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   CANALONE DI SINISTRA - Grigna Settentrionale, 15/12/2018
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Onicer  maurizio1972   
Regione  Lombardia
Partenza  Cainallo (vò di Moncodeno)  (1450 m)
Quota attacco  2100 m
Quota arrivo  2410 m
Dislivello della via  300 m
Difficoltà  AD- ( pendenza 55° / II in roccia )
Esposizione in salita Ovest
Rifugio di appoggio  Rif Bietti (chiuso), Brioschi e Bogani
Attrezzatura consigliata  Normale da alpinismo - 2 picche consigliate (oggi corda, chiodi da ghiaccio, nuts rimasti nello zaino)
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Bel giro grignesco lungo uno dei canali che solcano la parete Ovest. Giornata spettacolare e assenza di vento, ma con temperature negative e di molto per l’intera giornata. Partiamo dal Vò di Mocondeno in 4, mentre Il Monte Rosa all’alba rende giustizia al suo nome. Sul sentiero troviamo più che altro ghiaccio fino al rifugio Bietti. Seguiamo, per poi abbandonarlo, il sentiero del caminetto su ottima traccia su neve ora costante che permette di salire anche senza ramponi fino a circa 2000mt. La traccia si fa più ripida e dopo le ultime ripide balze erbose adduce alle bastionate della parete Ovest del Grignone. Inizialmente sembra un labirinto di canali che salgono. La traccia però non lascia dubbi: si traversa in salita verso destra a scavallare una costa. Chi volesse imboccare il canale Ovest dovrebbe proseguire il traverso verso dx, noi invece proseguiamo verso l’alto ripidamente. Dopo un saltello su roccia scoperta, partono le diramazioni, anche perché oltre ci si può solo infilare in qualche canale. Proprio davanti e molto invitante l’ingresso della via Guzzi, che sembra inizialmente semplice, invece con traverso verso destra si può ancora intercettare il Canale Ovest. Noi andiamo, sempre su evidente traccia, a sinistra con traverso ascendente inizialmente su terreno aperto che successivamente si stringe a canale. Prima della strettoia si trova una placchetta di pochi metri che oppone l’unica difficoltà della giornata. La condizione della neve è ottima, anche dove viene inondata da un sole troppo basso sull’orizzonte per competere con le temperature rigide. Il canale è ben pedonato e i ramponi trovano la neve ideale per lavorare al meglio. L’unico pericolo oggettivo della giornata è il traffico che interessa questa via ed essendo in coda, il rischio di lapidazione si manifesta alcune volte. Poco prima dell’uscita sulla cresta di Piancaformia si sale su tratto di rocce rotte: si capisce ora il motivo della quasi inevitabile caduta dei proiettili dall’alto. Ottima la traccia sull’ultima breve sezione di cresta; pochi metri e si arriva in vetta dopo 4h15 con andatura rilassata, foto e soste. Al Brioschi è sempre festa, prima di scendere lungo la fredda e ombrosa via della Ganda sul versante Nord. Ottime condizioni sulla via e su tutto il percorso, con i ramponi che rimangono indispensabili anche sotto il Rif Bogani, in cui il ghiaccio la fa da padrone. Da non sottovalutare i percorsi escursionistici di accesso ai rifugi sui versanti Ovest e Nord, perché il ghiaccio ha già causato degli incidenti in passato. Con Laura, Richard e Daniele

Foto 1 - Placchetta scoperta lungo il traverso in ascesa diagonale
Foto 2 - Sezione mediana
Foto 3 - Parte superiore
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