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Vajo dei Colori hard Cima Carega scottich, 16/12/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | pelle2005 |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | tornante sotto rifugio la guardia (1099 m) |
Quota attacco | 1600 m |
Quota arrivo | 2259 m |
Dislivello della via | 400 m |
Difficoltà | D ( pendenza 75° / I in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | rifugio la guardia, rifugio campogrosso (non di strada) |
Attrezzatura consigliata | nda, ciaspole no, due picche, fittoni |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | La difficoltà nettamente superiore rispetto a quella "classica" è dovuta alle condizioni/varianti.
La prima volta che salii il Vajo dei Colori era inizio giugno: uno scivolo a 40°, salito con ramponi e bastoncini. La seconda era inverno, ma sempre difficoltà contenute. La terza era di nuovo inverno, ma all'inizio: condizioni secche e scintille di ramponi e piccozze (duro il tratto della ferrata). La quarta è questa: ferrata evitata salendo una colata di ghiaccio e saltini ripidi non previsti. Partiamo alle 7e30 dal tornante sotto il Rifugio La Guardia, raggiungendo in un'ora il Passo delle Buse Scure. Un'altra ora abbondante per raggiungere il passo che consente di scollinare di la, e infine alle 10 siamo dentro al Vajo dei Colori. Nella parte bassa ha scaricato, nell'alta no. Parte iniziale appoggiata, ma giunti alla zona della ferrata non vedo il cavo fuori, continuo a salire e in fondo la strada è sbarrata davanti dalla roccia, ma a sinistra sale una colata di ghiaccio che affronto in libera: buona neve e ghiaccio, ma con una picca classica e una tecnica..mutande sporche ecco. 5-6m a 75°, 3. All'uscita l'unica possibilità è fare una sosta su fittoni. Proseguiamo tenendo la destra (ovvero continuiamo per il Vajo dei Colori): un saltino a 65°, poi uno strapiombetto di neve seguito da una decina di metri a 70° fino ad afferrare un pezzo di cavo. Si prosegue sui 55°, fino all'uscita (presa centrale) a 65°. Ore 12:15. (1037 D+) Avvicinamento su neve pressata dai passaggi, neve svalangata nella parte iniziale del Vajo, poi quasi sempre dura (quasi cigolante nell estrarre la picca) ma con qualche accumulo sparso. Pausa cibo, poi io proseguo verso Cima Carega, versione scottish: la neve è marmorea, oppure si trova uno strato di polvere con sotto ghiaccio vivo. Il traverso sotto la cresta della cima lo passo tutto sulle punte dei ramponi e con due picche: per nulla banale. Anche la salita al passo che da verso il Vallone della Teleferica è su neve marmorea. 13e15 in vetta, 13e45 di nuovo alla Bocchetta Mosca. SI traversa verso la Bocchetta dei Fondi, prestando attenzione visto che anche i pendii a 30° sono superinfidi per via del ghiaccio. 14e30 siamo a Bocchetta dei Fondi, discesa iniziale faccia a monte, poi si va meglio. Neve svalangata e alle 15 siamo di nuovo sul sentiero, alle 16e30. In tutto sono 1300D+ (250 evitabili della cima) in 12.5km. Andrea+Stefania Qui racconto: https://andreaintrip.blogspot.it/2017/12/una-giornata-ricca-di-sorprese-vajo-dei.html Qui altre foto: https://photos.app.goo.gl/sQOgucojJWeXjlhG2 Qui relazione di quando sta bene: http://www.scuolamontanari.it/arrampiCAI/..%5CarrampiCAI%5Crelazioni%5Cvajo-colori.pdf Qui la guida del guru dei Vaji: https://piccoledolomiti.jimdo.com/pubblicazioni/ |
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