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   Canale dello zaino scomodo - cima Bacchetta 2549 m, 22/12/2017
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Onicer  Gauss94   
Regione  Lombardia
Partenza  Sommaprada  (1080 m)
Quota attacco  1790 m
Quota arrivo  2549 m
Dislivello della via  450 m
Difficoltà  D- ( pendenza 60° / IV in roccia )
Esposizione in salita Ovest
Rifugio di appoggio  Bivacco Val Baione
Attrezzatura consigliata  da ghiaccio
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Salendo la settimana prima al canale del canyon, non ho potuto non far caso ad un canale che partiva al bivio poco prima della fessura... partiva subito ripido rispetto al canale in cui eravamo... ma eravamo lì per chiudere il conto col canyon, quindi mi promisi che sarei tornato. Non è passata neanche una settimana ed eccomi di nuovo li. Stavolta da solo, nella solitudine di una valle che oggi, complice il tempo grigio, sembra ancor più inquietante. Nella neve solo i nostri segni dei ramponi della salita precedente. Al bivio prima della fessura stavolta tengo la destra. Subito un salto di ghiaccio a 70 gradi, breve, ma almeno si scaldano i motori! Seguono pochi metri noiosi su neve a 45 gradi, e finalmente ecco i salti di roccia. Questo canale presenta in condizioni di secca ben 4 massi incastrati. Il primo masso incastrato lo si supera sulla destra su cascatella di ghiaccio nelle condizioni trovate. Con una neve così è quasi difficile perdere l'aggancio delle piccozze. Su pendenze sostenute tra 55 e 60 gradi raggiungo il secondo salto, stavolta si supera sulla sinistra sempre su una candela di ghiaccio breve. Tempo nemmeno di far riposare il fiato, ed ecco il salto più impegnativo. La neve non ha coperto il masso, che presenta un punto debole sulla destra, un caminetto verticale con fessure ghiacciate. Non è lungo, ma costringe ad una bella spaccata con uno dei due piedi a penzoloni per mancanza di appoggio. Fuori dal passaggio chiave, il canale è ancora lungo. Forse perchè è dritto, sembra non finire mai. Il quarto e ultimo masso incastrato è totalmente avvolto da neve vetrata, un muretto verticale di 3/4 metri divertente. Pensando che le difficoltà fossero finite, do una bella accelerata che sto congelando in sto canale... ma ad una ventina di metri dall'uscita, al centro del canale trovo la sorpresa di un altro masso incastrato.. è enorme, invalicabile, non fosse che a sinistra crea una grotta col fianco della parete. Lo osservo, posso passare, il fritto misto della sera prima non avrà poi fatto gran danno dico io. Striscio sotto questa grotta ghiacciata, la pendenza non è elevata, ma muoversi qua sotto è scomodissimo, non ci vorrebbe proprio lo zaino che continua ad impigliarsi! Con qualche bestemmia sguscio fuori da questo schiaccianoci e me ne vado all'uscita, dove (cosa rara, forse unica) non c'è il solito cornicione ad aspettarmi ma un bellissimo pianoro dove mi gusto il panorama della cresta avvolta dal vetrato. Fa freddo, -10 gradi.. indeciso se riscendere ancora da lì con qualche doppia oppure arrivare ancora una volta in vetta, opto ovviamente per la seconda, che gusto ci sarebbe sennò! E poi giù dalla normale, anche stavolta in retro per ghiaccio vivo nella parte alta. Una solitaria da ricordare nell'ennesima ruga sconosciuta della vecchia grande bacchetta.
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