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Caré Alto ad anello, 20/08/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | funfunfunfzig |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Pian della Sega, Val Borzago (1280 m) |
Quota attacco | 3000 m |
Quota arrivo | 3465 m |
Dislivello della via | 500 m |
Difficoltà | PD ( pendenza 35° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Rifugio Caré Alto |
Attrezzatura consigliata | N.d.A. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Anello molto ampio e movimentato, dal Rifugio Caré Alto al fondo valle abbiam calcolato 21 km. Bello e scenografico l’itinerario, e aggiungiamoci un vero Rifugio coi fiocchi, impeccabile e professionale, complimenti e un sentito grazie.
Sveglia lunedì alle 4,50, partenza alle 5,30 direzione Passo delle Vacche, via agevole e ottimamente segnata, per poi raggiungere per divertente percorso il Biv. Segalla. Poco sopra, comincia la Sud-Ovest, viona che raggiunge la cima del Caré per creste, intagli, traversi, cenge, diedri, sfasciumi e chi più ne ha più ne metta. Qualche appunto. In positivo, la varietà del tracciato con qualche meraviglia (nell’ordine, lo scenico Dente del Dosson, la solida rampa di 60 metri a circa metà via, lo scorcio sui baraccamenti sotto il conoide di vetta). In negativo, la sostanziale ambiguità della via: è una cresta-non cresta, nel senso che in cresta ci si sta davvero poco, e poi è una ferrata-non ferrata, nel senso che i ferri ci sono ma sono austriaci del ‘15-’18, ma in realtà non è proprio così, ovvero alcuni sì e altri no, quindi ci si può fidare a intermittenza, e poi servono per orientare, ma a patto di stare all’erta e non farsi sviare,,, forse (suggerimento tanto per dire) gioverebbe distinguere tra una via più alpinistica, di cresta (la roccia lo merita) e una via più ferrata: scommetto che aumenterebbero gli affezionati. Discesa dal versante opposto per la normale non banale con atterraggio su ghiacciaio nero estivo: poi cavalcata ellittica sulla vedretta di Lares e discesa lunga prima al rifugio e poi al PIan della Sega. Due assetti possibili, entrambi determinati dalle priorità e dai gusti sulla normale: Cordino da 30 per la calata, usando entrambe le soste presenti, se proprio si è maniaci del peso; oppure mezza da 60, che evita anche la prima ravanata sul ghiaccio, se si è insofferenti alle manovre. Tour condiviso con Franz il Passator Cortese e Luca the Master of flight scheduling. Foto 1) Val di fumo Foto 2) Che pelo! Foto 3) Tutta una finta per rifiatare … |
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