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   Monte Secco, cresta Sud, 25/11/2018
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Onicer  Beps65   
Regione  Lombardia
Partenza  Cerete (Cacciamali)  (800 m)
Quota attacco  1800 m
Quota arrivo  2200 m
Dislivello della via  400 m
Difficoltà  F+ ( pendenza 40° / II in roccia )
Esposizione in salita Sud
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  Ramponi e piccozza se in condizioni normali.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Mediocri
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Rieccomi inaspettatamente a fare un report ghiaccio e misto. Inaspettatamente in quanto eravamo partiti per una gita tranquilla senza mete certe, arrivati a Ponte Nossa, ci appare bellissima la parete imbiancata del monte Vaccaro, decidiamo di tentare una salita in quella zona, conosciamo il monte Secco da Cacciamali, salito anni fa in estate e la cresta ci era piaciuta tanto. L’avvicinamento fino ad un centinaio di metri sotto la baita monte secco è sgombro da neve, da qui in su calziamo i ramponi, la neve è crosta ghiacciata superficiale e farina sotto, man mano che saliamo sembra migliorare ma è solo un illusione, arrivati al primo saltino roccioso (coperto di neve) perdiamo tempo per trovare il passaggio migliore tutto è precario, a questo punto siamo indecisi sul da farsi, non abbiamo attrezzatura di nessun genere a parte naturalmente piccozza e ramponi ed una corda tornerebbe utile, decidiamo di continuare, la grande croce dell’anticima è visibile, abbiamo tempo per provare! Altri passaggi meno impegnativi e ci troviamo su una parte di cresta nettamente più facile, è ora la neve a farci rallentare, spesso i passaggi migliori sono a filo di cresta e vanno tastati con cautela, con calma arriviamo sotto l’ultima impennata prima della cima. Valutiamo che ci vorrà ancora mezz’ora con questo fondo inconsistente e questo è il tempo massimo che ci diamo per aver tempo a sufficienza per un ritorno senza sorprese! Questa sarà la parte più impegnativa della salita, ci fosse stata neve dura sarebbe stata una pacchia, invece in diversi punti per trovare un fondo buono siamo costretti a sfondare la crosta e con la piccozza entrare nella neve con tutto il braccio, finalmente scolliniamo ed in poco siamo sotto la grande croce. Con sorpresa ci sono delle impronte che si perdono verso il Vaccaro, purtroppo non conosciamo la zona ed il tempo a disposizione per tornare al parcheggio con tutta tranquillità ci fa decidere per la via di salita, inutile dire che la pala finale fatta in discesa risulterà ancor più delicata ma una volta sulla cresta seguiamo la nostre impronte senza difficoltà, un ultima deviazione per la discesa la facciamo da un canalino che ha già scaricato, si rivelerà un ottima idea, depositandoci alla baita monte Secco in pochissimo tempo. Arriviamo a Cacciamali in tempo per vedere un tramonto da cartolina sui giganti Orobici.
In condizioni normali non avrei mai fatto un report di questo genere, ma lo avrei messo nella sezione escursionismo (anche se non banale). Le condizioni trovate ieri hanno alzato le difficoltà ai livelli di una salita alpinistica, non un AD certo, penso che con condizioni di neve buona questa cresta allungandola sulle altre cime come il vero Secco, Fop ecc. sarà una di quelle vie da tenere in considerazione per un prossimo tentativo.
Foto 1 e 2. Eve
Foto 3 Io
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