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   Ciarforon mt.3642 - parete nord/ovest, 19/06/2018
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Onicer  piccolo giò   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Pont (Valsavarenche)  (1960 m)
Quota attacco  3200 m
Quota arrivo  3642 m
Dislivello della via  450 m
Difficoltà  AD ( pendenza 50° / III in roccia )
Esposizione in salita Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Vittorio Emanuele
Attrezzatura consigliata  n.d.a. invernale.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Teniamo monitorato il meteo e se qualcuno ultimamente l’abbia salito, la pazienza stavolta ci premia, così verso le 16,00 di lunedì pomeriggio partiamo da Bg in direzione della Val D’Aosta e precisamente a Pont.
Giornata calda e afosa fino all’imbocco della Valsavarenche, poi per fortuna man mano che si sale la temperatura diventa più accettabile e al parcheggio di Pont siamo intorno ai 12°, ottima temperatura per la salita di due ore fino al Rifugio Vittorio Emanuele, dove arriveremo giusto in tempo per ‘studiare’ l’approccio alla Cima che andremo a salire.

Sveglia alle 04,00 per la colazione e partenza alle 05,00 - tante ‘lucciole’ in cammino verso il Gran Paradiso, noi invece ‘soli soletti’ devieremo verso il Ciarforon attaccando la parete nord/ovest.

Scendiamo verso il ghiacciaio di Moncorvè per poi spostarci salendo sotto la base della parete, ora la pendenza aumenta e con essa anche l’aria sottile e la fatica comincia a farsi sentire.
Saliamo dritti verso la metà della parete e arrivati sotto l’evidente spigolo triangolare, dove tanto anni fa vi erano appoggiati degli enormi seracchi, compiendo una deviazione a sx a (mò di gicane) ci portiamo verso l’attacco della fascia rocciosa, alla base della quale allestiamo una sosta su evidente spuntone per effettuare il tiro da una ventina di metri che ci depositerà sulla calotta terminale, ultimi 150 metri belli ripidi ma la neve dura ci faciliterà non poco la salita.

Alle 08,30 siamo in vetta colmi di gioia, la condivisione di questa come di altre salite, lascia trasparire una forte emozione (quasi commozione) penso tra me e me che siamo proprio una cordata fortunata, ‘legati’ soprattutto da una stima e fiducia reciproca (dove non c’è mai stato un attimo di disaccordo o di sgarbo, neanche nei numerosi momenti di difficoltà che questo ‘sport’ porta con sé, e non è poco credetemi) radicata in questi dieci anni di pura amicizia e passione sportiva.

Dopo aver goduto ‘lentamente’ di questo meteo fantastico (non c’è una nuvola intorno a noi) e che rare volte si incontra, rientriamo scendendo dapprima un ripidissimo scivolo fino ad incontrare un torrione, dove parte la cresta rocciosa che scende a nord/est .

Sono quattro calate da 25mt. – noi abbiamo disarrampicato la prima, poi due calate in doppia e infine un’ultima disarrampicata dove la parte rocciosa termina ad un colletto, ora discendiamo verso nord la parte finale della parete, fino a giungere di nuovo sul ghiacciaio che percorreremo fino al Rifugio Vittorio Emanuele, chiudendo ad anello questa bellissima gita Valdostana……..yahooooo!


Partecipanti: giovanni (piccolo giò) Alberto (albertino A1)

Foto 1 - dalla sosta inizio del tiro di roccia.
Foto 2 – la calotta finale prima della vetta
Foto 3 - anche stavolta è andata…..yahooooo!
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