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   Tour Ronde - Parete Nord, 02/06/2018
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Onicer  Seby4President   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Rifugio Torino  (3375 m)
Quota attacco  3300 m
Quota arrivo  3792 m
Dislivello della via  500 m
Difficoltà  D ( pendenza 60° / II in roccia )
Esposizione in salita Nord-Est
Rifugio di appoggio  Rif. Torino
Attrezzatura consigliata  Di sicurezza su ghiacciaio, doppia picca tecnica, 4 viti da ghiaccio a testa, qualche friend
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Partiti alle 4.45 dal Torino, arriviamo alla base della parete in 45' di camminata su comoda traccia.

Procedendo in conserva, superiamo la terminale al centro rimanendo sulla verticale della goulotte, che raggiungiamo alle 6.15, rimanendo sulle peste dei due ragazzi che ci precedono (e che faranno tutta la salita slegati). Sostiamo alla base della goulotte e qui perdiamo un po' di tempo, per via delle numerose cordate che si avvicendano nel canalino ghiacciato, ma ne veniamo comunque fuori con un tiro unico da 60m su buon ghiaccio (occhio che la corda arriva proprio al pelo; sostare su cordone nella sosta più in alto all'inizio del canale, sulla destra proprio sotto a un muretto, e poi di nuovo su roccia alla fine del tratto di ghiaccio).
Seconda parte di parete un po' delicata per via della neve che ha già smollato (la Nord in realtà è una Nord-Est e prende il sole già alle prime luci dell'alba), e che in alcuni tratti nasconde uno strato di ghiaccio vivo; con queste condizioni proteggere è pressochè impossibile, quindi stiamo molto all'occhio.
Dopo una fantastica uscita in cresta, aggiriamo il torrione sommitale disarrampicando qualche metro in un canalino e risalendo sulla destra in conserva (protetta su spuntoni) con qualche passo di misto più scomodo/brutto che difficile. Raggiungiamo la cresta finale dopo qualche altro passo di misto (sempre in conserva protetta, possibile doppia su grosso masso; esposto) e alle 8.30 siamo in vetta.

Qui inizia la parte secondo noi più delicata dell'intera giornata: la discesa lungo la cresta SE.
Dopo un primo breve tratto su neve, la cresta diventa infatti un susseguirsi di tratti affilati, passaggi di misto scomodi e talvolta esposti che ci suggeriscono di procedere in conserva corta, sfruttando le asperità della cresta stessa (principalmente spuntoni) per garantirci un minimo di sicurezza.
Ignoriamo il primo canalino sulla sx (che intorno alle 11 scaricherà la sua dose giornaliera di pietre sul sottostante Ghiacciaio del Gigante) e, dopo una doppia per superare alcune roccette strapiombanti e poco prima di un grosso gendarme, prendiamo a sx per il canale Freshfield - ben innevato - che ci deposita nuovamente sul ghiacciaio del Gigante (la terminale si passa agevolmente).
Il solo tratto di discesa sola discesa dalla cima al ghiacciaio ha richiesto più 2 ore.

Ci rimettiamo in marcia e, sempre su ottima traccia portante (ma si sale bene anche standone fuori), alle 12 siamo di nuovo al Torino per un paio di meritate birre!
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