per cengia e poi per divertenti salti rocciosi e goulottine. Se si vuole andare in vetta, e consiglio di andarci, il punto da tenere d’occhio è LA PARETE GIALLA STRAPIOMBANTE A META' PARETE. Lì sotto bisogna passare. Il resto é fantasia e improvvisazione. Sbucati in cresta un imbuto nevoso (50-55°) porta velocemente in vetta. NOTA: Arrivati a circa 2/3 di parete, presso un nevaio più ampio, dove c’è anche una bella grotta, si incrocia una cengia che attraversa tutta la nord e su cui una volta passava un’ardita traccia di cacciatori ora parzialmente crollata e inagibile. Seguendola verso sinistra si esce sui pendii nevosi sotto la vetta. Questo è anche il punto in cui, sulla parete di sinistra, si trova l’attacco della via Serafini-Malgrati (TD-, V°, 200 m). Discesa: Dalla vetta abbassarsi verso ovest (Campelli) per circa 80 metri. Poi girare verso destra (spalle a monte) per aggirare dei salti rocciosi. Quindi ritornare verso sinistra passando sotto alla parete gialla e quindi di nuovo a destra. Da lì seguire il vallone fino a incrociale il sentiero CAI che riporta alla partenza. In inverno, con neve assolutamente sicura, è possibile scendere dal canalone nevoso compreso tra il torrione Nord Ovest della Cornetta (via dei Ma-Noli) e la struttura rocciosa su cui salgono alcune vie a spit. Il vallone nella parte bassa incrocia il sentiero. Foto 1: tracciato consigliato (giallo) e possibile variante dura Foto 2: Le "termopili", tiro di accesso, canale iniziale e primo salto. Foto 3: Canale superiore, prima goulotte, doveroso omaggio, uscita, sasso incastrato. |
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