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Cima Mengol Canale N. (variante della grotta) , 23/12/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Beps65 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Fondi di Schilpario (1000 m) |
Quota attacco | 2000 m |
Quota arrivo | 2417 m |
Dislivello della via | 450 m |
Difficoltà | AD+ ( pendenza 60° / IV- in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Bagozza |
Attrezzatura consigliata | NDA |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Vigilia di Natale, indecisi sulla meta, le Dolomiti Scalvine dalla conca dei Campelli ci sembrano un ottimo luogo, qui valuteremo in base alle condizioni cosa fare, parcheggiamo ai Fondi di Schilpario e partiamo carichi di tutto, la neve è dura fin da subito, superiamo il rifugio Bagozza ed alla Madonnina ci imbraghiamo, calziamo i ramponi, puntiamo al canalone di Baione già abbondantemente valangato, il traverso è lungo, le pendenze aumentano costringendoci a rallentare, man mano che saliamo cerchiamo di individuare una via bella da tentare, quello sembra fattibile! Puntiamo ad un bel canalino con l’immancabile masso incastrato e con una rigola a sinistra che sembra bella. Arrivato al masso mi accorgo che è un enorme grotta, ci si starebbe in 15, il passaggio a sinistra sembra buono, parte Gimmi, fin da subito capiamo che la neve non tiene e gli appigli sono molto scarsi, IV- si trovano micro fessure per le picche, è il punto chiave sicuramente. Passano anche Stefano e Gian, quest’ultimo trova un buon punto per una sosta oltre ad un buon friend pianta anche un chiodo, noi saliamo molto più tranquilli (con la corda si sa!) Li raggiungo aspetto le ragazze e raggiungiamo gli altri, cerchiamo passaggi a sinistra per uscire in cresta, ma sono tutti sbarrati da salti di almeno 20 metri, la neve cambia siamo su un traverso di 45°-50° con diversi tratti delicati, decidiamo di puntare all’evidente cresta che abbiamo di fronte, riesco ad arrivare con il cuore che batte, fai che sia la via Surprise! La raggiungo, vedo di fronte il Bagozza, arriva Gimmi che non conosce questa via, continuiamo ci sono delle tracce vecchie, arriviamo alle rocce dove gli immancabili graffi dei ramponi sono numerosissimi, si è lei! Siamo sulla via giusta, tiro un sospiro di sollievo, da qui è come casa, conosco tutto, le difficolta rimangono alte ma quando conosci una via è solo divertimento, poco prima delle 13 siamo tutti riuniti felicemente in vetta al sole! Anche se siamo in 8, siamo solo noi quassù, mi sento bene sulla Mengol, conosco la discesa, conosco le cime che ho salito, la cresta che ho percorso in ogni condizione, eppure oggi, la discesa sarà molto delicata, a sud i primi 100metri fino al colletto li facciamo con le antenne alzate al massimo, ultimo relax e giù dal canale ovest, la neve è marmorea ed in diversi tratti questo canale che normalmente è facile necessita della massima attenzione, i minuti passano, la quota scende e finalmente la pendenza cala, raggiungiamo il vallone, ci possiamo rilassare ma sempre con le orecchie basse, poi il lago, di nuovo la Madonnina dei Campelli, ci voltiamo ad osservare la via percorsa, lo spettacolo è da lacrime agli occhi, la in alto il sole illumina le Dolomiti Scalvine, eravamo lassù, ora posso dire di avere ricevuto il regalo di Natale che desideravo, grazie ad amici stupendi e l’accoglienza di queste montagne da sogno! In poco raggiungiamo il Rifugio Bagozza ed al tepore del suo interno iniziamo a fare festa! Festa che concluderemo con mezz’ora di facile discesa al buio riscaldati dalla buonissima grappa di larice con la neve illuminata da uno spicchio di luna e migliaia di stelle!
Foto 1 - Nel canale Foto 2 - Passaggio chiave Foto 3 - Tracciato (puntino è la grotta) |
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