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Couloir centrale del Sasna, 23/12/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | giasti03 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Lizzola (1250 m) |
Quota attacco | 1400 m |
Quota arrivo | 1900 m |
Dislivello della via | 500 m |
Difficoltà | 2 / II ( III+ in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | nda, 4 viti per il couloir basso, friend e chiodi per il tiro nel salto superiore. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Ieri torno al Crostaro, con Grivola e Teo (alla sua prima volta con ramponi e picche), con l'idea di rifare il crostaro ma integrale e per la prima colata (rispetto alla volta scorsa, quando abbiamo fatto la seconda colata, e scendendo appena intercettato il sentiero per Lizzola).
Il primo tratto è ampiamente relazionato e sorvoliamo. All'uscita di quest proseguiamo dritti puntando l'evidente canale, che secondo la relazione di ghiaccio orobico, dovrebbe essere il centrale (pendenza 70-75° x 10m). Questa parte l'abbiamo fatta in libera per poi trovarci davanti un salto verticale di circa 40-50m (eseguito un tiro da 55) dove si trova neve non trasformata e si protegge con chiodi e friend e su piantine (delicato). Segue un'altro tiro da 30m sempre su neve delicata. Da qui, risaliamo i pendii sommitali (max 30-35°)sbucando sulla cima. Percorriamo tutta la cresta passando la Sasna fino alla cappelletta dove divalliamo verso Lizzola, in circa un'ora siamo alla macchina. Un ringraziamento ai due Parmensi con cui abbiamo eseguito i due tirelli interessanti, simpaticissimi! Cercando ho riletto la relazione di Simo e dalle sue foto ho capito che abbiamo ripetuto il centrale al Sasna, e mi trovo con le difficoltà da lui incontrate. |
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